Le maestrine: Gloria e Giorgia
di
Amico Segreto
genere
etero
Ciao a tutti, mi chiamo Angelo, ma con me i latini non ci hanno preso, nomen omen non si applica al mio nome di battesimo.
La mia vita sessuale è diventata super quando la mia parte politica ha vinto le elezioni, alcuni anni fa, ed io sono stato messo a gestire il personale degli asili e delle scuole elementari di una intera provincia di una città metropolitana.
Quando mi sono reso conto che il 90% delle insegnanti precarie erano donne, tra i 27 anni e 37 anni, e che ognuna di loro aveva delle esigenze di rinnovo, di trasferimento, di miglioramento delle condizioni lavorative, mi si è accesa una lampadina.
La prima gnocca che mi chiese di essere avvicinata nella sua provincia a 30 chilometri di distanza, fu Gloria, non ci fu bisogno di chiedere niente, una serata, due pizze, un meraviglioso pompino con ingoio in macchina, scusandosi perchè era in quei giorni e non poteva fare di più.
Poi fu la volta di Giorgia, tra l’altro molto somigliante, ma cerchiamo di non farsi denunciare, insistette perchè aveva fatto un anno in centro, molto scomodo, con colleghe poco accomodanti, parole sue “era disposta a tutto per essere avvicinata”, gli domandai io: “tutto, tutto?”
Capendo l’antifona mi disse che l’anno prossimo si sarebbe sposata, adesso conviveva, poi aggiunge che però il martedì il suo ragazzo giocava a calcetto.
Concordammo quattro martedì, dopo il primo di rodaggio, mi aspettava con il clistere fatto e la vasellina già inserita, si faceva inculare in salotto con un asciugamano sotto, perché la facevo sbrodolare come una fontana.
Dopo circa sei mesi un martedì gli mandai un messaggio se voleva uscire, mi rispose che era stanca, mi avrebbe aspettato a casa sua, sembrava nuovamente vergine dietro, segno evidente che non lo usava con il ragazzo.
Mentre era a pecora gli arrivò il messaggio di lui che andava a mangiare una pizza con gli amici, al che gli chiesi se voleva fare una porcata, mi guardò con due occhietti da vera femmina in calore.
Mentre la stuzzicavo con il pollice dentro la fica: “Amore sei solo? Allontanati un po’, mmm ho una voglia pazzesca di scopare, non so cosa mi è preso, torna presto, ti aspetto nuda a letto” iniziai nuovamente la sodomia con lei che mi guardava spaesata, accusando il ritmo piuttosto sostenuto dicendo a me sottovoce “vieni veloce” e a lui a voce alta “mamma mia sto vedendo il porno dell’altro giorno” “amore godo, mamma mia”.
Dopo tre mesi si sposò e mi invitò pure al rinfresco, quando mi presentò il marito, gli disse: “Grazie ad Angelo che ho ottenuto il trasferimento”, la mia risposta: “no, no, è solo grazie alla tua disponibilità e bravura” “hai sposato una grande donna!”, ero sincero, lo pensavo davvero.
La mia vita sessuale è diventata super quando la mia parte politica ha vinto le elezioni, alcuni anni fa, ed io sono stato messo a gestire il personale degli asili e delle scuole elementari di una intera provincia di una città metropolitana.
Quando mi sono reso conto che il 90% delle insegnanti precarie erano donne, tra i 27 anni e 37 anni, e che ognuna di loro aveva delle esigenze di rinnovo, di trasferimento, di miglioramento delle condizioni lavorative, mi si è accesa una lampadina.
La prima gnocca che mi chiese di essere avvicinata nella sua provincia a 30 chilometri di distanza, fu Gloria, non ci fu bisogno di chiedere niente, una serata, due pizze, un meraviglioso pompino con ingoio in macchina, scusandosi perchè era in quei giorni e non poteva fare di più.
Poi fu la volta di Giorgia, tra l’altro molto somigliante, ma cerchiamo di non farsi denunciare, insistette perchè aveva fatto un anno in centro, molto scomodo, con colleghe poco accomodanti, parole sue “era disposta a tutto per essere avvicinata”, gli domandai io: “tutto, tutto?”
Capendo l’antifona mi disse che l’anno prossimo si sarebbe sposata, adesso conviveva, poi aggiunge che però il martedì il suo ragazzo giocava a calcetto.
Concordammo quattro martedì, dopo il primo di rodaggio, mi aspettava con il clistere fatto e la vasellina già inserita, si faceva inculare in salotto con un asciugamano sotto, perché la facevo sbrodolare come una fontana.
Dopo circa sei mesi un martedì gli mandai un messaggio se voleva uscire, mi rispose che era stanca, mi avrebbe aspettato a casa sua, sembrava nuovamente vergine dietro, segno evidente che non lo usava con il ragazzo.
Mentre era a pecora gli arrivò il messaggio di lui che andava a mangiare una pizza con gli amici, al che gli chiesi se voleva fare una porcata, mi guardò con due occhietti da vera femmina in calore.
Mentre la stuzzicavo con il pollice dentro la fica: “Amore sei solo? Allontanati un po’, mmm ho una voglia pazzesca di scopare, non so cosa mi è preso, torna presto, ti aspetto nuda a letto” iniziai nuovamente la sodomia con lei che mi guardava spaesata, accusando il ritmo piuttosto sostenuto dicendo a me sottovoce “vieni veloce” e a lui a voce alta “mamma mia sto vedendo il porno dell’altro giorno” “amore godo, mamma mia”.
Dopo tre mesi si sposò e mi invitò pure al rinfresco, quando mi presentò il marito, gli disse: “Grazie ad Angelo che ho ottenuto il trasferimento”, la mia risposta: “no, no, è solo grazie alla tua disponibilità e bravura” “hai sposato una grande donna!”, ero sincero, lo pensavo davvero.
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Commenti dei lettori al racconto erotico