Cleo la senza limiti 5
di
Grendizer73
genere
dominazione
Ciao a tutti i miei lettori. Grazie per seguirmi regolarmente. Ricordo che sono davvero un fotoamatore e che i racconti sono tratti da storie che mi sono capitate. Solo i nomi delle ragazze sono stati modificati. Se qualche donna/trans tra le lettrici volesse essere fotografata (io sono a Pavia) mi scriva: dvphoto73@gmail.com
Nel periodo caldo mi vedo più spesso con le mie preferite. Cleo, oltretutto, è l'unica che mi scrive per fare due chiacchiere e che mi contatta lei se non le scrivo per un po', cosa che mi fa piacere.
Le avevo chiesto, per il viaggio, di indossare indumenti facilmente rimovibili. In auto le ho mostrato il cellulare fissato al cruscotto e le ho proposto di fare video selfie come aveva già fatto Annalisa. Cleo si preoccupa di più di non farsi vedere dal pubblico, però adora esibirsi. Ha iniziato con qualche foto di prova.
Non appena trovata la posizione giusta ha indossato una maschera e ha cominciato a riprendersi. All'inizio mostrava un accenno di seno o le gambe scoperte. Ben presto, però, si è spogliata del tutto (tanto la portiera la copriva) e si è scatenata. Vi dico solo che non è bastato il tragitto "stazione - motel" per soddisfarla ma ho dovuto percorrere due volte la tangenziale di Pavia prima che fosse soddisfatta dal numero di video. Mi chiedo cosa potrebbero fare lei e Annalisa insieme..
Arrivati al motel lei era praticamente nuda. Prima di scendere dall'auto l'ho accarezzata, baciata con passione e infilato due dita in figa. Era già molto bagnata e, ricordando quanto spruzza quando viene, ho preferito spostarmi in camera. L'ho fatta scendere nuda e ho tardato un po' ad aprire la porta ma non è passato nessuno.
Una volta dentro l'ho fatta appoggiare sulla sedia con il petto sullo schienale e il volto rivolto verso la seduta. L'ho masturbata ancora un po' per tenerla eccitata e non farle pensare a cosa le stavo facendo. Ho preso delle corde da bondage e l'ho fissata alla sedia (non molto alta, per fortuna). Le braccia erano tese in avanti e il viso tendeva in basso verso la seduta. Le gambe erano ben aperte e il sedere sollevato e pronto all'uso. Ho ripreso a masturbarla per distrarla e ho preso un frustino, non il solito cinese ma una verga sottile in un materiale plastico.
Ho infilato il pene nella figa e l'ho montata lentamente. Dopo essermi assicurato che Cleo stesse godendo, ho dato una frustata leggera. Lei è sobbalzata più per la sorpresa che per il dolore. Ho continuato a montarla alternando colpi di frusta sul sedere, sempre più forte ma senza esagerare.
Cleo non ama essere legata e ancor meno il dolore. Se, però, è eccitata, si può farle quasi ogni cosa e non si opporre. Anche quel giorno, pur soffrendo per le frustrate, il piacere che provava era maggiore. Quindi ha accettato il dolore.
Ogni frustrata era causa di una piccola contrazione che ha accelerato l'arrivo del mio orgasmo e le sono venuto dentro. Considerando la produzione liquido che ho sentito dentro ho intuito che fosse venuta anche lei.
Quando l'ho liberata ha guardato i segni sul sedere commentando che, essere posseduta in quel modo, le piaceva ma si augurava che non le provocassi segni permanenti. Non era mia intenzione sfregiarla ma solo addestrarla come schiava, in maniera soft per non spaventarla. Comunque stava iniziando a piacerle come la trattavo. Non per niente è di indole remissiva anche al di là del sesso.
Una volta ripresi ci siamo dedicati alle foto, ma io stavo già pensando ad un nuovo gioco bdsm.
Terminati gli scatti (le piace scopare ma anche essere fotografata e non si scopa finché non è soddisfatta dalle foto) la faccio sedere, nuda, sulla sedia. Con il solito kit bdsm le ho legato le braccia dietro la schiena e contro lo schienale, le gambe, semi aperte, legate alle gambe della sedia. L'ho baciata, accarezzata, esplorata con le dita per eccitarla ancora. Poi le ho messo una corda da bondage attorno al collo.
Quando l'ha vista mi ha lanciato uno sguardo preoccupato, ma l'ho tranquillizzata e le ho avvicinato il cazzo semi eretto. A quella vista si è dimenticata la corda e ha ingoiato il pene, succhiandolo con la solita foga. Questa volta l'ho lasciata fare. Dopo qualche istante ho stretto un po' la corda. Lei si è fermata e poi ha lasciato il cazzo per cercare di respirare. Ho rilasciato la corda e Cleo ha preso un po' di fiato prima di lanciarsi sull'adorato cazzo.
Facendo lunghe pause (in cui godeva a succhiare) le ho stretto il collo varie volte, ogni volta tenendo il cazzo nella sua gola un po' più a lungo e tenendo la corda stretta per lo stesso tempo. Quando le mancava il fiato si sfilava e io mollavo la corda. Lei prendeva fiato e ricominciava. Non ha mai emesso un lamento per il "breath play".
Credo di aver ripetuto il gioco almeno una decina di volte, le ultime tre ho trattenuto qualche istante anche mentre cercava di sfilarsi. All'ultimo l'ho stretta fino a che non le sono venuto in gola.
Lei ha ansimato e tossito per un po' e poi mi ha detto:" cavolo, questa volta ci hai dato dentro!". Al che le ho risposto che intendo farla diventare una mia schiava sessuale e che, da ora in poi, dovrà ubbidire a tutti i miei ordini. Anche quelli che comportano il subire dolore. Lei si è solo raccomandata di non subire lividi permanenti, per il resto potevo farle ciò che volevo.
L'ho liberata e l'ho fatta mettere a 4 zampe sul letto. Ho acceso il cellulare per fare un video (a Cleo piace molto l'idea) e ho fatto in modo che di me si vedessero solo le braccia, così che Cleo potesse rivenderlo.
Ho iniziato a infilare un dito nella figa e a masturbarla. Lei era già molto bagnata e ha apprezzato l'esplorazione. Sono passato subito a due dita, poi ho infilato l'indice dell'altra mano. Era un lago, gemeva di piacere e si muoveva per farsi penetrare di più. L'indice della seconda mano l'ho avvicinato al buco del culo, buco che ha subito mosso per invitarmi a entrare.
Con la lubrificazione il dito non solo è entrato agevolmente nel culo ma ne è stato risucchiato. Nel giro di pochi istanti Cleo aveva quattro dita nella figa e 4 nel culo e stava impazzendo di piacere. Ansimava e si agitava, si sentiva piena ma cercava anche di masturbarsi. Ho cercato di infilare tutta la mano ma 4 dita per buco era il limite (ma ci riproverò).
Dopo alcuni minuti di "masturbazione", Cleo ha raggiunto un doppio orgasmo molto forte e...molto produttivo. Per fortuna avevamo finito di usare il letto.
In seguito il video (montato e con alcuni tagli in cui mi si vedeva o si vedeva il viso di Cleo) è stato messo in vendita ed è stato molto apprezzato perché, negli incontri futuri, ne abbiamo girati altri.
Nel periodo caldo mi vedo più spesso con le mie preferite. Cleo, oltretutto, è l'unica che mi scrive per fare due chiacchiere e che mi contatta lei se non le scrivo per un po', cosa che mi fa piacere.
Le avevo chiesto, per il viaggio, di indossare indumenti facilmente rimovibili. In auto le ho mostrato il cellulare fissato al cruscotto e le ho proposto di fare video selfie come aveva già fatto Annalisa. Cleo si preoccupa di più di non farsi vedere dal pubblico, però adora esibirsi. Ha iniziato con qualche foto di prova.
Non appena trovata la posizione giusta ha indossato una maschera e ha cominciato a riprendersi. All'inizio mostrava un accenno di seno o le gambe scoperte. Ben presto, però, si è spogliata del tutto (tanto la portiera la copriva) e si è scatenata. Vi dico solo che non è bastato il tragitto "stazione - motel" per soddisfarla ma ho dovuto percorrere due volte la tangenziale di Pavia prima che fosse soddisfatta dal numero di video. Mi chiedo cosa potrebbero fare lei e Annalisa insieme..
Arrivati al motel lei era praticamente nuda. Prima di scendere dall'auto l'ho accarezzata, baciata con passione e infilato due dita in figa. Era già molto bagnata e, ricordando quanto spruzza quando viene, ho preferito spostarmi in camera. L'ho fatta scendere nuda e ho tardato un po' ad aprire la porta ma non è passato nessuno.
Una volta dentro l'ho fatta appoggiare sulla sedia con il petto sullo schienale e il volto rivolto verso la seduta. L'ho masturbata ancora un po' per tenerla eccitata e non farle pensare a cosa le stavo facendo. Ho preso delle corde da bondage e l'ho fissata alla sedia (non molto alta, per fortuna). Le braccia erano tese in avanti e il viso tendeva in basso verso la seduta. Le gambe erano ben aperte e il sedere sollevato e pronto all'uso. Ho ripreso a masturbarla per distrarla e ho preso un frustino, non il solito cinese ma una verga sottile in un materiale plastico.
Ho infilato il pene nella figa e l'ho montata lentamente. Dopo essermi assicurato che Cleo stesse godendo, ho dato una frustata leggera. Lei è sobbalzata più per la sorpresa che per il dolore. Ho continuato a montarla alternando colpi di frusta sul sedere, sempre più forte ma senza esagerare.
Cleo non ama essere legata e ancor meno il dolore. Se, però, è eccitata, si può farle quasi ogni cosa e non si opporre. Anche quel giorno, pur soffrendo per le frustrate, il piacere che provava era maggiore. Quindi ha accettato il dolore.
Ogni frustrata era causa di una piccola contrazione che ha accelerato l'arrivo del mio orgasmo e le sono venuto dentro. Considerando la produzione liquido che ho sentito dentro ho intuito che fosse venuta anche lei.
Quando l'ho liberata ha guardato i segni sul sedere commentando che, essere posseduta in quel modo, le piaceva ma si augurava che non le provocassi segni permanenti. Non era mia intenzione sfregiarla ma solo addestrarla come schiava, in maniera soft per non spaventarla. Comunque stava iniziando a piacerle come la trattavo. Non per niente è di indole remissiva anche al di là del sesso.
Una volta ripresi ci siamo dedicati alle foto, ma io stavo già pensando ad un nuovo gioco bdsm.
Terminati gli scatti (le piace scopare ma anche essere fotografata e non si scopa finché non è soddisfatta dalle foto) la faccio sedere, nuda, sulla sedia. Con il solito kit bdsm le ho legato le braccia dietro la schiena e contro lo schienale, le gambe, semi aperte, legate alle gambe della sedia. L'ho baciata, accarezzata, esplorata con le dita per eccitarla ancora. Poi le ho messo una corda da bondage attorno al collo.
Quando l'ha vista mi ha lanciato uno sguardo preoccupato, ma l'ho tranquillizzata e le ho avvicinato il cazzo semi eretto. A quella vista si è dimenticata la corda e ha ingoiato il pene, succhiandolo con la solita foga. Questa volta l'ho lasciata fare. Dopo qualche istante ho stretto un po' la corda. Lei si è fermata e poi ha lasciato il cazzo per cercare di respirare. Ho rilasciato la corda e Cleo ha preso un po' di fiato prima di lanciarsi sull'adorato cazzo.
Facendo lunghe pause (in cui godeva a succhiare) le ho stretto il collo varie volte, ogni volta tenendo il cazzo nella sua gola un po' più a lungo e tenendo la corda stretta per lo stesso tempo. Quando le mancava il fiato si sfilava e io mollavo la corda. Lei prendeva fiato e ricominciava. Non ha mai emesso un lamento per il "breath play".
Credo di aver ripetuto il gioco almeno una decina di volte, le ultime tre ho trattenuto qualche istante anche mentre cercava di sfilarsi. All'ultimo l'ho stretta fino a che non le sono venuto in gola.
Lei ha ansimato e tossito per un po' e poi mi ha detto:" cavolo, questa volta ci hai dato dentro!". Al che le ho risposto che intendo farla diventare una mia schiava sessuale e che, da ora in poi, dovrà ubbidire a tutti i miei ordini. Anche quelli che comportano il subire dolore. Lei si è solo raccomandata di non subire lividi permanenti, per il resto potevo farle ciò che volevo.
L'ho liberata e l'ho fatta mettere a 4 zampe sul letto. Ho acceso il cellulare per fare un video (a Cleo piace molto l'idea) e ho fatto in modo che di me si vedessero solo le braccia, così che Cleo potesse rivenderlo.
Ho iniziato a infilare un dito nella figa e a masturbarla. Lei era già molto bagnata e ha apprezzato l'esplorazione. Sono passato subito a due dita, poi ho infilato l'indice dell'altra mano. Era un lago, gemeva di piacere e si muoveva per farsi penetrare di più. L'indice della seconda mano l'ho avvicinato al buco del culo, buco che ha subito mosso per invitarmi a entrare.
Con la lubrificazione il dito non solo è entrato agevolmente nel culo ma ne è stato risucchiato. Nel giro di pochi istanti Cleo aveva quattro dita nella figa e 4 nel culo e stava impazzendo di piacere. Ansimava e si agitava, si sentiva piena ma cercava anche di masturbarsi. Ho cercato di infilare tutta la mano ma 4 dita per buco era il limite (ma ci riproverò).
Dopo alcuni minuti di "masturbazione", Cleo ha raggiunto un doppio orgasmo molto forte e...molto produttivo. Per fortuna avevamo finito di usare il letto.
In seguito il video (montato e con alcuni tagli in cui mi si vedeva o si vedeva il viso di Cleo) è stato messo in vendita ed è stato molto apprezzato perché, negli incontri futuri, ne abbiamo girati altri.
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