Judy e l'autoerotismo
di
Grendizer73
genere
etero
Ciao a tutti i miei lettori. Volevo ricordarvi che sono davvero un fotoamatore (di Pavia) e, se siete donne e volete essere fotografate o se volete organizzare uno shooting per (o con) vostra moglie/compagna scrivetemi: dvphoto73@gmail.com
Qualche estate fa sono andato in vacanza in Veneto e, come faccio spesso, ho pubblicato un annuncio in cui cercavo modelle su un portale di fotografia. Mi risponde questa ragazza giovane (19 anni) con poca esperienza ma delle belle foto nel profilo. Fissiamo la tipologia di scatti (nudo erotico e bdsm), compenso e data.
Arriva il giorno e mi raggiunge in appartamento. La ragazza è alla circa 1,70, pelle scura (origine africana) molto bella, ma con un naso un po' grosso. Inoltre aveva un taglio di capelli capelli bruttino, sembrava artigianale. In compenso aveva un gran fisico atletico unito ad una 3a di seno, abbondante e pieno. Nel complesso era una bella presenza.
Ovviamente non sa posare e non sa cambiare espressione del viso. Ormai sono abituato, quindi la metto io in posa e le chiedo di mantenere uno sguardo neutro. È stato piuttosto impegnativo perché dovevo mettere in posa ogni parte del suo corpo come se fosse un manichino. In compenso ho avuto modo di avere un contatto col suo corpo. Soprattutto gambe e braccia ma anche col busto. Judy si lasciava manipolare e non reagiva anche quando le sfioravo le parti intime.
Per i primi scatti ha tenuto gli stessi vestiti con cui è venuta perché erano carini: camicetta e minigonna bianchi e neri e un intimo nero sexy. Quando si è spogliata l'ho anche messa in posa su come mettere le mani sui seni o in mezzo alle gambe. Si è lasciata toccare senza nemmeno un brivido, come se fosse una cosa naturale. Evitando questo imbarazzo sono riuscito a scattare alcune foto molto belle e alcune molto erotiche.
Come secondo set ho usato il solito kit bdsm: polsiere, cavigliere, collare, gag ball e mollettine. Si è lasciata "vestire" da me. Per mettere le mollette ho stuzzicato un po' i suoi grossi capezzoli e poi le ho agganciate. Solo un fremito mi ha fatto capire che non era proprio un blocco di ghiaccio. Le ho detto che, se era d'accordo avrei fatto scatti pov, spiegando cosa fosse. Lei ha accettato facendo cenno con la testa. Così ho fatto foto in cui la mia mano le accarezzava il viso e il ventre, per poi passare sui seni che ho massaggiato con delicatezza fino ad arrivare ai capezzoli che ho torturato un po' tirando colpetti alle mollette. In realtà nemmeno in quel caso ho avuto una reazione così ho posizionato il cellulare su un treppiede per riprendere, mi sono messo dietro di lei e ho iniziato a massaggiare entrambi i seni alternando piccoli colpi alle mollette. La sua reazione è stata di appoggiarsi al mio petto. Inizialmente ha provato piacere poi ha iniziato a sbavare e gemere di dolore. Le ho rimosso gag ball e mollette e ha emesso un piccolo urlo. L'ho accarezzata per farla rilassare.
Nel giro di poco si riprende e facciamo altre foto erotiche in cui le dico che avrei fatto scatti in cui le mie dita avrebbero aperto le labbra della figa. Lei ha risposto che non era un problema. Le ho fatto appoggiare la pancia sopra un tavolo, le braccia legate dietro la schiena e le gambe divaricate e legate alle gambe del tavolo. Ho fatto alcune foto e poi mi sono messo tra le sue gambe e ho allargato le labbra. La figa era di un bel colore rosa. Ero tentato di dare una leccata ma non ero sicuro fin dove fosse disponibile ad arrivare. Per non rischiare ho preferito valutare la sua reazione nel vedere il prossimo kit bdsm.
Si tratta di un unico pezzo composto da un piccolo appoggia collo,, due polsiere che bloccavano le mani della ragazza vicino alle spalle e due cavigliere che bloccano le gambe tenendole divaricate. In poche parole il kit la faceva stare a pancia in giù, col viso sul cuscino e le mani vicine al viso, il sedere rivolto verso l'alto e gambe aperte con bella vista in mezzo. Anche se era già stata legata le ho spiegato bene come funzionava e che avrei fatto altro pov. Judy ha accettato e l'ho aiutata a entrare nella strana imbracatura.
È stata la prima modella a usarla così l'ho esaminata con calma per valutarla. Non è un kit particolarmente comodo, ma dal bdsm non te lo aspetti. A parte le catene non regolabili (il kit è adatto ad una ragazza alta circa 1,70 al massimo) devo dire che non era male. Judy non si sentiva tirare né sentiva dolore. E la vista che forniva era eccellente. La schiava che la indossa assume contemporaneamente una posizione remissiva e di "pronta all'uso". È un accessorio di cui consiglio l'acquisto.
Per prima cosa giro un video per riprendere la ragazza a 360 gradi. Poi scatto alcune foto da varie posizioni. Infine mi metto in mezzo alle sue gambe e scatto con le mie dita che le allargano le labbra. Questa volta mi sono spinto oltre. Ho cominciato a sfregare il dito tra le labbra per testare la reazione e, in poco tempo, ho sentito umido. Allora ho girato il dito e l'ho infilato molto piano. L'umido è aumentato quindi ho iniziato a penetrarla con un dito, poi due, poi due nella figa e uno nel culo. Ha accolto tutte le dita e cominciava a godere. Visto che era in una posizione scomoda (e speravo di fare altro), l'ho liberata dal kit. Pensavo (speravo) di spogliarmi ma lei, appena libera, mi ha preso la mano con cui l'ho penetrata e...
Da qui il titolo del racconto. Ha usato la mia mano come un toy con cui masturbarsi. Mi ha fatto allungare indice, medio e anulare e poi si è scopata le dita. Era eccitatissima al punto che non credo agisse in maniera razionale ma solo istintiva. Voleva godere ma alle sue condizioni. Io mi limitavo a tenere ferme le dita e ad ammirarla. Non mi è mai capitata una situazione del genere. Ho masturbato donne varie volte ma, appunto, ero io che masturbavo. Con Judy mi sentivo un toy umano. È stato molto divertente ma anche una tortura. Mi stavo eccitando anch'io ma ero ancora vestito e cominciavo a temere che sarei rimasto così.
La ragazza è andata avanti così per parecchio. All'improvviso si è girata (era a pecorina), ha puntato le mie dita verso l'alto e si è impalata abbracciandomi. Stringendomi forte ha continuato a scoparmi le dita fino a venire. Una volta raggiunto l'orgasmo si è come svegliata da un sogno. Sembrava imbarazzata mentre si staccava da me e mi ha chiesto se poteva farsi una doccia. Finita la doccia si è rivestita e, come se non fosse successo niente, mi ha detto che ci saremo sentiti per la selezione delle foto da pubblicare e poi se ne è andata.
Io sono rimasto lì, eccitato e senza la possibilità di soddisfarmi da solo visto che la mano era già stata usata a lungo ed era dolorante...
Qualche estate fa sono andato in vacanza in Veneto e, come faccio spesso, ho pubblicato un annuncio in cui cercavo modelle su un portale di fotografia. Mi risponde questa ragazza giovane (19 anni) con poca esperienza ma delle belle foto nel profilo. Fissiamo la tipologia di scatti (nudo erotico e bdsm), compenso e data.
Arriva il giorno e mi raggiunge in appartamento. La ragazza è alla circa 1,70, pelle scura (origine africana) molto bella, ma con un naso un po' grosso. Inoltre aveva un taglio di capelli capelli bruttino, sembrava artigianale. In compenso aveva un gran fisico atletico unito ad una 3a di seno, abbondante e pieno. Nel complesso era una bella presenza.
Ovviamente non sa posare e non sa cambiare espressione del viso. Ormai sono abituato, quindi la metto io in posa e le chiedo di mantenere uno sguardo neutro. È stato piuttosto impegnativo perché dovevo mettere in posa ogni parte del suo corpo come se fosse un manichino. In compenso ho avuto modo di avere un contatto col suo corpo. Soprattutto gambe e braccia ma anche col busto. Judy si lasciava manipolare e non reagiva anche quando le sfioravo le parti intime.
Per i primi scatti ha tenuto gli stessi vestiti con cui è venuta perché erano carini: camicetta e minigonna bianchi e neri e un intimo nero sexy. Quando si è spogliata l'ho anche messa in posa su come mettere le mani sui seni o in mezzo alle gambe. Si è lasciata toccare senza nemmeno un brivido, come se fosse una cosa naturale. Evitando questo imbarazzo sono riuscito a scattare alcune foto molto belle e alcune molto erotiche.
Come secondo set ho usato il solito kit bdsm: polsiere, cavigliere, collare, gag ball e mollettine. Si è lasciata "vestire" da me. Per mettere le mollette ho stuzzicato un po' i suoi grossi capezzoli e poi le ho agganciate. Solo un fremito mi ha fatto capire che non era proprio un blocco di ghiaccio. Le ho detto che, se era d'accordo avrei fatto scatti pov, spiegando cosa fosse. Lei ha accettato facendo cenno con la testa. Così ho fatto foto in cui la mia mano le accarezzava il viso e il ventre, per poi passare sui seni che ho massaggiato con delicatezza fino ad arrivare ai capezzoli che ho torturato un po' tirando colpetti alle mollette. In realtà nemmeno in quel caso ho avuto una reazione così ho posizionato il cellulare su un treppiede per riprendere, mi sono messo dietro di lei e ho iniziato a massaggiare entrambi i seni alternando piccoli colpi alle mollette. La sua reazione è stata di appoggiarsi al mio petto. Inizialmente ha provato piacere poi ha iniziato a sbavare e gemere di dolore. Le ho rimosso gag ball e mollette e ha emesso un piccolo urlo. L'ho accarezzata per farla rilassare.
Nel giro di poco si riprende e facciamo altre foto erotiche in cui le dico che avrei fatto scatti in cui le mie dita avrebbero aperto le labbra della figa. Lei ha risposto che non era un problema. Le ho fatto appoggiare la pancia sopra un tavolo, le braccia legate dietro la schiena e le gambe divaricate e legate alle gambe del tavolo. Ho fatto alcune foto e poi mi sono messo tra le sue gambe e ho allargato le labbra. La figa era di un bel colore rosa. Ero tentato di dare una leccata ma non ero sicuro fin dove fosse disponibile ad arrivare. Per non rischiare ho preferito valutare la sua reazione nel vedere il prossimo kit bdsm.
Si tratta di un unico pezzo composto da un piccolo appoggia collo,, due polsiere che bloccavano le mani della ragazza vicino alle spalle e due cavigliere che bloccano le gambe tenendole divaricate. In poche parole il kit la faceva stare a pancia in giù, col viso sul cuscino e le mani vicine al viso, il sedere rivolto verso l'alto e gambe aperte con bella vista in mezzo. Anche se era già stata legata le ho spiegato bene come funzionava e che avrei fatto altro pov. Judy ha accettato e l'ho aiutata a entrare nella strana imbracatura.
È stata la prima modella a usarla così l'ho esaminata con calma per valutarla. Non è un kit particolarmente comodo, ma dal bdsm non te lo aspetti. A parte le catene non regolabili (il kit è adatto ad una ragazza alta circa 1,70 al massimo) devo dire che non era male. Judy non si sentiva tirare né sentiva dolore. E la vista che forniva era eccellente. La schiava che la indossa assume contemporaneamente una posizione remissiva e di "pronta all'uso". È un accessorio di cui consiglio l'acquisto.
Per prima cosa giro un video per riprendere la ragazza a 360 gradi. Poi scatto alcune foto da varie posizioni. Infine mi metto in mezzo alle sue gambe e scatto con le mie dita che le allargano le labbra. Questa volta mi sono spinto oltre. Ho cominciato a sfregare il dito tra le labbra per testare la reazione e, in poco tempo, ho sentito umido. Allora ho girato il dito e l'ho infilato molto piano. L'umido è aumentato quindi ho iniziato a penetrarla con un dito, poi due, poi due nella figa e uno nel culo. Ha accolto tutte le dita e cominciava a godere. Visto che era in una posizione scomoda (e speravo di fare altro), l'ho liberata dal kit. Pensavo (speravo) di spogliarmi ma lei, appena libera, mi ha preso la mano con cui l'ho penetrata e...
Da qui il titolo del racconto. Ha usato la mia mano come un toy con cui masturbarsi. Mi ha fatto allungare indice, medio e anulare e poi si è scopata le dita. Era eccitatissima al punto che non credo agisse in maniera razionale ma solo istintiva. Voleva godere ma alle sue condizioni. Io mi limitavo a tenere ferme le dita e ad ammirarla. Non mi è mai capitata una situazione del genere. Ho masturbato donne varie volte ma, appunto, ero io che masturbavo. Con Judy mi sentivo un toy umano. È stato molto divertente ma anche una tortura. Mi stavo eccitando anch'io ma ero ancora vestito e cominciavo a temere che sarei rimasto così.
La ragazza è andata avanti così per parecchio. All'improvviso si è girata (era a pecorina), ha puntato le mie dita verso l'alto e si è impalata abbracciandomi. Stringendomi forte ha continuato a scoparmi le dita fino a venire. Una volta raggiunto l'orgasmo si è come svegliata da un sogno. Sembrava imbarazzata mentre si staccava da me e mi ha chiesto se poteva farsi una doccia. Finita la doccia si è rivestita e, come se non fosse successo niente, mi ha detto che ci saremo sentiti per la selezione delle foto da pubblicare e poi se ne è andata.
Io sono rimasto lì, eccitato e senza la possibilità di soddisfarmi da solo visto che la mano era già stata usata a lungo ed era dolorante...
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