Quando la moglie non c’è
di
F.I
genere
bisex
Ormai Rita decideva tutto lei orari luoghi abbigliamento insomma eravamo nelle sue mani e a noi in fondo questo piaceva
Una sta torno a casa e mia moglie mi dice che partiva per Roma pre tre giorni con le ragazze per la prova universitaria io dissi ok vai tranquilla qui ci penso io
Nella mia mente pregustavo tre giorni vestito da donna dove potevo infilarmi di tutto nel culo ed essere la puttanella che mi piace essere
Comunicammo a Rita che per quei giorni niente giochi perché mia moglie non c’era
Alle 7 partirono io mi alzai feci colazione con calma stavo per andare in bagno ma suonarono apri era Rita
Gli chiesi che ci faceva e lei mi disse tua moglie non c’è sarò io la padrona di casa e della tua vita
Gli dissi che le regole le conosceva e lei senza mia moglie qui non ci poteva stare mi mollò un ceffone e mi disse che io dovevo tacere ed ubbidire ai suoi ordini e che ero solo un rotto in culo a cui piace fare la femminucia
Mi disse adesso andiamo in bagno che ti devi lavare e ti devo preparare entrammo in bagno mi spogliai entrai in doccia il box doccia e trasparente quindi Rita si sedette sul wc e mi guardo tutto il tempo uscì dalla doccia mi asciugo e mi vesti
Misi un perizoma nero semi trasparente delle calze nere velate una gonna sopra in ginocchio e una camicetta bianca poi mi trucco le labbra gli occhi e mi mise del fondo tinta mi mise una parrucca a caschetto e smalto alle mani
Mi guardò e disse è inutile sei più bella da femmina che da maschio devo ammettere che era vero
Usciamo dal bagno mi mise un collare che alla sua estremità aveva un snello mi disse da adesso due mia mi tasto il cazzetto e aggiunse sei una lurida senti come si. Gonfia mi porto nel bagno buono si sedette sul wc mi fece inginocchiare e mi obbligò a bere la sua pipì dalla fica lo feci volentieri senza obbiettare mi disse fammi il bidè con la lingua e io mi dedicai con cura nel mentre assaporavo i suoi farts dopo averla ripulita mi portò in cucina
Mia moglie mi aveva lasciato delle lasagne lei mangio lei io guardai soltanto prese un caffè chiuse tutte le persiane e mi disse
Adesso mettiti in ginocchio al mio collare lego una catena
Mi porto a 4 zampe nella stanza da letto lego l’altro capo della catena e mi lascio lì mi disse torno alle 14 adesso vado ha prendere le bimbe da scuola e le porto a mia madre tu resterai qui ad aspettarmi mi porto le chiavi così sono autonoma
Mi lascio lì mi sentivo un verme ma mi piaceva
Dovevo fare pipì ma non potevo alzarmi per liberarmi
Non ce la feci più me la feci adosso questo gesto mi portò ad una eccitazione massima
Arrivo alle 14 in punto come entro vide la chiazza e mi disse sei una lurida cagna sei tutta bagnata adesso dovrò punirti
Dalla borsa uscì un grosso vibratore rosa lo aziono e me lo infilo in bocca mentre lei si posizionò dietro di me mi sfilo la gonna mi taglio le calze mi scostò il perizoma e mi infilo nel culo 2 carote
Torno davanti a me si tolse la felpa e le sue pere uscirono fuori mi tolse il vibratore dalla bocca e mi disse oggi le puoi leccare non vedevo l’ora erano dure belle i capezzoli sembravano ceci me le fece leccare e ciucciare per una ventina di minuti dopo si tolse i pantaloni e mi disse ti ho dato le tette quindi oggi niente fica me la leccherai con le mutande quelle brutte mutande dei cinesi ma io ormai non capivo più nulla mi avventai e la leccai ha dovere gli piaceva spingeva la mia testa contro la sua fica non importa che non avesse un buon odore io ci avrei mangiato
Arrivammo insieme le come una fontana e io pure
Mi slego e disse adesso lava tutto lei si tolse le mutande e mi disse queste indossale tu
Noi ci rivediamo domani mia puttanella e vedrai se sarai brava come oggi forse te faccio toccare ma dovrei essere brava e ubbidiente cara la mia puttanella
Andò via ero sporco umiliato ma felice la mia natura di puttanella era sazia per oggi
Una sta torno a casa e mia moglie mi dice che partiva per Roma pre tre giorni con le ragazze per la prova universitaria io dissi ok vai tranquilla qui ci penso io
Nella mia mente pregustavo tre giorni vestito da donna dove potevo infilarmi di tutto nel culo ed essere la puttanella che mi piace essere
Comunicammo a Rita che per quei giorni niente giochi perché mia moglie non c’era
Alle 7 partirono io mi alzai feci colazione con calma stavo per andare in bagno ma suonarono apri era Rita
Gli chiesi che ci faceva e lei mi disse tua moglie non c’è sarò io la padrona di casa e della tua vita
Gli dissi che le regole le conosceva e lei senza mia moglie qui non ci poteva stare mi mollò un ceffone e mi disse che io dovevo tacere ed ubbidire ai suoi ordini e che ero solo un rotto in culo a cui piace fare la femminucia
Mi disse adesso andiamo in bagno che ti devi lavare e ti devo preparare entrammo in bagno mi spogliai entrai in doccia il box doccia e trasparente quindi Rita si sedette sul wc e mi guardo tutto il tempo uscì dalla doccia mi asciugo e mi vesti
Misi un perizoma nero semi trasparente delle calze nere velate una gonna sopra in ginocchio e una camicetta bianca poi mi trucco le labbra gli occhi e mi mise del fondo tinta mi mise una parrucca a caschetto e smalto alle mani
Mi guardò e disse è inutile sei più bella da femmina che da maschio devo ammettere che era vero
Usciamo dal bagno mi mise un collare che alla sua estremità aveva un snello mi disse da adesso due mia mi tasto il cazzetto e aggiunse sei una lurida senti come si. Gonfia mi porto nel bagno buono si sedette sul wc mi fece inginocchiare e mi obbligò a bere la sua pipì dalla fica lo feci volentieri senza obbiettare mi disse fammi il bidè con la lingua e io mi dedicai con cura nel mentre assaporavo i suoi farts dopo averla ripulita mi portò in cucina
Mia moglie mi aveva lasciato delle lasagne lei mangio lei io guardai soltanto prese un caffè chiuse tutte le persiane e mi disse
Adesso mettiti in ginocchio al mio collare lego una catena
Mi porto a 4 zampe nella stanza da letto lego l’altro capo della catena e mi lascio lì mi disse torno alle 14 adesso vado ha prendere le bimbe da scuola e le porto a mia madre tu resterai qui ad aspettarmi mi porto le chiavi così sono autonoma
Mi lascio lì mi sentivo un verme ma mi piaceva
Dovevo fare pipì ma non potevo alzarmi per liberarmi
Non ce la feci più me la feci adosso questo gesto mi portò ad una eccitazione massima
Arrivo alle 14 in punto come entro vide la chiazza e mi disse sei una lurida cagna sei tutta bagnata adesso dovrò punirti
Dalla borsa uscì un grosso vibratore rosa lo aziono e me lo infilo in bocca mentre lei si posizionò dietro di me mi sfilo la gonna mi taglio le calze mi scostò il perizoma e mi infilo nel culo 2 carote
Torno davanti a me si tolse la felpa e le sue pere uscirono fuori mi tolse il vibratore dalla bocca e mi disse oggi le puoi leccare non vedevo l’ora erano dure belle i capezzoli sembravano ceci me le fece leccare e ciucciare per una ventina di minuti dopo si tolse i pantaloni e mi disse ti ho dato le tette quindi oggi niente fica me la leccherai con le mutande quelle brutte mutande dei cinesi ma io ormai non capivo più nulla mi avventai e la leccai ha dovere gli piaceva spingeva la mia testa contro la sua fica non importa che non avesse un buon odore io ci avrei mangiato
Arrivammo insieme le come una fontana e io pure
Mi slego e disse adesso lava tutto lei si tolse le mutande e mi disse queste indossale tu
Noi ci rivediamo domani mia puttanella e vedrai se sarai brava come oggi forse te faccio toccare ma dovrei essere brava e ubbidiente cara la mia puttanella
Andò via ero sporco umiliato ma felice la mia natura di puttanella era sazia per oggi
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