La malinconia della pioggia
di
miaomiao7171
genere
masturbazione
Piove.
Sono giorni che il cielo è oscurato da nubi cariche di acqua.
Mi sento annoiata, malinconica e il tempo sembra non passare mai.
La casa è vuota, aleggia un silenzio quasi tombale, spezzato solo dai sporadici rombi di tuono che echeggiano oltre la finestra della mia stanza.
I miei genitori sono fuori città per il weekend e mia sorella è uscita molto presto, stamattina, insieme alla sua migliore amica Janin.
Non ho voglia di leggere e nemmeno di guardare qualche stupido programma che passano le insulse emittenti televisive.
Non parliamo poi dei social o delle piattaforme streaming, vanno bene per qualche serata ma poi sono noiose al pari della tv.
Sono stesa sul letto e osservo, quasi con tristezza, come le gocce d’acqua rimbalzano sulla finestra della mia stanza, creando piccoli giochi di luce, grazie ai bagliori dei lampioni posizionati sul ciglio della strada sotto casa.
Mi allungo e afferro con decisione il tablet sul comodino.
Quasi svogliatamente inizio a passare da una cartella all’altra, scorrendo le foto degli anni appena passati, soffermandomi, però, con molta più attenzione e curiosità, sui brevi video girati da me e da mia sorella.
Mi piace ricordare il passato, fare un tuffo nei ricordi, così la malinconia inizia lentamente a sciamare e viene sostituita da un piacevole senso di letizia.
Nello girovagare tra le varie cartelle mi ritrovo ad esplorare una cartella che non avevo mai visto con la dicitura “Nuova Cartella”.
Con estremo stupore noto immediatamente che in essa si trovano una trentina di file, sia immagini che brevi riprese amatoriali, di mia sorella Denise e di Janin, in pose decisamente erotiche (alcune molto hot) e cariche di sensualità.
Il tablet lo utilizziamo entrambe, è un regalo di Natale dei nostri genitori di qualche anno fa, quindi presumo che quella cartella sia finita tra i miei file per una svista involontaria di Denise.
Devo ammettere che sono davvero stupita ma, allo stesso tempo, anche molto affascinata da quello vedo e cerco di non lasciarmi sfuggire il men che minimo particolare.
Il corpo di entrambe, fasciate in completini che nulla lasciano all’immaginazione, sono meravigliosi ed emanano una carica erotica che inizia a risvegliare i miei più intimi istinti sessuali.
Senza rendermene conto sfioro i miei seni e le dita si soffermano con decisione sui capezzoli già turgidi e ben eretti.
Sfilo il reggiseno di pizzo azzurro e le lascio finalmente libere di prostrarsi,
meravigliose, davanti ai miei occhi.
Lo ammetto, adoro i miei seni e spesso ricevono le mie profonde attenzioni sessuali, quelle che poi mi conducono, nell’intimità, a meravigliosi orgasmi.
Sono piccole, è vero, ma i paffuti capezzoli che fanno bella vista sulla punta dei miei seni sono sempre uno spettacolo e il piacere che mi danno, quando li pizzico o quando vengono strapazzati, è incommensurabile.
Sul monitor guardo eccitata una bella foto di Janin distesa sul letto di mia sorella, supina, con il culetto bene in vista davanti all’obbiettivo, con uno striminzito perizoma rosso ben infilato nel sesso depilato.
La vista di quello spettacolo alza il livello della mia eccitazione vorticosamente e la parte più intima nascosta tra le mie cosce inizia ad inumidirsi dei miei umori.
La mano, leggermente tremolante, già dalle prime immagini sente forte il richiamo emanato dal mio clitoride già ben scoperto e un’estrema necessità di accarezzarmi e di strofinarmi si fa sempre più strada in me .
Pulsa, sento il tessuto delle mutandine inumidirsi e il contatto del pizzo sul clito crea in me delle leggere scariche elettriche di piacere.
Decido di aprire un video, dura una decina di minuti, ed ha come anteprima l’immagine di mia sorella nuda e la visione che segue mi lascia senza fiato:
le due ragazzine sono distese sul divano del nostro soggiorno, nude, ognuna con la testa infilata tra le cosce dell’altra, intente a darsi piacere, leccandosi avidamente le passerine.
Sono già un lago: sento i miei umori colarmi lungo l’interno coscia e scendere lentamente verso il lenzuolo sotto di me.
Posiziono l’iPad alla base della spalliera del letto e molto velocemente sfilo le mutandine.
Allargo le gambe ed inizio a sfregarmi con molta passione il clitoride.
Adoro strofinarmi, è la forma di masturbazione che preferisco, fin dai primi approcci sessuali avuti nella pubertà.
Posiziono un cuscino sotto il mio pube e, con gli occhi ben fissi sul monitor, inizio a muovere lentamente il bacino.
Le due ragazze si stanno esibendo in una meravigliosa sforbiciata, le loro fighette sono talmente appiccicate che quasi spariscono dalla mia vista e si vede chiaramente che stanno godendo come delle porcelline innamorate.
Si baciano con passione e giocano l’una con la lingua dell’altra, freneticamente, senza però mai smettere di sfregarsi le passerine belle gonfie e lucide di umori e di saliva.
Stringo con forza le cosce e con un movimento ritmico sempre più veloce cerco di raggiungere l’orgasmo.
Un grande calore inizia a pervadere tutto il mio corpo.
Janin, dal nulla, fa apparire in video un lungo dildo rosso dalla doppia cappella e, dopo averlo ben leccato ed inumidito, lo infila lentamente e delicatamente nella figa rasata di mia sorella per poi completare il tutto infilando l’altro capo nella sua.
Iniziano entrambe a spingere con decisione, il magnifico dildo, nella sua maetosità, penetra in profondità nella vagina dell’una e dell’altra e la mia eccitazione raggiunge una vetta così alta che un meraviglioso orgasmo si scatena in me in pochissimi istanti.
Mi lascio cadere sul letto, esausta, e lentamente scosto il cuscino, completamente inondato dei miei succhi, dall’interno delle mie cosce.
Con la coda dell’occhio guardo nuovamente il monitor e noto, con piacere, che anche le due ragazze hanno raggiunto l’orgasmo e stanno ora leccando avidamente i propri umori dal lungo dildo.
Il video si interrompe di colpo nel momento in cui la mano di mia sorella raggiunge lo smartphone e, solo in quel momento, prendo coscienza di quello che è successo negli ultimi minuti.
Stesa sul letto mi soffermo a guardare il soffitto mentre la mente ripensa a quello che
Denise e Janin sono amanti e sono davvero affiatate, non c’è che dire.
Da sempre siamo lesbiche, non è certo un segreto.
Scoprimmo di esserlo in tenera età, ci piaceva baciarci e, soprattutto, darci piacere.
La verginità la perdemmo masturbandoci l’una difronte all’altra, rannicchiate nella grande vasca da bagno nella stanza dei nostri genitori.
Fu meraviglioso e traumatico allo stesso tempo, per entrambe, ma a ripensarci oggi ancora mi vengono i brividi di piacere.
Ammetto che non mi ero mai accorta che Denise e Janin facessero coppia, non avevano mai lasciato intendere qualcosa o lanciato qualche messaggio verso quella direzione.
In quel momento una leggera vena di gelosia stava iniziando a pervadere la mia mente ma cercai subito di allontanarla, sentivo che non sarebbe stato giusto provare quel genere di emozione.
Anch’io avevo già avuto qualche storia quindi cercai di distrarmi ricominciando a scorrere le foto.
Aprii il video che si trovava in fondo alla lista delle fotografie.
Lo aprii e restai esterefatta:
mia sorella era seduta davanti a me, a gambe spalancate, e si stava masturbando con un dildo mentre io, con due dita, mi davo piacere guardandola.
Dopo pochi istanti le stavo leccando la vagina mentre il suo dildo si trovava ben piantato nella mia stretta fighetta.
Raggiunse l’orgasmo e si vede distintamente un fiotto di pipì infilarsi nella mia bocca spalancata.
Janin ci aveva riprese di nascosto ed io non mi ero accorta di nulla.
Capii in quell’istante che mia sorella non aveva fatto un errore ma volutamente voleva che avessi trovato quella cartella.
Era un chiaro messaggio.
In quel preciso momento sentii dei passi salire le scale che portavano alla mia stanza, vidi la maniglia abbassarsi e subito dopo, sull’uscio, apparvero le due innamorate.
Mi alzai seduta e le fissai intensamente negli occhi per qualche secondo.
Nessuna delle tre disse nulla ma il sorriso beffardo che apparve sul mio viso lasciò intendere che ero pronta.
Da quel giorno divenimmo inseparabili e ancora oggi, dopo dieci anni, siamo ancora qui a darci piacere.
Sono giorni che il cielo è oscurato da nubi cariche di acqua.
Mi sento annoiata, malinconica e il tempo sembra non passare mai.
La casa è vuota, aleggia un silenzio quasi tombale, spezzato solo dai sporadici rombi di tuono che echeggiano oltre la finestra della mia stanza.
I miei genitori sono fuori città per il weekend e mia sorella è uscita molto presto, stamattina, insieme alla sua migliore amica Janin.
Non ho voglia di leggere e nemmeno di guardare qualche stupido programma che passano le insulse emittenti televisive.
Non parliamo poi dei social o delle piattaforme streaming, vanno bene per qualche serata ma poi sono noiose al pari della tv.
Sono stesa sul letto e osservo, quasi con tristezza, come le gocce d’acqua rimbalzano sulla finestra della mia stanza, creando piccoli giochi di luce, grazie ai bagliori dei lampioni posizionati sul ciglio della strada sotto casa.
Mi allungo e afferro con decisione il tablet sul comodino.
Quasi svogliatamente inizio a passare da una cartella all’altra, scorrendo le foto degli anni appena passati, soffermandomi, però, con molta più attenzione e curiosità, sui brevi video girati da me e da mia sorella.
Mi piace ricordare il passato, fare un tuffo nei ricordi, così la malinconia inizia lentamente a sciamare e viene sostituita da un piacevole senso di letizia.
Nello girovagare tra le varie cartelle mi ritrovo ad esplorare una cartella che non avevo mai visto con la dicitura “Nuova Cartella”.
Con estremo stupore noto immediatamente che in essa si trovano una trentina di file, sia immagini che brevi riprese amatoriali, di mia sorella Denise e di Janin, in pose decisamente erotiche (alcune molto hot) e cariche di sensualità.
Il tablet lo utilizziamo entrambe, è un regalo di Natale dei nostri genitori di qualche anno fa, quindi presumo che quella cartella sia finita tra i miei file per una svista involontaria di Denise.
Devo ammettere che sono davvero stupita ma, allo stesso tempo, anche molto affascinata da quello vedo e cerco di non lasciarmi sfuggire il men che minimo particolare.
Il corpo di entrambe, fasciate in completini che nulla lasciano all’immaginazione, sono meravigliosi ed emanano una carica erotica che inizia a risvegliare i miei più intimi istinti sessuali.
Senza rendermene conto sfioro i miei seni e le dita si soffermano con decisione sui capezzoli già turgidi e ben eretti.
Sfilo il reggiseno di pizzo azzurro e le lascio finalmente libere di prostrarsi,
meravigliose, davanti ai miei occhi.
Lo ammetto, adoro i miei seni e spesso ricevono le mie profonde attenzioni sessuali, quelle che poi mi conducono, nell’intimità, a meravigliosi orgasmi.
Sono piccole, è vero, ma i paffuti capezzoli che fanno bella vista sulla punta dei miei seni sono sempre uno spettacolo e il piacere che mi danno, quando li pizzico o quando vengono strapazzati, è incommensurabile.
Sul monitor guardo eccitata una bella foto di Janin distesa sul letto di mia sorella, supina, con il culetto bene in vista davanti all’obbiettivo, con uno striminzito perizoma rosso ben infilato nel sesso depilato.
La vista di quello spettacolo alza il livello della mia eccitazione vorticosamente e la parte più intima nascosta tra le mie cosce inizia ad inumidirsi dei miei umori.
La mano, leggermente tremolante, già dalle prime immagini sente forte il richiamo emanato dal mio clitoride già ben scoperto e un’estrema necessità di accarezzarmi e di strofinarmi si fa sempre più strada in me .
Pulsa, sento il tessuto delle mutandine inumidirsi e il contatto del pizzo sul clito crea in me delle leggere scariche elettriche di piacere.
Decido di aprire un video, dura una decina di minuti, ed ha come anteprima l’immagine di mia sorella nuda e la visione che segue mi lascia senza fiato:
le due ragazzine sono distese sul divano del nostro soggiorno, nude, ognuna con la testa infilata tra le cosce dell’altra, intente a darsi piacere, leccandosi avidamente le passerine.
Sono già un lago: sento i miei umori colarmi lungo l’interno coscia e scendere lentamente verso il lenzuolo sotto di me.
Posiziono l’iPad alla base della spalliera del letto e molto velocemente sfilo le mutandine.
Allargo le gambe ed inizio a sfregarmi con molta passione il clitoride.
Adoro strofinarmi, è la forma di masturbazione che preferisco, fin dai primi approcci sessuali avuti nella pubertà.
Posiziono un cuscino sotto il mio pube e, con gli occhi ben fissi sul monitor, inizio a muovere lentamente il bacino.
Le due ragazze si stanno esibendo in una meravigliosa sforbiciata, le loro fighette sono talmente appiccicate che quasi spariscono dalla mia vista e si vede chiaramente che stanno godendo come delle porcelline innamorate.
Si baciano con passione e giocano l’una con la lingua dell’altra, freneticamente, senza però mai smettere di sfregarsi le passerine belle gonfie e lucide di umori e di saliva.
Stringo con forza le cosce e con un movimento ritmico sempre più veloce cerco di raggiungere l’orgasmo.
Un grande calore inizia a pervadere tutto il mio corpo.
Janin, dal nulla, fa apparire in video un lungo dildo rosso dalla doppia cappella e, dopo averlo ben leccato ed inumidito, lo infila lentamente e delicatamente nella figa rasata di mia sorella per poi completare il tutto infilando l’altro capo nella sua.
Iniziano entrambe a spingere con decisione, il magnifico dildo, nella sua maetosità, penetra in profondità nella vagina dell’una e dell’altra e la mia eccitazione raggiunge una vetta così alta che un meraviglioso orgasmo si scatena in me in pochissimi istanti.
Mi lascio cadere sul letto, esausta, e lentamente scosto il cuscino, completamente inondato dei miei succhi, dall’interno delle mie cosce.
Con la coda dell’occhio guardo nuovamente il monitor e noto, con piacere, che anche le due ragazze hanno raggiunto l’orgasmo e stanno ora leccando avidamente i propri umori dal lungo dildo.
Il video si interrompe di colpo nel momento in cui la mano di mia sorella raggiunge lo smartphone e, solo in quel momento, prendo coscienza di quello che è successo negli ultimi minuti.
Stesa sul letto mi soffermo a guardare il soffitto mentre la mente ripensa a quello che
Denise e Janin sono amanti e sono davvero affiatate, non c’è che dire.
Da sempre siamo lesbiche, non è certo un segreto.
Scoprimmo di esserlo in tenera età, ci piaceva baciarci e, soprattutto, darci piacere.
La verginità la perdemmo masturbandoci l’una difronte all’altra, rannicchiate nella grande vasca da bagno nella stanza dei nostri genitori.
Fu meraviglioso e traumatico allo stesso tempo, per entrambe, ma a ripensarci oggi ancora mi vengono i brividi di piacere.
Ammetto che non mi ero mai accorta che Denise e Janin facessero coppia, non avevano mai lasciato intendere qualcosa o lanciato qualche messaggio verso quella direzione.
In quel momento una leggera vena di gelosia stava iniziando a pervadere la mia mente ma cercai subito di allontanarla, sentivo che non sarebbe stato giusto provare quel genere di emozione.
Anch’io avevo già avuto qualche storia quindi cercai di distrarmi ricominciando a scorrere le foto.
Aprii il video che si trovava in fondo alla lista delle fotografie.
Lo aprii e restai esterefatta:
mia sorella era seduta davanti a me, a gambe spalancate, e si stava masturbando con un dildo mentre io, con due dita, mi davo piacere guardandola.
Dopo pochi istanti le stavo leccando la vagina mentre il suo dildo si trovava ben piantato nella mia stretta fighetta.
Raggiunse l’orgasmo e si vede distintamente un fiotto di pipì infilarsi nella mia bocca spalancata.
Janin ci aveva riprese di nascosto ed io non mi ero accorta di nulla.
Capii in quell’istante che mia sorella non aveva fatto un errore ma volutamente voleva che avessi trovato quella cartella.
Era un chiaro messaggio.
In quel preciso momento sentii dei passi salire le scale che portavano alla mia stanza, vidi la maniglia abbassarsi e subito dopo, sull’uscio, apparvero le due innamorate.
Mi alzai seduta e le fissai intensamente negli occhi per qualche secondo.
Nessuna delle tre disse nulla ma il sorriso beffardo che apparve sul mio viso lasciò intendere che ero pronta.
Da quel giorno divenimmo inseparabili e ancora oggi, dopo dieci anni, siamo ancora qui a darci piacere.
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