Il servo pastore n 3

di
genere
corna

Il servo pastore fantasticava sempre sulle potenzialità sessuali che aveva l'asino. La volta che la sua padrona aveva fatto una sega all'animale le era piaciuto tantissimo. Il marito della padrona come spesso faceva, si era assentato per andare in paese. Madre e figlia quando c'era il campo libero cercavano il ragazzo per farsi scopare.Questa volta andarono insieme a chiedere cazzo. Lui le vide, infoiate e pensò che forse quello era il momento della sua fantasia con l'asino.
" Va bene vi scopo tutte due se voi fate una cosa che mi piace. "Chiedici tutto ciò che vuoi "
"Venite con me," Arrivati nel recinto dell'asino,lui lo prese e lo legò ad un palo che stava nella stalla. Si rivolse alla padrona, "Fagli la sega, facciamolo eccitare" La figlia, mentre la madre andava e veniva con la mano, gli stava accarezzando le palle. L'animale iniziava a sentire l'effetto, "Se vuoi lo posso anche leccare nel glande" disse la padrona, va bene lo voglio vedere con il cazzo in erezione. Gli sbaciucchiava il membro con ardore"Mi posso mettere un pezzo dentro la bocca così lo succhio meglio? "Fai quello che vuoi" La figlia cercò di sbottonare la patta del giovane, ma lui la fermò. "Ti volevo succhiare " " Prendi quello dell'asino, e spompinalo. "Mamma, ha detto che tocca a me adesso" La madre gli passò quel cazzone e lei prima lo sego un po' poi porse le labbra e lo stava ciuciando. Il ragazzo mise due balle di fieno sotto la pancia della bestia, il cazzo ora era di ferro.
Disse alla padrona, " Togliti le mutande e sdraiati a pancia in su"
"Cosa hai intenzione di fare?" "Voglio farti scopare dall'asino" " Ma sei matto?, quello mi sfonda.
"No, ci sono io a controllare" Però alla troiona la faccenda la intrigava un po'.Si tolse le mutande e si mise sul fieno a pancia in su, il cazzo dell'animale era giusto a livello della figa di lei."Apritela con le mani e allarga bene le gambe" lo fece , il ragazzo prese il cazzo e la punta la strusciava sulla figa della padrona.Poi lo puntò nel bucco e disse" Devi essere tu a fartelo entrare, se lo facciamo fare a lui ti sfonda" Lei lentamente spinse e ne fece entrare un buon palmo di mano, e iniziò l'andi rivieni, avrebbe voluto farlo entrare tutto ma era pericoloso. La grossezza del membro le piaceva , si sentiva la figa piena, l'asino dava colpetti per affondare il cazzo in quella figa, ma il ragazzo lo frenava. La padrona ebbe un orgasmo intenso che durò un'eternità. Dopo un po' il cazzo dell'animale si irrigidì e inizio a sborrare, come schizzava dentro la figa , la sborra da sotto usciva, molta , tanta. Anche la bestia sembrava appagata. Il ragazzo si era eccitato anche lui e tirò fuori il cazzo , fece mettere la figlia di lei alla pecorina e la sborrò dentro, dopo pochi colpi. Se ne andarono, la padrona si sentiva aperta nelle gambe, e la figlia disse, " Lo voglio provare anch'io il cazzo dell'asino nella figa."
Ormai le due donne se le scopava quando voleva, anzi erano loro a proporre gli incontri.
Un pomeriggio dopo pranzo, la padrona era nel fienile , affacciata alla finestra con i gomiti sul davanzale, la testa tra le mani. Chiacchierava con il marito lui era sotto , nel piazzale, nel pagliaio non andava mai era allergico e l'odore del fieno lo faceva star male. Da dietro arrivò il servo pastore, le diede un pizzicotto nelle natiche e lentamente le sollevò la gonna, prese le mutande e gliele calò fino ai piedi , che lei poi se ne liberò. Nel mentre il marito continuava a dialogare .
Il ragazzo le passò il dito iniziando dalla figa fino al bucchetto del culo. Il giovane si inginocchiò le leccò la figa poi salì più su e leccava il culo insalivandolo abbondantemente.
Tirò fuori il cazzo e lo puntò sulla figa, lento lo fece entrare e lentamente pompava per non fare ondrggiamenti alla padrona. Venne fuori dalle topa e lo puntò sul bucchino, forzò l'ingresso e il glande già veniva inghiottito, un altro colpetto e metà era dentro.
La fece abituare all'intruso, lui spinse ancora e lei fece una smorfia di dolore. Il marito la vide e disse
" Che c'è stai soffrendo per qualcosa?" " No, non è niente, ho un po' di emorroidi e mi danno fastidio". Non molto perché stava ferma mentre le rompevano il culo.
Ornai il cazzo era tutto dentro, e il giovane pompava piano, lei ebbe un orgasmo lunghissimo. Il servo continuava a pompare e stava per venire ," Ti sborro il culo?" "No voglio che mi sborri le tette che poi me lo spalmo sopra" "Esci il seno sono pronto" Gli schizzi arrivavano proprio tra le tette e lei se lo spalmava. Poi gli porse il cazzo vicino alla bocca e lei lo prese e lo succhio recuperando le gocce di sperma che c'erano ancora dentro il cazzo.
La figlia faceva le visite notturne, aveva capito che quando si facevano i pompini si leccavano i coglioni e anche il culo dell'uomo.Quella notte volle iniziare accarezzando il culo del ragazzo. Lo fece mettere a pancia in giù, gli aprì le natiche e passava il dito nel bucchetto. Si bagnò l'indice lo fece entrare, aprì bene le natiche e con le labbra abbraccio il buco, ogni tanto la lingua si insinuava dentro.Il cazzo del ragazzo era diventato di pietra, lei lo prese con la mano e lo fece scivolare da sotto. Con le labbra aspirò la punta e lo succhiò con forza. "Ora scopami lo voglio sentire dentro' Alziamoci ti voglio scopare in piedi" Si appoggio al muro e sporse il sedere per agevolare la penetrazione, volle sentirlo dì più dentro e si inchinò, così le arrivava fino all'utero.
scritto il
2025-08-03
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