Labirinto
di
Jan Zarik
genere
poesie
[il segreto per uscire da un labirinto è osservare i bordi delle pareti, senza mai perderle di vista.]
Come una siepe
Innaffiata dagli irrigatori
Asciugata dal sole
Osservo circospetto
Curata e calibrata
Ornamentale
Maestosa e gentile
Essa è eretta attorno a me
Sicura e protetta
Tra le fronde del mio muretto
Aperta in un varco
Tremendamente tentato di entrare
E’ quasi una sfida
Perdersi tra i tuoi vicoli
Ruminare per ore prima di svoltare
Immaginarsi una via d’uscita
Mentre rumori sinistri mi accompagnano
Alternando braccia lignee e carezze d’erba
Ostruendo il passaggio
Prendendomi per il collo
Obbligandomi al fermo
Indago oltre le siepi, cosa mi eccita?
Trovo piacevole questo perdersi
Ora che siamo solo io e tu
Restiamo ancora qui nel labirinto
Nascondiamoci! esploriamoci!
Esitiamo ancora un poco, intrecciati
Redivivi e compiuti,
Ovunque sia l’uscita.
Come una siepe
Innaffiata dagli irrigatori
Asciugata dal sole
Osservo circospetto
Curata e calibrata
Ornamentale
Maestosa e gentile
Essa è eretta attorno a me
Sicura e protetta
Tra le fronde del mio muretto
Aperta in un varco
Tremendamente tentato di entrare
E’ quasi una sfida
Perdersi tra i tuoi vicoli
Ruminare per ore prima di svoltare
Immaginarsi una via d’uscita
Mentre rumori sinistri mi accompagnano
Alternando braccia lignee e carezze d’erba
Ostruendo il passaggio
Prendendomi per il collo
Obbligandomi al fermo
Indago oltre le siepi, cosa mi eccita?
Trovo piacevole questo perdersi
Ora che siamo solo io e tu
Restiamo ancora qui nel labirinto
Nascondiamoci! esploriamoci!
Esitiamo ancora un poco, intrecciati
Redivivi e compiuti,
Ovunque sia l’uscita.
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