Sara ed Hafez capitolo 2

di
genere
bisex

Il mattino seguente io e Sara facemmo colazione e dopo un’altra fugace sveltina io andai in università e lei a lavoro dandoci appuntamento per il pomeriggio per un aperitivo con una sua amica.

Quando arrivai nel posto convenuto la trovai seduta al tavolo insieme ad una donna sui trent’anni , Marika e un ragazzo sui vent’anni dai lineamenti nordafricani , Hafez , dopo l’iniziale riservatezza iniziammo a chiacchierare tranquillamente per tutto il resto del pomeriggio, ad un certo punto Marika andò via ed io e Sara rimanemmo da sole con Hafez prima di essere raggiunte da un altro ragazzo, anche lui nordafricano, Omar , fin da subito fu chiaro che con quest’ultimo Sara aveva un rapporto particolare che andava ben oltre la semplice amicizia da bar.
Hafez dal canto suo iniziò a provarci sempre più insistentemente con me e più io gli davo corda più lui alzava l’asticella , il fatto era che il suo modo di fare mi intrigava , il che era piuttosto strano visto non ho mai sopportato l’uomo autoritario e soprattutto cafone , ma lui ci sapeva fare dosando le parole ed i gesti , fu così che conobbi uno degli uomini che nel bene e nel male posso considerare uno dei più importanti della mia vita e questo nonostante la nostra relazione sia durata solo qualche mese , ma dí questo ne parleremo dopo .
La serata proseguì girovagando per il centro bevendo birra e fumando sulle panchine , quell’assaggio di vita per così dire “da strada “ per una come me , cresciuta da borghese fricchettona fu come essere catapultata in un mondo parallelo,il senso di libertà ,la trasgressione insieme al modo di fare virile di Hafez mi facevano sentire così dannatamente bene che avrei voluto solo una cosa , che quella serata non finisse mai .
Mentre eravamo seduti su una panchina a fumare erba mi arresi senza condizioni alle continue avance di Hafez , quando lui allungò una mano sulla mia coscia non dissi nulla, anzi allargai le gambe come ad invitarlo a continuare , lui mi respinse subito bruscamente e strappatami la canna dalle mani mi disse in francese “ sei la classica troia infedele “
Mi sentii offesa ma allo stesso tempo ancora più attratta da lui e non mi vergogno di dirlo in quel momento dissi tra me e me “ma tu guarda sto cazzo di magrebino” per il resto della serata sembrava schifarmi , il suo atteggiamento già da duro divenne proprio da bullo ed io ero quella presa di mira, ma più mi trattava male più mi eccitavo.
Ad una certa ora ognuno di noi si avviò verso casa , quando arrivai nel portone infilai la chiave nella borsa per prendere le chiavi , Hafez che per tutto il tempo mi aveva seguito arrivò da dietro e girandomi di colpo mi infilò la lingua in bocca “ sono io che decido… non ti permettere più di fare la gatta in calore con me”disse quelle parole tenendomi il viso tra le mani, io feci segno di si , lui sorrise e dopo essersi guardato intorno mi strappò le chiavi dalle mani aprendo il portone , mi prese per mano e portandomi dentro , attraversammo l’androne e andammo dietro le scale dove c’era la porta che dava accesso alle cantine, li mi attacco al muro e tiratami giù i pantaloncini mi infilò due dita nella figa “ lo sapevo….ascoltami bene… tu da questo momento sei mia è chiaro?”
Il tono non era minaccioso anzi , aveva una certa dolcezza, allo stesso tempo però era un deciso , come se sapesse per certo che non lo avrei rifiutato , ed infatti feci di si con la testa,a quel punto Hafez tolse le dita dalla mia patata e me le infilò in bocca facendomi sentire il sapore dei miei umori, leccai e succhiai le sue dita come se stessi facendo un pompino, lui sorrise e mollando la presa mi fece inginocchiare , vidi il grosso bozzo sulla tuta e lo baciai alzando lo sguardo verso il suo viso, attesi un suo cenno per iniziare , tirai giù la tuta e visto che non indossava le mutande il suo pezzo di carne duro come il legno mi colpì inaspettatamente il viso,poggiai la lingua sulla punta senza usare le mani, non ce ne era bisogno visto quanto era in tiro, iniziai a leccarlo delicatamente, lui mi afferrò la testa e tiratala indietro mi ordinò di aprire la bocca, io lo accontentai senza discutere e reprimendo la sensazione di vomito mi feci scopare la gola come l’ultima delle prostitute , sentivo la bava colarmi lungo il collo e la sua folta peluria solleticarmi il naso quando affondava , ad un certo punto diede un colpo più profondo e tiratolo fuori inizio a menarselo , un fiotto di sperma caldo mi colpì sporcandomi tutta , i capelli, gli occhiali , il viso .
Hefez si rimise l’uccello nei pantaloni e si voltò per andarsene, prima di uscire dal portone mi disse se l’indomani mattina avremmo fatto colazione insieme, io gli risposi di si e che se voleva poteva venire da me dopo le nove quando la mia coinquilina era via, lui non disse nulla, semplicemente aprì il portone ed andò via.
Sporca di sperma ritornai a casa , avevo il cuore che mi batteva a mille, quello stronzo mi stava conquistando…..
Alle 9 in punto mi squillò il telefono, era Hafez e mi informava che stava arrivando, mi diedi una sistemata e rimasi in attesa, dieci minuti dopo suonò alla porta, aveva in mano un sacchetto con la colazione e una rosa .
“Buongiorno ecco tieni “
Presi il sacchetto e la rosa ringraziandolo e lo feci accomodare, appena posai il tutto sul tavolo mi prese di nuovo di forza da dietro bloccandomi al tavolo , mi strizzò il seno leccandomi da dietro , mugolai di piacere e lo avrei fatto ogni volta che mi avrebbe preso in quel modo, era bellissimo, girai la testa scoprendo ancora di più il collo , lui mi mordicchiò succhiandomi cosi forte da lasciarmi il segno .
“Ora che ti ho marchiato ti faccio vedere come si trattano le troie infedeli…. “
Mi spinse in avanti facendomi poggiare col petto sul tavolo e dopo avermi spalancato le gambe con una leggera tallonata scostó i miei pantaloncini, lo sentii tirarsi giù i pantaloni e senza tanti giri di parole me lo infilò tutto dentro, si fermò per qualche istante, giusto il tempo per mettersi più comodo e dí bloccarmi per bene , era duro come il marmo e lo sentivo divinamente,Iniziò a pompare come un pazzo come se volesse rompermi in due , io lo incitai ancora di più facendo finta di fare un po’ di resistenza cercando di sollevare la schiena , come previsto Hafez aumentò il ritmo e la forza facendomi godere.
“Oh si godo … fammi male”
Mi afferrò i capelli e dopo una manata fortissima sul sedere riprese a montarmi fino a quando non arrivai , ma lui non si fermò , continuò a martellarmi fino a quando non si svuotò dentro di me , ma ancora non era soddisfatto perché mi ordinò di pulirlo ben bene.
Quando fu soddisfatto mi staccò e dopo avermi dato una carezza mi disse di sedermi per fare colazione, la sua irruenza, la sua “ cafonaggine “ sparì davanti a me avevo la persona più dolce del mondo , carezze , complimenti e promesse… tante promesse, ero cotta , con gli occhi a cuoricino già fantasticavo a chi sa quale futuro,se pure fossi perfettamente consapevole che fosse appunto solo una fantasia , sapevo benissimo che non poteva e soprattutto non volevamo che durasse e no perché eravamo così diversi sia chiaro, ma perché io avevo altri progetti della mia vita e stare con uno che viveva alla giornata per dí più con attività per certi versi discutibili sarebbe stato un problema.
Comunque… facemmo colazione ed uscimmo,avendo la giornata libera rimasi con lui fino al primo pomeriggio quando mi disse di andarmene perché aveva da fare e che si sarebbe fatto sentire lui,cosi andai trovare Sara a casa , era sola ma non lo era da tanto, il letto ancora disfatto e l’odore di fumo misto a profumo maschile indicava che anche lei aveva avuto una visita , infatti mi disse che Omar era andato via da poco dopo che aveva passato la notte con lei , io le raccontai di Hefez e di come ero presa bene per lui , si mise a ridere ma allo stesso tempo mi mise in guardia su una cosa, di non dire nulla su noi due o sarebbero stati guai per entrambe, io feci segno di si e mi avvicinai ancora di più a lei , la baciai con ardore rassicurandola che sarebbe stato il nostro piccolo segreto , finimmo a letto e fu bellissimo per entrambe, sentire l’odore e il sapore dei rispettivi uomini fu incredibilmente eccitante, per non parlare della sensazione di fare qualcosa di severamente proibito da loro ….
scritto il
2025-07-17
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