Nascita di una famiglia incestuosa Cap 3

di
genere
incesti

Capitolo 3

Mentre tornavo a casa ripensai alla serata e, trovandomi in un momento di maggior lucidità rispetto al turbinio di situazioni a cui non ero abituato in cui mi ero trovato a cena, analizzai meglio ogni cosa. Ripensai a Teresa, alle sue gambe lunghe e affusolate, il suo seno abbondante, le sue curve morbide sotto quella blusa semi trasparente e mi resi conto di aver passato la serata in compagnia di una donna che è capace di far girare la testa a molti uomini. E ripensai soprattutto a Laura. E’ vero, le mie sensazioni verso di lei erano andate oltre l’aspetto fisico, ma in questo caso ripensando a lei non potevo comunque esimermi dal constatare che anche lei era una bellissima ragazza. Corpo minuto da teenager, seno non troppo abbondante, una pelle chiara e liscia e un paio di gambe che, wow, al solo pensiero mi si rimescolavano gli ormoni.
Rientrai in casa che ero troppo eccitato, e speravo che la nonna e il nonno stessero dormendo, non volevo correre il rischio che la notassero in qualche modo. Venni subito smentito appena aperta la porta.
“Oh eccoti caro. Com’è andata la serata?” - chiese la nonna
“Nonna! Che ci fai ancora in piedi? Comunque tutto bene, è stata una bellissima serata”
“Oh lo vedo…sei tutto…allegro. Buon per te allora”
“Sì…suppongo di sì…” la guardai stranito
“Caro, torno a letto ora. Lo sai che non sono abituata che tu faccia tardi, ma ora che sei qui sono tranquilla”
“Va bene, notte nonna"
“Buonanotte Caro”
Avevo notato che la nonna aveva dato uno sguardo fugace in mezzo alle mie gambe e pensai che la sua risposta fosse in qualche modo riferita all’eccitazione che avevo, che se ne fosse accorta. Mi sembrò strano e cercai di scacciare via quel pensiero, anche se stranamente non mi turbava affatto. Corsi in bagno per espletare le mie funzioni ormonali. Non potevo fare a meno di immaginarmi a letto insieme a Teresa e Laura, due dee dell’amore che offrivano lascive i loro corpi sensuali in cambio di un piacere fisico che solo io potevo dar loro. Raggiunsi l’orgasmo quasi subito, l’eccitazione era tale da non dover attendere troppo. Meglio così, avevo tutto il tempo di prepararmi per la notte e non fare troppo tardi.
Mi addormentai con quelle due donne nella testa, ma mi svegliai turbato per il sogno che avevo fatto. Ero nel mio letto con loro, ma dopo qualche secondo esce dal bagno la nonna, tutta nuda che si unisce a noi in un’orgia di sesso. L’ultima immagine che ricordo prima di svegliarmi di soprassalto era lei che maneggiava il mio arnese tra il seno prosperoso e la bocca umida. Fu uno strano risveglio, non sapevo darmi una spiegazione razionale per quell’immagine, ma forse era solo l’eccitazione della sera prima unita con la suggestione che la nonna avesse notato l’ingrossamento che avevo in mezzo alle gambe. E non ero affatto turbato, però non volevo pensare che mi piacesse l’idea di fare sesso con mia nonna, per cui cercai di scacciare subito quel pensiero. Mi feci una doccia fredda, mi preparai e dopo aver salutato la nonna e il nonno andai al lavoro.
Per tutta la giornata però il pensiero sia di Laura e Teresa che quello della nonna non se ne andò, e cercai di trovare un modo per almeno smettere di pensare alla nonna in quel modo. E decisi che il modo migliore di farlo era concentrarmi su Laura, per la quale sentivo di provare qualcosa che andava oltre l’aspetto fisico, e cercai di sondare il terreno parlandone con Marco.
“Ieri comunque è stata una bella serata, tua moglie e tua figlia sono molto simpatiche”
“Sì, grazie. Beh mi fa piacere, anche se mi scuso per i modi di Laura”
“Ma no perché? Mi sono divertito molto. Lei poi è una ragazza in gamba, mi è sembrato che sapesse il fatto suo”
“Sì hai ragione, è sempre stata un po’ ribelle, ma non mi ha mai dato problemi. Anzi, visto che di te mi fido, se magari hai voglia di uscire con lei mi farebbe piacere. Così non starei a preoccuparmi dei ragazzi che le girano intorno…”
“Ecco…io…per la verità sì, sono rimasto piacevolmente colpito da lei…”
“Oh e allora ho fatto bene a darle il tuo numero. Sai ieri sera mi ha chiesto se per me era un problema se vi foste rivisti, devi essere piaciuto anche tu a lei”
“Oh, non ne avevo idea…ma non mi ha chiamato finora”
“Dalle tempo, ora è a scuola. Vedrai che a fine turno chiamerà”
“Va bene. Grazie per la fiducia, sai che la tratterei bene e non le farei mai del male?”
“Certo che lo so, altrimenti se gliene fai ti spezzerei le gambine.”
“….”
“Scherzo ovviamente! Dovresti vedere la tua faccia in questo momento, è uno spasso! Comunque mi fido di te, e lo so che non la faresti mai soffrire”
“Per un attimo ho avuto paura!”
“Eh eh, dimmi, cosa ti piace di lei?”
“Io l’ho trovata una ragazza molto sicura di sé e determinata. E ho letto nei suoi occhi una dolcezza che mi fa impazzire. E poi è simpatica e mi sono divertito ieri a parlare con lei”
“Ma fisicamente ti piace?”
“Beh…ma perché questa domanda?”
“Su non fare il timidone con me. E’ una bella ragazza, volevo sapere cosa ne pensavi”
“Non credi sia inopportuno parlare dell’aspetto fisico di tua figlia? Cioè è imbarazzante per me parlarne con te che sei il padre”
“Ma non devi esserlo. Sul serio, voglio che tra noi non ci siano segreti. Tu per me ormai sei come un figlio e vorrei ascoltare le tue impressioni, i tuoi dubbi, se hai paure…davvero, senza alcun problema”
“E’ troppo strano per me, però se è questo che vuoi, sì, fisicamente mi piace. Trovo che sia una ragazza molto bella e sensuale”
“Ecco, così. Non credi abbia qualcosa che non ti piace, magari non ci hai fatto troppo caso ieri, che potrebbe spingerti anche ad avere problemi con lei?”
“Cosa? No, per niente…trovo sia perfetta. Se intendi problemi dal punto di vista del piacere fisico non credo avrei problemi. E’ proprio il mio genere di ragazza. Anzi spero di non essere io un problema da questo punto di vista”
“Non preoccuparti, ho già discusso di te con lei quando te ne sei andato e lei dice esattamente le stesse cose. Sarebbe bellissimo se scopriste di essere fatti l’uno per l’altra.”
“Non correre troppo però…ci siamo visti solo ieri sera. Magari non scatta la scintilla”
“Ottimismo amico mio…ottimismo”
Al termine dell’orario di lavoro, come predetto da Marco, mi arrivò un messaggio di Laura che diceva “Ciao, ieri sono stata molto bene con te. Ti andrebbe di rivederci? Chiamami appena esci dal lavoro, se ti va. Baci”. Non avevo dubbi che voleva rivedermi, e certamente non vedevo l’ora di vederla anch’io.
La chiamai.
“Pronto, Laura? Sì ciao, sono Carlo, come stai?”
“Ohi Carlo, ciao. Tutto bene grazie. Lavoro pesante oggi?”
“Beh non più del solito. Ascolta, ho letto il tuo messaggio e sinceramente non vedo l’ora di rivederti anche io”
“Dai? Che bello, allora quando? Stasera?”
“Se ti va sì. Cosa preferisci, un ristorante, un cinema, dimmi tu”
“Mmm tu che proponi? A me va bene tutto, basta che sto con te”
“Ora mi metti in imbarazzo…Va bene facciamo una cena e poi quattro passi, così ci conosciamo meglio?”
“Perfetto! Passi a prendermi tu?”
“Certo. Alle 20 sono da te. Però devo avvertirti che ho solo lo scooter, tuo padre lo sa, ma non so se vuole che tu ci salga”
“Oh nessun problema! Lui si fida di te, non avrà nulla da ridire”
“Va bene, allora a stasera”
“Baci, ciao”
“Basta che sto con te”. Quella frase mi aveva imbarazzato perché era la prima volta che sentivo di piacere davvero ad una ragazza per come sono e mi aveva fatto sentire orgoglioso e spensierato. E sentivo che non era solo attrazione fisica quello che provavo per lei, sebbene avesse un fisico che avrebbe fatto girare la testa a molti ragazzi. Quella era di sicuro una componente importante, ma Laura aveva una personalità che si incastrava perfettamente con la mia. Sentivo che era ciò di cui avevo bisogno.
Tornai a casa, mi feci una doccia e mi preparai. Salutai la nonna e il nonno e mi sedetti in groppa al mio destriero, che mi avrebbe portato a conquistare la mia principessa. Contrariamente a quanto si pensi delle donne sulla puntualità, quando arrivai sotto casa sua alle 20 in punto lei era già sotto il palazzo.
“Ehi, sei in anticipo.”
“Non mi ci vuole molto a prepararmi”
“Hai ragione, tu sei bellissima al naturale”
Ed era vero. Non era molto truccata, giusto un lucidalabbra e un po’ di matita intorno agli occhi. Era vestita molto casual, da ragazza della nostra età. Magliettina aderente con stampa alla moda, minigonna di jeans da urlo che metteva in risalto il più bel paio di gambe che avessi visto in vita mia. Belle, lunghe, lisce e con due cosce tornite che sorreggevano due glutei perfetti, le cui forme si vedevano bene data la minigonna aderente. Indossava un paio di sandali col tacco ai piedi, magari non perfetti per fare una bella passeggiata romantica, ma che io trovavo molto sexy. La serata prometteva bene.
“Wao, grazie. Lo pensi davvero?”
“Scherzi? Io penso che tu lo sappia bene che sei davvero bella. Semmai sono io che mi sento in difetto vicino a te”
“Ma dai! Ti trovo figo! Anche se un po’ troppo elegante per una serata del genere”
“Forse hai ragione, ma sapevo di non volerti far sfigurare accanto a me e ho pensato subito alla giacca. Però non ho messo la cravatta eh eh”
“Già. Comunque stai benissimo, fidati. Allora andiamo? Dove mi porti?”
“C’è un locale dove andavo spesso con i miei genitori dove si mangia benissimo, e poi conosco lo chef da anni e sono sicuro che ci tratterà bene”
“Ottimo! Andiamo allora, che ho già una certa fame”
Salimmo sullo scooter, lei si aggrappò a me premendo i suoi seni contro la mia schiena e poggiandomi le mani sulla pancia. Sentivo gonfiarsi il basso ventre per l’eccitazione, ma tanto da dietro lei non poteva accorgersene. Misi in moto e mi avviai verso il locale. Il ristorante era appena fuori città, e per arrivarci bisognava percorrere una strada statale, per la maggior parte dritta e senza troppo traffico. Nei 5 chilometri che ci separavano dalla nostra destinazione Laura prese una iniziativa inaspettata. Fece scivolare lentamente le sue mani che avevano presa sul mio ventre fino ad arrivare sul mio pacco. Dopo qualche minuto addirittura mi mise le mani nei pantaloni provocandomi un’erezione immediata. Tentavo di parlarle ma il rumore dello scooter me lo impediva. Arrivati a destinazione parcheggiai lo scooter e feci scendere Laura. Io restai in sella per non mettere in mostra la mia erezione e chiesi spiegazioni sull’accaduto.
“Laura…ma ti sembrava il momento? E poi non ci conosciamo nemmeno bene. E se avessi sbandato?”
“E dai, non dirmi che non ti è piaciuto? E’ vero che ci siamo visti solo ieri sera per la prima volta, ma a me sembra di conoscerti da una vita”
“Se è per questo anche io ho la stessa sensazione. E sì, effettivamente non posso negare che mi sia piaciuta la tua iniziativa. Dicevo solo per capire le tue intenzioni”
“Ti posso assicurare che tu mi piaci davvero. Però anche la parte fisica per me è importante. A me il sesso piace tantissimo e sono sempre alla ricerca di situazioni piccanti come questa sullo scooter”
“Io…mi metti in imbarazzo però se vuoi la verità posso dirti che mi trovi d’accordo. E’ che non mi ci ero mai trovato dentro questo tipo di situazioni, tu sembri più a tuo agio. Non fraintendermi eh…non sto dicendo che sei una poco di buono, solo che forse hai più esperienza.”
“Sì in effetti sì. Diciamo anche che è una questione di carattere. Io non sono così timida come te, e con i miei precedenti ragazzi non ho mai avuto problemi a comportarmi in questa maniera. Comunque il fatto che a te non dispiaccia ma che ti senta comunque in imbarazzo a me piace molto…lo trovo…eccitante”
“Dai, non farmi arrossire ancora su. Andiamo che ho un po’ di fame”
Entrammo nel locale. Ad accoglierci c’era Christian, uno dei camerieri che conosco. Ci salutammo e ci accompagnò ad un tavolo più appartato. Ordinammo un bel tagliere misto di affettati e un piatto di linguine all’astice, annaffiando le nostre gole con del buon vino bianco frizzante. Approfittando della posizione, e dell’arredamento del nostro tavolo, che consisteva in una di quelle tovaglie che si usavano una volta, lunghe quasi fino a terra, Laura durante la cena si era tolta i sandali e mi allungò più volte i piedi tra le mie gambe, consapevole di non poter essere scoperta da altre persone tanto facilmente. Sentendo la mia erezione mi lanciò varie occhiatine compiaciute e sguardi ammiccanti. Al termine della cena il resto lo fece l’alcool, ci eravamo scolati due bottiglie di vino in due e non ci sentivamo di guidare, per cui optammo per una passeggiata in zona. Eravamo vicino al mare per cui l’atmosfera era molto romantica.
“Che bello qui, non ci ero mai stata” disse lei dopo aver raggiunto una spiaggia appartata
“Qui ci venivo con i miei genitori d’estate. Qui tutto si anima un po’, c’è lo stabilimento che ora è ancora chiuso ma che tra poche settimane inizierà la sua attività in vista dell’estate, dove si può ballare, giocare in sala giochi, divertirsi insomma”
“Eh sì, anche se per me fa già abbastanza caldo per essere inizio aprile, non trovi?”
“Sì, in effetti siamo abbastanza sopra la media del periodo, però credo abbiano delle tempistiche da rispettare per aprire, e credo manchino alcune settimane ancora.”
“Meglio così, almeno siamo da soli qui adesso…”
E mentre lo diceva si sbottonò la minigonna e se la calò lentamente facendola scendere lungo le sue bellissime gambe. Poi fece lo stesso con la maglietta, e restò in mutandine e reggiseno davanti a me. Era uno spettacolo per i miei occhi, i suoi fianchi disegnavano linee sinuose che sembravano essere state scolpite da Michelangelo, il suo ventre piatto ma non anoressico metteva in mostra il suo ombelico, talmente rotondo che sembrava disegnato da Giotto. E quei seni! Non enormi, oserei dire che portava una bella terza, mi lasciavano vagare con la mente a come sarebbe stato bello passare la mia lingua sui suoi capezzoli. A quanto sarebbe stato bello prenderla lì in quel momento. Cercavo di trovare il coraggio di farlo, per me quell’atteggiamento era un chiaro invito, ma non ce ne fu bisogno. Fu lei a prendere l’iniziativa. Prima si slacciò il reggiseno, poi si avvicinò ai miei pantaloni e mi abbassò la zip. Tirò fuori il mio membro già rigido come una roccia e iniziò a maneggiarlo con cura.
“Laura…sei sicura di volerlo?”
“Io sì e tu?”
“Non sai quanto”
“E allora non parliamo più.”
E dopo averlo detto iniziò a passare la sua lingua lungo la mia asta. Era una sensazione indescrivibile, la sua lingua calda e umida scivolava lungo tutta la sua lunghezza per poi atterrare sul glande. Poi con movimenti circolari della lingua abbracciava tutta la sua circonferenza mandandomi in estasi. E poi iniziò a succhiarlo, infilandoselo quasi fino in gola. Dopo un paio di minuti sentivo che ero vicino a venire, quindi presi io l’iniziativa e glielo tolsi da bocca, mi tolsi la giacca e la camicia e mi sedetti sulla sabbia accanto a lei. La presi per la nuca e la baciai appassionatamente. Con una mano le palpavo il seno e quando con un dito accarezzavo i suoi capezzoli Laura sembrava gemere dal piacere. Erano diventati subito turgidi come chiodi sebbene non fossero troppo pronunciati. Dopo qualche minuto si staccò velocemente e si sfilò le mutandine. Io feci lo stesso togliendomi del tutto pantaloni e slip. Poi lei mi stese a terra e si mise a cavalcioni infilandosi il mio uccello nella sua caverna dei tesori con sapiente maestria e poi mi cavalcò. Dopo qualche minuto lo estrassi, la stesi sulla sabbia e venni sul suo bellissimo ventre, riempiendo il suo ombelico del mio bianco sperma.
“Oh Laura, è stato magnifico!”
“Davvero? Anche per me lo è stato…sei ben dotato lì sotto”
“Diciamo che mi difendo bene eh eh. Laura, sei bellissima, io ancora non riesco a credere di essere stato così fortunato ad incontrarti e che tu abbia voluto stare con me”
“Grazie…sento che tra noi potrà nascere qualcosa. Non è come con gli altri ragazzi…con loro era solo sesso, mentre con te sento che c’è altro. Mi sono sentita come se avessi toccato le nuvole.”
“Anche io! Beh, che ne dici ora di tornare a casa? Direi che tuo padre sarà in pensiero”
“Va bene. Anche perché domani ho scuola e non vorrei fare troppo tardi”
Ci ricomponemmo e salimmo sullo scooter. In una ventina di minuti era già a casa. Ed io, tornando a casa, non feci altro che ripensare alla serata e mi chiedevo quando avrei potuto rivederla.
scritto il
2025-07-07
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