Disperato Erotico Stomp

di
genere
masturbazione

Una sera d'estate.
Ma intendo estate davvero, quella prima di ferragosto, perchè dopo sono solo scampoli.
Dopo è solo l'attesa del freddo.

Volevo solo un gelato, perchè non avevo voglia di cucinare, solo un gelato, ma poi mi è partita la para dello spritz campari.

Solo che Mimmo ha chiuso, No, non per le vacanze, ha chiuso proprio.
Forse a settembre aprirà una nuova gestione, che ne so, dubito che i cocktails saranno allo stesso livello.

E Frank anche ha chiuso per ferie, resta solo Canistracci, tutta la scena rimane nelle loro mani, tutto il piazzale.
Ma il piazzale siamo io, una coppietta dietro di me, e tre biciclettari troppo cresciuti nel tavolo davanti. I dannati che non hanno potuto permettersi il mare.

Con lo spritz mi da due olive e un quarto di cracker, i biciclettari se la raccontano, ma poi se ne vanno.
Anche io potrei, invece chiedo anche un cremant pinot. Addio gelato.

Avete presente i sogni ? Quando ci si trova in mezzo alla strada a fare delle cose che si dovrebbero fare in privato ? A me capita di sognare di essere a letto a dormire, in mezzo alla strada, con la gente che passa, come se fosse normale.

Ecco, è come nei sogni. Gli altri sono spariti, il barista è dentro, dietro al suo bancone con una bottiglia di cocacola a metà. Fuori, seduto a un tavolino con questo bicchiere di pinot in mano ci sono solo io, in tutta la strada e il piazzale ci sono solo io.

In compenso in vacanza c'è andata la dentista, coi miei soldi.

Poi, dopo, la via principale, quella che va alla piazza.
Ecco qui c'è gente soltanto qui c'è gente e non si vede un tavolino vuoto neanche da lontano.
Famiglie coi bambini, coppie, forse turisti, gruppi di ragazze giovani che bevono tra loro.

Avrei dovuto venire qui subito, se volevo sperare di raccattare qualcuna, ma adesso è troppo tardi. Lo sento nella rigidità che è troppo tardi, lo sento nell'incertezza quando salgo il gradino del marciapiede. Due bicchieri soltanto, ma a stomaco vuoto si fanno sentire.

C'è un ragazzino che avrà nove anni, seduto sul marciapiede.
Ha gli occhi nello schermo del suo telefonino
Ragazzini seduti sui marciapiedi ce ne sono sempre stati, ma prima contemplavano il grande mondo. Non erano ipnotizzati.

Una donna cammina per strada con un bimbo piccolissimo in braccio.
La vedo da dietro, ha un body nero che lascia scoperte le spalle.
Piuttosto larga di spalle e del resto, ma la dolcezza materna fa più dell'immagine.
Da come lo tiene si può persino immaginare che lo stia allattando, tra la gente.

Che viso ha ? Che tette ha ? Mentre la supero è forte la tentazione di guardare, sarebbe la cosa più erotica che io possa offrire a te che leggi, ma sarebbe da bestie.

Sarebbe da bestie e sobrio o non sobrio procedo con lo sguardo puntato avanti.
Solo rimane nell'orecchio il suono della ninna nanna che sta cantando.

Le strade laterali sono deserte, come ai tempi della Covitruffa, tutti i naufraghi dell'estate sono riuniti in coperta, nella via dello struscio, e non resta altro.

Una placca su una porta mi informa che in questa casa vive un gatto blu di Prussia con la sua famiglia, come se dovesse interessare. C'è uno su una bici fermo a guardare una vetrina.

Sono soltanto un naufrago e la cosa più erotica che vi possa offrire, stasera, è una sega.
scritto il
2025-08-14
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