Rivelatore fu quel meraviglioso film porno! - I primi approcci.
di
miaomiao7171
genere
scambio di coppia
(sequel)
Con Mike e Judith si era già creato un certo affiatamento, almeno via Skype.
Avevamo deciso di approfondire la nostra conoscenza solo online, temporaneamnete, per tutti e quattro era la prima esperienza da scambisti e non volevamo affrettare troppo le cose o, peggio, rischiare di rovinare tutto.
Il primo appuntamento online fu abbastanza imbarazzante per tutti e quattro così approcciamo il tutto con le solite quattro domande di routine, giusto per rompere il ghiaccio.
- Allora ragazzi, quando vi siete conosciuti e come è nata questa complicità che si percepisce dai vostri video? – esordi Mike
- Diciamo che galeotta fu l’Università di Forli e le lezioni che ci siamo sorbiti insieme. Spesso ci siamo ritrovati seduti, come se il destino fosse già in agguato, l’uno vicino all’altro nelle aule dell’ateneo. Frequentavamo le stesse lezioni per cui non era poi così strano vederci spesso. Poi, un pomeriggio invernale, ci incontrammo nella biblioteca della facoltà ed Ele mi chiese alcune delucidazioni su una delle lezioni del mattino appena passato. Si creò subito un bel affiatamento, tra di noi, ed iniziammo a frequentarci, come amici, con sempre piu frequenza - rispose Lucas, il mio possente stallone
- A dire il vero – mi affrettai ad aggiungere io, ridendo – già dopo pochi incontri siamo finiti a letto e da quel momento non abbiamo mai smesso di scopare ogni qualvolta ne avessimo la possibilità. Ed ecco svelato anche il motivo del nostro affiatamento. Fin dai primi approcci intimi avevamo capito quanto fossimo entrambi dei grandi porcellini e, come verte potuto ben constatare, non abbiamo perso certamente le belle abitudini, ahahah. E voi, invece, come siete diventati una coppia così affiatata?
Ci raccontarono gran parte delle esperienze che hanno condiviso fin dal loro primo incontro, anche molto intime, e di come il loro affiatamento a letto fosse stato da subito un punto forte della loro relazione.
Man mano che il tempo passava il feeling e la complicità che si era creata tra di noi aumentava a dismisura ed era sempre più chiaro che un incontro in presenza doveva essere fissato il prima possibile.
Nei giorni precedenti al nostro primo incontro online non ci eravamo certo lesinati nello scambio di foto e di video e la mia voglia di assaggiare quell’enorme nerchia di Mike era diventata presto quasi un’ossessione.
Il mio stallone, che mi conosceva come il palmo della sua mano, era certo che la mia passione per il pene di Mike fosse sempre più presente nel nostro letto, ultimamente, e una sera non esitò a stuzzicarmi
- Amore, non ti sembra di adorare più il suo cazzo invece che il mio? Lo so che ti stai immaginando riempita dalla sua mazza, ma non pensi che potrei essere un po’ geloso di questo?
- Non dire cazzate, stronzetto, lo sai che il tuo cazzo è la cosa che più mi fa godere, ma sapere che presto potrò riceverne due, insieme, mi fa impazzire. E comunque non mi sembra che ti dispiaccia poi così tanto, sinceramente! Guarda che roccia mi ritrovo tra le mie mani, amore mio, solo perché mi immagini sodomizzata dal suo turgido cazzo!
- Vedo che mi conosci benissimo, troietta, io non vedo l’ora di fottervi entrambe e, cosa assai più importante, bramo di vedervi avvinghiate a leccarvi le passerine gocciolanti! Adesso, però, ho una gran voglia della tua boccuccia, perciò tappati la bocca e fammi un bel pompino!
Non me lo feci ripetere certo due volte ed iniziai a succhiargli l’asta con sempre più enfasi.
Mi piace guardarlo godere, dritto negli occhi, mentre faccio scorrere la lingua, su e giù, sul suo cazzo in tiro. Quella sera, però, mentre lo fissavo con gli occhi affamati di cazzo fantasticai sul quanto avrebbe goduto nel vedermi fare la stessa cosa con la mazza di Mike.
- Succhiami la cappella, Ele, sai quanto mi fa impzzzire! E toccati la fighetta, porcellina, voglio vederla grondare dei tuoi umori prelibati, amore mio
- Stai pensando a loro, vero porcone? Scommetto che stai immaginando la mia lingua scorrere su quel cazzone mentre te lo fai succhiare da Judith. Ho ragione?
- Non ho segreti per te, puttanella, quindi sai benissimo la risposta – e iniziò a spingere sempre più a fondo il suo cazzo nella mia gola.
Sentii le sue mani tirarmi con forza la testa verso il suo pube, sapeva benissimo quanto mi piacesse sentirlo in gola; la saliva colò ovunque e dalla bocca scese giù
, lungo il collo, per poi adgiarsi dolcemente sul seno. Poi, d’impeto, afferrò il mio culo e mi sollevò di forza per poi rivoltarmi a pancia in giù, sul letto.
Sentii la sua lingua percorrere tutta la fighetta e cercare avida il mio ano, più e più volte, fino a quando non decise di giocare con clitoride già bello che sposto alla sua bocca. Vi posso assicurare che in quel momento stavo già godendo come una vacca e i liquidi vaginali iniziarono a fare capolino dal mio taglio.
La sua bocca raccolse tutto quello che poté e poi fece colare il tutto nella mia. Sa quanto mi piace il sapore della figa, glielo avevo sempre fatto presente, ma quella sera lo volevo assaporare molto di più!
La mia mente non aveva mai smesso di fantasticare sui nostri nuovi amici e immaginavo che il mio godimento, i miei umori, fossero quelli di Judith. Mi sentii davvero troia, quella sera!
Ero talmente bagnata che le sue dita, ad una ad una, entrarono dentro di me senza sentire la ben che minima frizione. Non ci volle poi molto affinché tutta sua la mano mi riempisse le viscere stimolando in me un primo meraviglioso orgasmo
- Sei un bastardo, mi hai fatto godere senza prima nemmeno piantarmi il cazzo nel culo? Cosa aspetti a sfondaremelo, non senti come sono eccitata?
- Non mi dire che preferisci un cazzo alla mia mano, amore! So quanto ti piace sentirti rivoltare. dentro. Non senti come ti sto riempiendo ben bene la fighetta? Sei un fiume in piena!
- Spaccami il culo o ti giuro che non ti darò mai il permesso di gustarti la figa di quella troiona di Judith – mi lasciai sfuggire, da grande stronza come sono quando sono infoiata!
Per punirmi di quell’affronto sfilò la mano con un colpo secco. Un urletto di dolore sfuggi al mio controllo e poi iniziai a singhiozzare.
Mi aveva davvero fatto male, questa volta, ma me lo meritavo, lo avevo toccato nel suo orgoglio di maschio dominante. Fortunatamente, dopo pochi istanti, sentii un grandissimo calore avvolgere il mio pube e senza esitazione gli spalancai il più possibile le natiche. La lingua lubrificò per benino il mio ano e godevo nel sentirla spingere per cercare di penetrarmi a fondo.
Finalmente la sua possente roccia decise di penetrarmi ma stavolta non provai alcun dolore, solo una magnifica sensazione di pienezza, di riempimento, di piacere!
- Ahhh, sei un bastardo, continua a spingere, non ti fermare. Sono la tua cagna, fammi godereeeeeee
Ci dava dentro che era una meraviglia, sono certissima che stava immaginando che il mio culo fosse quello di Judith e non esitai ad alimentare la sua fantasia
- Pensa a come gliela sfonderai, amore mio, pensa come godrai a vedermi con la sua lingua in bocca, oppure con la mia lingua sotto le tue palle, mentre sei li che cerchi di non venirle dentro. Berrò tutti i vostri liquidi, vedrai che puttana diventerò, quel giorno. E sarà lui a farmi godere, non tu! – e così dicendo lasciai che un ghigno di sfottimento si presentasse sulle mie labbra.
Direi che ero riuscita a cogliere il segno perché lo sentii iniziare a muoversi molto più velocemente e le sue spinte presero davvero un gran vigore, mi stava sfondando il culo come non mai, quella sera.
La mia fighetta, gelosa, grondava come una fontanella così mi lasciai prendere dall’eccitazione e mi passai le dita nella spacca per poi dissetarmi con tutto quello che raccolsi.
Avevo sete, sete di me ma anche della sua sborra!
Un attimo prima che stesse per innondarmi il culo lo esortai a fermarsi e spalancai la bocca davanti alla sua cappella pulsante. Lasciai che il suo sperma salato riempisse il mio cavo orale e poi lasciai colare quello in eccesso sulle tette. Spalmai entrambi i capezzoli con il suo seme e poi, ancora assetata, ingoiai tutto.
Nemmeno mi accorsi che in quel momento mi stava riprendendo con il telefonino, ero talmente concentrata sul suo pene e sul mio godimento che nemmeno capii cosa stesse facendo in quel momento. Lo ripulii fino all’ultima goccia, succhiai la cappella e feci scorrere la lingua fino alle sue palle, oramai vuote e flaccide. Non mi feci scappare nemmeno una goccia di sperma, deglutii e appoggiai la testa sul cuscino, finalmente mi sentii sazia, lo ricordo come fosse avvenuto oggi.
- Mamma mia, Ele, stasera sei stata insuperabile. La tua bocca colma di sborra farà godere quei due come non mai. In quest’ultima ripresa sei davvero fantastica, amore mio, e Mike, ne sono certo, no vedrà l’ora di dissetarti.
- Sei davvero un porco, Luc, ma sono d’accordo con te che li faremo impazzire, con questo filmatino!
Quella stessa sera mandai loro il nostro video. Restarono davvero ammaliati dalla nostra performance. Per tutta risposta ci mandarono un nuovo video dove Judith si lasciava sborrare nella fighetta da Mike, a pecorina, mentre nel monitor scorrevano le immagini della nostra performance.
Ma la cosa che più ci fece eccitare fu quello che fece subito dopo quella troietta:
prese un calice dalla scrivania e se lo porto al cospetto della vagina. Poi, spingendo, lasciò colare tutto lo sperma al suo interno. Infine se lo portò alla bocca e, strizzando l’occhiolino nel telefono che la stava riprendendo, bevve tutto, leccando fino all’ultima goccia di sperma. Fu davvero eccitante, avevamo finalmente trovato una degna compagna di giochi per entrambi.
Passarono alcuni giorni e finalmente ci incontrammo in un locale più o meno a metà strada tra noi e loro. Sembrava ci conoscessimo da una vita.
Gustammo davvero un’ottima pizza, la scelta di quel locale fu davvero azzeccata, e poi, verso la mezzanotte, decidemmo di spostarci in un piccolo ed accogliente night poco distante da casa loro.
Calde e splendide ragazze ballavano, alternandosi, sulla passerella che attraversava gran parte della sala. L’alcol non manco certo, quella sera, e tra un calice di spumante ed un altro iniziarono i primi veri approcci da scambisti. Mike mi prese da una parte e lasciò che Judith si accasasse tra le calde braccia di Lucas. Senza timore cerco immediatamente le mie labbra e lasciò che la sua lingua cercasse la mia, dolcemente.
Poco distante potevo vedere Judith lavorarsi la bocca di mio marito mentre il porcellino già si era infilato tra le sue cosce, guardandomi diritto negli occhi. Passammo così buona parte della serata, ora ci sentivamo più a nostro agio, così verso le tre e mezza circa accettammo il cortese invito a fermarci da loro per la notte.
Ci vollero circa trenta minuti, prima di arrivare alla loro villetta, e nessuno di noi si lasciò sfuggire una parola, quasi a non voler rovinare quell’atmosfera che si era creata al night .
Mike parcheggio direttamente in garage e poi ci fecero accomodare nell’ampio salone, al piano di sopra.
Tutto era perfettamente in ordine, avevano previsto che quella sera avremo sicuramente stazionato da loro.
Judith si affrettò ad offrirci un nuovo calice di prosecco e poi, come per incanto, ci ritrovammo mezzi nudi sul grande divano pronto ad accogliere le nostre performance.
Ma questa è tutta un’altra storia…….
Con Mike e Judith si era già creato un certo affiatamento, almeno via Skype.
Avevamo deciso di approfondire la nostra conoscenza solo online, temporaneamnete, per tutti e quattro era la prima esperienza da scambisti e non volevamo affrettare troppo le cose o, peggio, rischiare di rovinare tutto.
Il primo appuntamento online fu abbastanza imbarazzante per tutti e quattro così approcciamo il tutto con le solite quattro domande di routine, giusto per rompere il ghiaccio.
- Allora ragazzi, quando vi siete conosciuti e come è nata questa complicità che si percepisce dai vostri video? – esordi Mike
- Diciamo che galeotta fu l’Università di Forli e le lezioni che ci siamo sorbiti insieme. Spesso ci siamo ritrovati seduti, come se il destino fosse già in agguato, l’uno vicino all’altro nelle aule dell’ateneo. Frequentavamo le stesse lezioni per cui non era poi così strano vederci spesso. Poi, un pomeriggio invernale, ci incontrammo nella biblioteca della facoltà ed Ele mi chiese alcune delucidazioni su una delle lezioni del mattino appena passato. Si creò subito un bel affiatamento, tra di noi, ed iniziammo a frequentarci, come amici, con sempre piu frequenza - rispose Lucas, il mio possente stallone
- A dire il vero – mi affrettai ad aggiungere io, ridendo – già dopo pochi incontri siamo finiti a letto e da quel momento non abbiamo mai smesso di scopare ogni qualvolta ne avessimo la possibilità. Ed ecco svelato anche il motivo del nostro affiatamento. Fin dai primi approcci intimi avevamo capito quanto fossimo entrambi dei grandi porcellini e, come verte potuto ben constatare, non abbiamo perso certamente le belle abitudini, ahahah. E voi, invece, come siete diventati una coppia così affiatata?
Ci raccontarono gran parte delle esperienze che hanno condiviso fin dal loro primo incontro, anche molto intime, e di come il loro affiatamento a letto fosse stato da subito un punto forte della loro relazione.
Man mano che il tempo passava il feeling e la complicità che si era creata tra di noi aumentava a dismisura ed era sempre più chiaro che un incontro in presenza doveva essere fissato il prima possibile.
Nei giorni precedenti al nostro primo incontro online non ci eravamo certo lesinati nello scambio di foto e di video e la mia voglia di assaggiare quell’enorme nerchia di Mike era diventata presto quasi un’ossessione.
Il mio stallone, che mi conosceva come il palmo della sua mano, era certo che la mia passione per il pene di Mike fosse sempre più presente nel nostro letto, ultimamente, e una sera non esitò a stuzzicarmi
- Amore, non ti sembra di adorare più il suo cazzo invece che il mio? Lo so che ti stai immaginando riempita dalla sua mazza, ma non pensi che potrei essere un po’ geloso di questo?
- Non dire cazzate, stronzetto, lo sai che il tuo cazzo è la cosa che più mi fa godere, ma sapere che presto potrò riceverne due, insieme, mi fa impazzire. E comunque non mi sembra che ti dispiaccia poi così tanto, sinceramente! Guarda che roccia mi ritrovo tra le mie mani, amore mio, solo perché mi immagini sodomizzata dal suo turgido cazzo!
- Vedo che mi conosci benissimo, troietta, io non vedo l’ora di fottervi entrambe e, cosa assai più importante, bramo di vedervi avvinghiate a leccarvi le passerine gocciolanti! Adesso, però, ho una gran voglia della tua boccuccia, perciò tappati la bocca e fammi un bel pompino!
Non me lo feci ripetere certo due volte ed iniziai a succhiargli l’asta con sempre più enfasi.
Mi piace guardarlo godere, dritto negli occhi, mentre faccio scorrere la lingua, su e giù, sul suo cazzo in tiro. Quella sera, però, mentre lo fissavo con gli occhi affamati di cazzo fantasticai sul quanto avrebbe goduto nel vedermi fare la stessa cosa con la mazza di Mike.
- Succhiami la cappella, Ele, sai quanto mi fa impzzzire! E toccati la fighetta, porcellina, voglio vederla grondare dei tuoi umori prelibati, amore mio
- Stai pensando a loro, vero porcone? Scommetto che stai immaginando la mia lingua scorrere su quel cazzone mentre te lo fai succhiare da Judith. Ho ragione?
- Non ho segreti per te, puttanella, quindi sai benissimo la risposta – e iniziò a spingere sempre più a fondo il suo cazzo nella mia gola.
Sentii le sue mani tirarmi con forza la testa verso il suo pube, sapeva benissimo quanto mi piacesse sentirlo in gola; la saliva colò ovunque e dalla bocca scese giù
, lungo il collo, per poi adgiarsi dolcemente sul seno. Poi, d’impeto, afferrò il mio culo e mi sollevò di forza per poi rivoltarmi a pancia in giù, sul letto.
Sentii la sua lingua percorrere tutta la fighetta e cercare avida il mio ano, più e più volte, fino a quando non decise di giocare con clitoride già bello che sposto alla sua bocca. Vi posso assicurare che in quel momento stavo già godendo come una vacca e i liquidi vaginali iniziarono a fare capolino dal mio taglio.
La sua bocca raccolse tutto quello che poté e poi fece colare il tutto nella mia. Sa quanto mi piace il sapore della figa, glielo avevo sempre fatto presente, ma quella sera lo volevo assaporare molto di più!
La mia mente non aveva mai smesso di fantasticare sui nostri nuovi amici e immaginavo che il mio godimento, i miei umori, fossero quelli di Judith. Mi sentii davvero troia, quella sera!
Ero talmente bagnata che le sue dita, ad una ad una, entrarono dentro di me senza sentire la ben che minima frizione. Non ci volle poi molto affinché tutta sua la mano mi riempisse le viscere stimolando in me un primo meraviglioso orgasmo
- Sei un bastardo, mi hai fatto godere senza prima nemmeno piantarmi il cazzo nel culo? Cosa aspetti a sfondaremelo, non senti come sono eccitata?
- Non mi dire che preferisci un cazzo alla mia mano, amore! So quanto ti piace sentirti rivoltare. dentro. Non senti come ti sto riempiendo ben bene la fighetta? Sei un fiume in piena!
- Spaccami il culo o ti giuro che non ti darò mai il permesso di gustarti la figa di quella troiona di Judith – mi lasciai sfuggire, da grande stronza come sono quando sono infoiata!
Per punirmi di quell’affronto sfilò la mano con un colpo secco. Un urletto di dolore sfuggi al mio controllo e poi iniziai a singhiozzare.
Mi aveva davvero fatto male, questa volta, ma me lo meritavo, lo avevo toccato nel suo orgoglio di maschio dominante. Fortunatamente, dopo pochi istanti, sentii un grandissimo calore avvolgere il mio pube e senza esitazione gli spalancai il più possibile le natiche. La lingua lubrificò per benino il mio ano e godevo nel sentirla spingere per cercare di penetrarmi a fondo.
Finalmente la sua possente roccia decise di penetrarmi ma stavolta non provai alcun dolore, solo una magnifica sensazione di pienezza, di riempimento, di piacere!
- Ahhh, sei un bastardo, continua a spingere, non ti fermare. Sono la tua cagna, fammi godereeeeeee
Ci dava dentro che era una meraviglia, sono certissima che stava immaginando che il mio culo fosse quello di Judith e non esitai ad alimentare la sua fantasia
- Pensa a come gliela sfonderai, amore mio, pensa come godrai a vedermi con la sua lingua in bocca, oppure con la mia lingua sotto le tue palle, mentre sei li che cerchi di non venirle dentro. Berrò tutti i vostri liquidi, vedrai che puttana diventerò, quel giorno. E sarà lui a farmi godere, non tu! – e così dicendo lasciai che un ghigno di sfottimento si presentasse sulle mie labbra.
Direi che ero riuscita a cogliere il segno perché lo sentii iniziare a muoversi molto più velocemente e le sue spinte presero davvero un gran vigore, mi stava sfondando il culo come non mai, quella sera.
La mia fighetta, gelosa, grondava come una fontanella così mi lasciai prendere dall’eccitazione e mi passai le dita nella spacca per poi dissetarmi con tutto quello che raccolsi.
Avevo sete, sete di me ma anche della sua sborra!
Un attimo prima che stesse per innondarmi il culo lo esortai a fermarsi e spalancai la bocca davanti alla sua cappella pulsante. Lasciai che il suo sperma salato riempisse il mio cavo orale e poi lasciai colare quello in eccesso sulle tette. Spalmai entrambi i capezzoli con il suo seme e poi, ancora assetata, ingoiai tutto.
Nemmeno mi accorsi che in quel momento mi stava riprendendo con il telefonino, ero talmente concentrata sul suo pene e sul mio godimento che nemmeno capii cosa stesse facendo in quel momento. Lo ripulii fino all’ultima goccia, succhiai la cappella e feci scorrere la lingua fino alle sue palle, oramai vuote e flaccide. Non mi feci scappare nemmeno una goccia di sperma, deglutii e appoggiai la testa sul cuscino, finalmente mi sentii sazia, lo ricordo come fosse avvenuto oggi.
- Mamma mia, Ele, stasera sei stata insuperabile. La tua bocca colma di sborra farà godere quei due come non mai. In quest’ultima ripresa sei davvero fantastica, amore mio, e Mike, ne sono certo, no vedrà l’ora di dissetarti.
- Sei davvero un porco, Luc, ma sono d’accordo con te che li faremo impazzire, con questo filmatino!
Quella stessa sera mandai loro il nostro video. Restarono davvero ammaliati dalla nostra performance. Per tutta risposta ci mandarono un nuovo video dove Judith si lasciava sborrare nella fighetta da Mike, a pecorina, mentre nel monitor scorrevano le immagini della nostra performance.
Ma la cosa che più ci fece eccitare fu quello che fece subito dopo quella troietta:
prese un calice dalla scrivania e se lo porto al cospetto della vagina. Poi, spingendo, lasciò colare tutto lo sperma al suo interno. Infine se lo portò alla bocca e, strizzando l’occhiolino nel telefono che la stava riprendendo, bevve tutto, leccando fino all’ultima goccia di sperma. Fu davvero eccitante, avevamo finalmente trovato una degna compagna di giochi per entrambi.
Passarono alcuni giorni e finalmente ci incontrammo in un locale più o meno a metà strada tra noi e loro. Sembrava ci conoscessimo da una vita.
Gustammo davvero un’ottima pizza, la scelta di quel locale fu davvero azzeccata, e poi, verso la mezzanotte, decidemmo di spostarci in un piccolo ed accogliente night poco distante da casa loro.
Calde e splendide ragazze ballavano, alternandosi, sulla passerella che attraversava gran parte della sala. L’alcol non manco certo, quella sera, e tra un calice di spumante ed un altro iniziarono i primi veri approcci da scambisti. Mike mi prese da una parte e lasciò che Judith si accasasse tra le calde braccia di Lucas. Senza timore cerco immediatamente le mie labbra e lasciò che la sua lingua cercasse la mia, dolcemente.
Poco distante potevo vedere Judith lavorarsi la bocca di mio marito mentre il porcellino già si era infilato tra le sue cosce, guardandomi diritto negli occhi. Passammo così buona parte della serata, ora ci sentivamo più a nostro agio, così verso le tre e mezza circa accettammo il cortese invito a fermarci da loro per la notte.
Ci vollero circa trenta minuti, prima di arrivare alla loro villetta, e nessuno di noi si lasciò sfuggire una parola, quasi a non voler rovinare quell’atmosfera che si era creata al night .
Mike parcheggio direttamente in garage e poi ci fecero accomodare nell’ampio salone, al piano di sopra.
Tutto era perfettamente in ordine, avevano previsto che quella sera avremo sicuramente stazionato da loro.
Judith si affrettò ad offrirci un nuovo calice di prosecco e poi, come per incanto, ci ritrovammo mezzi nudi sul grande divano pronto ad accogliere le nostre performance.
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