2 volte 2
di
AnnarellA
genere
confessioni
Le mie amiche non sono mai state le mie più grandi alleate. Mi hanno sempre messo nei casini, forse involontariamente. Se da un lato cercavano di dissuadermi dall aprire così spesso le gambe dall' altro erano loro a buttarmi nel fuoco.
La mia vita privata l ho sempre taciuta alla mia cerchia di amici, un po' bigotti. E non mi sarei mai aspettata che uno di loro venisse a confessarmi di essere attratto da me. Sorrisi e da signora quale credo d essere gli dissi che la nostra amicizia era una cosa troppo bella per essere rovinata dal sesso.
Quando lo raccontai alle mie amiche iniziarono a ridere e a prendermi in giro. "Daglielaaa! È un bel ragazzo, una brava persona" ecc ecc.
Bé, l avevano detto le mie amiche. Una scopata seppur non mi piacesse non mi avrebbe fatto male. Così lo feci entrare tra le mie gambe.
Qualche mese dopo anche un altro della mia cerchia, persona con cui ho condiviso momenti belli, di cui mi fidavo e che mai avrei pensato potesse guardarmi diversamente da una semplice amica, mi confessò di essersi innamorato di me. Volevo sprofondare. Io non ero attratta da loro.
Passarono alcuni mesi e le mie amiche provavano a indirizzarmi verso l uno o l altro.
Non si parlava d altro.
Insomma, mi scopai anche lui.
Non credo che sapessero l uno dell' altro. Sarebbe scoppiato un casino.
Una sera dopo qualche bicchiere di vino bianco mi ritrovai entrambi i miei amici che staccatosi dagli altri, venivano da me provando a baciarmi. Ero esausta e concessi a uno di loro di baciarmi. Mi fece sedere sulle sue gambe in questo pub mentre la musica andava forte. La mia lingua e la sua si intrecciarono. Questo causò molta gelosia nell' altro, e a fine serata ero su un divanetto con lui che provava a toccarmela, iniziò a torturarmi con le dita dentro mentre eravamo sotto gli occhi di tutti.
"Adesso me lo dai!" gli dissi arrapatissima.
Le mie amiche con uno spintone, quando videro che stavo andando via in compagnia, lanciarono anche l altro che avevo baciato prima. Avevano deciso per me.
Non dissi niente. Loro iniziarono a litigare. "DUE DUE DUE DUE!" Intonarono le mie oche dietro. E cedetti. Andammo a casa mia e non lo so, ma il mio cervello si spense. Mi ritrovai schiacciata tra tutti e due mentre la mia lingua passava da una bocca all altra, e in men che non si dica ero nuda. Avevo due dita nella figa e due nel culo. Stavano scavando dentro di me e non riuscivo a proferire parola, solo gemiti forti. Le dita nel culo mi laceravano.
Uno di loro si stese sul mio letto portandomi sopra di sé e iniziai a galopparlo mentre sentivo l altro dietro che mi toccava ovunque. I miei buchi furono tappati con dolceZza e prepotenza allo stesso tempo. Mi volevano. Mi feci scopare come desideravano. Avevano il pieno controllo del mio corpo. I loro sovrastavano il mio, rendendomi impotente e potevo solo continuare ad urlare.
Poi mi ritrovai a 4 zampe mentre ricevevo uno dei loro cazzi nel buco più stretto. Lo guardai girandomi verso di lui godendogli in faccia, poi fu il turno dell' altro che però fu più violento. Era anche quello con l arnese più grosso e mi sentivo sfondare il culo. "Presto! Presto!" Urlavo prendendo a schiaffi il letto e stringendo le lenzuola. Non so perché è cosa volesse significare. Forse che dovesse sbrigarsi, ma non volevo finisse. Mi stava facendo un culo così, nel vero senso della parola. Poi mi girò su un fianco, scopandomi ancora il culo. Mi sentivo nelle sue mani, anzi, nelle sue braccia. Le ennesime che mi toccavano, stringermi le tette e prendendosi la mia Virtù.
Appena si staccò lo afferrai con un braccio, indiavolata, mi facevo male ma lo volevo ancora. Lo misi sotto di me, stavolta me lo misi in culo con le mie mani e iniziai a muovermi come un ossessa avanti e indietro, sentendo il mio sfintere duolermi e allargarsi. Toccava un punto preciso dentro di me che mi faceva impazzire. "Cristo santo!" Urlai liberandomi. L altro intanto si segava. Probabilmente non resse la situazione.
Ma non avevo intenzione di togliermi quel palo dal culo. Venni! E appena l altro riprese l erezione mi scoparono ancora in 2 .
Poi sentii un fiume caldo spruzzare nella mia pancia. Al povero timidello feci un pompino molto breve, perché appena iniziai a leccarlo venne anche lui.
Fu fantastico! Mi ripresi, indossai una vestaglia e li mandai via. Non ci dicemmo una parola. Adesso facciamo finta che non sia successo ma loro conoscono me in ogni parte del mio corpo, e quando ci vediamo io ho un po' la sensazione di sentirmi spogliata, scrutata. E un po' arrossisco.
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