La mia medicina contro i momenti no (cap.2)

Scritto da , il 2020-01-24, genere dominazione

Suono alla porta e mi apre un signore sui 60/65 anni che mi fa subito accomodare.

Immediatamente noto che il suo interesse per il BDSM non è minimamente nascosto. La sala, il primo ambiente che vedo, è un ambiente molto grande e oltre ai classici mobili sono molto evidenti una gogna e una croce di S.Andrea. Mi immagino la faccia del fattorino che consegna la pizza.

Mi fa accomodare su un divano di pelle nera molto grande e lui si siede su una poltrona davanti a me. Mi chiede se voglio qualcosa da bere, un caffè, mettendomi a mio agio. Accetto un bicchier d'acqua.

Torna con l'acqua, si risiede sulla poltrona e si presenta come Master Key, appassionato da sempre di BDSM e con più di 30 anni di esperienza. Mi racconta un po' di storie e aneddoti sulla sua storia, chiedendomi se ho fretta. La mia risposta negativa lo rilassa e riprende a parlare di come ha iniziato, di come un tempo era più difficile trovare schiavi e schiave potendo usare solo i giornalini di annunci o i bagni degli autogrill. Poi passa a me, inizialmente mi fa i complimenti, aveva pensato che, vista la velocità con cui è avvenuto il contatto io fossi il solito segaiolo che non si presenta all'incontro. E invece l'avevo sorpreso. Detto questo mi chiede di alzarmi e di rimanere con i boxer.

Mi spoglio. Intanto lui mi fa domande, mi chiede cosa mi ha spinto a passare dal virtuale al reale, perché ho scelto proprio il suo annuncio, che tipo di esperienze ho e cosa mi aspetto dal nostro incontro. Rispondo stando ben dritto sulle gambe, mostrando i boxer ben gonfi e una evidente macchia di eccitazione sul davanti. Mento, non voglio che sappia che ho scritto ad almeno altri 20 Padroni, e mi mantengo sul generico senza fargli capire che non so quale sia il suo annuncio.

Il suo sguardo è fisso tra le mie gambe e mentre sto ancora parlando mi fa cenno col dito di abbassare i boxer. Eseguo senza interrompermi, vergognandomi un po' del filo di precum che dalla punta del mio cazzo segue i miei boxer.

Ci siamo, sono nudo davanti a un Padrone, ora non si può tornare indietro. Sono eccitatissimo, non so ancora cosa mi aspetta ma qualunque cosa sia mi darà le giuste sensazioni per tirare avanti per un bel po'. Ora mi chiede di avvicinarmi, di mostrarmi, vuole che gli mostri le palle, che lo tiri, lo scappelli, poi che mi giri, mi pieghi in avanti e con le mani gli devo mostrare l'ano. Intanto mi fa domande sulle mie esperienze, mi chiede se davvero non sono mai stato con un uomo e se il mio buchetto fosse ancora vergine veramente. Rispondo affermativamente a entrambe le domande e lui pare apprezzare.

Non riesco a nascondere la mia eccitazione e lui visibilmente se ne accorge. Mi fa rigirare e me lo prende in mano lui, ci gioca un po' poi, sempre senza lasciarlo si alza e tenendomi per il cazzo mi porta verso una specie di altalena che pende dal soffitto che inizialmente non avevo notato.

Rispetto all'altalena ha un sedile molto più ampio che permette di appoggiare anche la schiena, mi ci fa accomodare e mettere comodo.

Mi lega le mani alla struttura dell'altalena in alto, lasciandomi bloccato, poi mi fa piegare le gambe e lega i piedi ai lati del sedile tenendomi le gambe bene aperte. Passa una mano sotto al mio sedere e lo tira a se portandolo il più possibile vicino al bordo dell'altalena. In questo modo ho sia il cazzo che il culo totalmente a sua disposizione. Non so ancora cosa mi voglia fare. Io non chiedo niente, lui non dice niente. La cosa mi sta eccitando terribilmente.

Se ne va, mi lascia in quella posizione per una decina di minuti in preda ai dubbi su quale sarà la mia sorte e poi torna con in mano una borraccia.

Prende una sedia e la posiziona esattamente tra le mie gambe, ci si siede e in questo modo ha i miei genitali poco sotto alla sua faccia. Tira fuori da una tasca uno strumento, non lo riconosco, lo avvicina, è un rasoio, mi spavento un po', lui se ne accorge. Mi tranquillizza, ho troppi peli e vuole toglierne qualcuno. Passa un po' di crema fredda (che brivido) tra le chiappe e poi sento il rasoio fare piazza pulita di ogni pelo superfluo. Sento il suo dito passare lungo il solco, proprio sul buco per sentire quanto era liscio. Ora prende la borraccia e versa il liquido direttamente sul mio cazzo, con la mano destra lo prende in mano e inizia a segarlo. E' olio per massaggi che cola sul mio cazzo, tra le chiappe e poi in terra. Meraviglioso, appoggia la borraccia e non l'altra mano inizia a massaggiare le palle e il buchetto.. la mia mente inizia a vagare… c'erano un paio di mungitori, forse è uno di questi… so che all'inizio si gode e poi i problemi arrivano dopo… prende dalla tasca un filo di spago e lega le mie palle belle strette… ho il cazzo di marmo sono già molto vicino all'orgasmo, lui sembra accorgersene, molla la presa e continua col massaggio al buco del culo. Mi sta facendo godere anche con quello finchè il dito che sta solleticando il buco non entra prepotentemente dentro di me strappandomi un "ah" più di sorpresa che di dolore.

Lui interpreta male il mio gemito e aggiunge altro olio, il dito entra e esce meravigliosamente e lui decide di inserire il secondo dito. Ora le cose si complicano. Inizia un lento lavoro di penetrazione mista a masturbazione e lubrificazione. Si prende il suo tempo, sa che non ho fretta nemmeno io, ma ho capito cosa vuole e chi è. Ricordo vagamente "MasterKey, padrone, 68 anni, cerco un culo sottomesso, preferibilmente vergine, da fistare".

Se lo avessi saputo prima non sarei mai venuto. Ma lui sa il fatto suo. Meraviglioso, sto provando sensazioni fantastiche. Il male di ogni nuovo inserimento viene immediatamente placato dalla sollecitazione del mio cazzo e delle palle che ormai sono viola da quanto sono strizzate. Non è mai avaro di olio e lascia sempre al mio ano il tempo di abituarsi al nuovo intruso.

In tutto questo sono in quella posizione da più di un ora, ho 4 dita dentro di me, ho il cazzo duro da quando sono arrivato e non sono ancora venuto. E' una sorta di Dio del cum control, mi sta facendo impazzire. E' il momento di mettere il quinto dito, mi scopa un po' con le 4 dita che poi allarga un po' per fare entrare anche il pollice… forza un po' l'entrata e... ecco… è dentro. Mi sento l'ano che si sta strappando, immediatamente stimola il mio cazzo mentre con le dita unite sta scopando il buco per prepararlo all'inserimento finale. Non credo di potercela fare… ma la sua mano tra le mie gambe mi da sempre emozioni fortissime. Ora slega le palle. La sensazione è come riprendere possesso di una parte di se che si era dimenticati di avere. Fanno male anche loro, forse più loro, lui approfitta del male che sento alle palle per entrare dentro con tutto il pugno nel mio buco. Mi scappa un urlo di dolore. Palle più buco sono troppo, ma lui aumenta la sollecitazione sul mio cazzo, mi sta segando fortissimo, sento l'orgasmo vicino, stringo le chiappe e sento il suo polso prepotentemente dentro di me. Godo, vengo come non sono mai venuto stringendogli la mano in una morsa… sono sfinito… è stata un esperienza meravigliosa. Lui si tira fuori il cellulare da una tasca e mi chiede se può immortalare la cosa. Gli dico di fare pure. Fa la foto…

Leva la mano, si va a lavare. Mi lascia li, altri dieci minuti… sento il buco lentamente richiudersi… cerco di riprendere possesso del mio corpo e della mia mente. E' stato un orgasmo travolgente, una sensazione pazzesca, ho il culo in fiamme, mi fanno male le palle e anche le gambe e le ginocchia sono doloranti per la posizione mantenuta così a lungo. Ma sono incredibilmente soddisfatto.

Lui torna. Nuovamente mi fa i complimenti per la mia resistenza, mi chiede le mie sensazioni e intanto mi slega. Mi fa rivestire e prima di andare mi dice che spera di provare qualcun altro dei suoi giochi con me.

Arrivo a casa all'1 di notte, esausto ma felice, lo stato di tristezza è passato, permane l'eccitazione e anche un certo dolore al fondo schiena. Ho lasciato il computer acceso, 23 mail ricevute, controllo, tutti Padroni e Padrone che lentamente avevano letto i miei messaggi. L'ultimo è di MasterKey. La apro, non c'è scritto niente, solo una foto della sua mano dentro di me con in primo piano il mio cazzo ormai moscio e svuotato che cola e le palle ancora violacee. Mi eccito nuovamente.

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