L’incubo cap 3

di
genere
dominazione

Mi sveglio e sabato
Oggi non lavoro
Come ogni matti a trovo il mio bicchiere d’acqua
Mio marito non ce
Mi sento come sempre stordita confusa
L’ eccitazione a 1000
Mj faccio una doccia
Ripenso a ieri sera
La reazione di mio marito
Il vicino che ha assistito la mia monta selvaggia
con mio marito
Ho la finestra del bagno che da verso il vicino
Dentro di me penso sara li ad osservarmi?
apro la finestra lo vedo
E li mi guarda
Lo fisso faccio cadere l'accappatoio
Mi giro mi piego a 90 mostrandogli il mio fondoschiena
Entro in doccia
E li che mi osserva mi do piacere fissandolo
La mia finestra al suo balcone ci saranno 20 metti
Ha una ottima visione
Esco dalla doccia rimango un attimo a fissarlo
Poi chiudo la finestra
Essendo il vetro satinato gli tolgo la mia visione
Rientra mio marito
Che dolce ha portata la colazione
Cappuccino e cornetti
Ci mettiamo a consumarla nel terrazzo
Sono ancora in accappatoio
Con lo sguardo lo cerco
So che sta ad osservarmi consumo la colazione
Prendo per mano mio marito
Li porto in camera faccio cadere l’accappatoio
Nuda scappo per il corridoio
Gridando prendimi
Mi dirigo nel salone giro intorno al tavolo scappo
Sta diventando un gioco erotico
Mio marito riesce a prendermi
Sono a quarto zampe noto la tenda del vicino muoversi
Si e li ha spiarci
Dio cosa sto divettando
Mi prende a pecorella li in salone
Urlo mi dimeno
Mio marito mi dice
Sei impazzita ci sentono tutti
Abbiamo un orgasmo simultaneo
Siamo distesi sul tappeto che ridiamo
Amore oggi vado slla partita
Lo bacio
Scherzando dico
Bene fai tardi che io mi faro scopare
Lui e da chi dal vecchio qui difronte?
E perché no
Sara eccitato dsllo spettacolo offerto
Sei la solita
Vieni allo stadio con me
Ma si vengo lo bacio
Ci avviamo allo stadio
Il tifo e caldo i sfotto da una parte e dal altra
I giocatori appaiano uno a uno con ovazione
Ad un certo punto compare il volto di un giocatore di colore
Mi si blocca il cuore la vista si appanna
Una fitta nebbia
Poi di colpo mi trovo in una stanza
Vestita soltanto da un camice bianco
Si apre una porta entra un ragazzo alto muscoloso di colore
Mi guarda
Sei la nuova massaggiatrice?
Lo dice togliendosi l’ultimo indumento
Il mio sguardo cade li
E un pendolo enorme che dondola nei suoi movimenti
Sono incantata
Lui si distrende di pancia
Ha un sedere sodo da far invidia alle donne
Le mie mani scorrono su quel corpo statuario
Quando si gira
Non resisto più
Lo afferro massaggiandolo diventa furo e dritto come un palo
La sia mano scorre lungo la mi coscia rigata dai miei umori
Che troia non indossi nulla
Si alza seduto sul lettino
Mi strappa il camice
Mi afferra dalla coda dei capelli
Mi spinge sul quel tronco di carne
Me lo fa arrivare In gola
Mi solleva dalle ascelle mi cala su quel albero di carne
L’altra massaggiatrice si e licenziata
Ora comprendo il motivo
La squadra e composta da 6 undicesimi da uomini di colore
Lui e il primo
Mi arriva allo stomaco
Mi fa saltare su quel enorme cazzo
Si complimenta riesco a prenderlo tutto
Non si accontenta vuol provare il mio secondo canale
Qui ho conosciuto l’inferno
Mi sono pisciata sotto dal dolore
Scaricandomi nel intestino una marea di sperma
Mi solleva come una bambola appogiandomj sul lettino
Sei stata bravissima mi sento rilassato
Esce
Non faccio jn tempo ad realizzare l’accaduto
Che entra un’altro di colore
Cosi via via me li ero fatti tutti e 6
chiude sbattendo la porta
Sento un grido gool
Mio marito che salta urla
Mi sento in bocca un liquido familiare
SPERMA
Ingoio immediatamente mi marito voleva baciarmi
Sotto sento che sono bagnatissima
Mi dirigo ai bagno
Calo lo slip e ricolmo di sperma che sta ancora colando dia dalla fica che dal culo
Sento i miei buchi dilatati e doloranti
raggiungo mio marito
E euforico la sua squadra ha vinto la partita
Mi prende per mano tirandomi
Vieni che conosciamo i componenti della squadra
Ho un amico che ci fa entrare nei spogliatoi
Il cretino non ha pensato che non era il caso che io andassi
Entriamo cela un silenzio
Erano tutti e 22 nudi
Io imbarazzata vedo 22 cazzi penzolanti
Rossa in volto non dalla vergogna
Ma dal eccitazione
Rivedo quei 6 cazzi che mi hanno fatta sognare
Esco di corsa
Corro lungo un corridoio
Senza sapere dove andare inciampo cado
Buio completo
Drin Drin
La sveglia mi guardo intorno
E lunedì mio marito mi chiama
Il caffe e pronto amore
Prendo il mio bicchiere di acqua
Vado in bagno
Mi guardo allo specchio noto il rossore e dolorante nelle mie parti intime
Tre dita mi entrano senza sforzo nella fica
Due nel mio culo
Cazzo sono allargata
Mio marito mi richiama lo ragiungo
Gli do un bacio in bocca
Amore hai un alito che ti sei mangiata ieri allo stadio
Ho ricordi e momenti di buio
Amore scappo che ho un appuntamento importante
Mi vesto per andare in ufficio
Ho di nuovo quel calore che mi logora
Vedo il vicino
E ho un fremito di desiderio
Esco e raggiungo l’ufficio











scritto il
2025-08-23
4 5 0
visite
2
voti
valutazione
5.5
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Incubo cap 2
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.