Un prestito a caro prezzo - terza rata

Scritto da , il 2016-10-06, genere bisex

Ormai erano passati tre mesi dal prestito che avevo dato a Roberto e Giulia per l'acquisto dell'appartamento di fronte al mio, il loro nido d'amore. Invece dei soliti interessi, come già ho descritto negli episodi precedenti, gli chiesi di concedermi i loro corpi ad ogni inizio del mese, insieme alla consegna della rata. Nulla di più, le modalità potevano anche sceglierle loro...o fare sesso a tre oppure uno alla volta, per me era uguale. La coppia ha accettato, com'è noto in queste pagine...Quel mese si presentò Giulia, erano le 17,00 di un piovoso giovedì di settembre. Lei era appena uscita dal lavoro, mi suonò alla porta ancora vestita col cappotto bagnato. Entrando mi diede subito la busta con i soldi. Era imbarazzata, rossa in viso, sapeva cosa l'attendeva... Neanche la feci spogliare, la baciai in bocca con dolcezza ma con decisione, sentivo l'eccitazione del padrone del gioco gonfiarmi il pacco...la preda inerme di fronte a me. Subito l'abbassai in ginocchio, le ordinai di slacciarmi i pantaloni, calarmi le mutande e masturbarmi. Giulia eseguì tutti gli ordini, in silenzio e a occhi bassi, mi masturbò con le sua morbide e affusolate mani, ben curate, con lo smalto rosso, la fede al dito...Scappellò il mio membro, lo strinse forte, la sua mano percorreva tutta la lunghezza del cazzo con dolcezza e energia...chissa quante pippe avrà fatto nella sua vita! Le presi la testa e esclamai "è ora...succhialo" Giulia mi lanciò uno sguardo misto a tristezza e stupore, forse per la mia freddezza, ma comunque ingoiò l'uccello e iniziò un bocchino bellissimo, fatto di succhiate, leccate della cappella e tanta saliva per lubrificarmi...le mie mani le davano un certo ritmo dalla nuca, ma comunque la ragazza 27enne sapeva il fato suo e mi faceva godere alla grande. Quando il cazzo fu bello duro, l'alzai da terra, la feci appoggiare al tavolo del salotto e gli alzai il cappotto e la gonna, mi abbassai e le leccai la fica attraverso le mutandine...le donne adorano questo passaggio...le scostai e gliela leccai fin dentro con precisi e succulenti colpi di lingua. Giulia godeva, eccome se godeva, nonostante l'estorsione del sesso! La sua fregna si bagnò completamente, quindi mi fissa dietro di lei e le ficcai la mia mazza di carne dentro le sue viscere, iniziando a scoparla con lentezza ma decisione. La donna fremette di piacere, si aggrappò al tavolo per contrastare le mie spinte, non riuscì a trattenere gli urletti e immagino che si sentiva tutto da fuori sulle scale...pazienza! La scopai a fondo, per bene, gustandomi ogni colpo di cappella dentro quella passerina giovane e calda, pensando al marito cornuto e fesso che aveva dato la moglie da scopare a questo 40enne bavoso e strozzino improvvisato. Nel mentre pensavo questo, Giulia ebbe un'orgasmo travolgente, mi accorsi delle sue vibrazioni in tutto il corpo, degli umori che le colavano fuori sulle cosce, delle urla strozzate...si girò a guardarmi con uno sguardo perso e pieno di eccitazione...continuai a scoparla, lei continuò a godere...all'ennesimo colpo le sborrai in fica, senza nessuna pietà, la riempii di calore umano misto a sperma! Uscii fuori dal suo corpo, la cappella colava di sborra e umori vaginali, avevo il cuore in gola dall'eccitazione. Giulia era sconvolta per l'eiaculazione nella sua pancia, ma non mi diede soddisfazione e tacque. All'improvviso suonò il campanello, andai allo spioncino e vidi Roberto, il marito! Aprii la porta com'ero, senza pantaloni e mutande, col cazzo penzoloni e sporco di sperma, dissi serafico "ciao Roberto come stai?..entra dai, Giulia è qui, ci stavamo prendendo un aperitivo...mancavi solo tu!!" il ragazzo entrò sorpreso...guardò la mogliettina china sul tavolo, il culo scoperto, la faccia rossa dalla vergogna...lei mormorò "amore che fai qui??..dovevi venire più tardi...ho portato io i soldi ad Andrea...non dovevi venire..." e Roberto "tesoro mio...volevo pagarla io la rata...tu non devi..." quella scenetta, invece di commuovermi, mi eccitò e l'orco che era in me ne approfittò. Dissi a Roberto che la rata era "insufficiente", che doveva essere completata...o pagava lui o finivo con la moglie! Roberto arrossì, si dimostrò contrariato ma disponibile a salvare almeno il culo della moglie e rimetterci il suo…e mormorò “Andrea, devi essere comprensivo dai, lascia perdere Giulia, l’hai scopata bene sino ad ora…fai con me” gli dissi che andava bene, dissi a Giulia di mettersi sul divano, affiancai Roberto e subito gli misi la mano nei pantaloni, cercando il suo bel pisello. Lo tirai fuori e, entrambi in piedi al centro del salotto e di fronte alla moglie, lo masturbai facendogli crescere l’erezione a dismisura, nonostante l’evidente imbarazzo di lui. Mi piacque questo ruolo di aguzzino, mi inginocchiai allora davanti al ragazzo, mi misi la sua mazza di carne in bocca e gli feci un grandioso pompino, facendolo gemere di piacere davanti alla moglie! Ogni tanto guardavo lui e guardavo Giulia, e riprendevo a sbocchinarlo, leccandogli la cappella, le grosse palle, solleticandogli il culo col dito…Poi mi sdraiai sul divano, vicino alla Giulia, allargai le cosce come una troia e mi bagnai il culo con la mia saliva, dicendogli “Dai Roberto, adesso tocca a te…inculami e fammi un bel servizio di fronte a tua moglie!” Roberto, con l’uccello in tiro e in forte imbarazzo, si mise tra le mie gambe alzate e larghe mormorando “dai Andrea, non puoi dire così…che figura ci faccio, almeno falla tornare a casa…” io gli dissi di no, doveva scoparmi di fronte a lei, vedere quanto il marito potesse essere frocio o sapersi scopare un uomo, d’altronde già le volte precedenti era successo e succederà ancora con il pagamento delle altre rate. Roberto, rassegnato,si masturbò ancora un po’ per indurire la sua verga, si sputò sulla cappella e mi penetrò con virulenza! La cappella si fece largo nell’ano, slargando il muscolo, penetrando a fatica ma con decisione Roberto mi sfondò letteralmente il culo, quasi a vendicarsi della violenza subita dalla mogliettina. Io mi aggrappai forte ai cuscini del divano, dilaniato da quel cazzo enorme, respirando a fatica per rilassare i muscoli perianali, mi sentivo trapanato da un treno! Lo guardai in viso, livido di dolore e piacere, mi teneva per le gambe e spingeva col bacino potenti colpi di cazzo ansimando…una volta aperta la strada nello sfintere iniziò a scoparmi con un ritmo incredibile…invidiavo la ragazza, chissà che belle scopate tra loro due! Mi girai guardando Giulia, che attonita guardava scopare il suo maritino con un altro uomo, ma che comunque si era infilata la mano destra dentro le mutandine e si masturbava lentamente…”Giulia, tuo marito scopa divinamente…mi sta proprio sfondando il culo…dio mio che bel cazzo che ha…” lei neanche rispose, io mi godetti quella chiavata spettacolare, poi quando sentii che Roberto stava accelerando i colpi, gli presi la mano e gliela portai sul mio cazzo, facendomi masturbare…il ragazzo, come un automa, mi fece una bellissima pippa “dai…dai Roberto, dai che vengo…bravo frocetto bravo…ooohhh porco dio sborrooooo…!” e un fiume di sperma schizzò dalla mia cappella infuocata sulla mia pancia, sulla mano di Roberto, che continuò la sega spremendomi come una prugna. Dopo un secondo, anche Roberto eiaculò dentro di me strillando forte il suo piacere, incurante dei vicini di casa “oooohhhh cazzo Andrè….sborro anch’ioooo….sborroooo” si attaccò al mo bacino, scaricandomi dentro tutto il contenuto dei suoi enormi testicoli…mi sentii devastato dalla penetrazione e dal fiume di sperma bollente dentro la pancia…Roberto guardò la moglie con due occhi ebeti dall’orgasmo, la bocca aperta e il cazzo che uscito dal mio buco del culo si poggiò ancora gocciolante di sborra sui miei genitali “scusa amore mio…scusami…ho goduto…non ho resistito…” la ragazza si guardò paziente il marito “non ti preoccupare Roberto, tranquillo…anch’io ho avuto più di un orgasmo con Andrea…anche adesso da sola a guardarvi…è normale, amore…” Roberto si alzò da me, si ripulì alla meglio e si rivestì. Io anche mi alzai, andai mezzo nudo in bagno a pulirmi dello sperma colante dal culo e dal pisello, poi tornai dai due ragazzi “amici miei, anche questa rata è pagata, state tranquilli, le cose vanno bene no?” e la Giulia “si, vanno bene, però sei un porco lo stesso, ma meglio farci inculare da te che sei un amico che dalle banche…” e anche Roberto acconsentì, sorridendo amaramente

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