Un gustoso pranzo

di
genere
etero

Siamo Elisa e Angelo, conviviamo da tre anni, abbiamo una ottima intesa sensuale lo facciamo in tutti i posti e in tutti i modi possibili, siamo liberi di frequentare chi vogliamo con la promessa di dirci tutto. Sono alta 1,70 ho una terza abbondante, ma non porto mai reggiseno e indosso solo tanga, Angelo è molto dotato ha un cazzo lungo 22 cm e largo 4,5, misurati, è
Alto 1,80 e un giudico atletico. Qualche tempo fa presso l'ufficio dove lavoro viene a portare i pranzi un raider glovo marocchino di nome Admir. Quel giorno pioveva a dirotto e il ragazzo era zuppo fradicio, ci ha fatto pena lo abbiamo accompagnato al bagno portandogli asciugamani e magliette asciutte. Entrando io e la mia collega lo abbiamo trovato con addosso solo mutande. Aveva il cazzo moscio che gli usciva dalla mutanda, era lunghissimo e aveva una cappella enorme. La mia collega grida dallo spavento e corre via. Rimango e consegno le vesti, Admir mi ringrazia e si ricompone. Quando esce gli chiedo il numero di telefono perché vorrei che mi portasse qualche pranzo preparato, la verità era che volevo quel cazzo. Dopo qualche giorno gli ordino dei succulenti pasti per due. Come arriva lo invito a pranzo con me e il ragazzo molto sveglio mi confessa apertamente prima o dopo mangiamo. Mi levo la vestaglietta e rimango completamente nuda, mi avvicino a lui e levandogli la maglia lo bacio in bocca mi palleggia da pertutto gli tolgo il resto dei vestiti, ha un cazzo enorme lo provo a prendere in bocca non entra a malapena solo la cappella. Lo prendo per nano e lo accompagno in camera mi distendo sul letto e affonda la testa sulla fica mi lecca da per tutto mi nartirizza le tette non reggo comincio ad avere orgasmi uno dietro l'altro. Prova a infilartelo in fica non entra la allargo con le mani, lo voglio assolutamente, infila la cappella. Che meraviglia mi sento sfondare, fai piano, sono un lago mi penetra lentamente sento un bastone all'interno della fica mi sta spaccando è bellissimo sento tutti i nervi del cazzo che strusciano dille pareti della fica è una meraviglia solo stando fermo goduto urlando, scopami vai, contemporaneamente con tutte e due le mani mi sta torturando i capezzoli sono duri come il marmo. Va su e giù ora con più forza godo da morire sarò venuta una decina di volte sono sfinita, lo sento si sta ingrossando ancora di più fa appena in tempo ad uscire che mi sborra una marea di sperma sulla pancia e sulle tette qualche schizzo arriva pure in faccia, lecco aiutandomi con le mani. Sono quasi due ore che stiamo scopando. Mi ha sfondato la fica. Sono sfinita. Mi ha girato sul letto e messa a pecorina. Mi ha scopato un'altra volta. Un uomo con questa resistenza non l'ho mai trovato. Mi ha sborrato sul culo e schiena, non mi reggo in piedi sono appagata in tutti i sensi non ho contato quanti orgasmi ho avuto è stata la più bella e stupenda scopata della mia vita. Lo inviterò ancora, abbiamo fatto il miglior pranzo a base di cazzo e fica, un cazzo di queste dimensioni non lo troverò mai più. La sera quando viene Angelo gli racconto tutto, lui mi abbraccia e mi dice di essere felice se io ero contenta e di non preoccuparsi per me io un cazzo di quelle dimensioni non lo potrò mai avere. Ho rinviato Admir mi sono fatta rompere il culo, ho goduto come non mai ma non sono più uscita di casa per una settimana ho ancora oggi il culo aperto.
scritto il
2025-11-28
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