Anniversario da cornuto -- Le avventure di Giorgio e Elisa

Scritto da , il 2018-12-15, genere tradimenti

Sono Giorgio il cornuto di Elisa.
Questa storia risale al 25luglio anniversario del mio matrimonio con Elisa.
Mi a preannunciato un anniversario particolare.
La mia Elisa mi sveglia di buon mattino, alla nove, dicendo. ''Oggi è la nostra festa, ho invitato Michele a pranzo.'' Michele è il suo giovane amante. E' un ragazzo molto autoritario, quando viene a casa comanda lui, mi riduce in nullità.
''Prepara un bel pranzetto, il dolce lo porta lui.'' Obbedisco, mi metto ai fornelli, cucino un buon ragù e, un ottimo arrosto di vitello.
Alle 11 è tutto pronto, anche il tavolo è già apparecchiato.
Elisa mi chiama in bagno, mi ordina di lavarla e profumarla. Ammiro il suo corpo nudo mentre le lavo, la desidero. Vengo preso da una forte eccitazione, vorrei tanto scoparla, purtroppo a me questo piacere è negato. E' un piacere riservato solo agli amanti del momento.
Appena finito mi ordina di andare in cucina ha prendere un piattino, glielo porto e mi dice.'' Ora masturbati e sborraci dentro, dopo non potrai più farlo.''
Obbedisco e mi sego con gusto sborrando copiosamente nel piattino. ''Ecco, bravo tu per oggi hai già goduto, il piattino mettilo sul tavolo, servirà dopo.''
Che cosa aveva in mente di fare? Chissà!
Era ormai prossimo l'arrivo di Michele. Elisa si reca in camera e torna fuori con la borsa degli attrezzi per i nostri giochi erotici, che usa per punirmi e umiliarmi davanti ai suoi amanti. Estrae dalla borsa un lungo strappon, una candela e delle catene, più la solita gabbietta per rinchiudere dentro i miei 13cm di cazzo.
La guardavo preoccupato, mi chiedevo cosa avesse intenzione di fare? Ero però già molto eccitato, lei si accorse di questo. Prese una scarpa è cominciò a colpirmi forte l'uccello fino a farlo sgonfiare, dicendo. ''Tu hai goduto prima, per oggi basta.'' Prese la gabbietta e lo rinchiuse dentro. ''Ecco! così ti calmi.'' Prese poi lo strappon, con del nastro adesivo, ci fissa la candela alla base. Avevo capito le sue intenzioni.
Finita l'operazione mi ordina di stendermi sul letto, lentamente mi infila nel culo lo strappon, fino alla base, fermandolo a sua volta con il nastro adesivo sul mio corpo per impedire che scivolasse fuori. poi mi porta in sale, col culo per aria mi lega al termosifone, ero veramente ridicolo conciato in quel modo.
Completamente sottomesso. Dopo pochi minuti arriva Michele che, vedendomi così ridotto, scoppia a ridere dicendo. ''Elisa oggi è proprio ridotto male il tuo cornuto. ''Lei risponde. ''Oggi è il nostro anniversario di matrimonio, il mio cornuto a deciso di offrirci un pranzo a lume di candela. -- ''Ah ok!'' risponde Michele, ''il dolce l'ho portato io, ho fatto fare una torta particolare...'' Apre la torta e me la presenta davanti . ''Ecco la tua torta, auguri cornuto.''
Quella torta era veramente particolare con, un paio di corna al cioccolato e la scritta sopra 25anni da cornuto. Auguri, e non era finita, aveva comperato anche un capellino con le corna, quelli che si usano allo stadio, me lo mette in testa e dice, ''ecco, ora l'abbigliamento è completo.
Mia moglie e Michele ridono di gusto mi disprezzano, facendomi sentire completamente umiliato. Mia moglie abbassa i pantaloni di Michele, comincia a sbocchinarlo forte, al momento dell'orgasmo prende il piattino dal tavolo e fa sborrare dentro anche lui, mischiandola con la mia di prima. Io li osservo immobile con il culo per aria, lei accese la candela collegata allo strappon dicendo. ''Ecco! Ora possiamo cominciare il nostro pranzo a lume di candela.''
Consumarono il pranzo da me preparato, accompagnandolo con un ottimo vino.
Per me, immobile a terra, col culo per aria e la candela accesa, solo un piatto per terra e una scodella d'acqua, come il cane.
Di tutte le umiliazioni subite da mia moglie e da Michele quella penso sia stata la peggiore in assoluto. La mia eccitazione però era alle stelle, il mio uccello chiuso nella gabbietta, mi faceva un male da morire.
TRa scherni, battute, baci e toccamenti vari consumarono il pranzo. Infine arriva il momento del dolce. Michele taglia una fetta, ci versa sopra la sborra che mia moglie aveva tenuto prima, la mescola insieme al dolce, mi mette il piatto davanti al muso invitandomi a mangiare. ''Questo è il dolce del cornuto, preparato apposta per te, mangia.'' Un po' alla volta, con molta fatica mandai giù tutto, lo spumante lo hanno bevuto solo loro.
Finito il pranzo si mettono nudi sul divano e, danno vita a una furibonda scopata prima e, una lunga inculata dopo. Michele come di consueto scarica in bocca a me le sue sborrate. Intanto la candela si era consumata, le gocce di cera cadevano sulle natiche, bruciandomi le chiappe.
Per finire la giornata decidono di uscire, chiedo loro di essere liberato, con una risata Michele dice che sarò liberato al loro rientro, se decide di non fermarsi per la notte con lei. Disteso per terra, legato al termosifone e col culo pieno attendo pazientemente il loro rientro. Fortunatamente Michele non si ferma. Mia moglie mi libera, posso finalmente correre in bagno e dare sfogo a una favolosa sega.
Questo è stato il mio 25esimo anniversario del mio matrimonio con Elisa.
Definito da lei e da Michele l'anniversario del cornuto.
L'umiliazione è stata grande, il piacere immenso. Giorgio

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