Una boccata d'aria
di
Sara1994
genere
etero
Non riesco a dormire, fa caldo, con la finestra aperta arriva un po’ di brezza dal mare ma non mi basta, che siano le prime scalmane della menopausa? Mi sembra un po’ presto, non ho ancora 40 anni, mio marito dorme e russa al mio fianco, forse è anche per questo che non riesco ancora a dormire, è l’una e continuo a rigirarmi nel letto, vasta scendo a fare due passi sulla spiaggia di fronte all’albergo, nonostante sia nuda, non riesco a dormire con qualcosa addosso, non accendo la luce per non disturbarlo, recupero un poncho, che mi arriva comunque a metà coscia, per proteggermi comunque dall’aria troppo fresca della notte, prendo i sandali ed esco, appena attraversata la strada, dopo uno stretto marciapiede, sono sulla sabbia, tolgo i sandali, mi piace camminare sulla sabbia, è ancora tiepida, arrivo fino al bagnasciuga e mi siedo per terra guardando il mare illuminato da una bella luna piena, appena oltre il bagnasciuga mi sdraio sulla sabbia, sto bene adesso.
Un vocio di gente che urla e schiamazza uscendo dal ristorante dell’albergo, una compagnia di turisti che ho intravisto in sala, un gruppo di giovani, devono aver anche bevuto troppo perché qualcuno accenna anche una canzone, qualcuno urla
- Chi fa il bagno di mezzanotte?
Qualcuno risponde
- Mezzanotte è passata
Qualcun altro
- Io, io, io
Con gli occhi chiusi mi godo l’aria fresca, sento il loro vociare in acqua, poi si calma, staranno andando via, una voce, invece
- Signora vieni a fare il bagno con noi?
Apro gli occhi, alla luce della luna vedo un ragazzo completamente nudo in piedi al mio fianco, gocciola sulla sabbia, rispondo di no e faccio per alzarmi ed andar via, ma lui cade in ginocchio di fianco alla mia faccia e con una mano sulla spalla mi spinge ancora sulla sabbia
- Ma come ci siamo appena conosciuti e già vuoi andar via?
Non riesco a rispondergli perché continua
- Cosa sei una puttana che sta facendo una pausa? Dai conosciamoci meglio
E dicendo così mi prende per i capelli e mi fa strisciare il suo membro bagnato sulla faccia, faccio per respingerlo ma lui con l’altra mano mi prende per il polso
- Dai che ti facciamo fare gli straordinari, apri la bocca troia
Io l’avevo aperta, in effetti, per replicare ma lui ci infilò dentro il suo cazzo bagnato, con il braccio adesso libero lo picchiavo sul fianco ma l’altra sua mano finì tra le mie gambe ed ebbi uno spasmo mentre mi toccava
- Ah neanche le mutandine eh, pronta all’uso ahahah, che fighetta stretta però, non lo fai da molto il mestiere eh
Ci aveva infilato dentro due dita, ed io cominciai a muovermi come se mi stesse scopando, poi mi lasciò la testa, si mise tra le mie gambe e mi penetrò,
- Davvero stretta, e che tette signora
Mi aveva sollevato il poncho mettendomelo in faccia, non vedevo nulla, sentivo solo le sue mani sui miei seni e la sua bocca sui miei capezzoli ed il suo uccello che andava avanti e indietro dentro di me, delle voci
- Dai riempila, guarda come le piace, abbiamo trovato anche la troia per finire la serata
Mi riempì di sborra con un sospiro soddisfatto ma subito qualcun altro prese il suo posto, cercavo di togliermi il poncho dalla faccia ma mani me lo impedivano, alla fine mi scoparono in quattro, pensai fosse finita, violentata però avevo goduto, mi vergognavo di me stessa, poi la stessa voce del primo
- Chissà se anche il culo ce l’ha così stretto
Sentendolo feci per alzarmi ma mi presero e girarono con la faccia contro la sabbia, l’avevo fatto una volta sola, molti anni prima e non mi era piaciuto affatto, avevo sentito solo tanto dolore, cercai di dire di no ma già due mani mi allargavano le chiappe e la punta di un uccello spingeva contro il mio buchino, il resto entrò a fatica e lentamente e, quando cominciò a scoparmi nel culo la mia mano corse automaticamente alla mia clitoride e ancora sentii risate di scherno e commenti
- Ehi le piace anche prenderlo nel culo, è una vera puttana
Quello che mi stava pompando con il suo cazzo nel mio sedere disse
- Sapete ragazzi non so se sia una puttana però ha un culo da far resuscitare un morto.
Anche il mio intestino venne riempito dal suo sperma ed io avevo avuto un altro paio di orgasmi di cui l’ultimo violentissimo, un altro prese il suo posto e poi qualcuno disse
- Dai facciamo una doppia
Ed eccomi in mezzo ai due ragazzi con un uccello nella vagina ed un cazzo nel culo che mi facevano ballonzolare su e giù, ancora sperma, ormai la spargevo gocciolando sulla sabbia facendola uscire dalla figa e dal culo. Mi lasciai andare sulla sabbia sfinita con la testa sopra il poncho.
- Cosa dite ragazzi le sarà piaciuto?
E un altro
- Forse no, ne voleva uno più grosso forse
Dicendo così mi si inginocchiò di fianco e piano piano infilò una mano intera nella mia figa, inarcai il mio corpo quando lo fece, poi cominciò a muoverla lentamente provocandomi spasmi incredibili, e poi cominciò a muoverla molto velocemente avanti e indietro facendomi sobbalzare ad ogni affondo, quando la tirò fuori impiastricciata dei miei umori il mio piacere schizzò fuori insieme alla mia pipì, mi lasciarono così ridendo, in ginocchio come un cagnolino mi spinsi fino all’acqua, era fredda e mi face venire i brividi ma ne ebbi un subitaneo sollievo, il culo mi bruciava e mi faceva male la pancia, non mi vergogno a dirlo svuotai anche ’'intestino, poi trascinando i piedi raggiunsi la spiaggi e raccolsi il poncho rimettendolo, poi rientrai in albergo ed in camera, mio marito quando mi infilai sotto il lenzuolo si girò e mi disse
- Sei andata prendere un po’ d’aria?
- Si, ne ho presa tanta
E mi addormentai.
Un vocio di gente che urla e schiamazza uscendo dal ristorante dell’albergo, una compagnia di turisti che ho intravisto in sala, un gruppo di giovani, devono aver anche bevuto troppo perché qualcuno accenna anche una canzone, qualcuno urla
- Chi fa il bagno di mezzanotte?
Qualcuno risponde
- Mezzanotte è passata
Qualcun altro
- Io, io, io
Con gli occhi chiusi mi godo l’aria fresca, sento il loro vociare in acqua, poi si calma, staranno andando via, una voce, invece
- Signora vieni a fare il bagno con noi?
Apro gli occhi, alla luce della luna vedo un ragazzo completamente nudo in piedi al mio fianco, gocciola sulla sabbia, rispondo di no e faccio per alzarmi ed andar via, ma lui cade in ginocchio di fianco alla mia faccia e con una mano sulla spalla mi spinge ancora sulla sabbia
- Ma come ci siamo appena conosciuti e già vuoi andar via?
Non riesco a rispondergli perché continua
- Cosa sei una puttana che sta facendo una pausa? Dai conosciamoci meglio
E dicendo così mi prende per i capelli e mi fa strisciare il suo membro bagnato sulla faccia, faccio per respingerlo ma lui con l’altra mano mi prende per il polso
- Dai che ti facciamo fare gli straordinari, apri la bocca troia
Io l’avevo aperta, in effetti, per replicare ma lui ci infilò dentro il suo cazzo bagnato, con il braccio adesso libero lo picchiavo sul fianco ma l’altra sua mano finì tra le mie gambe ed ebbi uno spasmo mentre mi toccava
- Ah neanche le mutandine eh, pronta all’uso ahahah, che fighetta stretta però, non lo fai da molto il mestiere eh
Ci aveva infilato dentro due dita, ed io cominciai a muovermi come se mi stesse scopando, poi mi lasciò la testa, si mise tra le mie gambe e mi penetrò,
- Davvero stretta, e che tette signora
Mi aveva sollevato il poncho mettendomelo in faccia, non vedevo nulla, sentivo solo le sue mani sui miei seni e la sua bocca sui miei capezzoli ed il suo uccello che andava avanti e indietro dentro di me, delle voci
- Dai riempila, guarda come le piace, abbiamo trovato anche la troia per finire la serata
Mi riempì di sborra con un sospiro soddisfatto ma subito qualcun altro prese il suo posto, cercavo di togliermi il poncho dalla faccia ma mani me lo impedivano, alla fine mi scoparono in quattro, pensai fosse finita, violentata però avevo goduto, mi vergognavo di me stessa, poi la stessa voce del primo
- Chissà se anche il culo ce l’ha così stretto
Sentendolo feci per alzarmi ma mi presero e girarono con la faccia contro la sabbia, l’avevo fatto una volta sola, molti anni prima e non mi era piaciuto affatto, avevo sentito solo tanto dolore, cercai di dire di no ma già due mani mi allargavano le chiappe e la punta di un uccello spingeva contro il mio buchino, il resto entrò a fatica e lentamente e, quando cominciò a scoparmi nel culo la mia mano corse automaticamente alla mia clitoride e ancora sentii risate di scherno e commenti
- Ehi le piace anche prenderlo nel culo, è una vera puttana
Quello che mi stava pompando con il suo cazzo nel mio sedere disse
- Sapete ragazzi non so se sia una puttana però ha un culo da far resuscitare un morto.
Anche il mio intestino venne riempito dal suo sperma ed io avevo avuto un altro paio di orgasmi di cui l’ultimo violentissimo, un altro prese il suo posto e poi qualcuno disse
- Dai facciamo una doppia
Ed eccomi in mezzo ai due ragazzi con un uccello nella vagina ed un cazzo nel culo che mi facevano ballonzolare su e giù, ancora sperma, ormai la spargevo gocciolando sulla sabbia facendola uscire dalla figa e dal culo. Mi lasciai andare sulla sabbia sfinita con la testa sopra il poncho.
- Cosa dite ragazzi le sarà piaciuto?
E un altro
- Forse no, ne voleva uno più grosso forse
Dicendo così mi si inginocchiò di fianco e piano piano infilò una mano intera nella mia figa, inarcai il mio corpo quando lo fece, poi cominciò a muoverla lentamente provocandomi spasmi incredibili, e poi cominciò a muoverla molto velocemente avanti e indietro facendomi sobbalzare ad ogni affondo, quando la tirò fuori impiastricciata dei miei umori il mio piacere schizzò fuori insieme alla mia pipì, mi lasciarono così ridendo, in ginocchio come un cagnolino mi spinsi fino all’acqua, era fredda e mi face venire i brividi ma ne ebbi un subitaneo sollievo, il culo mi bruciava e mi faceva male la pancia, non mi vergogno a dirlo svuotai anche ’'intestino, poi trascinando i piedi raggiunsi la spiaggi e raccolsi il poncho rimettendolo, poi rientrai in albergo ed in camera, mio marito quando mi infilai sotto il lenzuolo si girò e mi disse
- Sei andata prendere un po’ d’aria?
- Si, ne ho presa tanta
E mi addormentai.
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