Il ricordo

di
genere
pulp

Si ricorda di quei bei tempi dove l’ordine erano sovrano, si ricordava dei fiori che gli erano stati donati, si ricordava di quanto amore avesse ricevo senza dare nulla in cambio.
Si, lei in fondo lo amava, aveva rigettato il suo amore per una sciocchezza.
I TG i social davano solo notizie orrende, uomini sempre più nudi e depravati, donne sempre più vestite e posate.
Era giusto vivere in questo medioevo?
Lei si rispose, no, lui mi amava ed io lo rifiutato, unico che veramente faceva andare il cervello, unico che si era sempre sacrificato per gli altri.
Il mondo aveva perso la sua guida, colpa delle donne che lo avevano ferito.
Dovevano assolutamente rimediare e tra altro in fretta prima di altri strani eventi.
Rose, Girasoli, un mazzo di fiori, orami lei non sapeva più cosa volesse quel uomo di grandi vedute e di così alti principi.
L’orologio biologico chiamava e il momento della riproduzione era propizio, fertile si sentiva, di genetica buona voleva il padre.
Una selezione fece, ma solo uno tra molti era il più compatibile.
Lei sentì il suo ODORE di pura essenza mascolina.
Aveva talenti che ne anche lei si aspettava che lui li avesse, impensabili.
A far l’amore comincia sempre il più unico e più raro fra tutto gli uomini.
scritto il
2025-05-01
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