Una giornata in spiaggia (3/3)

Scritto da , il 2019-09-07, genere fisting

Continua da episodio 2/3

Nel frattempo, Katia tolse le due dita dalla sua fica bollente e spalancata e me le offrì da succhiare. Le accettai con entusiasmo in bocca e assaggiai il suo succo di fica salata, deliziosamente pungente.

Katia riposizionò la sua mano nella sua figa e ora inserì un terzo e poi un quarto dito nella sua deliziosa fessura bagnata.

Dobbiamo aver attirato l’attenzione con i nostri gemiti perché quando ho dato un'occhiata di lato ho intravvisto l'uomo che aveva salutato prima. Lui e alcuni dei ragazzi che avevo incontrato camminando sul bordo dell'acqua erano in piedi accarezzandosi il cazzo ed osservandoci.

Non avevo mai vissuto una situazione così calda prima! Andrea si sporse e prese a leccare un mio seno. La sua calda umidità lubrificava il mio capezzolo.

Mi divertii a guardare i cazzi duri intorno a me e a sentire la bocca calda di Andrea che affamata succhiava voracemente il mio seno.

Poi Andrea si abbassò e prese a leccarmi la figa. Di tanto in tanto la lingua di Andrea si fermava e solleticava il mio perineo. Era una sensazione sublime.

Intanto Katia si era girata e se prima si inseriva le dita in figa, ora inseriva le dita nel suo culo già notevolmente spalancato. Incredibile, aveva inserito senza tanti preamboli ben quattro le dita nel suo culo mentre stimolava abilmente il clitoride.

Un uomo si fece avanti e le offrì il suo cazzo che lei baciò ma non se lo prese in bocca ignorandolo.

Potevo sentire il formicolio della mia figa mentre Katia gemeva, sollevando i fianchi in segno di godimento. Tolse la mano dal suo culo poco prima di venire con evidenti ondate orgasmiche. Dalla sua figa gonfia espulse un lungo zampillo del suo delizioso succo di fica che ora scorreva lungo le sue natiche fin sul suo buco del culo esposto.

È stato troppo per me! Ho sussurrato ad Andrea che stavo per venire anche io, non si è fermato ma ha solo intensificato il suo succhiare e leccare. Mi ha preso la figa nella sua bocca come se volesse divorarla tenendo il clitoride tra i denti.

Il mio sperma riempì la bocca di Andrea e fui colta da lunghi brividi lungo tutto il corpo. Ingoiò il mio carico lattiginoso poi si allontanò e si sporse a carponi per baciare la bocca, la figa e il culo di Katia.

Vidi chiaramente il buco del culo di Katia rimasto aperto dall'allenamento a quattro dita che aveva fatto prima.

Gli uomini intorno a noi presto gemettero tutti e ne sbucarono dei nuovi dalla boscaglia. Mentre Andrea baciava sua moglie con il mio sperma in bocca e sul viso, allungai la mano da dietro di lui e presi il suo cazzo duro in mano.

Era fantastico! Il suo cazzo era caldo, duro, potente e così erotico …
L’ho accarezzato assicurandomi che il suo glande non fosse ignorato. Ho anche sentito le sue palle deliziosamente pesanti che all'inizio pendevano ma ben presto si contraevano vicino al suo corpo.

Andrea è rimasto a quattro zampe mentre lo accarezzavo leccandogli la sborra che nel frattempo aveva eiaculato. Era un’enorme quantità di sperma che usciva copiosamente dalla fessura della punta del suo cazzo.

Ho mantenuto una presa salda sul suo cazzo mentre pulsava eiaculando sperma che gocciolava sulla mia mano. Lui gemette e si voltò verso di me. Mentre ci baciavamo mi toccò il culo e la mia rosetta.

Katia presto si avvicinò a noi e ci baciò entrambi, poi leccò la sborra di Andrea dalla mia mano.

Adagio adagio le attenzioni di Katia passarono dal suo uomo a me.
Con le mani grondanti dello sperma di lui prese ad accarezzarmi la figa. Unendo i liquidi di lui con i miei che trasudavano dalla mia figa eccitata portò le sue dita all’entrata del mio buco del culo forzandolo leggermente.

Si accorse subito che anche a me piaceva giocare con il culo e che anche il mio buco del culo era ben allenato da innumerevoli sessioni di fisting anale.

Si capiva che ci sapeva fare con questa pratica perché prese a inserire le sue dita ad una ad una nel mio buco facendole roteare e pompando sempre più velocemente verso l’interno. Katia si sdraiò davanti a me e mi fece alzare le gambe in modo da poter meglio lavorare il mio culo.

Io intanto godevo come una matta, tremavo dall’eccitazione e ansimavo come un mantice. Katia non diede tregua al mio buco e con colpetti regolari riuscì ad inerire sempre più dita nel mio culo fino a far sprofondare tutta la sua mano nel mio retto.

Ebbi una convulsione e come già successo a lei, dalla mia figa sprizzò un getto di sperma incredibile che andò a bagnare alcuni dei guardoni accanto a noi.

A questo punto Katia sentendo il mio retto contrarsi dopo lo sfogo orgasmico si sfilò dal mio culo e prese a massaggiarmi la figa dolcemente soffiandoci sopra allo stesso tempo. Che sensazione folle sentire il suo alito raffrescante sulla mia figa bollente!

Non ce la facevo più, quel fantastico orgasmo mi aveva sconquassato il corpo e fiaccato facendomi sentire uno straccio. Rovesciai la testa all’indietro e mi lasciai andare stordita da quanto successo.

A poco a poco gli osservatori diminuirono intuendo che il divertimento era finito almeno per un po'.

Andrea, Katia e io, sfiniti, rimanemmo insieme per un po'. Eravamo felici e estremamente rilassati, i nostri corpi intimamente intrecciati.

La pelle di Katia era morbida e profumava. Le ho baciato il culo leccando gli umori da lei sprizzati e restarti sulla sua pelle.

Rimessoci un poco siamo andati a fare una nuotata insieme e ci siamo strofinati a vicenda per pulirci dai resti dello sperma essiccato.

E’ stato allora che ho toccato per la prima volta i peli pubici e le piccole tette di Katia. I suoi capezzoli erano ancora eretti ma questa volta a causa dal freddo dell’acqua del mare.

Ho anche avuto il coraggio di far scivolare la mia mano tra le sue natiche e ho penetrato brevemente con più dita le pieghe del suo buco del culo. Non sembrava preoccuparsene, segno che anche lei apprezzava essere toccata da altri in questo posto.

Nel frattempo Andrea ha fatto lo stesso con me e io con lui. Anche il suo buco del culo mostrava di essere ben allenato e ha gradito le nostre attenzioni.

Mi sono resa conto che accarezzarsi e penetrarsi reciprocamente il culo era una delle cose più intime che si potesse fare con un altro essere. A confronto un bacio in bocca sembrava non avere alcun valore erotico.

Alla fine si fece sera ed era tempo per noi di andarcene.

Ci siamo scambiati i dati di contatto e siamo stati lieti di scoprire che non vivevamo troppo distanti da casa mia.

Mi hanno assicurato che avrei potuto contattarli in qualsiasi momento.
Hanno menzionato una "serata" che stavano progettando chiedendomi di tenere libero il primo fine settimana di settembre.

Lo annotai sulla mia agenda.
Inutile dire che non vedevo l'ora di nuovamente trovarci.

Fine

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