Buona notte cornuto.

di
genere
corna

Siamo una coppia che entrambi hanno 50 anni, giovanili, lei si chiama Alessia, io Pino, lei casalinga e sportiva, io dipendente privato. Siamo sposati da circa trent'anni e, col tempo, il desiderio sessuale è cambiato, anche se tra di noi il sesso è sempre bello e appagante; oggi mi trovo a vagheggiare nuove emozioni, che mi eccitano tantissimo. Fin da giovane, ho avuto esperienze un po’ particolari, facendo il bull con delle coppie che volevano una terza persona nel loro ménage o il guardone, a seconda di come si voleva far svolgeva il gioco, ed è per questo che ora mi piacerebbe iniziare mia moglie a giochetti di quel tipo. A lei, a letto, piace molto farsi sbattere a pecora ed è molto esigente. Le piace in una maniera incalzante, sempre con lo stesso ritmo e che resista oltre ogni dire. Perché lei è lunga nell'orgasmo e ce ne vuole per scaldarsi; a volte si masturba durante la copula, però, quando si eccita, si trasforma in una "porca" reale e, in quei momenti, potrebbe farsi fare di tutto. Una volta, le si bagnava anche il culo, mentre, adesso, dietro lo vuole raramente. Un'altra cosa che le piace, è segare il cazzo ed è molto brava ad ingoiarlo, stile gola profonda (deep troat) della famosa Linda Lovelace; con il mio, di 18 cm, ci riesce, chissà con uno più lungo; comunque si fa sborrare in bocca, ma non la ingoia. A me invece piace quando me lo ingoia tutto, quando la monto a pecora forte, e lei dice "piano"; ma poi, quando rallento, mi dice "di più" e mi piace molto il turpiloquio che usa, mi eccita al massimo, difatti è dura resistere con lei, mi fa bollire la sborra in punta ogni volta e, siccome vengo sempre prima, mi piacerebbe vederla dominata. Ogni volta che le ho proposto di realizzare una situazione così, lei si è sempre opposta, adducendo il fatto che, secondo lei, è rischioso farlo con persone delle nostre zone, che potrebbero poi riconoscerci e sbandierare ai quattro venti questi nostri vizietti. In sostanza non ha detto che non lo avrebbe voluto fare, ma si è nascosta dietro un'apparente, quanto valida motivazione. Questa storia è andata avanti per un po' di tempo, poi, per festeggiare il mio cinquantesimo compleanno, mia moglie ha pensato bene che, essendo già verso la fine di giugno, per regalo ha voluto prenotare una settimana al mare, in Salento. Abbiamo preso un volo una domenica pomeriggio e, circa due ore dopo, eravamo già a destinazione; avevamo anche prenotato un’auto a noleggio. Poiché il mio compleanno cade il successivo mercoledì, abbiamo trascorso i primi due giorni a rilassarci al sole e goderci il meritato riposo. Il mercoledì sera, Alessia si è messa in gran tiro: ha indossato un bel vestito di lino bianco, abbastanza trasparente, chiuso davanti da una fila di bottoni, la maggior parte dei quali lasciati slacciati, specie in alto, per mettere ancor più in evidenza il suo splendido décolleté, che lasciava intravedere, in maniera provocante ma non volgare, l'intimo che c'era sotto. Ha messo un paio di calze a rete e dei tacchi alti ai piedi, che hanno ancor più inarcato il suo splendido culetto. Abbiamo cenato in un ottimo ristorante e gustato dei prelibati piatti di pesce, molto innaffiati da due bottiglie di vino, che abbiamo scolato in maniera alquanto veloce. Per tutta la serata, Alessia è stata dolcissima, mi ha regalato momenti di puro amore, soprattutto quando, una volta che alzati, le ho chiesto cosa volesse fare per il resto della serata e la sua risposta è stata bella quanto inattesa.
«Amore, è la tua festa! Questa sera decidi tu! Io sono a tua completa disposizione!»
Avevo dato un'occhiata su un sito, sui posti nelle vicinanze dove poter vivere momenti di trasgressione e così avevo trovato che, a circa una ventina di minuti di distanza dal nostro residence, c'era una spiaggia con un immenso parcheggio, dove la sera veniva frequentata da persone che praticavano il car sex. Mi son diretto proprio in quel posto e, quando ci siamo giunti, lo abbiamo trovato quasi deserto, con un solo lato confinante con la strada che costeggia il mare; quella era una zona illuminata, mentre tutto il resto era avvolto dal buio più completo. C'erano due o tre macchine parcheggiate, distanziate tra loro, con all'interno delle coppie e, così, mi son diretto proprio in fondo al parcheggio, nella zona più buia e defilata. Alessia mi ha guardato un’espressione incuriosita ed io le ho spiegato che avevo voglia di far sesso in auto, come avevamo fatto tante altre volte, soprattutto da fidanzati. Mi ha sorriso un po' maliziosamente, poi si è inginocchiata sul sedile e si è sdraiata su di me, appoggiando le spalle al volante. Abbiamo preso a baciarci ed io ho infilato una mano tra le sue cosce, rilevando che il suo perizoma era già umido. Ho preso a masturbarla da sopra la stoffa, ed ho sentito che lei ha iniziato a fremere dal piacere. Mi ha aperto i pantaloni, ha iniziato a segarmi lentamente, mentre io la masturbavo oramai con due dita ben infilate dentro la sua dolce e profumata figa. Come già detto, Alessia è una di quelle donne che hanno bisogno di esser scaldate per bene, altrimenti non raggiunge mai il climax necessario per farle avere l'orgasmo. Per qualche istante ho tolto le dita, poi mi son divertito a slacciare quei quattro/cinque bottoni che tenevano chiuso il suo vestito, ed ho ripreso a masturbarla, con maggior vigore.
«Amore, togli il vestito! Togli anche reggiseno e mutandine: voglio che tu sia completamente nuda!» Alessia ha sorriso, mi ha scrutato in viso per verificare che dicessi sul serio, si è girata per controllare che fossimo soli, poi si è spogliata completamente nuda. Subito dopo, si è di nuovo sdraiata sopra di me, che avevo abbassato lo schienale del sedile; ha preso ad accogliere il mio membro in bocca. Mentre era intenta a regalarmi una fellatio meravigliosa, con la coda dell'occhio ho notato visto che, dal cespuglio che c'era poco distante dalla mia macchina, si è affacciato un tizio, che, sicuramente, si stava godendo lo spettacolo. Alessia non si è accorta di nulla e così, con la mano destra ho fatto cenno al tizio di avvicinarsi; quello ha ubbidito e, in maniera un po' titubante, si è accostato; tenevo già in mano un grosso cazzo, più o meno lungo come il mio, ma di maggior spessore. Si è avvicinato alla macchina ed ha sorriso nel vedere mia moglie intenta a spompinarmi. Ho allargato volutamente le cosce di mia moglie, mentre la masturbavo e, così, lui si è reso conto che la stavo facendo godere. Ho messo una mano sopra la testa di mia moglie, perché rimanesse concentrata sul mio cazzo, e con l'altra mano, ha fatto scendere entrambi i finestrini davanti; quando lei mi ha guardato, per capire che stessi facendo, ho detto semplicemente che avevo caldo. Poi ho guardato verso il tizio e gli ho fatto cenno di andare dall'altro lato; subito lui ha infilato una mano dentro la vettura e, quando ha toccato il corpo di Alessia, lei ha sussultato. Si è girata, mi ha guardato ed ha visto anche il tizio.
«Amore, rilassati: voglio che questa sera sia un divertimento particolare per noi due. Siamo lontani da casa e nessuno ci conosce, quindi lasciati andare e divertiamoci!»
Mi aspettavo un qualche tipo di obiezione, invece ha sorriso maliziosamente.
«E va bene! Come ho detto prima, questa sera è la tua festa e quindi...»
Senza aggiungere altro, ha ripreso il mio membro in bocca e, in quel momento, con la mano sinistra, ho sbloccato le sicure delle portiere ed ho guardato il tizio che si stava ancora segando al solo toccare il culo di Alessia. Quando ha sentito il rumore dell'apertura sincronizzata delle portiere, il tizio mi ha guardato ed io ho fatto un cenno con il capo; subito dopo, lui ha aperto lo sportello ed io ho allargato bene le cosce di Alessia; lui si è inginocchiato ed ha preso a leccare la figa di mia moglie. Alessia proprio non poteva restare indifferente a quella stimolazione e così ha preso a gemere di piacere. Ho dovuto farla fermare, perché correvo il rischio di venirmene come un pivello, sborrando direttamente nella sua bocca, mentre in realtà desideravo che quel gioco non finisse più. Il tizio lavorava di lena, impegnandosi molto; percepivo le sensazioni che riceveva mia moglie dalla sua bocca, perché si contraeva nel piacere che stava provando; ad un tratto, ho voltato lo sguardo verso sinistra ed ho visto arrivare un altro guardone sempre dallo stesso posto, dove era apparso il primo. Ho fatto avvicinare anche quest'altro ed ho aperto lo sportello dal mio lato; subito lui si è avvicinato ed ha tirato fuori un bel cazzo un po' più lungo del mio, ma di minor spessore; ha preso a segarsi, mentre guardava mia moglie che me lo succhiava. Ha estratto il cellulare dalla tasca ed ho visto che ha mandato un messaggio a qualcuno; poi ha messo via il cellulare ed ha appoggiato una mano sul capo di mia moglie, che ha sollevato la testa e si è trovata davanti al viso il suo cazzo; allora ho appoggiato una mano sulla testa di mia moglie e l'ho spinta a prendere in bocca, cosa che ha fatto all'istante. Vederla spompinare il cazzo di uno sconosciuto, mi ha quasi fatto venire all'istante. Alessia alternava in bocca il membro del tizio con il mio e, ogni volta che lui glielo spingeva, lo faceva in modo da farglielo arrivare fin giù in gola; vedevo mia moglie accogliere quel lungo membro tutto in bocca, suscitando l'ammirazione del tizio.
«Che magnifica pompinara! Cazzo, come lo succhia bene! È una gran bella troia succhia cazzi!»
Mentre stava succhiando alla grande le nostre verghe, il tizio che la stava leccando, l'ha portata ad avere un orgasmo e, finalmente, è venuta.
«Sì, così! Continua: mi fai godere! Cazzo, non ti fermare, che vengo! Dai, che vengo! Ora! Ora, vengo!»
Ho visto il suo corpo sussultare nell'orgasmo, mentre il tizio cui lo stava succhiando, adesso aveva allungato una mano ed aveva preso a strizzarle i capezzoli ed impastare i suoi splendidi seni che riempiono una buona quarta misura.
Mentre stava tremando scossa dal piacere, improvvisamente è arrivata un'auto che, appena entrata nel parcheggio, ha praticamente spento le luci e si è avvicinata a noi, sistemandosi dietro la mia a formare una L. Il secondo tizio mi ha subito rasserenato.
«Tutto a posto: è un amico! Gli ho chiesto di portar qualcosa per poter far sdraiare tua moglie e farla divertire quanto più possibile.»
Però da quell'auto son scese due persone: il conducente ed un altro. Son rimasto un po' perplesso, perché sembravano tutti abbastanza prestanti e il tizio che era alla guida, ha aperto il bagagliaio ed ha tirato fuori un grosso telo; lo ha messo disteso di lato alle due vetture, creando un angolo riparato da sguardi indiscreti. A quel punto, il tizio che la leccava, ha sollevato la testa ed ha fatto capire a Alessia che era il caso di venir fuori dall'auto; lei mi ha guardato ed io ho annuito. Appena scesa, si è trovata circondata da quattro maschi ed il tizio che era arrivato per primo, l'ha invitata a mettersi in ginocchio; subito tutti hanno tirato fuori i loro cazzi, di varie dimensioni sia in lunghezza che spessore. Alessia mi ha guardato ed io mi son avvicinato; mi son messo insieme a loro nel cerchio e così lei ha preso a succhiare i nostri cazzi, alternandoli in bocca; la cosa mi ha eccitato così tanto che, quando è stato il mio turno di farmelo succhiare, le ho messo una mano sulla testa e mi son lasciato andare in una sborrata che lei ha accolto tutta in bocca, per ingoiarla un po' a fatica. Quando gli altri hanno visto che avevo sborrato in bocca a mia moglie, si son messi a ridere; poi il tizio che era arrivato per primo, l'ha fatta mettere in ginocchio e si è posizionato dietro di lei; subito glielo ha spinto tutto in fica con un affondo molto deciso, mentre un altro glielo infilava in bocca; gli altri si son messi a toccarla e masturbarla, mentre quello che era arrivato in auto, mi ha guardato e si è messo a ridere.
«Hai proprio portato una gran troia per stasera! Vedrai che te la faremo godere da matti.»
Ho visto Alessia alle prese con quei maschi e sembrava non trovarsi particolarmente in difficoltà, perché sapeva alternarli in bocca, mentre quello che la stava chiavando, la pompava ad un ritmo veloce; lei, d'un tratto, si è girata verso di lui.
«Mi piace, scopami così, forte! Mi piace tanto sentire un cazzo che mi sfonda tutta!»
Son rimasto sbalordito dalle sue parole, ma, nello stesso tempo, mi stavo segando e, a vederla così, alle prese con quei maschi che le infilavano il cazzo dappertutto, provocandole anche dei colpi di tosse, mi son così eccitato, che son venuto di nuovo. Il tizio che la scopava da dietro, d'un tratto l'ha afferrata, si è sdraiato ed ha subito fatto impalare mia moglie su di sé. Gli altri due hanno sollevato le sue gambe ed il tizio che aveva portato il telo si è inginocchiato tra le sue cosce, infilandoglielo dietro e scopandola in doppia. Nello stesso tempo, un altro glielo ha infilato in bocca e, d'improvviso si è trovata con tre cazzi piantati nel suo corpo ed ha preso a godere in continuazione. Il tizio che la scopava si è girato verso di me.
«Cornuto, te la scoperemo così tanto che, alla fine, te la troverai più che sfondata.»
La scopavano con forza, mentre quello che glielo metteva in bocca, ogni tanto, lasciava il posto all'altro e, così, lei poteva alternare quei due membri in bocca. Per circa una decina di minuti, l'hanno pompata con forza entrambi, sia davanti che dietro, e poi, uno di quelli che se lo faceva succhiare, ha chiesto di poterla scopare anche lui; a quel punto, il tizio si è tolto ed ha lasciato il posto all'altro, che ha infilato mia moglie con un colpo solo. Anche questo ha preso a sbatterla forte, portandola ad un ennesimo orgasmo, che Alessia ha urlato a bocca piena. Dopo un po' che la stava chiavando, il tizio l'ha abbracciata e l'ha fatta sollevare, trascinandola sopra di sé e così lei si è trovata a cavalcare quest'altro, mentre quello che fino a poco prima glielo aveva messo nel culo, ha lasciato il posto all'altro, che fino a quel momento si era limitato solo farselo succhiare. Dopo un po' che stava cavalcando quest'altro maschio, il tizio si è inginocchiato dietro mia moglie ed ero convinto che l'avrebbe inculata di nuovo, mentre invece, d'improvviso, ho visto Alessia sussultare.
«Ehi no, che fai? Me lo stai mettendo davanti? No, ti prego, fa piano! Cazzo, non ne ho mai presi due insieme davanti; Pino, fermalo!»
Stavo per intervenire, ma i due che erano in piedi vicino a me, mi hanno bloccato.
«Sta fermo, cornuto, tanto ormai gliel'ho già messo dentro! Stasera vogliamo far godere molto questa tua troia! Vedrai che, con due cazzi in figa, godrà da impazzire!»
In effetti il tizio la stava già pompando insieme all'altro e, poco dopo, Alessia ha cominciato ad urlare il suo illimitato piacere.
«Oddio, così mi uccidete! Sto godendo! Mi fate impazzire! Vengo! Vengo!»
Ero assolutamente sbalordito a vedere quella scena ed il tizio, vicino a me, si è messo a ridere.
«Che ti avevo detto, cornuto? Questa troia li regge bene due cazzi!»
Effettivamente ero stravolto! Alessia stava godendo come la più consumata delle troie e sbatteva la testa a destra e sinistra, mentre veniva travolta da un orgasmo dopo l'altro, senza soluzione di continuità. Il tizio si è avvicinato per avere una visione più completa ed ha approfittato per infilarle il cazzo in bocca; lei ha preso a succhiarlo, ormai in preda alla lussuria più sfrenata; dopo un po', il tizio le ha preso la testa fra le mani ed ha preso a scoparle le bocca come si fa con una vagina; poi, d'improvviso, ha iniziato a sborrare. Alessia ha provato a sottrarsi, ma lui l'ha tenuta ferma e le ha riempito la bocca.
«Eh no, troia! Adesso la devi ingoiare tutta! Mandala giù, puttana, che, dopo la mia, ne arriverà altra!»
Veder Alessia dominata ed usata come contenitore della loro sborra, mi ha fatto ancor più godere: praticamente son venuto senza toccarmi. Anche i due che la stavano chiavando, ad un certo punto, hanno cominciato a sbatterla più forte ed uno di essi ha iniziato a sborrare, riempiendo mia moglie; quando si è tolto, il suo posto è stato preso dall'altro, che era rimasto a guardare; quest'altro, però, glielo ha messo nel culo, mentre l'altro che la scopava davanti, ha inarcato le gambe e, ben presto, l'ha riempita a sua volta. Alla fine, dopo aver eiaculato, hanno presentato i loro cazzi alla bocca di mia moglie, che non si è sottratta a succhiarli, così da farli tornare ancora duri; manovra sbagliata? non so, sta di fatto che quelli hanno continuato a chiavare mia moglie ed a riempirla in ogni buco. Questo gioco è andato avanti per circa due ore, durante le quali mia moglie è stata scopata in doppia ripetutamente, per finire riempita in ogni buco. Non so quante volte mi son sborrato nella mano, mentre lei veniva ridotta in condizioni pietose. Aveva i suoi deliziosi buchetti completamente ridotti a voragini, da cui colava sborra in quantità industriale. Poi tutti e quattro hanno aiutato Alessia a rialzarsi e l'hanno fatta appoggiare all'auto, mentre io ho recuperato il vestito e l'ho dato a loro che l'hanno aiutata ad indossarlo. A quel punto il tizio che era venuto con l'auto, ha spinto mia moglie contro di me.
«Cornuto, riprenditi questa troia! È stato molto bello scoparla e, se domani sera avrete ancora voglia, noi siamo sempre qui, nei paraggi! Ciao, cornuto, ci vediamo e, quanto a te, magnifica troia, è stato un piacere!»
Allegri, sono saliti tutti e quattro in auto e se ne sono andati; Alessia si è seduta ed ha chiuso lo sportello, sbattendolo con forza. Son salito dall'altro lato e ce ne siamo andati; per un lungo momento, è rimasta in silenzio a guardar fuori dal finestrino. Poi le ho sentito emettere un profondo respiro ed ho visto il suo seno gonfiarsi; si è girata verso di me, mi ha guardato un po' ed ho visto che non era affatto arrabbiata, ma solo stremata, oltreché ricoperta di sborra ovunque: viso, capelli e su quasi tutte le parti del corpo ancora lasciato in bella vista, perché non aveva affatto abbottonato il vestito. Siam tornati al nostro residence, senza dire una sola parola e, quando lei è entrata, ha lasciato cadere il vestito, ha buttato via le calze ed è andata a farsi una doccia. Ero assalito da emozioni contrastanti; intimamente avvertivo come un senso di timore che mia moglie potesse essersi indispettita per come si erano svolte le cose e, quando è venuta fuori dal bagno, avvolta in un telo, mi ha guardato, sorridendo. Ha preso della crema e se la è spalmata sulle labbra della vagina, che si presentavano impietosamente arrossate e gonfie, oltreché ancora aperte per l'intensa attività, cui era stata sottoposta; poi, ha allungato la mano ed ha ripetuto la stessa operazione sul buchetto posteriore, anch'esso ridotto ad una voragine, ancora aperta. Quanto mai imbarazzato dalla situazione, ho preferito andar a mia volta in bagno; mi son fatto una doccia veloce e, quando son tornato in camera, lei era sdraiata sulla schiena, appena coperta dal lenzuolo; quando mi son sdraiato al suo fianco, lei ha sollevato il viso e mi ha sorriso.
«Allora, sei rimasto contento? Era questo che volevi da tempo? Spero che la cosa ti sia piaciuta, perché a me è piaciuta molto; appena sarà possibile, voglio rifarla; intanto, adesso, dormiamo, perché sono sfatta. Buonanotte, cornuto!»
Si è girata e si è messa a dormire, mentre io tenevo ancora in mano il mio cazzo duro come l'acciaio e provavo ad immaginare in quante altre occasioni avrei avuto di vederla godere con altri maschi. Sì, era davvero una buona notte per un cornuto come me, che da questo momento in poi, si sarebbe ritrovato con palchi di corna sempre lucide.
scritto il
2025-09-09
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