L'Impero - 4

di
genere
fantascienza

Kyle ha invitato l'intera famiglia, sono in una quindicina ad assistere allo spettacolo dal guscio ancorato tra gli spalti dei vip di governo. I suoi genitori non volevano venire, avevano timore di essere fuori posto e Kyle ha dovuto insistere parecchio.
“Tua madre si chiede sempre perché non c'è mai nessun parente di Luna.”
“Lo sai papà, Luna non ha nessuno, ha perso tutti nella guerra.”
“Kyle! Quella guerra è finita venticinque anni fa! Io l'ho fatta e non la posso dimenticare!”
“E allora?”
“Luna ha diciannove anni. È nata dopo, dove sono i suoi?”
Kyle tira suo padre da parte.
“Okay papà, ma non dirlo a mamma e soprattutto, ti prego!, non dire mai ASSOLUTAMENTE nulla a Luna! Io so tutto, dopo le pubblicazioni delle nozze sono stato chiamato dall'Ufficiale dell'Anagrafe. A me non interessava, ma sono le regole, lo sai, il marito deve essere messo a conoscenza di tutto sulla famiglia della futura sposa. L'Ufficiale mi ha detto che la madre di Luna proviene dalla ridistribuzione della popolazione coreana, ovviamente non mi ha semplicemente detto che era una dei milioni di profughi di quella guerra che dobbiamo dimenticare. È stata stanziata nella favelas di Sao Paulo. Era sola, lavorava irregolarmente.”
Kyle deglutisce, finalmente può togliersi quel peso. Tira ancor più da parte il padre e continua.
“Del padre mi hanno fornito solo il suo codice genetico. È morto a Sao Paulo in una rissa, era un irregolare dell'Ultima Classe senza accesso ai Servizi, un disperato, due arresti per furto e violenza. Ho trovato gli atti di un processo: non c'è mai stata alcuna relazione fra lui e la madre di Luna, solo un... solo un incontro. Il Giudice ha stabilito che è stato un rapporto mercenario e non stupro ed ha condannato la madre a due anni di carcere per reati contro la Morale.”
Afferra i padre per il braccio.
“Non crederci, è stato stupro, ne sono sicuro! Ho controllato nel database, quell'uomo era sicuramente al soldo delle milizie criminali che gestiscono le favelas per conto del Comune. A suo carico ho trovato decine di denunce per violenze, intimidazioni e stupri di gruppo ma lui non è mai stato condannato e ne è sempre uscito indenne... La madre di Luna invece è stata incarcerata ed ha partorito in prigione. L'Ufficio Orfani gliel'ha portata via subito. Luna è cresciuta in istituti.”
“E che fine ha fatto sua madre?!”
“È stata regolarizzata.”
“Non dirmi che è una chippata!”
“Sì, come Assistente del Piacere. Lavora nelle Case. Ho guardato ieri, in queste settimane è in Australia. Ovviamente non sa che Luna è sua figlia.”
Il padre di Kyle fissa oltre il cristallo ricurvo l'esplosione di lampi e di musica del Globe. Tutto quell'entusiasmo lo disgusta.
“Merda, Kyle, è terribile!”

Improvvisamente fanno irruzione le Guardie dell'Impero.
Dietro loro appare il volto sorridente di Glenda. La riconoscono all'istante, è il Ministro della Comunicazione!
Glenda è veramente allegra, ha sempre una scarica di felicità quando legge la paura negli occhi.
“Scusate tutti, ma non potevo perdermi questa occasione per conoscere finalmente la famiglia di Kyle! Piacere Jimmy Lee, ti porto i saluti del Padre Fondatore che apprezza la tua umiltà e che non ha dimenticato cosa hai fatto per l'Impero... E tu sei la mamma, ciao Judith! Io ti invidio, sei moglie di un grande soldato e madre di un eroe! E voi siete J-Jay e Yara, il fratellino e la sorella di Kyle... Ma come fate? Jimmy Lee, Judith!, avete figli tutti bellissimi!”
Mette orgoglio e sconcerto sentirsi chiamare per nome dal Ministro. Glenda conosce per nome anche gli zii e zie e si fa presentare cugine e cugini.
“Io però ora devo chiedermi un favore, ho bisogno di parlare con Kyle, non posso rimandare. Vi potete accomodare nel palco accanto? L'ho fatto liberare apposta per voi.”
Judith è restia ad uscire. “Ma perché? Kyle non ha fatto nulla!”
Glenda ride divertita. “Noo, non temere Judith, sono qui per una bellissima notizia!... ma facciamo così, tu J-Jay puoi rimanere con noi.” Tira per un braccio il fratello minore di Kyle. “Così mamma è più tranquilla.” Dice perfidamente.
Escono tutti scortati dalle guardie.
“Andiamo di là.”

Kyle e J-Jay la seguono nel vano posteriore del guscio., dov'è installata la cabina. Glenda si siede comodamente sul letto trasformato in poltrona.
“Kyle, Wizard3 ci ha suggerito te per incarichi molto importanti, ma io non mi fido ciecamente delle macchine, rendono tutto così freddo e impersonale, voglio convincermi personalmente se ne sei veramente all'altezza. Voglio capire di persona come sei.”
“Non capisco?”
“Oh, è semplicissimo! Devi solo sottoporti ad un Accertamento Standard di Primo Livello, ne hai già fatti. Una cosetta innocua e noiosa, non intendo certo sottoporti ad un interrogatorio in piena regola, anche se la vostra cabina avrebbe la funzione adatta! Ahah.”
Glenda si tira vicino J-Jay e gli carezza la schiena. “Stai recuperando? So che sei insufficiente in matematica per l'ammissione all'università.” Il fratello di Kyle è in piedi accanto alla poltrona, Glenda se lo tira vicino cingendogli la coscia. ”Non essere nervoso J-Jay, lo dico per te, devi studiare di più! E devi sempre ricordarti che puoi farlo solo perché hai per fratello un eroe di guerra! Tu non sarai chiamato alla leva militare.”
Glenda gode sottilmente, sente la coscia tremare.
“Non temere per tuo fratello J-Jay, l'Accertamento è poco più che un esame, una mezzoretta ed abbiamo finito... Kyle, iniziamo, conosci la procedura.”
Kyle si spoglia nudo al centro della cabina e una luce rossa ricopre come una pellicola il suo corpo. È il Rivelatore, la luce lampeggia e diventa bianca in caso di esitazioni o menzogne mentre l'inquisitore automatico sciorina una serie di domande apparentemente senza senso. Essere nudi non ha alcuna motivazione tecnica, serve solo per mettere a disagio l'inquisito, perché si senta totalmente esposto.
Una voce comincia a far domande insignificanti su episodi lontani della vita di Kyle: la scuola, gli amici, l'addestramento, se ha conosciuto qualcuno, cosa ricorda di chi... Kyle risponde senza esitazioni.
“Uff!”
Glenda riaccende gli schermi sul concerto di Luna e obbliga J-Jay a seguirlo in braccio a lei. J-Jay ubbidisce a disagio ma Glenda finge di non accorgersene e gli preme la mano tra le gambe. “Ma senti cos'hai qui! Lo sai che sei proprio carino come tuo fratello? Fa caldo qui dentro, togliti la maglia.”
J-Jay fissa il fratello maggiore, gli chiede con gli occhi cosa deve fare. Kyle non si distrae, abbassa solo impercettibilmente le palpebre.
J-Jay cerca di rialzarsi per levarsi la maglia ma Glenda lo trattiene con le mani incrociate sul pacco e gli denufa la schiena carezzandolo.
Sul soffitto compare un primo piano degli shorts di Luna. “Ti piace Luna?”
J-Jay è spaventato. “È la fidanzata di mio fratello.”
“Cosa c'entra? Ha un culetto strepitoso, non dirmi che non vorresti fartela.” Infila la mano sotto la cintura, il ragazzo ha un bel pene caldo, morbido, di carne. Glenda glielo preme contro i coglioni e lo massaggia piano. J-Jay geme, vorrebbe scappare. “Luna ha la tua età, so che compi gli anni sei giorni prima di lei.”
Il ragazzo ha paura, il Governo sa tutto di lui. Sta seduto ritto, non si appoggia sui seni di quella donna, ma il cazzo nei pantaloni è ormai duro.
Glenda ferma la voce. “Kyle, sei stato due anni nella base di Sisimiut, in Groenlandia. Qual è stata la tua puttana più bella?”
Un brevissimo lampo d'esitazione. “Roberta.”
“Chi era?”
“Una napoletana....”
La luce lampeggia.
“Non hai detto tutto. Ti vergogni davanti a tuo fratello?”
“Sì.”
“Dicci chi era Roberta.”
“... Era una trans.”
Nella stanza s'illumina l'ologramma di una bellissima trans dal sorriso latino. Un bel corpo liscio e flessuoso con il pene scuro pendente fra le cosce. L'ologramma gira su sé stesso lentamente e mostra un bel culo femminile. Glenda slaccia i pantaloni di J-Jay e gli libera il cazzo eccitato.
“Dai report della Casa di Sisimiut risulta una Roberta. È questa?”
“Sì, è lei.”
“Carina. Glielo ciucciavi?
“Sì.”
“È rimasta solo due settimane ma tu l'hai incontrata undici volte. Ti sei fatto mandare soldi da casa e hai chiesto prestiti. Ti eri innamorato di questa puttana?”
“Sì, ero solo e...”
“Ti sodomizzava?”
Kyle guarda dritto avanti a sé per non vedere il fratello.
“Sì.”
“Ma non è stata lei a sverginarti. Vero?”
“No.”
“No cosa.”
“Non è stata lei.”
“Devi essere più esplicito nelle risposte: Roberta è stata la prima a mettertelo in culo?”
“No... Roberta non è stata la prima a mettermelo in culo.”
“Non hai nulla da temere, Kyle, nelle Case sono ammessi comportamenti immorali.” Glenda sega piano il cazzo di J-Jay. “Chi è il colonnello Theodor?”
La luce lampeggia.
“Il mio primo colonnello, quando sono entrato in aviazione.”
Glenda ovviamente conosce ogni particolare. Tre anni anni fa ha dato avvio a Wizard3 e l'AI ha selezionato tra i candidati da testare anche Kyle, una matricola della base di Tolemaide.
“Raccontaci di lui.”
“Mi aveva preso di mira, mi vessava in ogni modo.”
“Ti ha sverginato lui?”
“Sì, mi ha violentato.”
La luce lampeggia nervosa.
“Nella base ti chiamavano la puttana di Theodor. Eri davvero la sua puttana?”
Kyle chiude gli occhi, ma avverte lo stesso lo sguardo di J-Jay.
“No, non dormivo con lui! Lui mi puniva... Quando mi contestavano qualche mancanza, a fine giornata mi portavano da lui per ricevere la punizione.”
“Capitava spesso.”
“Spesso.”
“E ti portava da lui il caporale Evans... È un buon sottufficiale ed ha redatto un ottimo rapporto su di te, non dirci che te lo picchiava in culo anche lui!”
“Il colonnello Theodor gli ordinava di punirmi.”
“E perché ti punivano sodomizzandoti? Non è certo una prassi dell'Aviazione” Glenda si diverte troppo, lei sa benissimo il perché: il colonnello aveva ricevuto direttive precise da Wizard3. Molla il cazzo di J-Jai e spinge la mano sotto fino a premergli l'ano. Il fratellino di Kyle che mugola disperato risveglia l'appetito di Glenda, è tentata di proiettare qualche video del suo fratellone eroe a novanta sulla scrivania di Theodor.
Kyle risponde indeciso.
“Non lo so, non lo so. Mi odiava, diceva che ero un negro, una femminuccia, che non avrei mai superato il corso di pilota e che sarei tornato in fanteria incinto di due bambini bianchi.”
“E tu invece hai superato a pieni voti il corso d'ammissione. Perché? Per dimostrare a tutti che un negro straccione che arrivava da un cesso di città poteva diventare pilota di caccia?”
La luce lampeggia.
“Anche per quello. Diventare pilota è sempre stato il mio sogno.”
“Vuoi sporgere denuncia contro il colonnello Theodor? Puoi farlo.”
“No.”
“E se ti rispedissero a Tolemaide'”
“Non ho capito la domanda.”
“Il colonnello potrebbe decidere che meriti d'essere punito ancora. Tu ora sei un eroe di guerra, il fidanzato di Luna e sei conosciuto in tutto l'Impero. Lo denunceresti in questo caso?”
“No, è un mio superiore.”
“Quindi?”
“Accetterei la punizione.”
“Kyle, questo punto è troppo importante per capire la tua integrità! Hai detto che piuttosto che denunciare un ufficiale dell'Impero saresti disposto a subire un'ingiustizia. Questo ti fa onore... ma pensi davvero di essere un buon soldato dell'Impero? Un esempio per tuo fratello?”
“Spero di sì.”
Glenda sta riflettendo, sovrappensiero si china sul cazzo di J-Jay e dà tre succhioni intensi. Torna a fissare Kyle. È immobile e teso, il sudore comincia ad imperlargli il corpo nudo.
“Vuoi bene a J-Jay?”
“Sì.”
“Secondo te, si tira seghe pensando a Luna?”
“Non so.”
La luce lampeggia bianca. La voce automatica interviene: “Ripetizione domanda: secondo te si tira seghe pensando a Luna?”
“Sì.”
La luce che avvolge il corpo di Kyle torna rossa e immobile.
“Non è vero.” Mormora J-Jay.
Glenda va alla cella amniotica e l'attiva. I due fratelli l'osservano preoccupati, Kyle continuando a rispondere alle domande insulse che il nastro ha ripreso a sciorinare.
“No, continuo io l'interrogatorio.” La voce s'interrompe.
Glenda si mette di fronte a Kyle, in piedi a mezzo metro da lui. È alto, un fisico perfetto, meravigliosamente nudo ed inerme. Non è un maledetto clone. Lo desidera ma non è ancora il giorno. Spara domande a raffica.
“Il codice d'accesso al tuo starfighter? Le coordinate degli interceptor in arrivo? Avevi il permesso di sparare? Cosa hai pensato quando Wizard3 ti ha scelto per Luna? Perché non volevi? Pensavi che l'Impero non potesse fare a meno di un pilota come te?...”
Intanto nella cella alle sue spalle prende forma il clone di Luna. Kyle lo può vedere direttamente uscire e dirigersi verso suo fratello, accoccolarsi fra le sue gambe e ciucciarglielo. Glenda li osserva senza voltarsi indietro, li vede nello schermo a parete alle spalle di Kyle. “Quindi hai pensato fosse una degradazione essere assegnato alla scorta delle EightSisters?”
Kyle continua a rispondere automaticamente alle domande serrate mentre fissa Luna a cavalcioni di J-Jay, la schiena leggermente inarcata indietro per mostrargli i bei seni. Luna fa così con lui.
Una vaporizzazione aiuta J-Jay a liberarsi d'ogni freno: la ribalta e la scopa furiosamente gola e figa. Il clone è eccitato come Luna al mattino, si rigira a fatica sotto J-Jay, lo vuole in culo. Intanto Kyle deve rispondere a domande senza senso.
“Mi devo fermare? Vorresti unirti a loro?”
“No.”
Luce bianca.
Ripetizione domanda: “ Vorresti unirti a loro?”
“Non so, forse sì.”
“Guardali. Ci sono migliaia di cabine: secondo te i cloni di Luna scopano così con tutti?”
“Si.”
“Perché?”
La luce vibra.
“Perché si muovono come lei. Sono automaticamente allineati alle sue reazioni.”
“Quindi Luna fa la cagna con te?”
La luce trema.
“Sì.”
“Non mi basta un sì.”
“Luna... Luna fa la cagna a letto.”
“Lo sai che sua madre è un'Assistente del Piacere?”
“Sì.”
“So che l'hai cercata su internet, perché?”
“Per curiosità, per vedere se era viva.”
“Hai scoperto dove lavora?”
“A Kalgoorlie, in Australia.”
“Lo sai che quella Casa è per i minatori del litio? Straccioni con cinque dollari in tasca.”
“Ho visto.”
“Hai letto anche il report giornaliero.”
“Sì.”
“Quanti?”
“Diciannove clienti.”
“Una puttana al capolinea. Pensi che Luna sia come lei?”
“Noo! E nemmeno sua madre lo era, l'hanno chippata!”
“Come fai a dirlo? Tu ti innamori delle puttane.”
La luce trema, ma è Kyle a tremare.
“Non lo so, non lo so!”
“Hai paura che possa accadere anche a Luna?”
“Per Luna ho paura di tutto.”
La luce si spegne, l'accertamento è finito.

“Bravo Kyle, sei stato bravissimo.” Gli sfiora le labbra ma si ritira non appena sente il suo odore. Non è arrivato ancora il momento.
“Andiamo di là, lasciamo tuo fratellino con Luna.”
Glenda lo porta via.

“Per me sei okay, Kyle, Wizard3 ha visto giusto, non si è sbagl...”
“Ma su cosa? Io non sono ...'
“Non interrompermi! Ascolta e basta!”
Lo fissa cattiva.
Kyle si rende conto d'essere ancora nudo.
“Scusami Kyle, sono stressata, questo Wizard3 mi toglie il sonno. Il problema è che dobbiamo capitalizzare i risultati ottenuti, dobbiamo assolutamente tener vivo ed accrescere in tutti i modi l'affetto per voi. Luna lascerà le EightSisters come previsto e intraprenderà una carriera da solista. Voi due siete una ventata positiva, l'Impero deve svecchiarsi! Lo stesso Padre Fondatore s'è reso conto d'essere imprigionato nei vecchi schemi. Ha centoquattordici anni, è ormai stanco, cerca aiuti validi per far rinascere il Grande Sogno.”
Glenda gli carezza la guancia.
“L'Imperatore vi segue con interesse, Kyle. Io ora non posso ancora dirvi quali sono i suoi progetti su di voi, ma ti assicuro che sono molto, molto importanti. Tu devi solo fidarti di me. Ti fidi?”
“Sì... ma io non sto capendo nulla, non capisco cosa devo fare.”
Glenda sorride falsa.
“Nulla, devi aver pazienza e ubbidirci... Io intanto sono venuta personalmente per portarti una notizia eccezionale: settimana prossima vi sposerà il Padre Fondatore in persona!”
A Kyle gira la testa.
Glenda sta godendo. “Ti lascio, hai bisogno di rimanere solo per pensarci su... E non temere sei quello giusto, mi hai fatto un'ottima impressione e, te lo confesso, non ne sono rimasta indifferente, hai un fisico super. Cosa credi?, non sono di ghiaccio, sono come tutte e passo le ore a ciucciarlo al tuo clone.”
Kyle si tira indietro.
“Oh cielo! L'ho detto! Scusa, scusami!, non volevo imbarazzarti. Mica voglio rubarti a Luna! Siete una bellissima coppia... ma se ti stanchi di Luna, o della tua intrigante Roberta...”
Strizza l'occhio e se ne va subito circondata dalle sue guardie ricomparse dal nulla.
È soddisfattissima di Kyle. non è un coglione come quella sciacquetta di Luna:, ha capito benissimo che lei non è una che ciuccia il cazzo alle macchine.

Kyle non ci crede, l'Imperatore li sposa? Che senso ha?, ed è angosciato, da una come Glenda non gli arriverà nulla d buono. Fissa Luna che balla e canta su tutti gli schermi attorno lui. Deve dirglielo, deve dirle che li sposerà l'Imperatore.
Si spaventerà, Luna ha paura di tutto, ha bisogno di lui. E lui con lei deve sempre fingere d'essere tranquillo.
Vuole scappare. Staccare il guscio dagli spalti, scendere fino al palco e rapire Luna. Fuggirebbero via insieme.
Potessero farlo, maledizione!
Si ricorda di J-Jay, deve spegnere la cabina.

È un pugno allo stomaco.
Il clone di Luna lo aspetta. In piedi, nuda e bellissima col led azzurro in fronte, ma tra le cosce le pende il cazzo scuro di Roberta.
Il fratello J-Jay è inginocchiato davanti, con la testa ribaltata indietro.
È un dolore sordo rivedere Roberta.
Luna col cazzo lo devasta.
J-Jay che spompina Luna lo uccide.
Corre al quadro per interrompere immediatamente la cabina ma uno spruzzo di gas lo investe in viso.
scritto il
2025-08-16
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