Brenda, una vedova particolare.

di
genere
saffico

Appena terminato il funerale del marito Brenda tornò da sola a casa, vi trovò Emma, la cameriera di colore affranta dal dolore.
Da sempre Brenda aveva una passione per Emma ma non l’aveva mai rivelata ma Emma, che era molto astuta, aveva capito tutto, avevano più o meno la stessa età adesso era giunto il momento per Brenda di farsi avanti e di iniziare una vera relazione con la cameriera.
Questa aveva molte doti ma non era certo una santarellina, amava il denaro, e arrotondava lo stipendio, già cospicuo grazie all’aiuto di Brenda, facendo la escort nel tempo libero, per cui poteva permettersi gli abiti firmati, le scarpe costose e le borse dei migliori brand che sfoggiava appena poteva.
Peraltro Brenda pur essendo ancora giovane, 45 anni, e attraente, non aveva mai chiarito con se stessa le proprie tendenze sessuali e la pelle scura di Emma sicuramente l’aveva affascinata.
Entrando in casa salutò la cameriera e si sedette sul divano invitando Emma ad avvicinarsi, non ci volle molto perché la passione prendesse il sopravvento, Brenda fece girare la cameriera, le sollevò la gonna e si accorse che non indossava biancheria intima, la accarezzò con voluttà poi, visto che Emma si era chinata palesando la sua disponibilità, prese a leccarla figa e culo entrando a fondo con la lingua “ sì, sì così lecca, voglio sentire la lingua più dura entra in profondità nel buco del culo” disse spingendole la testa contro le sue natiche, la padrona non si tirò certo indietro lavorando di lingua come una forsennata, nel frattempo anche lei iniziò a bagnarsi per l’eccitazione.
Emma venne in bocca a Brenda inondandole la gola con i suoi umori che la donna ingoiò “ sei una gran figa Emma, farei follie per te” “se è quello che vuoi ti accontento subito” “ si grazie”.
Emma aprì un cassetto da cui prese una paletta per sculacciare delle polsiere e delle cavigliere e uno strap on di ragguardevoli dimensioni, “ dunque Brenda, ti piacciono?” “Sì li adoro quei giocattoli” “ bene, ci sono delle condizioni affinché io li usi, vuoi sentirle?” Brenda annuì “da adesso in poi la tua camera sarà mia, tu dormirai nel sottoscala al posto mio, i lavori domestici saranno tuo compito e dovrai acconsentire ad ogni mio capriccio in tema di denaro, acconsenti? Hai un minuto per decidere o racconterò ai giornali di gossip dei tuoi tradimenti”.
“Accetto Emma, sapevi perfettamente che l’avrei fatto perché ti amo”
“Molto bene, allora spogliati”
Emma afferrò la paletta e cominciò a sculacciare Brenda con forza fino a farla urlare, si mise lo strap e fece mettere Brenda a quattro zampe sul pavimento e la inculò senza pietà. Brenda urlò per il dolore ma non poté sottrarsi, ora tutto era chiaro Emma la ricattava per i suoi scopi ma ciò le stava bene come anche l’inversione dei ruoli.
Fu dura per lei adattarsi al ruolo di domestica, per mesi fu pianto e sofferenza, soprattutto quando Emma pretese di essere chiamata Signora o Madame.
Ma era questo il modo di vivere che Brenda aveva sempre sognato e desiderato e,secondo lei, il modo migliore di onorare la memoria del marito, nascondere agli altri le volte che lo aveva tradito con uomini o con donne sempre diversi.
scritto il
2025-10-30
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