L’incubo di Juliana
di
Juliana49
genere
dominazione
Mi chiamo Juliana
Questo capitolo della mia vita e stato un incubo
Che ho faticato a superare
Avevo 27 anni e già mamma
Tutto ha inizio mentre ritornavo a casa
Era una brutta giornata la pioggia battente
E il buio mi metteva in difficoltà
M ad N cavano s a n ora cento km per arrivare a casa
Avrei dovuto fare la strada statale
Ma una frana lo impedisce
E fui costretta ad fare la strada di montagna
Allungando ancor di più il traffico
Chiamo mio marito avvertendolo
Che cambiavo percorso e che in montagna
C’era difficoltà ad avere il campo al cellulare
Mi avvio con un angosci
Conosco poco la zona e moto isolata troverò pochi paesini durante il tragitto
Come spesso sucede il diavolo ci mette le corna
Prendo una buca e perde pressione la ruota
Non so cambiarla
Continuo il viaggio sperando di trovare il prima possibile un centro abitato
La situazione diventerà ormai è rimasto solo il cerchione
In una curva l’auto va dritta sbattendo contro un muretto di protezione
Rompo anche un faro
Ora è a n he peggio l’illuminazione della strada e parziale ho angolo buio
Non demordo continuo
Poi finalmente trovo un distributore
È chiuso
Vedo luci nel piccola struttura c’è ancora qualcuno
Entro trovo due uomini di mezza età che mi guardano come se fossi un miraggio
Non mi danno impressione di uomini per bene
Faccio per andarmene ma mi prendono tirandomi di nuovo dentro
Sono terrorizzata
Mi fanno mille domande
Spiego il mio problema
Mi offrono da bere
Mentre uno esce per verificare il problema
Mi fissa il seno spudoratamente
Mi sento in disaggio
Torna l’uomo
Cara signora credo che non potrà continuare il viaggio
Chiedo se mi potevano cambiare la gomma
Comunque non potrà partire sta nevicando
Poi di colpo va via anche la luce
La neve cade fitta
Il freddo comincia a farsi sentire
Tremo come una foglia
Mi propone di bere alcool per scaldarci
Prende delle bottiglie
Io sono astenia
Ma il freddo è troppo pungente
Ne bevo un bicchierino
Dopo un po’ inizio ad sentire caldo
Mi sento meglio
Loro si siedono affianco
Coprendo i con una coperta
Con la scusa di farci caldo a vicenda
Si stringono a me
Mi trovo in mezzo a due uomini
Mi porgono un’altro bicchierino
Lo tracanno tutto di un sorso
Inizio ad essere confusa
I due si guardano
Comprendono che non sono in grado di avere una reazione
Le loro mani iniziano a toccarmi a tastarmi
Io rido dicendogli cose insensate
Mi baciano e mi mordono i lobi dei orecchi
Ho dei sospiri
Questo fa sì che prendano più coraggio
Le mani si impossessano dei miei seni
Ho un attimo di lucidità
Mi alzo inciampo cadendo su uno di loro
Mi sento confusa
Ho i seni di fuori
Uno si attacca ai capezzoli succhiandoli
L’altro cerca la mia bocca per baciarmi
Sono sopraffatta
Mi ritrovo sdraiata sul banco con uno di loro immerso tra le mie cosce
Che lecca avidamente la fica
Mi ritrovo con il cazzo del altro sulle labbra
Le seri
Mi tappa il naso
Son costretta ad aprire per respirare
E lui pronto lo insinua nella mia bocca
Sto per morderlo
Lui mi strizza forte un capezzolo
Mentre l’altro mi stringe tra i denti il clitoride
Caccio un urlo soffocato dal cazzo che ho in gola
Poi quello che mi stava leccando
Mi penetra con un colpo secco
Facendomi sospirare di dolore
Mi scopa con violenza
Ad ogni affondo mi arriva alla cevice
Ho scosse elettriche che mi bruciano le ultime mie resistenze
Mi bacia ed io contraccambio
Ormai sono attiva non mi sottraggo più
Mi viene dentro si sfila e l’altro prende il suo posto
Sta montando il mio orgasmo
Che lo libero con un urlo di godimento
Mi ritrovo sulle labbra il cazzo
Apro la bocca per accoglierlo
La posizioni non mi permette di succhiarlo
Lo lavoro di lingua
Anche l’altro mi innonda la fica
Non ho tempo di avere una reazione
Che mi trascinano al bordo tavolo mi tira su
Mi impala
Io lo avvinghio con le caviglie attaccato al suo collo
Lo bacio
Mi dimentico di marito bambini
Sto solo pensando di godere
Butto un occhio fuori nevica con intensità
Non ho più freddo
Ho l’ennesimo orgasmo
Loro si alternano
Mentre non ho tregua
Non ho mai avuto così tanti orgasmi
Torna la luce
Sono distesa sul divano
Ho sopra uno dei due
L’altro è seduto che si sta riprendendo dall ennesimo orgasmo
Mi viene dentro per l’ennesima volta
Sono svuotata
Anche loro non ne anno più
È l’alba
Ho smesso di nevicare
Ma siamo isolati
Ne l’auto ne la strada si vede più
Solo una distesa di neve
Si svegliano anche loro
Hanno la classica erezione mattutina
Io li guardo implorandolo di no
In un attimo mi ritrovo impalata
Sento l’altro che si posiziona dietro
Dico no
Ma il mio no rimane strozzato in gola
Mi hanno presa in doppia in piedi
Questo dopo un primo momento di dolore
Mi provoca un dolore piacevole
Era la prima volta che venivo presa in doppia
Mi tenevo aggrappata al collo di lui per non impallarmi di più
Ma vedevo e mi impalavo sempre più
Ero sorretta da i due cazzi
Toccavo malapena con le punte dei piedi
Una sensazione mai provata un piacere diverso
Tra dolore e puro piacere
Il tutto si svolgeva in un silenzio in reale
Era rotto solo da sospiri di godimento
Siamo rimasti isolati tre giorni senza cibo
L’unico nutriente era dai nostri orgasmi
Loro bevevano i miei succhi io i loro
In vita mia non ho mai ingerito così tanta sborra
Poi arrivarono i soccorsi e ho raggiunto mio marito che era in ansia per me
Lo ho sbracciato ho pianto
Ma non dimenticherò mai quei giorni di isolamento
Non so neanche i nomi dei due uomini che mi donarono tutti quei orgasmi
Sento la sveglia del cellulare
Apro i occhi
Mi guardo intorno sono nella mia camera da letto
Sono sola ora ricordo mio marito tornerà stasera
È stato un incubo o un sogno
Mi sento umida tra le gambe
Mi tocco e mi sento appiccicaticcia
E sborra che fuoriesce dalla fica
Sento chiudere la porta di casa
Mi affaccio vedo due uomini sconosciuti che escono dalla nostra villetta
Mi rendo conto che ho sborra sul corpo è un bruciore al seder
Guardo la camera è un campo di battaglia
Dallo specchio mi rendo conto che sono nuda
Coi seni e il sedere arrossati
Trovo preservativi usati sparsi per la stanza
Cerco di capire cosa sia successo
Mi ricordo solo che ero in viaggio di ritorno di una trasferta
Il benzinaio poi un sogno
Non riesco a capacitarmi cosa sia successo
Ho le telecamere in casa che si avviano ad ogni movimento
Corro a visionare
Il video parte quando si apre la serranda del box
Entra la mia auto
Ha il faro rotto
Scendo con due uomini ci baciamo
Poi si accende quella del salotto
Quello che vedo non mi capacito
Li faccio accomodare e mi inginocchio a succhiargli il cazzo ad entrambi
Poi le scene sono sempre più compromettenti
Non mi sembro costretta anzi tutt’altro
Sono attivissima
Mi sento mancare
Sento mio marito che mi chiama
Mi sbraccia dicendomi amore mi hai fatto prendere un colpo
Sono nuda
Mi abbraccia sincerassi che stia bene
Non ci sto capendo più niente
Mi dice che hanno fatto la rapina in casa
E che io
Lo dice con le lacrime
Che mi hanno drogata e violentata
Effettivamente mi sento che sono stata profondata
Chiedo delle immagini di registrazione
Mi dice che sono state portate vie
AllaVisita medica non viene riscontrata violenza e nessuna droga
Questo mi turba non poco.
Vorrei sapere cosa sia successo realmente
Se i miei sbiaditi ricordi siano frutto della mia immaginazione.
Questo rimarrà un mistero
Questo capitolo della mia vita e stato un incubo
Che ho faticato a superare
Avevo 27 anni e già mamma
Tutto ha inizio mentre ritornavo a casa
Era una brutta giornata la pioggia battente
E il buio mi metteva in difficoltà
M ad N cavano s a n ora cento km per arrivare a casa
Avrei dovuto fare la strada statale
Ma una frana lo impedisce
E fui costretta ad fare la strada di montagna
Allungando ancor di più il traffico
Chiamo mio marito avvertendolo
Che cambiavo percorso e che in montagna
C’era difficoltà ad avere il campo al cellulare
Mi avvio con un angosci
Conosco poco la zona e moto isolata troverò pochi paesini durante il tragitto
Come spesso sucede il diavolo ci mette le corna
Prendo una buca e perde pressione la ruota
Non so cambiarla
Continuo il viaggio sperando di trovare il prima possibile un centro abitato
La situazione diventerà ormai è rimasto solo il cerchione
In una curva l’auto va dritta sbattendo contro un muretto di protezione
Rompo anche un faro
Ora è a n he peggio l’illuminazione della strada e parziale ho angolo buio
Non demordo continuo
Poi finalmente trovo un distributore
È chiuso
Vedo luci nel piccola struttura c’è ancora qualcuno
Entro trovo due uomini di mezza età che mi guardano come se fossi un miraggio
Non mi danno impressione di uomini per bene
Faccio per andarmene ma mi prendono tirandomi di nuovo dentro
Sono terrorizzata
Mi fanno mille domande
Spiego il mio problema
Mi offrono da bere
Mentre uno esce per verificare il problema
Mi fissa il seno spudoratamente
Mi sento in disaggio
Torna l’uomo
Cara signora credo che non potrà continuare il viaggio
Chiedo se mi potevano cambiare la gomma
Comunque non potrà partire sta nevicando
Poi di colpo va via anche la luce
La neve cade fitta
Il freddo comincia a farsi sentire
Tremo come una foglia
Mi propone di bere alcool per scaldarci
Prende delle bottiglie
Io sono astenia
Ma il freddo è troppo pungente
Ne bevo un bicchierino
Dopo un po’ inizio ad sentire caldo
Mi sento meglio
Loro si siedono affianco
Coprendo i con una coperta
Con la scusa di farci caldo a vicenda
Si stringono a me
Mi trovo in mezzo a due uomini
Mi porgono un’altro bicchierino
Lo tracanno tutto di un sorso
Inizio ad essere confusa
I due si guardano
Comprendono che non sono in grado di avere una reazione
Le loro mani iniziano a toccarmi a tastarmi
Io rido dicendogli cose insensate
Mi baciano e mi mordono i lobi dei orecchi
Ho dei sospiri
Questo fa sì che prendano più coraggio
Le mani si impossessano dei miei seni
Ho un attimo di lucidità
Mi alzo inciampo cadendo su uno di loro
Mi sento confusa
Ho i seni di fuori
Uno si attacca ai capezzoli succhiandoli
L’altro cerca la mia bocca per baciarmi
Sono sopraffatta
Mi ritrovo sdraiata sul banco con uno di loro immerso tra le mie cosce
Che lecca avidamente la fica
Mi ritrovo con il cazzo del altro sulle labbra
Le seri
Mi tappa il naso
Son costretta ad aprire per respirare
E lui pronto lo insinua nella mia bocca
Sto per morderlo
Lui mi strizza forte un capezzolo
Mentre l’altro mi stringe tra i denti il clitoride
Caccio un urlo soffocato dal cazzo che ho in gola
Poi quello che mi stava leccando
Mi penetra con un colpo secco
Facendomi sospirare di dolore
Mi scopa con violenza
Ad ogni affondo mi arriva alla cevice
Ho scosse elettriche che mi bruciano le ultime mie resistenze
Mi bacia ed io contraccambio
Ormai sono attiva non mi sottraggo più
Mi viene dentro si sfila e l’altro prende il suo posto
Sta montando il mio orgasmo
Che lo libero con un urlo di godimento
Mi ritrovo sulle labbra il cazzo
Apro la bocca per accoglierlo
La posizioni non mi permette di succhiarlo
Lo lavoro di lingua
Anche l’altro mi innonda la fica
Non ho tempo di avere una reazione
Che mi trascinano al bordo tavolo mi tira su
Mi impala
Io lo avvinghio con le caviglie attaccato al suo collo
Lo bacio
Mi dimentico di marito bambini
Sto solo pensando di godere
Butto un occhio fuori nevica con intensità
Non ho più freddo
Ho l’ennesimo orgasmo
Loro si alternano
Mentre non ho tregua
Non ho mai avuto così tanti orgasmi
Torna la luce
Sono distesa sul divano
Ho sopra uno dei due
L’altro è seduto che si sta riprendendo dall ennesimo orgasmo
Mi viene dentro per l’ennesima volta
Sono svuotata
Anche loro non ne anno più
È l’alba
Ho smesso di nevicare
Ma siamo isolati
Ne l’auto ne la strada si vede più
Solo una distesa di neve
Si svegliano anche loro
Hanno la classica erezione mattutina
Io li guardo implorandolo di no
In un attimo mi ritrovo impalata
Sento l’altro che si posiziona dietro
Dico no
Ma il mio no rimane strozzato in gola
Mi hanno presa in doppia in piedi
Questo dopo un primo momento di dolore
Mi provoca un dolore piacevole
Era la prima volta che venivo presa in doppia
Mi tenevo aggrappata al collo di lui per non impallarmi di più
Ma vedevo e mi impalavo sempre più
Ero sorretta da i due cazzi
Toccavo malapena con le punte dei piedi
Una sensazione mai provata un piacere diverso
Tra dolore e puro piacere
Il tutto si svolgeva in un silenzio in reale
Era rotto solo da sospiri di godimento
Siamo rimasti isolati tre giorni senza cibo
L’unico nutriente era dai nostri orgasmi
Loro bevevano i miei succhi io i loro
In vita mia non ho mai ingerito così tanta sborra
Poi arrivarono i soccorsi e ho raggiunto mio marito che era in ansia per me
Lo ho sbracciato ho pianto
Ma non dimenticherò mai quei giorni di isolamento
Non so neanche i nomi dei due uomini che mi donarono tutti quei orgasmi
Sento la sveglia del cellulare
Apro i occhi
Mi guardo intorno sono nella mia camera da letto
Sono sola ora ricordo mio marito tornerà stasera
È stato un incubo o un sogno
Mi sento umida tra le gambe
Mi tocco e mi sento appiccicaticcia
E sborra che fuoriesce dalla fica
Sento chiudere la porta di casa
Mi affaccio vedo due uomini sconosciuti che escono dalla nostra villetta
Mi rendo conto che ho sborra sul corpo è un bruciore al seder
Guardo la camera è un campo di battaglia
Dallo specchio mi rendo conto che sono nuda
Coi seni e il sedere arrossati
Trovo preservativi usati sparsi per la stanza
Cerco di capire cosa sia successo
Mi ricordo solo che ero in viaggio di ritorno di una trasferta
Il benzinaio poi un sogno
Non riesco a capacitarmi cosa sia successo
Ho le telecamere in casa che si avviano ad ogni movimento
Corro a visionare
Il video parte quando si apre la serranda del box
Entra la mia auto
Ha il faro rotto
Scendo con due uomini ci baciamo
Poi si accende quella del salotto
Quello che vedo non mi capacito
Li faccio accomodare e mi inginocchio a succhiargli il cazzo ad entrambi
Poi le scene sono sempre più compromettenti
Non mi sembro costretta anzi tutt’altro
Sono attivissima
Mi sento mancare
Sento mio marito che mi chiama
Mi sbraccia dicendomi amore mi hai fatto prendere un colpo
Sono nuda
Mi abbraccia sincerassi che stia bene
Non ci sto capendo più niente
Mi dice che hanno fatto la rapina in casa
E che io
Lo dice con le lacrime
Che mi hanno drogata e violentata
Effettivamente mi sento che sono stata profondata
Chiedo delle immagini di registrazione
Mi dice che sono state portate vie
AllaVisita medica non viene riscontrata violenza e nessuna droga
Questo mi turba non poco.
Vorrei sapere cosa sia successo realmente
Se i miei sbiaditi ricordi siano frutto della mia immaginazione.
Questo rimarrà un mistero
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