Serata al pub
di
Peppino
genere
etero
Sono sempre Valentina e dopo diversi mesi ed incontri occasionali abbastanza deludenti, sessualmente, sono andata con tutti i miei colleghi d’ufficio ad un pub in un paese limitrofo. I miei colleghi sono più o meno accoppiati e qualcuna scopa anche qualche collega, io sempre singola e stasera ho voglia di divertirmi. Beviamo abbastanza, parecchi sciottini di wodka e birra quando due colleghi che si sono baciati tutta la sera si congedono e abbracciati escono, mi sa che stasera cornificano i rispettivi partner però sono una bella coppia. Rimaniamo in cinque quando altri due escono mano nella mano, rimango con gli ultimi ordiniamo un ultimo giro di sciottini, si è fatto molto tardi e a servirci viene un ragazzone nero alto quasi due metri sembrava un armadio, io sono piccoletta, in confronto sono una pulce. Mi chiede come mi chiamo e comincia a dialogare con me ignorando completamente gli altri due che nel frattempo si congedano e mi domandano se voglio venire via, mi giro guardo il cameriere, sorrido e gli rispondo che ho la macchina e sarei tornata più tardi da sola. Andreas, così si chiama il cameriere, si siede e continua a parlare con me vuole conoscermi mi confida che gli piaccio, mi dice che sono bellissima gli piace moltissimo la mia disinvoltura a parlare e tenere la conversazione e il mio sorriso anche due tette stupende, arrossisco e ringrazio. Mi dice che è un camenurense e si trova qui per studiare e lavora nel pub per mantenersi. Mi alzo per andare via ma barcollo, ho forse bevuto troppo. Mi prende in braccio e sostenendomi mi porta fuori, abita nelle vicinanze mi porta a casa sua e mi distende sul suo letto, mi addormento. È domenica mi sveglio il sole entra dalla finestra è una bellissima giornata, mi trovo in una casa sconosciuta quando sento dei rumori provenienti da un’altra stanza esco e mi trovo Andreas di fronte semi nudo che indossa solo un pantaloncino, è altissimo ha dei muscoli pazzeschi un torace a forma di tartaruga è bellissimo, si avvicina e mi porge una tazzina di caffè, “vuoi! preferisci un cappuccino e brioche?” gli sorrido non smetto di guardarlo gli rispondo va bene così non riesco a distogliere gli occhi da quel corpo, è perfetto gli salterei addosso all’istante se volesse. Appena finito il break caffè mi racconta quanto accaduto lo ringrazio e mi avvicino per abbracciarlo, gli tocco il torace, duro come la roccia lo accarezzo lui si china e mi bacia. Bellissimo mi stringe a se, le tette si appoggiano sul suo petto è di marmo si irrigidiscono subito anche attraverso la maglietta, sento il membro durissimo attraverso i calzoni lo tocco e una proboscide, mi sfila la maglia mi sbottona il reggipetto cedo ogni resistenza mi prende a ciucciare i capezzoli che goduria, inserisco la mano nei calzoncini il cazzo è enorme e durissimo. Mi solleva come un fruscello mi stende sul divano e sfila le mutande affonda il viso e la lingua in fica, ha una lingua enorme mi sta scopando con la bocca mi tortura le tette non reggo gli vengo in faccia emetto un grido liberatorio. Lo abbraccio gli grido scopami ti voglio, appoggia la cappella sulla fica e con molta delicatezza comincia a penetrarmi, mamma mia è enorme, allargo le cosce il più possibile per facilitare l’entrata è enorme ma lo sento entrare benissimo, arriva fino in fondo all’utero e non è entrato tutto, sto per svenire e una goduria pazzesca, gli grido forza scopami voglio sentire tutto il tuo cazzo dentro. Comincia a scoparmi con forza vengo di continuo non le conto più, ho dentro di me un cazzo mostruoso. Urlo dal piacere vengo in continuazione quando lo sento ingrossare ancora di più gli urlo vienimi dentro voglio essere inondata di sperma, esplode e la sborra è talmente tanta che schizza fuori dalla fica. Esce e si mette accanto baciandomi le tette e mi confessa che non ha mai toccato delle tette grosse come le mie, le bacia in continuazione mi mordicchia i capezzoli, sono felicissima mi tocco la fica è aperta mi ha sfondato mi lecco la mano piena del suo sperma è dolcissimo. Lo bacio e rimango attaccato a lui per un eternità. Dopo circa una mezz’ora in questa posizione sento che gli si sta indurendo il cazzo non resisto e lo prendo in bocca, riesco a malapena a prendere solo la cappella la succhio e la lecco tutta, lui mi alza e mi mette a cavalcioni sul cazzo, infila la fica entra come il burro, ormai è abituata, questa volta sono io che mi sto scopando, lui è attaccato alle mie tette non le molla le sta torturando, continuo a scoparmi vengo una due tre volte sono sfinita quando sento che sta per sborrare urlo dalla goduria e mi accascio sul suo petto, mi ha nuovamente inondato la fica del suo seme. Sono sfinita sono tre ore che scopiamo sono distrutta. Mi addormento sul suo corpo e mi sveglio nel pomeriggio sul suo letto, lui sta in cucina a preparare un piatto di pasta aglio olio e peperoncino, ne vado matta e ho saputo che piace anche a lui. È sera dopo una doccia rilassante mi preparo a tornare a casa, mi chiede vogliamo rivederci quando sei disponibile, ci scambiamo i numeri di telefono e mi promette che mi chiamerà. Sono mesi che ci rivediamo tutti sabati e scopiamo per due giorni interi. Ancora non gli ho dato il culo ma lo abbiamo fatto in tutti modi possibili, dovrò superare la paura di essere sfondata nel culo ma mi sa che presto lo farò. Certo un cazzo simile è difficile trovarlo gli altri uomini neanche li vedo più. Segue quando a Natale mi faccio sfondare il culo.
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