Le riflessioni erotiche di Sandra. Il mio secondo uomo.

Scritto da , il 2018-06-22, genere etero

Passa del tempo… e incontro il mio secondo amore.
Nel frattempo? Si… mi sono data da fare, con discrezione ma mi sono data da fare.
Le più delle volte pompini in macchina o sveltine.
Tra gli altri trovo anche un bel ragazzo che era un vero fenomeno, un vero superdotato! Ritto gli misurava non meno di venticinque centimetri, quando me lo ha fatto vedere mi ha fatto venire l’acquolina in bocca, bene per il pompino, un vero piacere mettersi in bocca un articolo del genere, scopare… un po’ meno! Io ero talmente bagnata che mi sarebbe entrata qualsiasi cosa, lui mi penetra e comincia a montarmi come un toro, inizialmente mi dà piacere ma quando prende a martellarmi a fondo, beh... è più dolore che piacere! Resisto fino alla fine, ma poi tanti saluti. Un attrezzo così… ti dà più un piacere cerebrale che altro, più di tanto comunque non può entrare!
No, mi piacciono certo i lunghi e grossi, i super cazzi, ma ho capito che a me vanno altrettanto bene dai quattordici ai diciannove – venti centimetri. E’ non eccessivamente grosso, perché voglio poterlo prendere in bocca senza troppe difficoltà.
Ma andiamo ora al secondo...

...lo incontro a una festa di matricole dell'università, è un vero colpo di fulmine! Alto, bruno e bello, è un dio!
Capisco subito che è l'uomo per la vita, quello che sposerò e con il quale farò i miei figli.
Chiedo in giro chi è, poi mi do da fare per farci presentare.

Detto fatto, accidenti è anche timido…
Quanta fatica mi costerà sedurlo!

Nei giorni seguenti lo tampino con discrezione, vedo che non gli sono indifferente ma evita di farsi mettere il laccio al collo!
Frequenta l’associazione cattolica o qualcosa del genere, è religioso e devo frenarmi e dissimulare per entrare nelle sue grazie. Dopo essere stata ore con lui a parlare, parlare e non fare altro, quando rientro a casa salto letteralmente addosso al primo e mi faccio scopare a più non posso tanto sono infuocata!
Finalmente mi dice che è innamorato di me, che vuole che io sia la sua ragazza e che dopo l’università vuole sposarmi!
Calma… piccolo!
D’accordo, ma non correre tanto!

Si, ci baciamo, baci da fidanzatini senza passione, non sono i baci che vorrei da lui, sono baci che non mi scaldano i sensi e quando addirittura dice che dobbiamo arrivare vergini al matrimonio… mi cadono le braccia!
Ma mi piace così tanto!
Piano piano, un passo alla volta riesco a entrare nella sua corazza di castità. Comincio a portarmi la sua mano sulle tette… che mi accarezza.
Gli piace!
Avanti per gradi!
Qualche giorno dopo, mi metto la sua mano fra le gambe e lascio che mi strofini piuttosto goffamente, intanto gli accarezzo il pene sopra i pantaloni… come gli tira!
Quando lo lascio corro a casa per farmi dare una ripassata come si deve!
Ormai però sono entrata nelle sue difese… è solo questione di tempo!
La volta successiva e lui che mi sposta gli slip e mi tocca!
Non ci sa fare ma riesce a farmi avere lo stesso un orgasmo!
Ora tocca a me, slaccio la cintura… apro la patta e gli estraggo il pene, normale come lunghezza e grosso in proporzione, niente di eccezionale, ma per me è magnifico, il più bel pene del mondo perché lo amo tanto.

E poi non è la grandezza che conta, oddio… se fosse un tantino più dotato, ma tant'è!

Glielo meno, mentre lui vibra tutto, qualche attimo e viene, quanto mi piacerebbe prendere in bocca il suo sperma… ma mi devo trattenere!

Ora è tutto in discesa, giorno per giorno lo trascino sempre più nel mio gioco, nel gioco del sesso che lui ipocritamente disprezza, ma che accetta.
Ci stendiamo sul suo letto a baciarci, la volta successiva ci togliamo i vestiti… e ci tocchiamo. Ma non gli basta più, apro le gambe, appoggia la punta alla mia fica, forse vuole solo giocarci un po’, ma io mi inarco, lo prendo per i glutei e lo tiro a me, il suo cazzo non trova la strada, allora la mia mano l'aiuta… e me lo ficco dentro!
E ho il coraggio, la sfacciataggine, la freddezza... di emettere un grido di dolore… quando mi penetra... come se fossi ancora vergine!
Sono veramente un po' puttana!
Mi monta selvaggiamente e mi fa venire, anche se non è bravo… né esperto!
Mi muovo sotto di lui e lo sento venire, sento il suo sperma riempirmi!
Mi lascia e mi si stende accanto, il suo cazzo è colorato!

Come hai fatto… mi chiederete? Dato che non sei vergine…
E’ semplice… ho atteso l’inizio del ciclo e poi mi sono fatta scopare e gli lascio credere di avermi di avermi sverginato!
Lo so che non è bello, ma vi assicuro che l’ho fatto a fin di bene!

I due, tre giorni seguenti, fino a che mi finisce il ciclo, gli dico che mi fa male, che se vuole posso farlo venire con la mano, si va bene.
Comincio, provo con la bocca… gli chiedo, acconsente, prendo a leccarlo, voglio che tutto sembri naturale, un percorrere insieme il sentiero del piacere.
Me lo metto in bocca, un po’ mi lascio trascinare, non è lunghissimo e riesco a prenderlo fino in fondo, fino al pelo dell’inguine, mi piace da morire… mi viene in bocca, quasi subito, faccio finta di essere arrabbiata!
Dovevi avvertirmi… gli dico!

Che bugiarda puttana... sono!

Poi lo bacio è gli dico che lo perdono e che non era poi così schifoso!
Finito il ciclo, riproviamo... gli dico, ma mi fa ancora male, prova un po’ a baciarmela, me la devi bagnare bene… per fare entrare il tuo cazzone, lo guido nell'operazione, gli insegno come muovere la lingua, dove e come! Faccio tutto come se fosse lui ad arrivarci da solo… e ci riesco alla grande!

Il fingere, il dissimulare, mi dà un piacere imprevisto!
Lui si stende su di me e mi penetra e mi fa godere, godere!
Ora comincia a piacermi veramente far l'amore con lui!
Passano i giorni, le settimane e diventa un esperto!

Mi spiace di averlo manipolato, a volte provo un po’ di rimorso… ma lo amo tanto e si… voglio rimediare!

Voglio che lui abbia almeno una vera mia verginità, si… il mio sedere, il mio primo non l’ha mai fatto, a volte mi penetra con le dita ma il suo pene è troppo grosso e ho paura del dolore. Ha cercato di convincermi ma glielo ho sempre negato.
Ora pompini e leccate di fica sono di routine, scopiamo a ripetizione, prendo l'anticoncezionale, ma gli faccio credere che seguo il metodo Ogino-Knaus e che stiamo scopando solo nei giorni sicuramente non fertili, lui ci crede.
Gli dico che sto entrando nel periodo pericoloso e non possiamo scopare.
Non gliela do ma contemporaneamente lo eccito, lo tocco, lo lecco, ma senza dargli soddisfazione, alla fine è infoiato al massimo.

Naturalmente non parlo dei preservativi che lui ancora li ritiene contrari al suo credo.
Io lo voglio nel sedere e mi preparo, in bagno mi lavo inserendo le dita fino a dove mi è possibile e mi lubrifico bene con la vaselina che ho portato.
Mi distendo sul letto… a gambe larghe, mi metto un cuscino sotto le natiche, vieni gli dico, ho voglia di giocare con il tuo cazzone! Si mette fra le mie gambe, si appoggia sulle braccia distese, alzo le gambe piegate fino a premerle sul petto, sono tutta aperta, prendo in mano la sua asta… e la strofino forte sul clitoride, si… così… bravo… gli dico, mi fai godere, poi mi distendo sul fianco, lui dietro di me… alzo la gamba, tengo sempre la sua asta in mano, gli dico… appoggialo solo, mi metto la sua cappella sulla vagina, si, così… ma non spingere, non voglio che me lo metti dentro, intanto lo bagno dei miei umori, poi lo strofino su tutto il solco aperto, sul tratto perineo e sul buchetto, passo e ripasso il tutto, infine è pronto e lo porto fino a posizionarlo sul fiore chiuso, spingo e sento la cappella premere, lascio l’asta e con la mano prendo a tirare i suoi glutei verso di me, ora lui d’istinto preme con forza e entra favorito dalla vaselina e dalla mia spinta…
Quando è ben dentro e comincia a montarmi, prendo a lamentarmi...

No… ma cosa mi stai facendo, non voglio che me lo metti lì, mi fai male, ma ormai lui è partito e non può tornare indietro e sto ben attenta a dirgli di toglierlo, anzi lo tengo ben stretto! Non si sa mai che gli vengano scrupoli! Mi fa male, ma voglio che lui prenda piacere dal mio sedere, per me è più un piacere psicologico, voglio che sia il primo uomo a riempirmi l’intestino con il suo seme, il primo a rompermi il culo…
Dolore ne provo ancora ma sta passando e ora vorrei che mi facesse alla pecorina, comincio a sentire piacere dal suo sbattere. Porto la mano sul clitoride e mi tocco…
Lui si agita, grugnisce, sento il suo seme, si abbatte esausto.
Metto una mano sul buchino e corro in bagno. Il suo liquido mi ha fatto l’effetto di un clistere e mi libero sulla tazza con uno scroscio. Mi lavo e torno da lui, vigliacco… gli dico, mi hai fatto male… me l’hai messo nel sedere.
Mi guarda più soddisfatto che dispiaciuto, più tardi mi chiederà se mi fa male, io gli dirò di si… e mi farò leccare il buco.

Ormai l’ho cucinato al punto giusto!
Glielo darò ancora?
Si… e con una certa frequenza e sarà lui a chiedermelo e glielo concederò come un dono, con un aria di… non voglio… ma se ti dà tanto piacere!
Parliamo e decidiamo che è meglio che prenda l'anticoncezionale, che già prendevo naturalmente, tutte le sue concezioni bigotte del sesso sono svanite come neve al sole, ora parla di scopare e non più di preti, suore e chiesa!
Ora posso avere un rapporto più franco con lui e non gli mento più, o quasi insomma… certo non vado a raccontargli proprio tutto!
Mi presenta ai suoi, che risiedono a ****, io lo porto a casa mia, per farlo conoscere ai miei genitori, ho già rassicurato il primo che non cambierà niente, niente gelosie… erano i patti!
Ancora non conviviamo anche se mi fermo a dormire da lui spesso, stiamo insieme tutto il giorno, studiamo anche, ma per la maggior parte del tempo facciamo sesso! Ritorno a casa di solito solo quando so che mia madre è assente ed è nuovamente sesso!
Ora che il secondo ha aperto la strada del secondo canale non manco di farla percorrere anche al primo, il suo è più grosso, ma posso fare le cose con più calma, adesso godo anche a prenderlo dietro, quando è tutto dentro… mi sgrilletto e lo incito a sfondarmi e comincio a godere, mi sento veramente posseduta, una preda, una vittima sacrificale, un tenero agnello in pasto al suo predatore, quanto mi piace…!

Sono fedele ai due, o almeno cerco di esserlo...

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