L’ultima chiamata
di
DiabolikEva
genere
guide
Fu, così che l’ultima chiamata era stata proclamata all’intera umanità.
La morte e le maledizioni andavano ad attaccare tutte quelle persone che avevano evaso, truffato gli altri, commesso crimini di guerra, quelli che non avevano mai lavorato o creato qualcosa di nuovo.
Quelli che non avevano mai pagato i loro debiti, quelli che avevano cercato di fare impresa pensando di essere dei fenomeni.
Quelli che dettavano le regole e le leggi, però non le avevano seguite, quegli anziani che avevano rubato il futuro ai giovani e qui giovani che non si erano mai guadagnati il proprio futuro.
Quelli che avevano debiti in giro e non li avevano mai pagati.
La morte e le maledizioni andavano a cercare tutti donne e uomini che facevano finta di lavorare, finta di vendere un servizio, che non avevano mai cambiato lavoro e mestiere e pensavano di sapere tutto.
Quelli che comunicavano solo con la propria voce e non volevano mettere nero su bianco le faccende.
Chi aveva giocato d’azzardo con carte e giochi e non aveva mai pagato, quelli che spacciavano droga senza aver fatto controllo qualità.
Le donne avrebbero dovuto provare i lavori da uomini per capire cosa significasse, e gli uomini da donna.
Che gli uomini provassero i dolori mestruali e che donne provassero i dolori fisici ed estenuati dei lavori manuali.
Chi riciclava denaro sporco ormai tutti in cuor loro sapevano cosa avevano fatto di male.
La morte è la maledizioni colpivano quelle persone che buttavano in rifiuti per terra o che non avevano mai raccolto di spontanea volontà i rifiuti da per terra.
Le persone false o troppo moraliste o troppo arrogati o troppo bigotte morivano.
Chi aveva rubato e truffato lavorava il doppio, le persone che nella loro famiglia erano andati in pensione prima vivevano dei problemi.
Morivano tutti i dittatori che stavano denutrendo i popoli, per tutte quelle aziende che avevano fatto profitti illeciti.
L’unica persona che si salvava era l’uomo che aveva tentato il suicidio (che ne aveva parlato) per lui c’era la salvezza.
La salvezza per la persona che avevano tentato il suicidio era la seguente:
La donna dai 18 anni ai 65 anni di bell’aspetto toccava le fossette di Apollo (due piccoli fori sul fondo schiena maschile) con entrambi i pollici e poi diceva all’orecchio sotto voce “posizione dell’amazzone”.
Solo uomo che aveva tentato il suicidio comprendeva questo ordine, l’unica disposizione che una donna poteva impartire ad uomo che aveva tentato il suicidio.
L’uomo si sdraiava sul letto e si faceva venire duro il cazzo e poi alzava le gambe e la donna metteva dentro la vulva o ano (entrambi le posizioni bisogna fare).
Metteva i piedi sul volto del uomo, e teneva le gambe dell’uomo.
Questa era la posizione amazzone non classica tradizionale era quella sacra divina che ogni donna sperava nella vita di provare.
Perché era divina e sacra? La donna poteva guardare l’uomo che annusava l’ottava meraviglia del mondo e in più aveva dentro di sé un pene che solo in questo caso pulsava ad un ritmo elevatissimo portando così la donna al massimo godimento terreste, materiale e spirituale in più creava con l’uomo un legame unico ed indistruttibile.
Tenere questa posizione fino alla eiaculazione maschile, poi coccolare l’uomo con massaggio alle palle.
Che goduria!
La morte e le maledizioni andavano ad attaccare tutte quelle persone che avevano evaso, truffato gli altri, commesso crimini di guerra, quelli che non avevano mai lavorato o creato qualcosa di nuovo.
Quelli che non avevano mai pagato i loro debiti, quelli che avevano cercato di fare impresa pensando di essere dei fenomeni.
Quelli che dettavano le regole e le leggi, però non le avevano seguite, quegli anziani che avevano rubato il futuro ai giovani e qui giovani che non si erano mai guadagnati il proprio futuro.
Quelli che avevano debiti in giro e non li avevano mai pagati.
La morte e le maledizioni andavano a cercare tutti donne e uomini che facevano finta di lavorare, finta di vendere un servizio, che non avevano mai cambiato lavoro e mestiere e pensavano di sapere tutto.
Quelli che comunicavano solo con la propria voce e non volevano mettere nero su bianco le faccende.
Chi aveva giocato d’azzardo con carte e giochi e non aveva mai pagato, quelli che spacciavano droga senza aver fatto controllo qualità.
Le donne avrebbero dovuto provare i lavori da uomini per capire cosa significasse, e gli uomini da donna.
Che gli uomini provassero i dolori mestruali e che donne provassero i dolori fisici ed estenuati dei lavori manuali.
Chi riciclava denaro sporco ormai tutti in cuor loro sapevano cosa avevano fatto di male.
La morte è la maledizioni colpivano quelle persone che buttavano in rifiuti per terra o che non avevano mai raccolto di spontanea volontà i rifiuti da per terra.
Le persone false o troppo moraliste o troppo arrogati o troppo bigotte morivano.
Chi aveva rubato e truffato lavorava il doppio, le persone che nella loro famiglia erano andati in pensione prima vivevano dei problemi.
Morivano tutti i dittatori che stavano denutrendo i popoli, per tutte quelle aziende che avevano fatto profitti illeciti.
L’unica persona che si salvava era l’uomo che aveva tentato il suicidio (che ne aveva parlato) per lui c’era la salvezza.
La salvezza per la persona che avevano tentato il suicidio era la seguente:
La donna dai 18 anni ai 65 anni di bell’aspetto toccava le fossette di Apollo (due piccoli fori sul fondo schiena maschile) con entrambi i pollici e poi diceva all’orecchio sotto voce “posizione dell’amazzone”.
Solo uomo che aveva tentato il suicidio comprendeva questo ordine, l’unica disposizione che una donna poteva impartire ad uomo che aveva tentato il suicidio.
L’uomo si sdraiava sul letto e si faceva venire duro il cazzo e poi alzava le gambe e la donna metteva dentro la vulva o ano (entrambi le posizioni bisogna fare).
Metteva i piedi sul volto del uomo, e teneva le gambe dell’uomo.
Questa era la posizione amazzone non classica tradizionale era quella sacra divina che ogni donna sperava nella vita di provare.
Perché era divina e sacra? La donna poteva guardare l’uomo che annusava l’ottava meraviglia del mondo e in più aveva dentro di sé un pene che solo in questo caso pulsava ad un ritmo elevatissimo portando così la donna al massimo godimento terreste, materiale e spirituale in più creava con l’uomo un legame unico ed indistruttibile.
Tenere questa posizione fino alla eiaculazione maschile, poi coccolare l’uomo con massaggio alle palle.
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