Delusa
di
AnnarellA
genere
confessioni
Tra gli altri e il mio completo sexy c'è solo il trench a nascondere la mia voglia di essere posseduta, dominata, usata.
La macchina si è fermata nel parcheggio del mercato. Mi guarda impaurito. Gli tocco il pacco dai pantaloni ma sotto la mia mano non c'è nessuno segno di vita. Non dico niente, con entrambe le mani sbottono i pantaloni e lo vedo. Doppio, moscio, disteso sulle palle. La pelle copre solo metà cappella. Lo prendo in mano, senza stringerlo troppo segandolo dolcemente mentre con la bocca gli succhio le palle. E come per magia, eccolo! Nella mia mano.È grosso, quanto mi piace! Le mie labbra si staccano dalle sue palle e si posano su quella cappella larga. Intanto mi sento toccare la schiena, ha capito! Si è sciolto! Con un sussulto e un urlo smorzato accolgo il suo pollice nel culo e due dita nella figa. Intanto con l'altra mano mi spinge la testa sul cazzo. Mi scende giù lungo la trachea. Fa su e giù troppo a lungo e spingo per prendere aria. Ma decide che devo rimanere lì, ferma. Lo accontento ma non ce la faccio più. Se ne accorge e mi concede un attimo di pace. Tossisco, ho gli occhi pieni di lacrime. "Così mi ammazzi!" Esclamo. Mi chiede di togliere il trench. Lo faccio. Mi stendo sul sediolino e inaspettatamente si siede sulla mia pancia. Lo guardo, inizia a scoparmi di nuovo la gola, forte. Faccio ripetutamente testa e sportello dell auto. In un attimo mi ritrovo le tette e la faccia ricoperte di sperma. Ho le narici tappate dal suo seme, ma non ha finito. "Puliscilo!" Mi dice quasi ordinandomelo. "Sei buono!" gli dico.
"Mi piaci ricoperta di sperma!" mi dice volgarmente. Si siede e fuma...sono li, sporca come una cretina. Mette in moto e parte. Resto ferma, incredula. Tolgo lo sperma dalla mia faccia, non ho neanche un fazzoletto. Ho le dita tutte appiccicose.
Salgo le scale di casa integra, sporca ma cammino ancora. Speravo di tornare distrutta.
La macchina si è fermata nel parcheggio del mercato. Mi guarda impaurito. Gli tocco il pacco dai pantaloni ma sotto la mia mano non c'è nessuno segno di vita. Non dico niente, con entrambe le mani sbottono i pantaloni e lo vedo. Doppio, moscio, disteso sulle palle. La pelle copre solo metà cappella. Lo prendo in mano, senza stringerlo troppo segandolo dolcemente mentre con la bocca gli succhio le palle. E come per magia, eccolo! Nella mia mano.È grosso, quanto mi piace! Le mie labbra si staccano dalle sue palle e si posano su quella cappella larga. Intanto mi sento toccare la schiena, ha capito! Si è sciolto! Con un sussulto e un urlo smorzato accolgo il suo pollice nel culo e due dita nella figa. Intanto con l'altra mano mi spinge la testa sul cazzo. Mi scende giù lungo la trachea. Fa su e giù troppo a lungo e spingo per prendere aria. Ma decide che devo rimanere lì, ferma. Lo accontento ma non ce la faccio più. Se ne accorge e mi concede un attimo di pace. Tossisco, ho gli occhi pieni di lacrime. "Così mi ammazzi!" Esclamo. Mi chiede di togliere il trench. Lo faccio. Mi stendo sul sediolino e inaspettatamente si siede sulla mia pancia. Lo guardo, inizia a scoparmi di nuovo la gola, forte. Faccio ripetutamente testa e sportello dell auto. In un attimo mi ritrovo le tette e la faccia ricoperte di sperma. Ho le narici tappate dal suo seme, ma non ha finito. "Puliscilo!" Mi dice quasi ordinandomelo. "Sei buono!" gli dico.
"Mi piaci ricoperta di sperma!" mi dice volgarmente. Si siede e fuma...sono li, sporca come una cretina. Mette in moto e parte. Resto ferma, incredula. Tolgo lo sperma dalla mia faccia, non ho neanche un fazzoletto. Ho le dita tutte appiccicose.
Salgo le scale di casa integra, sporca ma cammino ancora. Speravo di tornare distrutta.
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