Ricatto

di
genere
dominazione

Ernesto aveva organizzato una festa per il suo compleanno, gli invitati erano tanti, tra di loro i suoi amici del cuore. Gino era uno di questi, fu il primo ad arrivare in casa del festeggiato. Dava una mano alla madre per preparare il buffet e caricare il frigo di bibite. Durante queste operazioni stando fianco a fianco con Lina, madre di Ernesto, ebbe modo di constatare che era una bella donna, forse 45 anni, non di più. Lui non perdeva occasione di farle complimenti per la sua avvenenza, era bella pienotta, seno prosperoso e culo abbondante, ma con fianchi larghi e questo metteva tutto in proporzione. Ogni tanto le metteva la mano sulla spalla o le cingeva il fianco all'altezza del seno che quasi glielo toccava.
Lei si divincolava e andava a fare altre cose. Gino vide Lina che andava in bagno, aspettò un attimo, poi prese il cellulare in mano impostato a foto, fece uscire il cazzo dalla pata , era già bello grosso, aprì la porta lentamente, lei era sul water che pisciava, la testa tra le mani guardava per terra. Il ragazzo le si avvicinò e mise il cazzo di fronte al suo viso, lei naturalmente si girò, per mandare via l'intruso, in quel momento guardò Gino nel momento che aveva il cazzo vicino alle labbra, e lì il giovane scatto una foto. Lei lo sgridò in malo madone lo mando via , imprecando e dandogli del maleducato. Ernesto uscì veloce e chiuse la porta. La festa continuò e Lina ogni volta che incontrava Gino lo guardava in malo modo.
Il ragazzo si mise in disparte a festa quasi finita , volle vedere come fosse venuta la foto. Il cazzo era di fronte alla labbra di Lina, sembrava che lo stesse slinguando. Senza accorgersi lei girandosi si trovò per forza in quella posizione.
Lei passò vicina al ragazzo e lui la fermò, 'Scusa per quel che è successo ma anch'io dovevo andare in bagno e la porta era aperta e quando ti ho vista seduta, mi è venuto l'istinto di importunarti " Lei rispose, " Va bene , storia finita, ma che non succeda più " E lui " Penso che succederà ancora e sarai tu a chiamarmi ad entrare in bagno con te. " Questo non succederà mai, cosa stai dando i numeri ?" " No bella guarda il cellulare e dimmi cosa ne pensi " Le fece vedere la foto, era evidente che lei gli stava leccando il cazzo o almeno così sembrava. Lei lo guardò con astio e gli disse" Cosa vuoi fare? " Se vuoi lo metto subito su wolzap e tutti potranno ammirare la bella mogliettina che succhia il cazzo all'amico del figlio" Lei "Carogna, cosa vuoi ?" Rispose "Che tu mi dica" Vieni in bagno che ti faccio un pompino" " Cosa sei pazzo," "Lo mando in chat?" "No, no " " Allora mi inviti ad andare in bagno con te ?" "Ok vado prima io " "No, devi invitarmi ad andare in bagno con te " "Vigliacco, vieni in bagno con me ? "Si signora dopo di lei ' Lei si diresse verso il bagno, aprì la porta e si sedette sul water, arrivò lui e si mise di fronte a lei." " Allora cosa vuoi ?" "Tira fuori il cazzo e baciamelo un po'." Lei le aprì la pata, fece uscire il grosso cazzo, non ne aveva mai visto di così grossi.L'arnese sventolava di fronte alla sua bocca. "Bacialo con le labbra e le ali con la punta della lingua." Lei eseguì, gli succhiava il glande con le labbra e con la punta della lingua lo leccava. Poi le venne d'istinto e si mise la cappella dentro la bocca." Alt se lo vuoi in bocca , te lo metto io, ma la devi spalancare e lo farai arrivare fino in gola e inghiottirai il glande,lei fece con la testa di no. Continuò a passare le labbra e a leccare quel cazzo enorme. Poi le venne il desiderio di tenerlo in bocca e aprì quanto potè, lui spinse fino a toccarle la gola , "Ingoia la punta " Per un po' lo fece entrare, gli venne il vomito e lui arretrò. " Spompina e fammi venire." Lei si diede da fare, si era dimenticata che la stava riccatando, na aveva quel grosso cazzo in bocca e il suo compito era fallo sborrare.Se lo rimise più volte in gola, gli accarezzava le palle e gli apriva le natiche e in- filava il dito nel culo. Gino non si trattenne più e sborrò in quella bocca bollente, lo sperma le colava nei bordi della bocca e un po' lo aveva inghiottito." Brava sei una brava pompinara, la prossima volta ti sborrerò la figa. La lasciò nel bagno con la bocca ancora gocciolante di sborra, e si mise a godersi la festa del compleanno del suo migliore amico. Quando salutò Lina, le strinse la nano e le fece il solletico con il dito, lei la ritrasse velocemente.
Dopo parecchi giorni Gino inviò un messaggio a Lina su wolzap: " Ciao, posso venire ?" Risposta " No, c'è mio marito ". Dopo un po' il ragazzo scelse una foto delle tante che le aveva fatto durante il pompino, una in particolare c'era lei con tutto il cazzo conficato in gola. Rispose "Vieni "."Arrivo, indossa una gonna corta scampanata ". Quando lesse quest'ordine la sua figa ebbe un sussulto, si stava già bagnando. Passo più di mezz'ora e lui non arrivava, proprio ora che se le avrebbe messo quel cazzo enorme in bocca gli avrebbe succhiato e inghiottito anche i coglioni.
Sentì bussare e apri, era lui con dei boxer larghi e una maglietta bianca. Si sedette nella poltrona e le disse " Mi stavi aspettando ?" Lei rispose " Per niente." " Vediamo se ho ragione io , avvicinati" lei si avvicinò, le belle cosce tornite erano in evidenza , si vedeva anche metà sedere. Le alzò la gonna, sposto le mutande, lasciando la figa scoperta, lui insinuò il dito medio in quella spaccatura, era fradicia, il liquido vaginale gocciolava e abbondantemente era eccitatissima. Lui continuò ad accarezzarle le labbra della figa da fuori, ogni tanto faceva un breve salutino al clitoride con il Police, in quel momento lei miagolava, per poi tornare ad accarezzarle le cosce. Gli afferrò il cazzo da sopra i pantaloni e gli disse "Dammelo " "Dopo, aspetta, ora ti faccio fare alcuni giochetti, se te lo dò tu lo ingoi fino alla radice." Con la testa disse di si. " Bene, siediti sul tapeto per terra" Lei si sedette e aspettò, lui le porse il culo, lo aveva di fronte al viso" Aprimi le natiche e metti il tuo naso in culo, poi con la punta della lingua me lo lecchi." Lei fece tutto, ma la sua mano afferrò il cazzo e mentre leccava il culo gli faceva la sega lentamente.Le piaceva essere comandata, leccava il culo con amore, le avvolgeva con le labbra e lo succhiava " Lo vuoi il cazzo adesso?" " Si, dammelo ". Si girò e lo mise nella sua bocca spalancata, il cazzo entrò fino a toccare la gola. Lei non lo sapeva più se odiarlo quel ragazzo o amarlo, il fatto era che con lui godeva come mai aveva goduto.
scritto il
2025-09-01
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