La Professoressa un po' porcellina 4.

Scritto da , il 2019-05-18, genere etero

La mattinata se ne va tra lezioni di altre materie e finalmente arriva l'ora di trovarci a casa di Angela. Celestina arriva dopo di me e ci troviamo in ascensore dove ci scambiamo un bacio con slinguata travolgente. Arriviamo al piano di Angela e lei ci apre subito. Entriamo e ci conduce in cucina dove sul tavolo troneggia una torta di cioccolato fatta da lei e, tra una fetta e le altre, digeriamo meglio la materia, poi, ci prende sottobraccio, guidandoci in camera da letto dove sul comodino vedo il tubetto del gel, una pera di gomma per clisteri. Ci spogliamo, ci sdraiamo l'uno accanto all'altro e ci baciamo, carezziamo dappertutto, scorrendo con le lingue e formando poi un triangolo, trovandoci a leccarci i sessi. Angela poi prende Celestina e la rigira a pancia sotto; prende il gel e ne sparge una buona dose sull'ano che poi introduce col dito dentro il culo per fare scorrere bene la pera piena d'acqua ed olio. La cannula ben grossa della pera entra nel culo di Celestina che fa un urlo e stringe istintivamente le natiche ma Angela le dà un pizzicotto al culo ed una sculacciata perchè rilassi l'ano ed inizia a mandare dentro tutto il liquido ben caldo. Celestina geme, piagnucola ed io, invece, eccitato dalla scena, mi ritrovo un cazzo da esposizione per quanto so è ingrossato. Angela termina il clistere e si occupa del mio cazzo che cosparge di gel e, con la mano lo guida dentro l'ano a Celestina. Io spingo lentamente e Celestina s'irrigidisce sentendo la grossezza del mio batacchio che le dilata l'ano facendole provare un dolore intenso che lei cerca di frenare ma io sono fin troppo ingrifato e vado su e giù senza scrupoli, fino ad arrivare al termine del dolore che si tramuta in piacere in un gusto eccitante anche per la fanciullina mia vittima. Comincio così a penetrarla con più intensità e, quando stò per sborrare, dico a lei che le riempirò il culetto fino a straboccare fuori dall'ano. Lei si gira e mi bacia sulla guancia e, quando le schizzo tutto dentro, si sfila il cazzo e se lo mette subito in bocca, succhiandolo fino a farmi rimanere senza gocce in canna. Il suo ciucciare lo fa raddrizzare subito e se lo infila in figa e si muove col bacino fino a farmi nuovamente venire. Lei poi si lascia andare di fianco ed io mi occupo di Angela baciandola in bocca e scendendo poi a leccarle la figa che subito sbrodola umori e istantaneamente ne approfitto per penetrarla scopandola impetuosamente; dopo un lungo va e vieni, le innaffio di sborra la pancia, le cosce, fino ad arrivare ai seni. Lei mi abbraccia e bacia in bocca, mi gira a pancia sotto, leccandomi poi l'ano e, dopo una brevissima pausa che non comprendo, d'improvviso mi sento penetrare in culo dalla cannula bella grossa e Angela la fa entrare poi uscire ad un ritmo vivace e a me non rimane che subire la penetrazione assai poco piacevole, senza reagire, però, al termine del gioco, visto che intanto il cazzo riprendeva vita, lo prendo in mano e, unto col gel, lo ficco in culo ad Angela che sobbalza impreparata dalla mia azione istantanea e, dopo un gemito di dolore, data la grossezza del batacchio, mi urla nelle orecchie di farla soffrire e godere insieme. Io rido al sentire la sua frase e m'impegno a muovermi velocemente infilandolo dritto poi di traverso per farla urlare il giusto. Tutto il gioco eccita moltissimo me e, mentre vado avanti e dietro, sento due dita penetrare il mio ano: era Celestina che, coinvolta nei giochi, decide di possedermi con le sue dita per mia fortuna piccole. Sborro inondando Angela dentro al culo e fuori, schizzandole sulle cosce e sulle natiche. Rimaniamo un poco tutt'e tre a prendere fiato, poi Angela suggerisce di penetrare Celestina sempre in culo peer farla abituare alle mie dimensioni. Chiaramente Celestina protesta così Angela la prende sdraiandola sulle sue cosce e la sculaccia un poco, poi le blocca le braccia e mi ordina di incularla senza gel e senza delicatezza. Chiaro che il gioco mi piace e, smanettando un poco il cazzo, sono subito pronto ad incularla a secco. E così fu e Celestina si beccò il mio cazzo fino a quando vedo uscire dal suo culetto un filino di sangue che mi fa frenare e smetterla di possederla con tanta foga.

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