La sfida a casa mia

Scritto da , il 2019-10-01, genere fisting

Il fatto che sto per raccontarvi risale a circa quattro mesi fa.

Era un sabato pomeriggio e ci eravamo riuniti nel mio appartamento per passare il pomeriggio. Eravamo io, Emma, Manuel, Pietro e Luca con la sua ragazza.

Dopo qualche bicchierino è un sacco di risate lo spirito del gruppo era molto euforico. Si incominció a prenderci in giro con battutine a volta piccanti.

D’un tratto Manuel disse “allora cos’hanno combinato ieri sera le nostre ragazze?”

Emma rispose “ah ah che scemo che sei! Io sono uscita e ho scopato alla grande con uno che ce l’aveva come un toro e me lo ha sbattuto nel culo!”

Io mi sono sentita sfidata e ho replicato “ah ah, ma che toro e toro, quelli che vengono con te ce l’hanno piccolino. Infatti, quelli che ce l’hanno come un toro vengono a divertirsi con me ed infatti ho i buchi belli larghi!”

Emma ribatté “ma sentila, avrai preso un cazzettino sì e no di 10cm! Io invece sono abituata ai veri cazzoni XXL!”

Pietro prese la palla al balzo … “ma invece di litigare, perché non fate giudicare a me e Manuel chi li ha più larghi?”

Manuel entusiasta “si dai ci sto! Vediamo subito”

Emma ribatté subito “io ci sto, non credo che Elena non ci starà perché sa già di aver perso!”

Allora feci una proposta “ci sto ma però facciamo una scommessa: chi vince scopa assieme sia Manuel che Pietro e quella che perde sta a guardare e non può nemmeno toccarsi!”

Emma ci pensò un attimo “mmm… va bene ci stò!”

Luca sbottò “voglio proprio vedere come andrà a finire la sfida!” ma la sua ragazza lo bloccò subito “se non vuoi morire giovane adesso vieni via con me!”
Scoppiammo tutti a ridere e li salutammo mentre stavano uscendo dalla porta.

Appena partiti i due ragazzi ci spogliammo completamente nude. Non vedevamo l’ora di sfidarci. Oltre che maialine siamo anche due belle ragazze, Manuel e Pietro avevano già una mega erezione nelle mutande.

Manuel chiese a Pietro di aprir la mano e di appoggiarla in corrispondenza della sua. Una volta unite le 2 mani disse “ecco, abbiamo le dita e la mano grandi uguali, perciò io mi dedico a una e tu all’altra e vediamo fin dove arriviamo. Vediamo a chi entreranno più dita in culo! Elena ed Emma, sedetevi sulle poltrone, state con il culo in avanti ed allargate bene le gambe mettendole sui braccioli.

Io ed Emma ci sistemammo subito, eravamo entrambe nude con i buchi aperti e ben esposti.

Manuel disse che si sarebbe dedicato a me mentre Pietro ad Emma.
Ho sempre avuto il sospetto che Manuel avesse un debole per me e questa ne era una conferma.

Manuel si rivolse a Pietro “tanto per non fare disparità, mettiamo il timer a due minuti e per tutto il tempo leccheremo la clitoride delle ragazze per farle bagnare e lubrificare per bene, poi inizieremo a penetrarci prima con un dito e poi via via aggiungendone altri fintanto che una di loro ci dirà basta”.

Impostato il timer iniziarono, Manuel mi leccava il clitoride avidamente, era bravo di lingua, mi stavo eccitando parecchio ed ero tutta bagnata. Anche Emma dai mugolii che sentivo che era parecchio eccitata.

Scaduto il timer staccarono le loro lingue dalle nostre clitoridi e Manuel disse “andiamo col primo” ed inserirono il primo dito nel nostro culo iniziando con un movimento avanti e indietro. Ovviamente il primo entrò con estrema facilità. Uno era poco ma la sensazione era comunque piacevole.

Poi Manuel disse “andiamo col secondo” e sentii il secondo dito entrare, anche quello senza il minimo attrito. Faceva sempre su e giù, la sensazione iniziava ad essere sempre più piacevole.

Poi disse “avanti col terzo” e sentii un altro dito entrare. Mi sentivo già più piena ed eccitata e sentivo che anche Emma aveva aumentato i suoi mugolii.

Poi Manuel ordinò di inserire il quarto. Entrò anche quello e non sentii né male né fastidio. Mi sentivo semplicemente più piena, mi piaceva sempre più.

Da li a proseguire era dura perché inserire il quinto avrebbe significato tutta la mano e io era qualche tempo che non lo facevo più ed ero un poco preoccupata.

Manuel infatti sapeva che l’ultimo dito era il più ostico e temporeggiò un po’ di più sul quarto per farci lubrificare di più. Poi disse che era ora di provare a far entrare tutte le dita, e la mano ovviamente, entrando in maniera delicata per non farci male.

Iniziò a spingere più in profondità le quattro dita e passò lo scoglio delle nocche. Adesso la mano entrava fino alla base del pollice che però era ancora fuori.

Pian piano riuscì a infilare anche il pollice fino a prima della nocca. Non mi faceva male, anzi, fino a li mi piaceva, mi sentivo riempita. Sentivo invece Emma che iniziava a lamentarsi, non so se perché le dasse fastidio o addirittura perché le facesse male.

Ad un certo punto la sentii dire “no fermati non ce la faccio ad andare oltre!”

Ho guardato Manuel e gli ho detto “vai avanti …!”

Così Manuel ha fatto un po’ più di pressione sullo sfintere ed ho visto sparire dentro di me la quinta nocca e con essa tutta la mano fino al polso.

È stato fermo un momento e poi ha iniziato a muoverla avanti e indietro. Godevo come una matta! Dopo poco arrivò un orgasmo terrificante, quasi svenni.

Manuel tolse lentamente la mano e disse “mi sa proprio che ha vinto Elena”.

Emma sbottò “senza offesa Elena ma sei proprio una vacca!” e si mise a ridere.

Pietro intervenne sorridendo “adesso bisogna che ci sacrifichiamo per la penitenza di Emma …”

Intervenni io “avrei un’idea! Volete che proviamo la doppia penetrazione? Dai, me lo mettete contemporaneamente in culo”

Pietro e Manuel si guardarono, erano già eccitatissimi dalla sfida che si era appena conclusa e senza batter ciglio accettarono.

Si stesero a terra con le gambe incrociate a forbice tra loro fino a toccarsi con i testicoli ed i cazzi. Io mi misi sopra, presi i due cazzi e con la mano li unii. Quello di Manuel era 2-3 centimetri più lungo. Mi abbassai, sentii entrare prima quello di Manuel e subito dopo quello di Pietro. Era una sensazione meravigliosa, due cazzi in culo!

Ho iniziato a muovermi ed anche loro due gradivano molto.
Stavo godendo come una porca e vedevo Emma seduta con lo sguardo voglioso che non poteva nemmeno toccarsi. Ho avuto pietà e le ho detto che appena finito poteva chiedere a uno di loro due se gliela leccasse. Pietro le propose di sedersi sulla sua faccia mentre scopava me. Lei non se lo fece ripetere e si posizionò subito sopra di lui.

Io dopo un po’ venni e le contrazioni dell’orgasmo fecero venire anche Manuel e Pietro dentro di me. Emma invece doveva ancora venire.

Mi alzai e vidi i due cazzi sporchi di sperma, mi chinai e li leccai fino a pulirli per bene. Manuel si alzò mentre Pietro rimase lì per un altro minuto finché Emma non gli scaricò tutto il suo succo direttamente in bocca.

Era caldo e decidemmo di non vestirci subito.
Siamo rimasti tutto il pomeriggio a gironzolare per casa nudi.

Mezzoretta dopo i cazzi di Manuel e Pietro ripresero vigore e dopo aver confabulato tra loro ci dissero che volevano fare la doppia nella nostra figa.

Io ed Emma declinammo l’offerta, eravamo stremate.
La giornata era stata molto lunga e questa sfida è stata davvero molto elettrizzante.

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