Nascita di una famiglia incestuosa Cap 6
di
Piggy 4
genere
incesti
Capitolo 6
Quella sera visti i nuovi sviluppi andammo a dormire insieme tutti e tre in camera dei nonni, ovviamente nudi. I nonni, abituati a quella situazione, si addormentarono subito, mentre io ripensavo a quanto era appena accaduto e non riuscivo a prendere sonno. Nonostante ciò ancora mi sorprendevo quando guardavo il corpo nudo di mia nonna che dormiva e l’erezione che mi provocava ancora. Dovevo masturbarmi ancora e feci come per alzarmi e andare in bagno, ma mi resi conto che ormai era inutile, potevo farlo lì, nel letto accanto ai nonni, e lo feci, accarezzando ancora il seno della nonna e le venni addosso mentre dormiva, sapevo che era considerata una cosa sbagliata in genere, ma ero convinto che non le avrebbe dato alcun fastidio, confermato poi dalla nonna stessa la mattina dopo, quando mi disse “Lo so che l’hai fatto, non devi giustificarti. La prossima volta però svegliami pure, a meno che non è tarda notte, così mi diverto anch’io”. Poi riuscii finalmente a dormire.
Il giorno dopo dovevo capire come fronteggiare l’argomento…avrei dovuto parlarne con Marco prima? No, forse meglio di no, anche se mi ero convinto della cosa non volevo correre rischi nel caso avessi travisato la situazione. Era meglio parlarne direttamente con Laura, così la chiamai nella pausa pranzo e decidemmo di uscire quella sera stessa.
Arrivai sotto casa sua con lo scooter e la caricai per andare laddove tutto era iniziato solo poche sere prima…sulla spiaggia. E lì decisi di affrontare l’argomento.
“Laura, ascolta, volevo parlarti di una cosa”
“Tesoro, dimmi pure”
“Ecco…riguardo a quanto accaduto ieri, vorrei sapere sul serio come mai mi hai aperto la porta nuda.”
“Oh…beh, te l’ho detto, aspettavo te e volevo farti una sorpresa…”
“Perché menti? Io ti ho sentito dire “cosa vi siete dimenticati stavolta?” e nonostante avessi visto i tuoi sotto casa che partivano appena un minuto prima di bussarti alla porta tu hai mentito dicendo che erano usciti da mezz’ora.”
“Ma…scusa a te che importa? Mi hai portata qui per farmi il terzo grado?”
“Vorrei solo che tu mi dicessi la verità. Magari tu pensi sia una verità scomoda, ma credimi, anche io lo pensavo. Poi ieri sera mi sono accorto che posso accettare qualunque cosa da te. Non farti alcun problema a parlarmene”
“Qualsiasi? Ah! Non credo che saresti pronto per conoscere tutto quello vorresti sapere”
“Facciamo così…ti dico io cosa ho capito, tu puoi confermare o deridermi per aver travisato tutto. Però se ho indovinato, ti prego dimmelo perché come ti ho detto prima posso accettare questa cosa.”
“Va bene, sentiamo…”
“Ieri oltre a questa cosa, quando hanno bussato i tuoi non ti sei accorta che poi ero in cucina e non nella tua stanza come mi avevi detto tu?”
“Mmm sì in effetti, poi non ci ho pensato troppo però”
“Ecco, uscendo dalla tua stanza mi sono sporto verso l’angolo del corridoio e vi ho visti”
“Tu ci hai…visti? Cosa…cosa hai visto esattamente?”
“Sai benissimo cosa ho visto. Tutto. E, credimi, sono rimasto shockato…ho cercato di far finta di niente con i tuoi ma non me la sentivo di restare ancora a lungo, ecco perché me ne sono andato presto. Poi a casa la nonna mi ha estorto una confessione su questa cosa che mi turbava e, non ci crederai, è stata lei a farmela accettare”
“Ma accettare cosa? Tu hai visto un bacio sulle labbra, di solito è innocente, cosa c’era da accettare?”
“Laura…sai bene che non era solo un bacio innocente, e poi quando ho detto che visto tutto, intendo dire proprio tutto.”
“Oh cavolo…io non so cosa hai pensato…ma anche fosse così, sei sicuro di poterlo accettare?”
“Se vuoi te lo dico chiaramente. Ho pensato che tu avessi una relazione sessuale con i tuoi genitori. E sì, sono sicuro. Se me lo confermi ti prometto che le cose tra noi resteranno immutate, anzi potrebbero addirittura diventare più intriganti”
“E va bene, visto che lo prometti lo confesso. E’ vero, faccio sesso con mamma e papà. E quella volta…loro erano appena usciti e mi ero fatta scopare velocemente da papà che per due giorni non mi avrebbe vista. Però è strano, avevi detto che eri rimasto shockato però tua nonna ci ha messo poco a convincerti del contrario…come ha fatto? E perché? Di solito non è un argomento socialmente accettato…”
“Eh eh, mi ha confessato che anche loro facevano sesso con mamma che era consenziente, io non riuscivo a credere alle mie orecchie, ma la nonna ha saputo trovare un argomento molto convincente…”
“Vuoi dire che…oh mio Dio…hai scopato tua nonna?”
“Sì…e la cosa strana è che sebbene fossi combattuto la cosa mi piaceva. Così dopo averlo fatto mi sono reso conto che non c’è nulla di male e che avrei accettato anche la tua situazione”
“Ma che bello! Non speravo tanto! Quindi ora…se io continuo a farlo non è un problema?”
“Assolutamente no. Anzi, bisognerà che anche i tuoi sappiano che l’ho scoperto, magari se a te va si potrebbe estendere questa pratica anche con me e i miei nonni”
“Amore, ti amo! Ecco, l’ho detto…ma adesso ne sono sicura. Non speravo proprio che anche tu fossi così aperto di mentalità. Sai, in realtà papà l’ha detto più di una volta che gli sarebbe piaciuto se anche tu fossi stato dentro questo genere di pratica…credo proprio che sarà felicissimo quando saprà che lo sei!”
E mi baciò appassionatamente. Facemmo sesso sulla spiaggia deserta, stavolta ancora con più passione. I suoi seni nella mia bocca avevano un sapore tutto nuovo, era ancora più eccitante ora che sapevo che faceva sesso con suo padre e sua madre. La penetrai con ancora più forza, ora sapevo che era una vera troietta e che le piacevano certe cose. Venni copiosamente dentro di lei. Poi esausti ci riposammo sulla spiaggia, avvinghiati l’uno con l’altra in un’atmosfera idilliaca. Era ancora presto però.
“I miei penseranno che mi hai portata fuori a cena, ma è probabile che ancora non abbiano preparato la loro. Se li chiamo posso dire loro che vieni a cena da noi perché ci sono delle novità che devo comunicare”
“Beh volentieri, perché no?”
Laura li chiamò e andammo a cena a casa sua. Teresa era eccitante come non mai. Indossava semplicemente degli shorts inguinali e una canottiera aderente, uno spettacolo mozzafiato.
“Ciao ragazzi. Carlo scusami per l’abbigliamento ma si è rotto il condizionatore e qui dentro fa molto caldo”
“Oh, non devi scusarti…sei bellissima”
“Oh, grazie Carlo.”
Dopo aver salutato anche Marco entrammo in salotto, ci sedemmo e il mio amico si rivolse a sua figlia:
“Laura, allora, l’arrosto è in forno…cos’è questa cosa importante che devi dirci?”
“Beh, vado subito al sodo. Voi non ci crederete ma Carlo ha scoperto di noi. E non c’è nessun problema per lui, ne abbiamo già discusso!”
“Co…cosa?? Ma come…e, Carlo, dici che la cosa ti sta bene?”
“Sì ne ho già parlato con Laura, vi ho visti baciarla ieri sera, poi mia nonna mi ha estorto una confessione su ciò che avevo visto e mi ha convinto che se fosse stato così non avrei avuto problemi. Poi Laura ha confermato tutto”
“Sì sua nonna è stata molto convincente…se l’è scopata di brutto ieri sera”
“Carlo…non credevo fossi anche tu in affari incestuosi” - mi disse Teresa
“Per la verità non credevo nemmeno io, poi la nonna ha detto che lui e il nonno si scopavano mia mamma, la quale avrebbe voluto farlo anche con me…nel caos generale si è spogliata e mi ha portato a scoparla e ormai ho capito che non c’è nulla di male. Anzi è ancora più eccitante”
“Puoi dirlo forte, figliolo…anzi dì pure arrapante, a noi piace il linguaggio un po’ più colorito. E dimmi, cosa hai fatto con la nonna ieri? Vogliamo sentire tutti i particolari” - disse Marco
“Sì, tesoro, anche a me ancora non l’hai raccontato”
“Va bene Laura, ormai direi che posso dire tutto senza imbarazzo”
“Spara pure!” - esortò Teresa
“Beh, lei mi ha estorto apprezzamenti su mia madre mostrandomi sue foto senza farmi vedere il suo volto, quindi poi nella confusione generale me la sono trovata nuda addosso che mi prendeva il cazzo e mi faceva un pompino. E lì non ci ho capito più niente…senza offesa per Laura ma farlo con un membro della propria famiglia…con la propria nonna…era ancora più arrapante del solito! Le ho chiesto di darmi la fica e gliel’ho sbattuto dentro violentemente, tanto che dal rumore il nonno si è svegliato, ci ha scoperti e ha voluto partecipare anche lui, ficcandolo nel culo della nonna mentre io me la sbattevo nella fica, c’è voluto poco affinché io e il nonno le sborrassimo dentro…una goduria inaudita”
“Hai ragione…l’incesto è una cosa che ti fa godere all’ennesima potenza”
“Ora però vorrei sapere come è iniziato tra di voi”
“Certo caro, però ora è pronto l’arrosto. Che ne dici se ne parliamo mentre ceniamo?”
“Ottima idea”
Andammo in soggiorno e ci sedemmo al tavolo, gustando l’ottima cena che Teresa aveva preparato.
“Uff che caldo…caro devi chiamare subito un tecnico per il condizionatore…non ne posso più…”
“Mamma, direi che dopo questo non c’è più bisogno di tenersi i vestiti addosso…se abbiamo caldo e siamo tutti d’accordo possiamo cenare nudi, come facciamo di solito”
“Oh che splendida idea tesoro…lo faccio subito”
Teresa in piedi sul suo tacco 12 si tolse prima la canotta e poi gli shorts, sfilandoseli insieme agli slip. Si slacciò il reggiseno mettendo in mostra il suo corpo da favola. Anche noi altri ci eravamo spogliati.
“Oh Carlo, vedo che sei arrapato…che bel cazzo che hai” - disse Teresa guardando il mio cazzo dritto
“Cazzo, sì…sei una figa assurda…mi piacerebbe infilartelo da qualche parte”
“Eh eh maialino, dopo cena…”
“Allora, volevi sapere come abbiamo iniziato con Laura giusto?” disse Marco
“Beh io e Teresa non siamo stati sempre attratti da lei o dall’incesto in generale. Mentalmente aperti nella nostra sessualità questo sì, ci piaceva giocare alle fantasie più disparate. Però ciò non toglie che mentre Laura cresceva i nostri sguardi spesso si posavano su di lei. Soprattutto intorno ai 14 anni, aveva iniziato a sviluppare un bel corpo, i seni erano visibili, il suo culo già bello sodo e aveva delle gambe sexy da far paura…”
“Esatto, ma ovviamente né io né Marco ci sognavamo di dirlo l’uno all’altro, in fondo era nostra figlia. Al massimo la stavamo educando a poterci parlare di tutto, come una volta in cui le piaceva un ragazzo e cercava consigli su come fare se ci fosse capitata a letto. Questa cosa andò avanti per circa un anno, entrambi ora sappiamo che guardavamo Laura con occhi diversi, ma allora ancora ne eravamo all’oscuro. Un giorno casualmente scoprii questa perversione di Marco, tornando a casa una mezz’oretta prima dal lavoro perché una collega mi aveva dato un passaggio in macchina, lui era seduto sul divano con le cuffie nelle orecchie e non mi aveva sentita entrare. Davanti a lui c’era Laura che faceva esercizi ginnici in shorts molto corti…Dio se era uno spettacolo…e mi resi conto che lui aveva lo sguardo completamente preso dal sul culo…era fisso e non si muoveva da lì.”
“Era da poco tempo che faceva gli esercizi in salotto, metteva un tappeto a terra e iniziava, era solo lì che trovava più spazio per farlo. E io soprattutto quel giorno non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.”
“Beh comunque mi sorpresi di quella cosa e ho voluto indagare, gli tolsi le cuffie dalla testa e lo baciai per salutarlo…lui si spaventò un po’ e io lo chiamai in disparte. Gli dissi: “Ma che combinavi? Per caso stavi guardando il culo di nostra figlia?” E lui: “Io? Nooo tesoro…devo essermi fissato pensieroso e non me ne sono accorto”. Io incalzai: “Beh però devo ammettere che Laura è molto attraente, non te ne faccio certo una colpa. Basta che me lo dici, non ci sono problemi”. “In che senso? Beh è molto carina…ma non posso certo dirti che le stavo fissando il culo, ti pare?”. “Da quanto va avanti? Per me è la stessa cosa, tranquillo…”. “Cosa? Sul serio? Beh, non me l’aspettavo…è circa un anno che la guardo così. Non posso farci niente”. “Hai ragione è bellissima. Pensa che sogno sarebbe andare a letto con lei…”. “Sul serio? Ma allora non sono io l’unico porco depravato qui”. “No, ma credo che per me sarà quasi impossibile arrivare a tanto…non credo di averne il coraggio”. “Neanche io…”
“E infatti non ci sognavamo di andare da nostra figlia a stuzzicarla. Potevamo solo rimanere in quelle fantasie tra di noi per sempre”
“Quello che mamma e papà non sapevano era che io da un pezzo mi ero accorta di quegli sguardi…e all’inizio mi sentivo imbarazzata e stranita, e non avevo il coraggio di affrontare la questione con loro. Poi iniziai a lusingarmi, dopotutto papà e mamma erano e sono ancora delle bellissime persone, e fa piacere quando ti apprezzano non solo come loro figlia ma come donna. E non dissi nulla, anzi, cercavo ancor di più di stuzzicare la loro perversione, come quando appunto facevo ginnastica in salotto.”
“Capisco, sei sempre stata porcellina…ma come siete arrivati al passo successivo?”
“Fui io a fare tutto. Sei mesi fa. Io per quasi 4 anni non avevo minimamente pensato alla possibilità di fare sesso con i miei genitori…era una cosa fuori dal mondo. Però questi continui ammiccamenti e stuzzicamenti pian piano mi portarono ad essere sempre più curiosa delle loro reazioni. Una volta, durante una seduta di ginnastica papà andò in bagno e immaginai che era andato a masturbarsi. Lo seguii senza essere vista e spiai nel buco della serratura…e lo vidi. Inizialmente era solo una specie di compiacimento, ridacchiavo tra me e me per aver creato quella situazione. Però man mano che papà si masturbava mi ritrovai a fissare il suo cazzo sempre con più interesse. Non capivo cosa stesse succedendo, anche perché se avevo in qualche modo compreso l’eccitazione dei miei genitori, e anzi, ne ero addirittura lusingata nonostante mi era chiaro che non fosse una cosa proprio usuale, non capivo perché mi sentivo così nel guardare il cazzo di mio padre mentre si masturbava. Poi lui venne, io sentii come un fremito sotto di me…e poi scappai in salotto prima che lui uscisse dal bagno. Però sai una cosa? Non ci volle molto a capire che in fondo avrei voluto provare qualcosa con i miei. Pensai che fosse l’unica maniera per capire se era una sensazione reale oppure la mia immaginazione mi stava giocando un brutto scherzo. E così quando più tardi anche mamma tornò a casa feci la mia prima mossa”
“Sì, io tornai a casa che lei aveva appena fatto la doccia, e aveva l’accappatoio addosso. Stanca mi ero seduta sul divano in salotto insieme a Marco e fu lì che l’intraprendenza di Laura diede spettacolo. Si sfilò improvvisamente l’accappatoio e rimase nuda di fronte e noi. Io e Marco ci guardammo…abbozzammo una reazione stupita ma lei ci zittì subito”
“Sì, dissi loro “Silenzio, lo so da tempo che mi guardate con desiderio e oggi ne ho avuto una conferma. Ho spiato papà che si masturbava in bagno dopo che per un po’ mi guardava il culo mentre facevo gli esercizi sul tappeto. E mi sono accorta che qualche fremito ce l’ho anche io. So tutto…quindi vi dico che se per voi va bene vorrei almeno provare a…giocare con voi. Così, per vedere se mi piace davvero o no”
"Tesoro, sei sicura? Non crediamo ai nostri occhi e alle nostre orecchie…ma vorremmo che tu fossi certa di voler provare, ora che hai appena compiuto 18 anni sarebbe anche un momento adatto per iniziare” dissi dopo aver scambiato un’occhiata con Teresa. “E poi fin dove vorresti spingerti?”
“Io ero convinta e risposi “Sì papà voglio provare. E non lo so, iniziamo e vediamo. Mi sento molto eccitata all’idea e penso che se voi volete andare fino in fondo io vorrei vedere se piace anche a me”. Loro sembravano un po’ titubanti, così mi avvicinai a papà e iniziai a spogliarlo. Non oppose alcuna resistenza, sembrava solo un po’ imbarazzato. Quando fu col cazzo di fuori e io iniziai a toccarlo, anche mamma si spogliò e rimase nuda con le sue scarpe col tacco rosse, le autoreggenti nere e slip rossi. Papà si stese a terra col cazzo dritto e mentre mamma si sfilava le mutande iniziai a leccarglielo. Poi si unì mamma e in due gli facemmo un pompino per una trentina di secondi mentre papà ci toccava le tette”
“Aspetta Laura…ho un’idea migliore! Abbiamo finito di mangiare, quindi perché non gli facciamo vedere cosa è accaduto quel pomeriggio invece di raccontarglielo?”
“Buona idea mamma!”
Eravamo nello stesso salotto dove sei mesi prima Laura, appena diciottenne, si era scopata i suoi genitori per la prima volta. Cercarono di ricreare la situazione di allora, Marco steso a terra con le due donne ai suoi lati che lo spompinavano per qualche secondo, mentre lui toccava le loro tette.
“Mmmm papi mi piace! Oddio le tue mani sulle mie tette…mi sto eccitando… Carlo, sto ripetendo anche più o meno le stesse cose che dissi allora”
“Ohhh sì continuate mi sto arrapando”
“Papi, aspetta, voglio prima vedere come cavalchi mamma”
Le due donne si staccarono dal cazzo di Marco e Teresa fece per sedercisi su mentre Laura le accarezzava il culo. Una volta tutto dentro la sua fica Teresa iniziò a saltare su e giù. Laura continuava con una mano ad accarezzarle il culo e con l’altra il braccio di Marco.
“Ohhh sììì…ti piace troietta vero? Toccami le palle, dai” - disse Marco facendo scivolare la mano di Laura dal culo di Teresa più in giù sulle sue palle.”
“Mmmm papi, hai due coglioni belli sodi…dai strizzami le tette”
E Marco lo fece.
“Mmm papi, che bello…mamma stai godendo?”
“Ohhh sì, mmm, sono una troia arrapata ora…uhhhh sììì mostra a mamma quanto sei troia anche tu piccola mia!”
Laura le accarezzava schiena e culo con tutte e due le mani e si prodigava in leccate qua e là.
“Hai una bella pelle mamma, slurp…liscia e profumata”
“Ohhh sì…allora leccale la fica ora! Sentirai quanto è dolce e profumata!”
Marco fece smontare Teresa che si stese a terra sul tappeto a gambe aperte. Laura si avvicinò e iniziò a leccarle la figa.
“Oh cazzo sì Laura! Mmm che goduria! Uhhh leccami la fica, spingi quella lingua calda tutta dentro”
“Mmmm slurp, mamma! Allora sei davvero troia! Mmm che sapore, slurp”
“Sì che lo sono, e anche tu lo sei. Papà dai, ora ficca quel cazzone dritto tutto nella fica della tua bambina”
“Sei pronta troietta? Non si torna più indietro!”
“Oh sì papi! Scopami! Lo desidero tanto!”
E Marco Glielo infilò tutto nella fica. Che scena arrapante, se solo pensavo che fino a 24 ore prima ancora mi chiedevo con la nonna se fosse una cosa giusta…ora ne ero sicuro. Quei tre godevano come maiali, e non importava che fossero i genitori e la figlia, contava solo che stavano godendo. E dovetti iniziare a masturbarmi.
“Uhhh sìììì che bello! Più forte papiiii, mmmm”
Il rumore delle palle di Marco che schiaffeggiavano il culo di Laura era eccitantissimo e ormai ce l’avevo duro come il marmo.
“Carlo…uhhhh…mentre continuiamo a raccontarti tutto facciamo una piccola deviazione sul tema…vedo che sei molto eccitato…dai infilami quel bel cazzo in bocca” - disse Teresa
Mi avvicinai a Teresa e glielo ficcai in bocca. Lei me lo leccava, me lo succhiava, passava a leccarmi le palle…era una goduria. E il tutto mentre io ero di fronte e sua figlia che le leccava la fica e nel frattempo veniva scopata da suo padre. Le toccai quelle belle tette sode.
“Dai ragazzo, strizza i capezzoli di mia moglie, quella vacca non aspetta altro!” - disse Marco
E mentre lo facevo, uscì dalla fica di Laura, si stese obliquo a terra e iniziò a scopare Teresa che era rimasta nella stessa posizione in cui Laura le stava leccando la figa. Nel mentre che Marco pompava, Laura le accarezzava il clitoride, e prontamente riprendeva il cazzo di suo padre con la mano infilandolo di nuovo nella fica di sua madre ogni qualvolta questo usciva accidentalmente.
“Ohhh papi, sfondale la fica, come hai fatto con me! Falla godere questa puttana!”
“Carlo, adesso devi staccarti un attimo, per farti vedere come abbiamo continuato serve che tu non ci sia…uhhh” - mi disse Teresa.
“Ok. Dunque…Vieni qua troietta di mamma, fatti leccare in bocca!”
Laura si distese sulla mamma e iniziò a baciarla e leccarle in bocca. Io non sapendo che fare mi misi dietro di lei e iniziai a scoparla.
“Slurp mmmm mamma, uhhh che lingua calda e umida…mmm siamo due troie vere uhhh”
Dopo pochi minuti Marco uscì da Teresa e prese Laura per i capelli, tirandola verso il basso.
“Troia, lecca la fica di tua madre adesso, da brava, come prima. Adesso voglio sbattertelo in culo! Ti va?”
“Mmmm sì papi, voglio provare. Hai visto quanto sono troia? Mi è piaciuto tutto fino adesso e non vedo l’ora di provare quel tuo grosso cazzo nel culo!”
“Carlo, devi spostarti ora, a questo punto me la sono inculata. Magari quel cazzo dallo a quell’altra puttana di Teresa”
“Ohhh papà, dai, non vedo l’ora di sentirlo nel culo! Ti eccita incularti la tua bambina?”
“Mmmm mamma mia se mi arrapa. L’avessimo saputo prima tutti avremmo iniziato molto prima, che era anche più eccitante!”
Io ripresi a farmelo succhiare da Teresa mentre guardavo negli occhi Laura che lo prendeva in culo da suo padre.
“Oh sìììì che culo stretto! Mmmm che troietta che sei Laura! Ora voglio ficcartelo tutto dentro, uhhh cosìììì”
“Ahhh uhhh sììì dai papà! Che bellooo! Godoooo!”
Per vari minuti mentre io mi facevo fare un pompino da Teresa, Marco si inculò Laura, poi cambiava posizione e la metteva a terra a gambe larghe per scoparsela di nuovo in fica e viceversa.
“Mamma, vuoi che ti infili le mie dita nella fica?” disse Laura
“Mmmm sì tesoro vai, ti prego!”
E Laura affondò le sue dita nella fica della madre. Prima una, poi due, poi tre…fino ad affondarci tutta la mano. Solo a guardare godevo come un maiale…
“Ora viene la parte in cui papà esce dalla mia fica e sborra addosso a mamma, ma visto che sei quasi pronto anche tu sborrate insieme ok?”
Marco, indicandomi di sborrarle sulla fica mi fece avvicinare e le venimmo copiosamente addosso.
“Ohh papi…perché non mi sei venuto nel culo? Volevo andare fino in fondo…”
“Uff, non c’era tempo per chiedertelo…e non sapevo se eri pronta anche a questo. La prossima volta, tesoro”
Laura leccò il nostro sperma dalla fica di Teresa e poi la baciò, spargendolo e sputandoglielo in bocca.
“Ragazzi è stato fantastico! Il sesso in famiglia è una perversione unica! E tutto questo già la prima volta?” dissi sorpreso
“Che ci vuoi fare, abbiamo fatto anche più lentamente di così, ma più andavamo avanti e più avevo voglia di sesso con papà e mamma”
“Ma toglimi una curiosità, mica eri ancora vergine?”
“Nooo. A parte il fatto che è da quando avevo 12 anni che mi masturbavo anche violentemente, per cui la prima volta in assoluto con un mio compagno di scuola, quando avevo 14 anni, di cui ti ho già parlato, non è stata esattamente da vergine”
“Capisco…. Comunque sono davvero esterrefatto…fino a ieri non credevo minimamente che avrei potuto accettare una cosa del genere…e oggi mi trovo coinvolto in prima persona e mi piace anche!”
“Vedi Carlo, nemmeno noi ci sognavamo di provare cose del genere, ma poi ci siamo anche documentati su internet, abbiamo chattato con persone attratte da loro parenti, altre che dicevano di essere già coinvolte in questa pratica…chiaramente distinguere la realtà dalla fantasia in rete è impossibile, perché nessuno sano di mente si esporrebbe in prima persona su temi giudicati immorali dalla società, e che per giunta sono anche reato, ma nulla toglie che molte di queste persone abbiano solo leggermente modificato la realtà per non far capire all’esterno che sia realmente vera, inventando situazioni mai vissute un po’ più spinte di quanto abbiano fatto nella realtà…pubblicando foto prese in rete e spacciandole per proprie e via dicendo. Mentre in realtà il discorso di fondo esiste per loro, sta a noi capire se è reale o meno” - disse criptico Marco
“Oh andiamo, lo vuoi scimunire a questo povero ragazzo? Ascolta, quello che Marco voleva dire è che a prescindere dal fatto se le persone con cui abbiamo parlato fingessero o meno, ci siamo resi conto di come almeno dal punto di vista della fantasia pura l’incesto fosse molto comune. Non sai quante persone hanno questa fantasia, che poi abbiano il coraggio o meno di applicarla nella realtà è ininfluente, molto dipende da quanto siano davvero attratti da un parente e quanto condizionabili siano le loro menti, che risentono del fatto che è un tabù che loro vedono come insormontabile.” - spiegò Teresa
“Già, e non sai quante persone hanno paura di esplorare e sondare il terreno in famiglia per paura…quando magari verrebbero anche corrisposti. E si perdono tutto il divertimento, non è giusto. Per questo lo abbiamo accettato…ci abbiamo visto analogie con l’omosessualità, che un tempo era vista come una malattia, una devianza, un tabù di cui non parlare in pubblico. Oggi fortunatamente si è andati oltre, sebbene ci siano ancora tanti idioti che non lo accettano, e ci siamo detti che forse la speranza era che anche con l’incesto un giorno poteva essere la stessa cosa, che un giorno verrà accettato non come una devianza mentale ma come un normale gusto personale di tipo sessuale.” - chiosò Marco
“Per quanto mi riguarda queste cose non le sapevo ancora, ma ricordo bene quella volta che guardai mio padre masturbarsi…mi sentii strana, quello era un argomento che fino ad allora non mi era mai passato per la testa. Nemmeno lo sapevo che era un tabù sessuale…però avvertivo un senso di destabilizzazione. Sapevo che mi era piaciuto guardarlo, ma non capivo perché, né se era giusto e normale. Però penso di essere stata sempre abbastanza intelligente e almeno su quell’argomento non ero condizionabile da niente e nessuno. Ragionai bene per qualche ora chiusa in camera mia e decisi che non ero impazzita di punto in bianco, e che forse questa cosa dovevo affrontarla, tanto più che ero certa ormai che anche mio padre e, credevo bene, anche mia madre, provassero le stesse cose, e la probabilità che ci fossimo impazziti tutti all’improvviso era molto bassa. E successe quello che hai visto”
“Beh sono d’accordo, per me è stata la stessa cosa…il parlarne con mia nonna mi destabilizzava. Poi lei si spogliò e mi sentii ancora più strano a immaginare certe cose, ma è stato solo appena la nonna ha posato la sua bocca sul mio cazzo che ho capito perfettamente che era quello che volevo.”
“Bene, allora questione chiusa…da oggi in poi ci divertiremo…anzi, porta anche i tuoi nonni da noi qualche volta” disse Laura
“Certamente! Non vedo l’ora…”
Quella sera visti i nuovi sviluppi andammo a dormire insieme tutti e tre in camera dei nonni, ovviamente nudi. I nonni, abituati a quella situazione, si addormentarono subito, mentre io ripensavo a quanto era appena accaduto e non riuscivo a prendere sonno. Nonostante ciò ancora mi sorprendevo quando guardavo il corpo nudo di mia nonna che dormiva e l’erezione che mi provocava ancora. Dovevo masturbarmi ancora e feci come per alzarmi e andare in bagno, ma mi resi conto che ormai era inutile, potevo farlo lì, nel letto accanto ai nonni, e lo feci, accarezzando ancora il seno della nonna e le venni addosso mentre dormiva, sapevo che era considerata una cosa sbagliata in genere, ma ero convinto che non le avrebbe dato alcun fastidio, confermato poi dalla nonna stessa la mattina dopo, quando mi disse “Lo so che l’hai fatto, non devi giustificarti. La prossima volta però svegliami pure, a meno che non è tarda notte, così mi diverto anch’io”. Poi riuscii finalmente a dormire.
Il giorno dopo dovevo capire come fronteggiare l’argomento…avrei dovuto parlarne con Marco prima? No, forse meglio di no, anche se mi ero convinto della cosa non volevo correre rischi nel caso avessi travisato la situazione. Era meglio parlarne direttamente con Laura, così la chiamai nella pausa pranzo e decidemmo di uscire quella sera stessa.
Arrivai sotto casa sua con lo scooter e la caricai per andare laddove tutto era iniziato solo poche sere prima…sulla spiaggia. E lì decisi di affrontare l’argomento.
“Laura, ascolta, volevo parlarti di una cosa”
“Tesoro, dimmi pure”
“Ecco…riguardo a quanto accaduto ieri, vorrei sapere sul serio come mai mi hai aperto la porta nuda.”
“Oh…beh, te l’ho detto, aspettavo te e volevo farti una sorpresa…”
“Perché menti? Io ti ho sentito dire “cosa vi siete dimenticati stavolta?” e nonostante avessi visto i tuoi sotto casa che partivano appena un minuto prima di bussarti alla porta tu hai mentito dicendo che erano usciti da mezz’ora.”
“Ma…scusa a te che importa? Mi hai portata qui per farmi il terzo grado?”
“Vorrei solo che tu mi dicessi la verità. Magari tu pensi sia una verità scomoda, ma credimi, anche io lo pensavo. Poi ieri sera mi sono accorto che posso accettare qualunque cosa da te. Non farti alcun problema a parlarmene”
“Qualsiasi? Ah! Non credo che saresti pronto per conoscere tutto quello vorresti sapere”
“Facciamo così…ti dico io cosa ho capito, tu puoi confermare o deridermi per aver travisato tutto. Però se ho indovinato, ti prego dimmelo perché come ti ho detto prima posso accettare questa cosa.”
“Va bene, sentiamo…”
“Ieri oltre a questa cosa, quando hanno bussato i tuoi non ti sei accorta che poi ero in cucina e non nella tua stanza come mi avevi detto tu?”
“Mmm sì in effetti, poi non ci ho pensato troppo però”
“Ecco, uscendo dalla tua stanza mi sono sporto verso l’angolo del corridoio e vi ho visti”
“Tu ci hai…visti? Cosa…cosa hai visto esattamente?”
“Sai benissimo cosa ho visto. Tutto. E, credimi, sono rimasto shockato…ho cercato di far finta di niente con i tuoi ma non me la sentivo di restare ancora a lungo, ecco perché me ne sono andato presto. Poi a casa la nonna mi ha estorto una confessione su questa cosa che mi turbava e, non ci crederai, è stata lei a farmela accettare”
“Ma accettare cosa? Tu hai visto un bacio sulle labbra, di solito è innocente, cosa c’era da accettare?”
“Laura…sai bene che non era solo un bacio innocente, e poi quando ho detto che visto tutto, intendo dire proprio tutto.”
“Oh cavolo…io non so cosa hai pensato…ma anche fosse così, sei sicuro di poterlo accettare?”
“Se vuoi te lo dico chiaramente. Ho pensato che tu avessi una relazione sessuale con i tuoi genitori. E sì, sono sicuro. Se me lo confermi ti prometto che le cose tra noi resteranno immutate, anzi potrebbero addirittura diventare più intriganti”
“E va bene, visto che lo prometti lo confesso. E’ vero, faccio sesso con mamma e papà. E quella volta…loro erano appena usciti e mi ero fatta scopare velocemente da papà che per due giorni non mi avrebbe vista. Però è strano, avevi detto che eri rimasto shockato però tua nonna ci ha messo poco a convincerti del contrario…come ha fatto? E perché? Di solito non è un argomento socialmente accettato…”
“Eh eh, mi ha confessato che anche loro facevano sesso con mamma che era consenziente, io non riuscivo a credere alle mie orecchie, ma la nonna ha saputo trovare un argomento molto convincente…”
“Vuoi dire che…oh mio Dio…hai scopato tua nonna?”
“Sì…e la cosa strana è che sebbene fossi combattuto la cosa mi piaceva. Così dopo averlo fatto mi sono reso conto che non c’è nulla di male e che avrei accettato anche la tua situazione”
“Ma che bello! Non speravo tanto! Quindi ora…se io continuo a farlo non è un problema?”
“Assolutamente no. Anzi, bisognerà che anche i tuoi sappiano che l’ho scoperto, magari se a te va si potrebbe estendere questa pratica anche con me e i miei nonni”
“Amore, ti amo! Ecco, l’ho detto…ma adesso ne sono sicura. Non speravo proprio che anche tu fossi così aperto di mentalità. Sai, in realtà papà l’ha detto più di una volta che gli sarebbe piaciuto se anche tu fossi stato dentro questo genere di pratica…credo proprio che sarà felicissimo quando saprà che lo sei!”
E mi baciò appassionatamente. Facemmo sesso sulla spiaggia deserta, stavolta ancora con più passione. I suoi seni nella mia bocca avevano un sapore tutto nuovo, era ancora più eccitante ora che sapevo che faceva sesso con suo padre e sua madre. La penetrai con ancora più forza, ora sapevo che era una vera troietta e che le piacevano certe cose. Venni copiosamente dentro di lei. Poi esausti ci riposammo sulla spiaggia, avvinghiati l’uno con l’altra in un’atmosfera idilliaca. Era ancora presto però.
“I miei penseranno che mi hai portata fuori a cena, ma è probabile che ancora non abbiano preparato la loro. Se li chiamo posso dire loro che vieni a cena da noi perché ci sono delle novità che devo comunicare”
“Beh volentieri, perché no?”
Laura li chiamò e andammo a cena a casa sua. Teresa era eccitante come non mai. Indossava semplicemente degli shorts inguinali e una canottiera aderente, uno spettacolo mozzafiato.
“Ciao ragazzi. Carlo scusami per l’abbigliamento ma si è rotto il condizionatore e qui dentro fa molto caldo”
“Oh, non devi scusarti…sei bellissima”
“Oh, grazie Carlo.”
Dopo aver salutato anche Marco entrammo in salotto, ci sedemmo e il mio amico si rivolse a sua figlia:
“Laura, allora, l’arrosto è in forno…cos’è questa cosa importante che devi dirci?”
“Beh, vado subito al sodo. Voi non ci crederete ma Carlo ha scoperto di noi. E non c’è nessun problema per lui, ne abbiamo già discusso!”
“Co…cosa?? Ma come…e, Carlo, dici che la cosa ti sta bene?”
“Sì ne ho già parlato con Laura, vi ho visti baciarla ieri sera, poi mia nonna mi ha estorto una confessione su ciò che avevo visto e mi ha convinto che se fosse stato così non avrei avuto problemi. Poi Laura ha confermato tutto”
“Sì sua nonna è stata molto convincente…se l’è scopata di brutto ieri sera”
“Carlo…non credevo fossi anche tu in affari incestuosi” - mi disse Teresa
“Per la verità non credevo nemmeno io, poi la nonna ha detto che lui e il nonno si scopavano mia mamma, la quale avrebbe voluto farlo anche con me…nel caos generale si è spogliata e mi ha portato a scoparla e ormai ho capito che non c’è nulla di male. Anzi è ancora più eccitante”
“Puoi dirlo forte, figliolo…anzi dì pure arrapante, a noi piace il linguaggio un po’ più colorito. E dimmi, cosa hai fatto con la nonna ieri? Vogliamo sentire tutti i particolari” - disse Marco
“Sì, tesoro, anche a me ancora non l’hai raccontato”
“Va bene Laura, ormai direi che posso dire tutto senza imbarazzo”
“Spara pure!” - esortò Teresa
“Beh, lei mi ha estorto apprezzamenti su mia madre mostrandomi sue foto senza farmi vedere il suo volto, quindi poi nella confusione generale me la sono trovata nuda addosso che mi prendeva il cazzo e mi faceva un pompino. E lì non ci ho capito più niente…senza offesa per Laura ma farlo con un membro della propria famiglia…con la propria nonna…era ancora più arrapante del solito! Le ho chiesto di darmi la fica e gliel’ho sbattuto dentro violentemente, tanto che dal rumore il nonno si è svegliato, ci ha scoperti e ha voluto partecipare anche lui, ficcandolo nel culo della nonna mentre io me la sbattevo nella fica, c’è voluto poco affinché io e il nonno le sborrassimo dentro…una goduria inaudita”
“Hai ragione…l’incesto è una cosa che ti fa godere all’ennesima potenza”
“Ora però vorrei sapere come è iniziato tra di voi”
“Certo caro, però ora è pronto l’arrosto. Che ne dici se ne parliamo mentre ceniamo?”
“Ottima idea”
Andammo in soggiorno e ci sedemmo al tavolo, gustando l’ottima cena che Teresa aveva preparato.
“Uff che caldo…caro devi chiamare subito un tecnico per il condizionatore…non ne posso più…”
“Mamma, direi che dopo questo non c’è più bisogno di tenersi i vestiti addosso…se abbiamo caldo e siamo tutti d’accordo possiamo cenare nudi, come facciamo di solito”
“Oh che splendida idea tesoro…lo faccio subito”
Teresa in piedi sul suo tacco 12 si tolse prima la canotta e poi gli shorts, sfilandoseli insieme agli slip. Si slacciò il reggiseno mettendo in mostra il suo corpo da favola. Anche noi altri ci eravamo spogliati.
“Oh Carlo, vedo che sei arrapato…che bel cazzo che hai” - disse Teresa guardando il mio cazzo dritto
“Cazzo, sì…sei una figa assurda…mi piacerebbe infilartelo da qualche parte”
“Eh eh maialino, dopo cena…”
“Allora, volevi sapere come abbiamo iniziato con Laura giusto?” disse Marco
“Beh io e Teresa non siamo stati sempre attratti da lei o dall’incesto in generale. Mentalmente aperti nella nostra sessualità questo sì, ci piaceva giocare alle fantasie più disparate. Però ciò non toglie che mentre Laura cresceva i nostri sguardi spesso si posavano su di lei. Soprattutto intorno ai 14 anni, aveva iniziato a sviluppare un bel corpo, i seni erano visibili, il suo culo già bello sodo e aveva delle gambe sexy da far paura…”
“Esatto, ma ovviamente né io né Marco ci sognavamo di dirlo l’uno all’altro, in fondo era nostra figlia. Al massimo la stavamo educando a poterci parlare di tutto, come una volta in cui le piaceva un ragazzo e cercava consigli su come fare se ci fosse capitata a letto. Questa cosa andò avanti per circa un anno, entrambi ora sappiamo che guardavamo Laura con occhi diversi, ma allora ancora ne eravamo all’oscuro. Un giorno casualmente scoprii questa perversione di Marco, tornando a casa una mezz’oretta prima dal lavoro perché una collega mi aveva dato un passaggio in macchina, lui era seduto sul divano con le cuffie nelle orecchie e non mi aveva sentita entrare. Davanti a lui c’era Laura che faceva esercizi ginnici in shorts molto corti…Dio se era uno spettacolo…e mi resi conto che lui aveva lo sguardo completamente preso dal sul culo…era fisso e non si muoveva da lì.”
“Era da poco tempo che faceva gli esercizi in salotto, metteva un tappeto a terra e iniziava, era solo lì che trovava più spazio per farlo. E io soprattutto quel giorno non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso.”
“Beh comunque mi sorpresi di quella cosa e ho voluto indagare, gli tolsi le cuffie dalla testa e lo baciai per salutarlo…lui si spaventò un po’ e io lo chiamai in disparte. Gli dissi: “Ma che combinavi? Per caso stavi guardando il culo di nostra figlia?” E lui: “Io? Nooo tesoro…devo essermi fissato pensieroso e non me ne sono accorto”. Io incalzai: “Beh però devo ammettere che Laura è molto attraente, non te ne faccio certo una colpa. Basta che me lo dici, non ci sono problemi”. “In che senso? Beh è molto carina…ma non posso certo dirti che le stavo fissando il culo, ti pare?”. “Da quanto va avanti? Per me è la stessa cosa, tranquillo…”. “Cosa? Sul serio? Beh, non me l’aspettavo…è circa un anno che la guardo così. Non posso farci niente”. “Hai ragione è bellissima. Pensa che sogno sarebbe andare a letto con lei…”. “Sul serio? Ma allora non sono io l’unico porco depravato qui”. “No, ma credo che per me sarà quasi impossibile arrivare a tanto…non credo di averne il coraggio”. “Neanche io…”
“E infatti non ci sognavamo di andare da nostra figlia a stuzzicarla. Potevamo solo rimanere in quelle fantasie tra di noi per sempre”
“Quello che mamma e papà non sapevano era che io da un pezzo mi ero accorta di quegli sguardi…e all’inizio mi sentivo imbarazzata e stranita, e non avevo il coraggio di affrontare la questione con loro. Poi iniziai a lusingarmi, dopotutto papà e mamma erano e sono ancora delle bellissime persone, e fa piacere quando ti apprezzano non solo come loro figlia ma come donna. E non dissi nulla, anzi, cercavo ancor di più di stuzzicare la loro perversione, come quando appunto facevo ginnastica in salotto.”
“Capisco, sei sempre stata porcellina…ma come siete arrivati al passo successivo?”
“Fui io a fare tutto. Sei mesi fa. Io per quasi 4 anni non avevo minimamente pensato alla possibilità di fare sesso con i miei genitori…era una cosa fuori dal mondo. Però questi continui ammiccamenti e stuzzicamenti pian piano mi portarono ad essere sempre più curiosa delle loro reazioni. Una volta, durante una seduta di ginnastica papà andò in bagno e immaginai che era andato a masturbarsi. Lo seguii senza essere vista e spiai nel buco della serratura…e lo vidi. Inizialmente era solo una specie di compiacimento, ridacchiavo tra me e me per aver creato quella situazione. Però man mano che papà si masturbava mi ritrovai a fissare il suo cazzo sempre con più interesse. Non capivo cosa stesse succedendo, anche perché se avevo in qualche modo compreso l’eccitazione dei miei genitori, e anzi, ne ero addirittura lusingata nonostante mi era chiaro che non fosse una cosa proprio usuale, non capivo perché mi sentivo così nel guardare il cazzo di mio padre mentre si masturbava. Poi lui venne, io sentii come un fremito sotto di me…e poi scappai in salotto prima che lui uscisse dal bagno. Però sai una cosa? Non ci volle molto a capire che in fondo avrei voluto provare qualcosa con i miei. Pensai che fosse l’unica maniera per capire se era una sensazione reale oppure la mia immaginazione mi stava giocando un brutto scherzo. E così quando più tardi anche mamma tornò a casa feci la mia prima mossa”
“Sì, io tornai a casa che lei aveva appena fatto la doccia, e aveva l’accappatoio addosso. Stanca mi ero seduta sul divano in salotto insieme a Marco e fu lì che l’intraprendenza di Laura diede spettacolo. Si sfilò improvvisamente l’accappatoio e rimase nuda di fronte e noi. Io e Marco ci guardammo…abbozzammo una reazione stupita ma lei ci zittì subito”
“Sì, dissi loro “Silenzio, lo so da tempo che mi guardate con desiderio e oggi ne ho avuto una conferma. Ho spiato papà che si masturbava in bagno dopo che per un po’ mi guardava il culo mentre facevo gli esercizi sul tappeto. E mi sono accorta che qualche fremito ce l’ho anche io. So tutto…quindi vi dico che se per voi va bene vorrei almeno provare a…giocare con voi. Così, per vedere se mi piace davvero o no”
"Tesoro, sei sicura? Non crediamo ai nostri occhi e alle nostre orecchie…ma vorremmo che tu fossi certa di voler provare, ora che hai appena compiuto 18 anni sarebbe anche un momento adatto per iniziare” dissi dopo aver scambiato un’occhiata con Teresa. “E poi fin dove vorresti spingerti?”
“Io ero convinta e risposi “Sì papà voglio provare. E non lo so, iniziamo e vediamo. Mi sento molto eccitata all’idea e penso che se voi volete andare fino in fondo io vorrei vedere se piace anche a me”. Loro sembravano un po’ titubanti, così mi avvicinai a papà e iniziai a spogliarlo. Non oppose alcuna resistenza, sembrava solo un po’ imbarazzato. Quando fu col cazzo di fuori e io iniziai a toccarlo, anche mamma si spogliò e rimase nuda con le sue scarpe col tacco rosse, le autoreggenti nere e slip rossi. Papà si stese a terra col cazzo dritto e mentre mamma si sfilava le mutande iniziai a leccarglielo. Poi si unì mamma e in due gli facemmo un pompino per una trentina di secondi mentre papà ci toccava le tette”
“Aspetta Laura…ho un’idea migliore! Abbiamo finito di mangiare, quindi perché non gli facciamo vedere cosa è accaduto quel pomeriggio invece di raccontarglielo?”
“Buona idea mamma!”
Eravamo nello stesso salotto dove sei mesi prima Laura, appena diciottenne, si era scopata i suoi genitori per la prima volta. Cercarono di ricreare la situazione di allora, Marco steso a terra con le due donne ai suoi lati che lo spompinavano per qualche secondo, mentre lui toccava le loro tette.
“Mmmm papi mi piace! Oddio le tue mani sulle mie tette…mi sto eccitando… Carlo, sto ripetendo anche più o meno le stesse cose che dissi allora”
“Ohhh sì continuate mi sto arrapando”
“Papi, aspetta, voglio prima vedere come cavalchi mamma”
Le due donne si staccarono dal cazzo di Marco e Teresa fece per sedercisi su mentre Laura le accarezzava il culo. Una volta tutto dentro la sua fica Teresa iniziò a saltare su e giù. Laura continuava con una mano ad accarezzarle il culo e con l’altra il braccio di Marco.
“Ohhh sììì…ti piace troietta vero? Toccami le palle, dai” - disse Marco facendo scivolare la mano di Laura dal culo di Teresa più in giù sulle sue palle.”
“Mmmm papi, hai due coglioni belli sodi…dai strizzami le tette”
E Marco lo fece.
“Mmm papi, che bello…mamma stai godendo?”
“Ohhh sì, mmm, sono una troia arrapata ora…uhhhh sììì mostra a mamma quanto sei troia anche tu piccola mia!”
Laura le accarezzava schiena e culo con tutte e due le mani e si prodigava in leccate qua e là.
“Hai una bella pelle mamma, slurp…liscia e profumata”
“Ohhh sì…allora leccale la fica ora! Sentirai quanto è dolce e profumata!”
Marco fece smontare Teresa che si stese a terra sul tappeto a gambe aperte. Laura si avvicinò e iniziò a leccarle la figa.
“Oh cazzo sì Laura! Mmm che goduria! Uhhh leccami la fica, spingi quella lingua calda tutta dentro”
“Mmmm slurp, mamma! Allora sei davvero troia! Mmm che sapore, slurp”
“Sì che lo sono, e anche tu lo sei. Papà dai, ora ficca quel cazzone dritto tutto nella fica della tua bambina”
“Sei pronta troietta? Non si torna più indietro!”
“Oh sì papi! Scopami! Lo desidero tanto!”
E Marco Glielo infilò tutto nella fica. Che scena arrapante, se solo pensavo che fino a 24 ore prima ancora mi chiedevo con la nonna se fosse una cosa giusta…ora ne ero sicuro. Quei tre godevano come maiali, e non importava che fossero i genitori e la figlia, contava solo che stavano godendo. E dovetti iniziare a masturbarmi.
“Uhhh sìììì che bello! Più forte papiiii, mmmm”
Il rumore delle palle di Marco che schiaffeggiavano il culo di Laura era eccitantissimo e ormai ce l’avevo duro come il marmo.
“Carlo…uhhhh…mentre continuiamo a raccontarti tutto facciamo una piccola deviazione sul tema…vedo che sei molto eccitato…dai infilami quel bel cazzo in bocca” - disse Teresa
Mi avvicinai a Teresa e glielo ficcai in bocca. Lei me lo leccava, me lo succhiava, passava a leccarmi le palle…era una goduria. E il tutto mentre io ero di fronte e sua figlia che le leccava la fica e nel frattempo veniva scopata da suo padre. Le toccai quelle belle tette sode.
“Dai ragazzo, strizza i capezzoli di mia moglie, quella vacca non aspetta altro!” - disse Marco
E mentre lo facevo, uscì dalla fica di Laura, si stese obliquo a terra e iniziò a scopare Teresa che era rimasta nella stessa posizione in cui Laura le stava leccando la figa. Nel mentre che Marco pompava, Laura le accarezzava il clitoride, e prontamente riprendeva il cazzo di suo padre con la mano infilandolo di nuovo nella fica di sua madre ogni qualvolta questo usciva accidentalmente.
“Ohhh papi, sfondale la fica, come hai fatto con me! Falla godere questa puttana!”
“Carlo, adesso devi staccarti un attimo, per farti vedere come abbiamo continuato serve che tu non ci sia…uhhh” - mi disse Teresa.
“Ok. Dunque…Vieni qua troietta di mamma, fatti leccare in bocca!”
Laura si distese sulla mamma e iniziò a baciarla e leccarle in bocca. Io non sapendo che fare mi misi dietro di lei e iniziai a scoparla.
“Slurp mmmm mamma, uhhh che lingua calda e umida…mmm siamo due troie vere uhhh”
Dopo pochi minuti Marco uscì da Teresa e prese Laura per i capelli, tirandola verso il basso.
“Troia, lecca la fica di tua madre adesso, da brava, come prima. Adesso voglio sbattertelo in culo! Ti va?”
“Mmmm sì papi, voglio provare. Hai visto quanto sono troia? Mi è piaciuto tutto fino adesso e non vedo l’ora di provare quel tuo grosso cazzo nel culo!”
“Carlo, devi spostarti ora, a questo punto me la sono inculata. Magari quel cazzo dallo a quell’altra puttana di Teresa”
“Ohhh papà, dai, non vedo l’ora di sentirlo nel culo! Ti eccita incularti la tua bambina?”
“Mmmm mamma mia se mi arrapa. L’avessimo saputo prima tutti avremmo iniziato molto prima, che era anche più eccitante!”
Io ripresi a farmelo succhiare da Teresa mentre guardavo negli occhi Laura che lo prendeva in culo da suo padre.
“Oh sìììì che culo stretto! Mmmm che troietta che sei Laura! Ora voglio ficcartelo tutto dentro, uhhh cosìììì”
“Ahhh uhhh sììì dai papà! Che bellooo! Godoooo!”
Per vari minuti mentre io mi facevo fare un pompino da Teresa, Marco si inculò Laura, poi cambiava posizione e la metteva a terra a gambe larghe per scoparsela di nuovo in fica e viceversa.
“Mamma, vuoi che ti infili le mie dita nella fica?” disse Laura
“Mmmm sì tesoro vai, ti prego!”
E Laura affondò le sue dita nella fica della madre. Prima una, poi due, poi tre…fino ad affondarci tutta la mano. Solo a guardare godevo come un maiale…
“Ora viene la parte in cui papà esce dalla mia fica e sborra addosso a mamma, ma visto che sei quasi pronto anche tu sborrate insieme ok?”
Marco, indicandomi di sborrarle sulla fica mi fece avvicinare e le venimmo copiosamente addosso.
“Ohh papi…perché non mi sei venuto nel culo? Volevo andare fino in fondo…”
“Uff, non c’era tempo per chiedertelo…e non sapevo se eri pronta anche a questo. La prossima volta, tesoro”
Laura leccò il nostro sperma dalla fica di Teresa e poi la baciò, spargendolo e sputandoglielo in bocca.
“Ragazzi è stato fantastico! Il sesso in famiglia è una perversione unica! E tutto questo già la prima volta?” dissi sorpreso
“Che ci vuoi fare, abbiamo fatto anche più lentamente di così, ma più andavamo avanti e più avevo voglia di sesso con papà e mamma”
“Ma toglimi una curiosità, mica eri ancora vergine?”
“Nooo. A parte il fatto che è da quando avevo 12 anni che mi masturbavo anche violentemente, per cui la prima volta in assoluto con un mio compagno di scuola, quando avevo 14 anni, di cui ti ho già parlato, non è stata esattamente da vergine”
“Capisco…. Comunque sono davvero esterrefatto…fino a ieri non credevo minimamente che avrei potuto accettare una cosa del genere…e oggi mi trovo coinvolto in prima persona e mi piace anche!”
“Vedi Carlo, nemmeno noi ci sognavamo di provare cose del genere, ma poi ci siamo anche documentati su internet, abbiamo chattato con persone attratte da loro parenti, altre che dicevano di essere già coinvolte in questa pratica…chiaramente distinguere la realtà dalla fantasia in rete è impossibile, perché nessuno sano di mente si esporrebbe in prima persona su temi giudicati immorali dalla società, e che per giunta sono anche reato, ma nulla toglie che molte di queste persone abbiano solo leggermente modificato la realtà per non far capire all’esterno che sia realmente vera, inventando situazioni mai vissute un po’ più spinte di quanto abbiano fatto nella realtà…pubblicando foto prese in rete e spacciandole per proprie e via dicendo. Mentre in realtà il discorso di fondo esiste per loro, sta a noi capire se è reale o meno” - disse criptico Marco
“Oh andiamo, lo vuoi scimunire a questo povero ragazzo? Ascolta, quello che Marco voleva dire è che a prescindere dal fatto se le persone con cui abbiamo parlato fingessero o meno, ci siamo resi conto di come almeno dal punto di vista della fantasia pura l’incesto fosse molto comune. Non sai quante persone hanno questa fantasia, che poi abbiano il coraggio o meno di applicarla nella realtà è ininfluente, molto dipende da quanto siano davvero attratti da un parente e quanto condizionabili siano le loro menti, che risentono del fatto che è un tabù che loro vedono come insormontabile.” - spiegò Teresa
“Già, e non sai quante persone hanno paura di esplorare e sondare il terreno in famiglia per paura…quando magari verrebbero anche corrisposti. E si perdono tutto il divertimento, non è giusto. Per questo lo abbiamo accettato…ci abbiamo visto analogie con l’omosessualità, che un tempo era vista come una malattia, una devianza, un tabù di cui non parlare in pubblico. Oggi fortunatamente si è andati oltre, sebbene ci siano ancora tanti idioti che non lo accettano, e ci siamo detti che forse la speranza era che anche con l’incesto un giorno poteva essere la stessa cosa, che un giorno verrà accettato non come una devianza mentale ma come un normale gusto personale di tipo sessuale.” - chiosò Marco
“Per quanto mi riguarda queste cose non le sapevo ancora, ma ricordo bene quella volta che guardai mio padre masturbarsi…mi sentii strana, quello era un argomento che fino ad allora non mi era mai passato per la testa. Nemmeno lo sapevo che era un tabù sessuale…però avvertivo un senso di destabilizzazione. Sapevo che mi era piaciuto guardarlo, ma non capivo perché, né se era giusto e normale. Però penso di essere stata sempre abbastanza intelligente e almeno su quell’argomento non ero condizionabile da niente e nessuno. Ragionai bene per qualche ora chiusa in camera mia e decisi che non ero impazzita di punto in bianco, e che forse questa cosa dovevo affrontarla, tanto più che ero certa ormai che anche mio padre e, credevo bene, anche mia madre, provassero le stesse cose, e la probabilità che ci fossimo impazziti tutti all’improvviso era molto bassa. E successe quello che hai visto”
“Beh sono d’accordo, per me è stata la stessa cosa…il parlarne con mia nonna mi destabilizzava. Poi lei si spogliò e mi sentii ancora più strano a immaginare certe cose, ma è stato solo appena la nonna ha posato la sua bocca sul mio cazzo che ho capito perfettamente che era quello che volevo.”
“Bene, allora questione chiusa…da oggi in poi ci divertiremo…anzi, porta anche i tuoi nonni da noi qualche volta” disse Laura
“Certamente! Non vedo l’ora…”
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