Incubo cap 2
di
Juliana49
genere
dominazione
Mi alzo con una sensazione strana
Mi sento calda vogliosa piena di desiderio
Bevo come ogni mattina il mio bicchiere d’acqua
Faccio colazione con mio marito
Ci auguriamo la buona giornata
La giornata in ufficio
Scorre lentamente
Mi sento osservata, hanno strani sguardi
Certo su di me girano voci
Che sono l’amante del Direttore
Nessuno lo può provare perché la nostra relazione lavorativa è impeccabile
Possono solo sospettare
non possono provarlo
I nostri rapporti sono discreti e lontano da occhi indiscreti
Quei sguardi mi creano un eccitazione
Tale che mi costringe ad andare in bagno
Qui mi do piacere da sola per smorzare quel fuoco che arde in me
Alla pausa pranzo al bar mi accomodo a un tavolo ordino
Posso sedermi
Alzo lo sguardo e un mio collega
Vorrò stare sola con i miei pensieri e dubbi
Lui di siede difronte senza attendere una risposta
Ho la sensazione che mi vuol dire qualcosa
Cosa fai dopo
Non so perché ho il cuore che batte forte
Lo fisso senza dare risposta
Mi sento strana mi sento attratta da lui
Mi prende le mani stringendole
Ho un sospiro che sa di eccitazione
Cosa mi sta succedendo
Perché mi comporto così
Ha 68 anni nulla di attraente il classico contabile aziendale
Mi ripete cosa fai dopo
Di istinto dico nulla
Bene allora accetti un apericena
Mi sudano le mani
Lui le tiene salde
mi sento umida
Ho le farfalle allo stomaco
Mi esce spontaneo un si
Lui si alza bene ci vediamo quando stacchi al parcheggio
Lo ho difronte
Non riesco a resistere
Gli do un bacio sulle labbra
Rimango lì in piedi ad osservarlo
Ho i umori che scorrono lungo le mie cosce
I capezzoli così duri da farmi male
Prima di andare in ufficio
Mi reco alla toilette
Mi do una rinfrescata rifaccio il trucco
Mi guardo allo specchio vedo una luce strana nei occhi
Finisco la giornata
Incrocio il direttore ha uno sguardo severo
Ma tira dritto senza un saluto
Ha eccoti
Mi ero scordata del appuntamento con il collega
Di colpo ho quel calore che mi brucia dentro
Mi apre lo sportello salgo dentro alla sua utilitaria
Mi fa strano
Sono abituata a macchine lussuose
Qui dentro mi sento fuori luogo
Entra anche lui
I nostri sguardi si incrociano
Ho quella strana attrazione
Lo bacio con la lingua in bocca
Un bacio passionale di quelli che dicono tutto sulla serata
Parte
Compongo il numero di mio marito
Dicendogli che ho una cena di lavoro
Che farò tardi
Soliti baci ti amo via dicendo
Senza rendermene conto ho spianato la strada al collega
Ho sentito SUBITO la sua mano posarsi sul ginocchio
Risalire lungo le cosce
Che io apro incoscientemente permettendogli di arrivale al frutto proibito
Mi trova un lago tra le gambe
Questo fa cambiare i suoi piani
Si ferma scende
Mi apre lo sportello
Mi prende per mano
Lo seguo senza parlare
Dove andiamo
Lui sbracciandomi dandomi un bacio a casa mia
Il porko ha saltato la fase apericena
Puntando dritto alla metà
Io lo seguo arrendendomi
All eccitazione che mi persuade
In ascensore ci scambiamo effusioni
Come due adolescenti
Arriviamo
Difronte alla porta ho una sensazione di conoscere il luogo
Entrando ho una fitta al cuore
E il luogo del mio incubo
È una frazione di secondi
Mi sento afferrare dai capelli e sculacciata energicamente
Il suo comportamento cambia di colpo
Da un comportamento dolce
A un comportamento dominante
Mi fa inginocchiare
Io slaccio con frenesia incontrollata
Per liberare l’oggetto del mio desiderio
Lo divoro assatanata
Non ho più il controllo di me
È un istinto che non riesco ad reprimere
Lui mi tiene serrata dai capelli
Mi stacca dal mio desiderio
Mi trascina a suon di sculaccioni
Nella camera da letto
Li ho il risveglio del mio incubo
Ho un attimo di smarrimento
Mi ritrovo a gambe all aria con la sua faccia
Inmmersa tra le mie cosce
Bastano poche leccate che esplodo in un intenso orgasmo
Si sentono i risucchi di lui che si nutre del mio nettare
Sono ormai una bambola nelle sue mani
Mi rigira a suo piacimento
Io ho orgasmi continui
Lui si prende ogni parte del mio corpo
Sembra instancabile ha 68 anni
Sembra che ne ha 20
È venuto già due volte senza perdere un minimo di erezione
Io ormai non sento più nulla sono completamente svuotata
Prive di forze
Viene per la terza volta
Mi innonda il seno
E finalmente vedo perdere la sua erezione
Si distende affianco a me
Guardo il soffitto in estasi
Provo a scendere dal letto
Mi devo sorreggere per via delle gambe molli
Guardo l’orologio del cell segna 00:00
Questo mi fa ritrovare le forze
Mi sistemo alla meglio
Chiedendogli di accompagnarmi a casa
Lui serio non sono mica un tassista
Poi sorride dandomi due sculaccioni
Andiamo stavo scherzando
Scendo di corsa dal auto e corro in casa
Entro trovo mio marito seduto a guardare la tv
Lo saluto velocemente e vado in bagno
Mi faccio una doccia purificatoria
Stranamente mi sento tranquilla
Torno in sala mio marito mi viene incontro
Mi bacia
Mi fa scivolare l’accappatoio ai miei piedi
Mi gira verso la vetrata
E mi prende da dietro
Non faccio obiezione
Mi scopa come se fosse arrabbiato con violenza
Svuotata come sono non ho orgasmi
Il collega mi aveva letteralmente svuotata
Ero solo un buco da usare ormai
Alzo lo sguardo
Difronte abbiamo un palazzo
È un signore si sta gustando la scena
Questa situazione mi fa avere un orgasmo che mi piega le ginocchia
Scivolo appoggiata alla vetrata e mio marito mi viene sulla schiena
Rimango lì senza forze
Mio marito fatica per rialzarmi
Non mi reggo in piedi
Ora veramente sono svuotata
Mi carica sulle spalle come un sacco adagiandomi sul letto
Crollo in un sonno profondo
Mi sento calda vogliosa piena di desiderio
Bevo come ogni mattina il mio bicchiere d’acqua
Faccio colazione con mio marito
Ci auguriamo la buona giornata
La giornata in ufficio
Scorre lentamente
Mi sento osservata, hanno strani sguardi
Certo su di me girano voci
Che sono l’amante del Direttore
Nessuno lo può provare perché la nostra relazione lavorativa è impeccabile
Possono solo sospettare
non possono provarlo
I nostri rapporti sono discreti e lontano da occhi indiscreti
Quei sguardi mi creano un eccitazione
Tale che mi costringe ad andare in bagno
Qui mi do piacere da sola per smorzare quel fuoco che arde in me
Alla pausa pranzo al bar mi accomodo a un tavolo ordino
Posso sedermi
Alzo lo sguardo e un mio collega
Vorrò stare sola con i miei pensieri e dubbi
Lui di siede difronte senza attendere una risposta
Ho la sensazione che mi vuol dire qualcosa
Cosa fai dopo
Non so perché ho il cuore che batte forte
Lo fisso senza dare risposta
Mi sento strana mi sento attratta da lui
Mi prende le mani stringendole
Ho un sospiro che sa di eccitazione
Cosa mi sta succedendo
Perché mi comporto così
Ha 68 anni nulla di attraente il classico contabile aziendale
Mi ripete cosa fai dopo
Di istinto dico nulla
Bene allora accetti un apericena
Mi sudano le mani
Lui le tiene salde
mi sento umida
Ho le farfalle allo stomaco
Mi esce spontaneo un si
Lui si alza bene ci vediamo quando stacchi al parcheggio
Lo ho difronte
Non riesco a resistere
Gli do un bacio sulle labbra
Rimango lì in piedi ad osservarlo
Ho i umori che scorrono lungo le mie cosce
I capezzoli così duri da farmi male
Prima di andare in ufficio
Mi reco alla toilette
Mi do una rinfrescata rifaccio il trucco
Mi guardo allo specchio vedo una luce strana nei occhi
Finisco la giornata
Incrocio il direttore ha uno sguardo severo
Ma tira dritto senza un saluto
Ha eccoti
Mi ero scordata del appuntamento con il collega
Di colpo ho quel calore che mi brucia dentro
Mi apre lo sportello salgo dentro alla sua utilitaria
Mi fa strano
Sono abituata a macchine lussuose
Qui dentro mi sento fuori luogo
Entra anche lui
I nostri sguardi si incrociano
Ho quella strana attrazione
Lo bacio con la lingua in bocca
Un bacio passionale di quelli che dicono tutto sulla serata
Parte
Compongo il numero di mio marito
Dicendogli che ho una cena di lavoro
Che farò tardi
Soliti baci ti amo via dicendo
Senza rendermene conto ho spianato la strada al collega
Ho sentito SUBITO la sua mano posarsi sul ginocchio
Risalire lungo le cosce
Che io apro incoscientemente permettendogli di arrivale al frutto proibito
Mi trova un lago tra le gambe
Questo fa cambiare i suoi piani
Si ferma scende
Mi apre lo sportello
Mi prende per mano
Lo seguo senza parlare
Dove andiamo
Lui sbracciandomi dandomi un bacio a casa mia
Il porko ha saltato la fase apericena
Puntando dritto alla metà
Io lo seguo arrendendomi
All eccitazione che mi persuade
In ascensore ci scambiamo effusioni
Come due adolescenti
Arriviamo
Difronte alla porta ho una sensazione di conoscere il luogo
Entrando ho una fitta al cuore
E il luogo del mio incubo
È una frazione di secondi
Mi sento afferrare dai capelli e sculacciata energicamente
Il suo comportamento cambia di colpo
Da un comportamento dolce
A un comportamento dominante
Mi fa inginocchiare
Io slaccio con frenesia incontrollata
Per liberare l’oggetto del mio desiderio
Lo divoro assatanata
Non ho più il controllo di me
È un istinto che non riesco ad reprimere
Lui mi tiene serrata dai capelli
Mi stacca dal mio desiderio
Mi trascina a suon di sculaccioni
Nella camera da letto
Li ho il risveglio del mio incubo
Ho un attimo di smarrimento
Mi ritrovo a gambe all aria con la sua faccia
Inmmersa tra le mie cosce
Bastano poche leccate che esplodo in un intenso orgasmo
Si sentono i risucchi di lui che si nutre del mio nettare
Sono ormai una bambola nelle sue mani
Mi rigira a suo piacimento
Io ho orgasmi continui
Lui si prende ogni parte del mio corpo
Sembra instancabile ha 68 anni
Sembra che ne ha 20
È venuto già due volte senza perdere un minimo di erezione
Io ormai non sento più nulla sono completamente svuotata
Prive di forze
Viene per la terza volta
Mi innonda il seno
E finalmente vedo perdere la sua erezione
Si distende affianco a me
Guardo il soffitto in estasi
Provo a scendere dal letto
Mi devo sorreggere per via delle gambe molli
Guardo l’orologio del cell segna 00:00
Questo mi fa ritrovare le forze
Mi sistemo alla meglio
Chiedendogli di accompagnarmi a casa
Lui serio non sono mica un tassista
Poi sorride dandomi due sculaccioni
Andiamo stavo scherzando
Scendo di corsa dal auto e corro in casa
Entro trovo mio marito seduto a guardare la tv
Lo saluto velocemente e vado in bagno
Mi faccio una doccia purificatoria
Stranamente mi sento tranquilla
Torno in sala mio marito mi viene incontro
Mi bacia
Mi fa scivolare l’accappatoio ai miei piedi
Mi gira verso la vetrata
E mi prende da dietro
Non faccio obiezione
Mi scopa come se fosse arrabbiato con violenza
Svuotata come sono non ho orgasmi
Il collega mi aveva letteralmente svuotata
Ero solo un buco da usare ormai
Alzo lo sguardo
Difronte abbiamo un palazzo
È un signore si sta gustando la scena
Questa situazione mi fa avere un orgasmo che mi piega le ginocchia
Scivolo appoggiata alla vetrata e mio marito mi viene sulla schiena
Rimango lì senza forze
Mio marito fatica per rialzarmi
Non mi reggo in piedi
Ora veramente sono svuotata
Mi carica sulle spalle come un sacco adagiandomi sul letto
Crollo in un sonno profondo
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