Una sorpresa inaspettata.
di
pennabianca.
genere
bisex
Mi chiamo Massimiliano, ho 32 anni, sono alto, biondo, occhi chiari, un bel fisico asciutto ma non palestrato, e da sette anni sono sposato con Rita, mia coetanea. Lei è una bella donna mora, occhi scuri un bel seno, un corpo snello anche se ha avuto una gravidanza, e anche il suo splendido culo, è cresciuto un po' ma è sempre qualcosa di bello da ammirare e le sue cosce sono abbastanza lunghe e snelle. Abbiamo un bimbo di 2 anni, e la nostra vita sessuale, dopo la gravidanza è cambiata un po'. Prima eravamo una coppia che scopava ogni tre per due! Dove capitava, in ogni momento, e in ogni luogo era buono per sollevare il vestito di mia moglie, e trovarla quasi sempre senza mutandine o, al limite, spostare il filo del perizoma, per poi spingerglielo dentro, senza alcun problema. Quante scopate! E quante situazioni, a volte, anche con il rischio di esser sorpresi da qualcuno, cosa che ci eccitava in una maniera pazzesca. Ho conosciuto Rita ad una festa di compleanno di un'amica comune, lei aveva già 25 anni come me, con alle spalle solo una storia importante, che però era finita male, perché il suo fidanzato l'aveva lasciata per una donna più grande. Dopo quella, lei aveva avuto qualche altra esperienza, ma, fondamentalmente non era stato nulla di importante, se non qualche scopata in più, senza nessuna importanza. Io invece avevo avuto diverse esperienze, sia con delle ragazze, che con qualche uomo. In effetti avevo scoperto prima il piacere di succhiare qualche cazzo e poi, con il tempo, anche leccare qualche bella patatina. Una volta conosciuta Rita, la mia esperienza bisex era completamente sparita e mi son dedicato anima e corpo a lei. Anche durante la gravidanza, il nostro rapporto era stato davvero fantastico e si può dire che avevamo scopato fin quasi al parto. Dopo, era tutto cambiato. Aveva avuto quella che si definisce oggi una crisi post parto. Praticamente, per i primi sei mesi, non avevamo avuto nessun tipo di rapporto. Sembrava come se il sesso fosse assolutamente bandito a casa nostra. Entrambi ci prendevamo cura di nostro figlio, che, all'inizio era stato un po' problematico, ma, a partire dal secondo mese, si era praticamente stabilizzato e aveva preso i suoi normali ritmi e, addirittura, la notte dormiva senza dar fastidio, ma, nonostante questo, lei non riusciva a recuperare la sua serenità. Nella gestione del bimbo, partecipavano attivamente i miei suoceri, che abitano ad un centinaio di metri da casa nostra e, anche dopo la ripresa della nostra attività lavorativa, Rita sembrava vivere su un altro pianeta. Ho cercato di riavvicinarmi a lei e, nella maniera più dolce possibile, ho provato anche a far sesso con lei, ma è stata un'esperienza più traumatica per me che per lei. Ricordo che, d'un tratto, mentre la tenevo stretta tra le braccia e con una mano la stavo masturbando, lei mi ha fissato per un attimo senza dir nulla, poi si è messa a cosce aperte e, voltando la testa da un altro lato, è rimasta in silenzio, mentre io, eccitato da morire, cercando di essere il più delicato possibile, le sono entrato dentro ed ho preso a scoparla, cercando di farle provare quanto più piacere possibile. Era immobile! Non ha detto una parola, non ha fatto un gesto, non ha emesso nemmeno un gemito: sembrava una bambola di pezza. Anzi, forse una bambola qualche reazione l'avrebbe avuta, mentre lei niente. Ero talmente eccitato che ho continuato a scoparla e poi son venuto, riversando dentro di lei tutto il mio piacere. Mi sono sfilato e lei, senza dire una parola, si è alzata ed è andata in bagno; poco dopo è tornata, si è girata su un fianco e si è addormentata. Ero devastato! Cercavo una soluzione possibile, senza trovarla, e casualmente, un giorno in cui mi sentivo più depresso del solito, mi son confidato con un mio collega di lavoro. Marco ha 3 anni più di me e lavoriamo nella stessa azienda da oltre dieci anni; tra me e lui, c'è molta confidenza. Mi domandavo come mai non fosse sposato e la risposta l'ho avuta quasi casualmente. Quando gli ho detto della mia frustrazione, lui, mi ha chiesto cosa avevo intenzione di fare e, dopo aver valutato alcune opzioni, sono giunto alla conclusione che, comunque, amavo mia moglie, adoravo mio figlio e, di conseguenza, non avevo alcuna intenzione di abbandonare la famiglia. Lui, dopo aver ascoltato le mie parole, mi ha fatto una proposta.
«Se vuoi posso offrirti qualche occasione di svago.»
Ho fatto un cenno d'assenso con il capo e lui ha proseguito il suo discorso.
«C'è un sito, dove io sono iscritto e, ogni tanto, partecipo a qualche gioco organizzato da qualche utente. Tutto avviene nel più assoluto anonimato e questa potrebbe essere una soluzione, in attesa che tua moglie riprenda la propria attività sessuale con te.»
Mi ha mostrato il sito e poi mi ha spiegato come dovevo fare per iscrivermi; così ho fatto alcune foto di me, di cui una con il mio cazzo bello dritto e, pagando una quota minima di iscrizione, ho deciso di provare questa esperienza. All'inizio non è successo nulla, poi, lentamente, son riuscito ad entrare nel giro. Una sera sono stato invitato in un locale e, quando son giunto sul posto, ho scoperto che c'era una festa privata, organizzata da coppie; io ero stato scelto come jolly. In quell'occasione c'era anche Marco e, insieme, abbiamo cominciato a divertirci; allora ho capito quanto mi piaceva quel gioco. Non ricordo con quante femmine ho scopato e, quando son venuto via, avevo sborrato quattro volte. Probabilmente sono stato classificato un elemento valido, perché il mio membro, che è un po' più grosso del normale, doveva aver suscitato l'interesse di più di una signora, perché, dopo quella volta, sono stato invitato ad altre tre feste, a due orge e, infine, una sera ho anche accettato di sodomizzare un marito mentre scopava sua moglie. In quel momento è riaffiorata tutta la mia vena bisex. Da quel momento, ho partecipato anche a giochi con rapporti omosessuali, a volte da attivo, a volte da passivo. Mi è proprio piaciuto accogliere anche un bel cazzo in culo, come facevo prima di sposarmi, e questo mi stava eccitando molto, forse anche più di poter scopare con altre donne. Con mia moglie le cose continuavano ad andare apparentemente bene, lei sembrava tranquilla e serena e nostro figlio cresceva amato e coccolato sia da me, che da lei e dai nostri suoceri. Sotto l'apparente tranquillità, però c'era il suo totale disinteresse verso il sesso e, di conseguenza, anche verso di me, come marito. Ero semplicemente il compagno che la aiutava a crescere nostro figlio. Completamente disinteressata verso le mie esperienze sessuali, non chiedeva mai, e nemmeno, dove andavo, quando la sera uscivo per andare a qualche partouze. Durante uno di questi, mentre stavo scopando un bel maschio e ne succhiavo un altro, ho suscitato l'interesse di un tizio sulla cinquantina, che, dopo avermi visto godere, si è avvicinato a me e con modi molto garbati, mi ha fatto una proposta.
«Sei un maschio molto valido; ho un gruppo di amici con i quali ogni tanto ci divertiamo ad organizzare qualche appuntamento al buio. Il gioco è molto semplice: ricevi un indirizzo che è il numero di una camera d'albergo compiacente. Entri e aspetti. La persona che entra con te nella stessa camera dell’albergo, può essere un uomo o una donna. L'abbinamento viene fatto sorteggiando, in maniera totalmente anonima, i partecipanti al gioco. L'unica cosa che fa la differenza, è che, a volte dovrai esser il maschio attivo ed altre quello passivo. Tutto questo viene sempre deciso in maniera casuale. Se ricevi un numero della camera colorato di rosso, significa che, se nel tuo abbinamento c'è un altro maschio, tu sei quello passivo, mentre invece se è di colore blu, sarà lui ad aver ricevuto quello rosso. La cosa cambia se entra una donna. Se tu hai il colore rosso, hai il diritto di scoparla come ti pare e di farla godere a tuo piacimento.»
Mi è sembrata una cosa veramente intrigante, così ho dato la mia disponibilità. Dopo una quindicina di giorni, ho ricevuto una chiave ed un numero rosso; quando sono entrato nella camera d'albergo, poco dopo sono stato raggiunto da una bella signora e, senza dire una parola, lei si è spogliata nuda ed abbiamo scopato per tre ore. Mi ha lasciato fare di tutto, penetrarla in ogni buco, metterle una mano dentro la fica e, infine, pisciarle anche in faccia! Prima di andarsene, mi ha dato un bacio e mi ha ringraziato per quanto l'avevo fatta godere. Questa cosa mi era piaciuta tantissimo. Poi, circa una settimana dopo, ho ricevuto di nuovo il numero di una camera con la chiave colorata di rosso. Ero entusiasta, sono entrato e mi sono spogliato in attesa di vedere cosa mi avrebbe riservato il destino. Mentre stavo aspettando, sono andato un attimo in bagno e, mentre ero all'interno, ho sentito aprirsi e chiudere la porta; quando son uscito c'era un uomo che si stava spogliando e, quando si è girato i nostri occhi si sono incrociati; siamo rimasti entrambi in silenzio. Davanti a me, parzialmente nudo c'era Franco, il fratello maggiore di Rita! È un maschio dall'aspetto imponente, con un temperamento fortemente maschile, almeno in apparenza, con dei tratti somatici tipicamente mediterranei, moro, occhi scuri. L'ho sempre considerato una persona tutta d'un pezzo, che certo non mi sarei aspettato di trovare in una camera d'albergo per un appuntamento al buio!
Sposato con una donna molto seria, dai rigidi principi, avevo sempre pensato che fosse una coppia perfetta. Siamo rimasti per qualche istante a guardarci in silenzio, poi lui si è messo a ridere.
«Questa, poi! Tutto mi sarei aspettato tranne di trovare il mio cognatino! Se non sbaglio, tu hai il colore rosso!
Ha finito di spogliarsi e si è messo seduto sul letto accanto a me.
«Direi che dovremmo metterci realmente d'accordo, affinché questa storia rimanga circoscritta a questa stanza!»
Fin dal primo istante, ho notato che il suo uccello era molto più grosso del mio e, anche se era ancora in posizione di riposo, era qualcosa di veramente notevole. Senza aspettare risposta, si è letteralmente avventato su di me e, dopo avermi baciato in bocca, ha cominciato a baciarmi il collo e poi a scendere giù e a mordicchiarmi i capezzoli. Si è sdraiato e, dopo avermi messo una mano sul capo, ha spinto la mia testa verso il suo membro, che stava dando segni di risveglio.
«Mettiamo bene in chiaro le cose! Nel gioco di ruolo, tu questa sera sei la puttana! Allora comincia a succhiare e preparati, perché voglio godere molto!»
Ho iniziato a lavorare quello splendido membro, che sembrava lievitare sempre più nella mia bocca. Vi ho sputato sopra un bel po' di saliva e, dopo averla spalmata con la mano, ho preso a pompare quel cazzo, mentre lui mi teneva una mano sul capo e, ad ogni spinta me ne penetrava un po' più, in bocca.
«Lo devi ingoiare tutto! Voglio una puttana completamente sfondata questa sera! Incomincio con la gola e poi ti apro bene anche il culo!»
Ho sentito uno strano brivido percorrere il mio corpo, mentre mi sentivo veramente dominato da lui. Ho succhiato bene il suo cazzo, fin quando mi son reso conto che era perfettamente duro e l'ho ammirato per la potenza che esprimeva! Lungo, grosso, con delle belle vene che lo rendevano ancor più affascinante, con una cappella, non troppo grossa, ma comunque rossa e palpitante. Lui mi ha fatto girare e, messo in ginocchio, ha cominciato a posizionarsi dietro di me ed ho sentito quella spranga inserirsi tra lo spacco delle mie natiche. Si è allungato ed ha preso a baciarmi dal collo, scendendo giù lungo la spina dorsale e poi, mentre venivo scosso da brividi al sentire quei baci, lui, arrivato alle mie natiche, le ha aperte e la sua lingua è andata ad indugiare a lungo sul mio bocciolo. Mi ha leccato bene, infilando la lingua ripetutamente dentro il mio buchetto e poi l'ha sostituita con un dito prima e un altro subito dopo.
«mhmm…Sembri già ben aperto! Ti lubrifico ancora un po' e poi ti sfondo il culo!»
Ha continuato a far colare della saliva e, con le dita, ha continuato a lubrificare bene il culo. Si è posizionato dietro di me e, dopo aver appoggiato la punta contro il mio buchetto, mi ha afferrato per i fianchi e, lentamente, ha cominciato a scivolare dentro di me. Quando il suo corpo ha aderito al mio, mi son reso conto che me lo aveva infilato tutto nel culo; lui è rimasto per un lungo istante fermo, poi ha cominciato a pomparmi con molta decisione.
«Adesso, troia, preparati perché ti spacco il culo come si deve! Da quando ti ho conosciuto ho sempre ammirato il tuo culetto!»
Mi sbatteva così forte che non riuscivo nemmeno a rispondere, mentre venivo assalito da un orgasmo, senza neanche toccarmi.
«Franco, mi fai godere! Cazzo, come mi sfondi bene! Continua a spaccarmi bene il culo!»
Ero in preda al piacere più sconvolgente. Lui continuava a pomparmi, sempre più forte, poi, d'un tratto, è rimasto immobile dentro di me: ho sentito che mi stava a riempiendo il culo con la sua crema.
«Ora sborro, troia! Bellissimo riempire il tuo culo, ma ne voglio versare un po' anche nella tua bocca!»
Con un gesto rapido è uscito, mi ha fatto girare e subito mi sono trovato a ricevere in faccia uno schizzo, mentre gli altri li ho ricevuti nella bocca tenuta, di proposito, spalancata, sentendo quei goccioloni raggiungermi la gola. Ho leccato e pulito tutto quel miele che stava sgorgando da quel magnifico cazzo e lui, con un dito, ha raccolto quello che mi era finito sulla faccia e me lo ha fatto succhiare e leccare. Siamo rimasti un momento sdraiati sul letto e, mentre i nostri respiri erano ancora concitati, lui mi ha guardato un attimo negli occhi, tramettendomi forte il desiderio di baciarlo. Ha risposto con molta passione al mio bacio e le nostre lingue si sono intrecciate a lungo; poi, quando si è staccato, siamo rimasti un attimo in silenzio ed io ho avanzato una domanda.
«Come mai un maschio serio e virile come te, fa parte di questa strana roulette!»
Lui mi ha risposto molto pacatamente.
«Un giorno ero fermo in un parcheggio, vicino alla stazione, ed aspettavo mia moglie che era andata a fare una visita. Ad un tratto ho visto una macchina accostarsi e la persona che era di lato al guidatore si è abbassata ed ha preso a fargli un pompino. Mi sono eccitato moltissimo! Ho dovuto farmi una sega per calmarmi un po'. Non avevo mai avuto un'eccitazione così forte. Il fatto è successo un anno prima che tu ti fidanzassi con mia sorella. Quando sei arrivato in casa nostra, ho cominciato ad ammirare il tuo culetto ed ho sempre desiderato fare quello che abbiamo appena fatto. Casualmente, un giorno, in un bar, ho incontrato Marco, il tuo collega, che allora non sapevo lavorasse con te e, tra una chiacchiera e l'altra, siamo finiti nella mia auto e lui mi ha fatto il primo pompino. Dopo quella volta, ci siamo visti ancora ed io ho preso a sodomizzarlo quasi regolarmente. Un giorno, c'è mancato poco che non ci sorprendi insieme! Dopo un attimo di smarrimento, ho desiderato ardentemente di avere il tuo culo e, quando ho scoperto che mia sorella era diventata un po' restia a far sesso con te, insieme abbiamo elaborato un piano. Sono stato io suggerirgli di farti iscrivere al sito e l'uomo che ti ha invitato a partecipare a questo gioco, è una persona che tu non conosci, ma lui conosce molto bene mia sorella. Non scopa con te, perché si fa sbattere da lui!»
Lo guardo restando a bocca aperta, sia per quello che mi ha detto, ma, soprattutto, per ciò che riguarda mia moglie! Lui prosegue con il suo discorso.
«Questo gioco fa parte di un piano prestabilito! Non esiste nessuna selezione, è solo un piccolo espediente organizzato da lui, per potersi scopare ancora di più tua moglie! Lei era già la sua amante a 19 anni. È stato lui che l'ha sverginata, che l'ha iniziata ai piaceri del sesso, che l'ha fatta godere tra le cosce di sua moglie, che tu hai scopato quindici giorni fa! È sempre stata il loro giocattolo! Mi stupisce che tu non te ne sia mai accorto!»
Sono completamente sbalordito da quanto riferitomi e lo guardo senza riuscire a pensar a nulla. È come se mi fosse crollato il mondo addosso! Lui mi sorride, poi, dopo avermi abbracciato, riprende a baciarmi sul collo, ad accarezzare il mio membro.
«Rilassati, non pensare a niente! Ormai fai parte di un gioco che, prima o poi, ti avrebbe fatto scoprire ogni cosa. Allo stato, tutto quello che posso consigliarti è di seguire la corrente. Dopo questa sera, nulla sarà più come prima. In questa stanza ci sono due telecamere che mostrano a tua moglie e a Giulio, l'uomo che ti ha proposto il gioco, tutto quello che abbiamo fatto. Ciò che mi viene di consigliarti è di metter da parte la rabbia e iniziare a divertirti anche tu. Questa cosa non finisce qui, ci saranno anche altre serate magiche e vedrai quanto piacere proverai se ne assecondi lo svolgimento.»
Sono ancora stordito, ma la sua mano che sta masturbando il mio membro mi provoca un po' di piacere e, quando lui mi appoggia la mano sul capo e mi invita a prendere di nuovo in bocca il suo membro, faccio un profondo respiro e mi ci tuffo con tutto me stesso. Lo faccio tornare ben presto bello duro e poi mi faccio scopare di nuovo bene e a fondo, fin quando viene per l'ennesima volta. Una volta che abbiamo goduto ancora, insieme ci rivestiamo e raggiungiamo casa mia; quando entro, trovo mia moglie ad aspettarmi, nuda, a cosce aperte sul letto, con la fica completamente farcita di sperma. Franco mi spinge ad entrare in camera.
«Non ti fermare, entra e spogliati; va a leccare la fica di tua moglie. È piena del seme di un altro maschio, ma, se adesso superassi il naturale ribrezzo e prendi a leccarla, diventerà definitivamente tua!»
Dopo un attimo di esitazione, mi son spogliato nudo e mi son tuffato tra le sue cosce; ho preso a leccarla come un assetato. Ero ancora prono, intento a leccarla, che non mi son accorto che, nel frattempo, anche Franco si era spogliato completamente e, insieme a lui è entrato Giulio, quel signore maturo che mi aveva proposto il gioco. D'un tratto, mia moglie stringe le cosce, imprigiona la mia testa fra le sue gambe e, subito dopo, sento una grossa verga che si fa spazio nel mio culo. Resto immobile, mentre questo maschio mi sta chiavando il culo e, quando riesco a sollevare lo sguardo, posso vederlo in viso, vedendo altresì che Franco si sta segando a guardare la scena.
Giro gli occhi verso mia moglie e la vedo sorridere.
«Amore, lasciati andare e godi con me! Lui è da sempre il mio mentore, il mio maestro, ed io sono sempre stata la sua schiava. Mi ha concesso di sposarti a patto che, prima o poi, sarei tornata da lui. Quando ho partorito, lui ha preteso che tornassi da lui e così, insieme a mio fratello, abbiamo elaborato questo piano, di cui oggi anche tu sei parte integrante. Lasciati andare e vedrai che insieme ci divertiremo tantissimo!»
Avrei voluto dire tante cose, ma, in quel momento, sentivo quel grosso membro che mi stava pompando il culo ed ho provato un piacere immenso; così mi son sollevato e mia moglie mi ha baciato in bocca; poco dopo, ho sentito un'ondata di calore riempire il mio intestino. Quando si è sfilato, mi son girato e ho visto che Franco stava chiavando con la signora che avevo trombato alla grande la prima sera.
È cominciata così la nostra vita e la nostra storia insieme a loro. Ho scoperto che mia cognata, la moglie di Franco, è una mistress e, spesso e volentieri, abbiamo assistito a dei giochi sadomaso veramente magnifici.
1
voti
voti
valutazione
9
9
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Corna al campeggio.
Commenti dei lettori al racconto erotico