La sorpresa: un nuovo inizo
di
miaomiao7171
genere
saffico
Quella notte ci addormentammo strette strette, guardando un film horror dove le scene di sesso, intrise di sangue, non fecero altro che aumentare l’eccitazione che già ci pervadeva.
La mattina presto, come al solito, una bella sgambettata nel bosco per ritemprarsi.
Che l’esibizionismo faccia parte del nostro DNA lo si può riscontrare tutti i giorni vedendoci all’opera:
top abbondanti rigorosamente senza reggiseno e pantaloncini super attillati dove il classico camel toe è perfettamente visibile a occhio nudo.
Già dopo pochi minuti di corsa il sudore segna distintamente i pantaloncini (rigorosamente bianchi e grigi) sul nostro cavallo e questo attirava su di noi eccitanti sguardi famelici di maschietti arrapati e di femminucce calienti che farebbero carte false per dissetarsi dalle nostre fighette.
La frenesia, quella mattina, caricò di lussuria le nostre già compromesse menti e l’eccitazione che ci pervase fisicamente salì alle stelle.
Rientrammo, correndo velocemente, verso le 11.30 e, ancora ansimanti, ci infilammo di filata nella doccia, dove l’acqua fresca riusciva a stento a calmare i bollori di quella super eccitazione.
Delicatamente e minuziosamente lavammo l’una il corpo dell’altra.
Non mancammo di soffermarci su capezzoli e clitoridi e questo non fece altro che aumentare l’ansia bonaria per l’incontro che di li a poco avrebbe cambiato le nostre vite.
Prima di uscire dalla doccia ci abbracciammo a lungo e ci abbandonammo ad un profondo bacio di innamorate.
Iniziammo minuziosamente la vestizione:
completino intimo con perizoma in pizzo trasparente coordinato con un altrettanto velato reggiseno che non lasciava nulla alla fantasia, il tutto rigorosamente mai indossato ed acquistato il giorno prima da Victoria Secret, appositamente per l’occasione.
Entrambe infilammo poi una minigonna super attillata che lasciava scoperte le sode natiche e due striminzite magliette traforate che coprivano a stento i reggiseni.
Completammo il tutto con scarpe da ginnastica comode, visto che ci saremo dovute districare in ambienti poco pratici e sicuramente molto scivolosi.
Una bella spruzzata di Dolce & Gabbana terminò i preparativi e, nella spasmodica attesa, consumammo allegramente una fresca bottiglia di Corona a testa, giusto per alzare un’altro po’ la barra dell’euforia.
- Allora, amore mio, sei pronta per questa nuova avventura? – le domandai
- Stai scherzando, vero, al solo pensiero di quello che subiremo oggi sento fremere il mio corpo come non mai
- mi sento allo stesso modo e credo che il profumo delle nostre fighette si senta forte nell’aria, però dobbiamo restare tranquille perché prima abbiamo il pranzo con l’amica di Patty, che tra l’altro nemmeno conosciamo per nome
- e pensi che non lo sappia tesoro? – rispose un po’ stizzita Sam e, alzandosi velocemente, si diresse di filata nel bagno.
Probabilmente la birra ghiacciata aveva già stimolato la sua vescica e voleva liberarsi di quell’incombenza prima dell’arrivo di Patty.
- Amore - mi affrettai a ricoradarle - non sarebbe meglio risparmiarla per i giochetti che ci aspettano tra poco?
- Non ti preoccupare, questa sarà solo la prima di una lunga serie, amore mio, ho intenzione di non risparmiarmi con il bere, oggi!
Alle 12 spaccate arrivò la nostra partner; ci abbracciò con una foga mai vista prima (si percepiva che anche lei non stava più nella pelle) e finalmente ci mettemmo in viaggio.
Alle 13 eravamo attese al maneggio quindi non c’era altro tempo da perdere.
Nessuna delle tre osò pronunciare mezza parola, durante il tragitto, ma l’eccitazione che si percepiva nella macchina si poteva tagliare con un coltello.
Patty sembrava ancora più bella del solito:
una terza abbondante con capezzoli ben eretti facevano sfoggio di se sotto un attillatissimo top bianco, splendide e affusolate gambe quasi completamente scoperte, lasciavano intravedere il candore di un pizzo rosa sotto il volante.
Ai piedi anche lei scarpette rigorosamente comode, sapeva benissimo che qualsiasi altro tipo di calzatura avrebbe interferito con i giochi erotici che ci aspettavano al ranch.
Arrivammo da Antonella con 15 minuti di anticipo, Patty non aveva certo lesinato, in quanto a velocità, quel giorno!
Parcheggiamo davanti casa e immediatamente ci venne incontro una rossa mozzafiato con un meraviglioso sorriso ben stampato sul viso.
I capelli lunghi, ben acconciati, brillavano rigogliosi sotto il sole e un corpo minuto, con un fondoschiena pazzesco, faceva grande sfoggio di se davanti a noi.
- Ciao ragazze, sono Antonella e scommetto che voi due siete Sam e Kate. Patty non ha fatto altro che parlarmi di voi, nei giorni scorsi, e adesso capisco il perché. Siete veramente carinissime, cavolo!
Si lasciò andare in una risata che lasciò intravedere una dentatura perfetta e ben curata, di un bianco brillante.
Si avvicinò poi a Patty e le infilò, senza badare minimamente a noi, la lingua in bocca.
Senza nessuna remora baciò poi me e Kate sulla labbra e senza il minimo pudore allungò una mano sulla mia soda natica destra, per testarne la consistenza, mi disse poi.
Avevo fatto colpo al primo istante, era chiaro!
Mi affrettai a guardare Kate negli occhi che rispose al mio ammiccamento facendo un cenno con il capo.
Sapevo che non vedeva l’ora di vedermi montare da quella splendida rossa e ricambiai il suo cenno con un bacio volante.
- Grazie Anto per l’invito a pranzo, si capisce che sei una magnifica padrona di casa, e ci spiace che invece nessuna di noi due era a conoscenza della tua esistenza e questo Patty lo pagherà caro, te lo assicuro - e scoppiai in una risata che immediatamente contagiò tutte quante
- che sorpresa sarebbe stata se vi avessi rivelato prima che questa splendida puledrina rossa è la mia fidanzata già da qualche settimana?
Sapevo che appena l’avreste vista sareste rimaste abbagliate dal suo fascino e non volevo rovinarvi la sorpresa
- non stento a credere a questa patetica scusa - si affrettò a rispondere Sam - ammetto che mi sono eccitata appena l’ho vista, ma almeno il nome avresti anche potuto confidarcelo.
Devi aver fatto una fatica immane a non farti sfuggire nulla su di lei, in queste settimane
- puoi ben dirlo ma vedrete che alla fine della giornata mi ringrazierete per questo, ragazze.
Anto bloccò sul nascere qualsiasi altro commento e ci invitò ad accomodarci nella sala da pranzo. Lo stile era quello classico di un ranch delle pianure americane. Consumammo un pranzo leggero e ci scolammo una bottiglia di un‘ ottimo rosso che proveniva da un’azienda vinicola del posto.
Concludemmo il tutto con un buon caffè e una fettina di torta alle nocciole e non tralasciammo di assaporare un paio di bicchierini di grappa fatta rigorosamente in casa.
Eravamo carichissime e Anto iniziò a testare le nostre intenzioni:
- allora ragazze, avete sicuramente capito che oggi sarà, per voi, un punto di non ritorno. Siete sicure di voler proseguire? Non mi stupirei se i ripensamenti affiorassero già ora, ho visto altre donne andarsene ancora prima di approcciare questo tipo di pratiche, non mi stupirei se anche per voi fosse così.
Mi voltai verso Kate e attesi la sua approvazione per parlare a nome di entrambe:
- stai tranquilla, rossa, siamo più che pronte e te ne accorgerai appena ci porterai nel luogo del divertimento
- mmmm, mi piace la vostra sfrontatezza. Non perdiamo altro tempo allora e spostiamoci nel cortile qui fuori.
Uscimmo da una porta sul retro della cucina e ci incamminammo verso un grande portone scorrevole di un vecchio fienile adiacente alle stalle.
Antonella prese Patty per una mano e si affrettò verso il portone:
- voi due aspettate qui fuori ed entrate tra 10 minuti spaccati
- ok - rispose Sam senza esitazione
- amore non vedo l’ora di mettere la lingua nella figa di Antonella. Mi fa salire il sangue alla testa quella puledrina....
- a chi lo dici, ma anche Patty oggi la vedo carichissima e più porca che mai quindi speriamo di iniziare il prima possibile. Oggi mi sento in vena di ogni porcata possibile, esattamente come te - e mi baciò teneramente.
Neanche il tempo di concludere la frase che Patty ci chiamò a gran voce. Scostammo leggermente il portone ed entrammo. Fummo investite immediatamente da un fortissimo odore di fieno e di animali.
L’accentuata penombra non ci permetteva di vedere in lontananza quindi affrettammo il passo verso un piccolo recinto poco distante. Le due troiette si erano già sfilate i vestiti e nei loro magnifici e sexy completini erano già pronte per un pomeriggio di sesso sfrenato.
Anto era magnifica, ve lo assicuro: due tettine costrette dentro uno striminzito reggiseno giallo tenue che lasciava intravedere splendidi e paffuti capezzoli di un rosa tendente al bianco e un mini perizoma coordinato che non lasciava certo qualcosa alla fantasia.
Patty confermò la nostra precedente sensazione ed era perfetta in un completino rosa carico veramente sexy, probabilmente acquistato in un ben identificato sexy shop.
- Spogliatevi ragazze e avvicinatevi a noi.
Non ce lo facemmo ripetere due volte e in men che non si dica eravamo già di fronte a loro mezze nude.
- Dammi la lingua, Kate - esordì Antonella - e tu datti da fare con Patty, Sam
Si aprirono le danze.
Nell’aria si sentiva meraviglioso il suono di lingue intrecciate fino a che Patty non lo interruppe:
- amore. Vieni subito qui e leccami la figa, sono in fiamme!
Antonella si gettò ai suoi piedi, le sfilò il perizoma, e infilò la lingua nella fighetta ben rasata di Patty che si lasciò scappare un sensuale urletto di piacere
- Si così, spingila bene in profondità! La tua lingua è inimitabile, puttanella!
Non stavo più nella pelle e mi gettai tra le gambe di Antonella. Quella leggera peluria rossastra mi mandava in estasi e il sapore dei suoi umori era inebriante.
- Così, Kate, bravissima. Sam, vieni qui vicino ed occupati dell’ano della mia troietta, forza!
Sam iniziò a leccare con avidità l’ano di Patty mentre io continuavo a spingere sempre più in profondità la lingua nella perfetta vagina di Antonella.
- Me lo aveva detto che siete una coppia di troie affiatate ma devo dire che state superando le mie aspettative, ragazze....
- E non hai ancora visto nulla.... - mi affrettai a risponderle
- Sam sono pronta: vieni qui e apri la bocca.
Nel momento in cui percepii la lingua roteare sulla mia vagina lasciai schizzare un lunghissimo fiotto di piscia. Bevve avida tutto quello che si infilò nella sua bocca e deglutì il tutto lentamente, con gusto.
- Aspetta ne voglio anch’io - si affrettò ad esclamare Patty gettandosi ai miei piedi.
Entrambe si riempirono ben bene la bocca e poi si avvicinarono a me e alla rossa. Afferrarono le nostre bocche con la mano e ci dissetarono, lasciando fluire lentamente quel nettare meraviglioso dalle loro bocche alle nostre.
Dopo essermi dissetata non persi tempo e mi avvicinai ad Antonella; la baciai appassionatamente e lasciai fluire il nettare intriso di saliva da me a lei.
Ai nostri piedi le due troiette si impegnavano a darci piacere, leccando le fighe ancora grondanti di umori e di piscio, mentre noi due continuavamo imperterrite ed eccitate a scambiarci le ultime gocce di rugiada non ancora deglutite.
- Patty, voglio sentire la tua piscia cadere dalla bocca della tua ragazza sulla mia fighetta, non farmi aspettare.
Ben carica e in fremente attesa, Patty in pochi secondi fu sopra di me, attese giusto il tempo che Antonella avvicinasse la sua bocca alla mia figa già ben spalancata, e si lasciò andare.
- Eccola, amore, bevi tutto!
Il getto fu talmente improvviso e potente che schizzò dritto negli occhi di Antonella che però, incurante di tutto, cercò di raccoglie quanta più pipì possibile.
Sam, nel frattempo, aveva trovato un rastrello appoggiato poco distante e si stava scopando intensamente con il manico.
- Sei veramente una troia, amore mio. Cosa aspetti a condividere con me quella meraviglia?
- Non aspettavo, troietta.... - e si affettò a sbattermi il lungo manico nel culo dopo avermi ben lubrificato l’ano con la sua saliva
- Siete meravigliose, ragazze, mi state facendo impazzire. Patty prendi quella frusta e vieni da me.
Una lunga frusta di cuoio era appesa al muro alle sue spalle, la afferrò e si avvicinò velocemente ad Antonella.
Le intimò di aprire il più possibile le gambe e subito dopo le schioccò un colpo secco e preciso sulla figa umida, il suono riecheggiò forte nell’aria così come la smorfia di dolore di Anto.
- Ancora, amore mio, ancora. Fammi male!
Io e Sam restammo allibite nell’osservare quella scena, ma appena constatammo che la figa della rossa grondava di piacere ricominciammo a sodomizzarci con più intensità.
Un secondo schiocco echeggiò nell’aria ma stavolta Anto scoppiò in lacrime e iniziò a singhiozzare. Patty la girò senza un minimo di compassione, con forza, sotto sopra, le baciò e le schiaffeggiò le natiche, poi prese a frustarla nuovamente trasformando quello splendido culo color bianco latte in un rosso rubino intenso con striature di sangue vivo.
- Amore ora preparati perché ti inculo con il manico della frusta. Ti farò godere come una vacca!
Appena udite quelle parole, mollai Sam con il manico ben infilato nel culo e mi gettai sull’ano di Antonella, sputai più saliva che potevo su quel perfetto e stretto buchetto e agevolai la penetrazione che Patty si accingeva a compiere.
Anto urlò così forte che per un momento credemmoi che le avesse lacerato l’ano.
Ma subito dopo la rossa iniziò a gemere così forte che mi venne una grande voglia e mi gettai sotto il suo ventre iniziando a mordicchiarle con forza i ritti capezzoli che facevano bella vista sul suo petto.
Sam non perse tempo ed infilò nella figa di Patty il manico del rastrello mentre lei, ben posizionata sopra la rastrelliera, iniziò a procurarsi piacere con gli affusolati denti metallici. Iniziò con lo strofinarsi delicatamente le grandi labbra per poi proseguire pungendosi con alcuni dentini della stessa, con meravigliosa precisione, il gonfio clitoride che faceva capolino sotto il ciuffetto di peli del suo pube.
Le piaceva strofinarsi, ovunque, era uno dei giochetti che mi aveva fatto innamorare di lei, tre anni fa.
Ricordo come fosse ieri quando, dopo il nostro primo appuntamento, mi disse di spogliarmi nuda e di mettermi comoda sul letto per guardarla godere con lo schienale di una sedia.
Venni come non mai, quella notte, e lì iniziò la nostra meravigliosa e perversa storia d’amore che oggi sta trovando nuova vita, grazie a questa meravigliosa esperienza.
In pochi istanti un rossore intenso fece capolino sulle sue labbra vaginali e, presa dalla foga di quell’eccitante momento, mi affrettai a succhiarla e a lubrificarla con abbondante saliva.
La gettai poi a terra e rivolgendomi ad Antonella con un tono autoriario, esclamai:
- Zoccola rossa vieni qui e placa il bruciore di questa troia con la tua piscia dorata!
La rossa non aspettava altro: si mise a cavalcioni sopra il ventre in fiamme di Sam e si lasciò andare in un’abbondante pisciata.
Il mio grande amore godeva come una vacca, si infilò tre dita nella figa mentre grondava di piscio, voleva far salire la mia eccitazione alle stelle e poi mi impartì un’ordine preciso:
- puttanella vieni qui e riempimi la bocca con il tuo succo, sono assetata!
Spalancai le gambe sopra di lei e prima innondai il suo il viso e poi riempii la sua bocca.
Patty, che nel frattempo non aveva mai smesso di scoparsi con il manico passatole da Sam, si alzò di scatto ed iniziò, a sua volta, a pisciare nella bocca della mia troietta che bevve tutto con gusto, leccandosi le labbra per non farsi scappare nulla.
Mi lasciai cadere su Sam e le infilai la lingua in bocca, lasciando fluire, nella mia cavità orale, tutto il prezioso miele che Sam riusciva a passarmi. Un’orgasmo intenso mi pervase e un meraviglioso rivolo di liquido biancastro iniziò a colare dalla mia vagina. Riuscivo a percepirlo benissimo.
Antonella, con l’occhio esperto di una vera affamata di figa, iniziò a leccare il tutto e mi regalò un’altra sensazione magnifica, intensa!
Venni per la seconda volta nel giro di pochi istanti, non era mai successo!
Sentii Sam lasciarsi sfuggire un grido di piacere, i miei godimenti l’avevano accompagnata ad un intenso orgasmo.
Patty le aveva infilato l’affusolata manina destra nella figa e le aveva procurato quell’orgasmo con pochissimi e precisi movimenti.
L’ennesimo schizzo di piscia, stavolta trasparentissima come l’acqua di un rubinetto, fuoriuscì dalla sua fighetta ed inondò i piedini di Antonella, che nel frattempo, con la bocca piena dei miei umori, si stava masturbando con il rastrello godendosi lo spettacolo di Sam.
Ora toccava a Patty, però.
- ragazze, questa moretta in fiamme ancora non è venuta che ne dite di unire le nostre forze per farla godere come non mai? - esclamai
A Patty brillarono gli occhi e si lasciò afferrare dalle altre due troiette, ancora fradice di umori, senza porre alcuna resistenza.
- Mettetela a pecorina e tenetela ferma - intimai loro
Afferrai la frusta e le schioccai un colpo secco direttamente sul suo culo. Urlò di dolore!
- Ancora, spaccamelo Kate!
Non me lo feci ripetere e le schioccai una seconda frustata diritta tra le cosce, sulla vagina. Era la prima volte che facevo questo tipo di pratica e mi stupii nel constatare quanto fossi brava con la frusta.
Sussultò e si accovacciò a terra, singhiozzando.
Le mie due complici iniziarono a pisciare copiosamente su tutto il suo corpo mentre io, con un colpo preciso, le infilai il manico della frusta dritto nella figa ben lubrificata dalla pioggia dorata.
Poche spinte in profondità la fecero godere come una vacca; Antonella, che la conosceva assai bene, si affrettò a posizionare la bocca sulla sua fighetta e bevve ogni rivolo che ne fuoriuscì.
Io e Sam, ora in disparte, ci godemmo quella scena abbracciate strtette.
- Amore mio oggi sei stata insuperabile. Ho goduto come non mai e non vedo l’ora di riprendere le forze per passare al secondo step
- Ti amo, Kate, e non vedo l’ora di vederti nuovamente sfondata. Queste due troiette sono fantastiche e credo che oggi sia l’inizio di una nuova relazione a quattro, non credi?
- Puoi ben dirlo, amore - e le infilai la lingua in bocca abbandonandomi in un bacio appassionato.
Anto e Patty erano visibilmente stremate.
L’una al fianco dell’altra si lasciarono andare ad una serie di tenerissime coccole, si percepiva il loro amore. Si baciarono e poi Anto ci chiese di avvicinarci a loro.
- Ragazze, siete state meravigliose. Non avevamo mai goduto così tanto come oggi. Vero Patty?
- Siete fantastiche, ragazze, ma vi assicuro che avevo già messo in guardia la mia troietta, su questo....
- Ora dobbiamo solo riposarci un pochino – disse Antonella - e poi riprenderemo i giochetti passando ad una nuova esperienza. So che il video che vi ha girato Patty, fatto da me, vi ha fatto impazzire non poco. Sono certa che dopo questa giornata diverremmo un quartetto affiatatissimo e inseparabile.
Felici ed appagate ci scambiammo tenere effusioni per qualche altro minuto e poi ci sedemmo, nude, su una panchetta posizionata contro una parete di cemento, sul fondo del fienile. Per la prima volta sentimmo dei rumori provenire da dentro quel locale. Era il primo passo verso un nuovo punto di non ritorno.
Ma questa è un’altra storia!
La mattina presto, come al solito, una bella sgambettata nel bosco per ritemprarsi.
Che l’esibizionismo faccia parte del nostro DNA lo si può riscontrare tutti i giorni vedendoci all’opera:
top abbondanti rigorosamente senza reggiseno e pantaloncini super attillati dove il classico camel toe è perfettamente visibile a occhio nudo.
Già dopo pochi minuti di corsa il sudore segna distintamente i pantaloncini (rigorosamente bianchi e grigi) sul nostro cavallo e questo attirava su di noi eccitanti sguardi famelici di maschietti arrapati e di femminucce calienti che farebbero carte false per dissetarsi dalle nostre fighette.
La frenesia, quella mattina, caricò di lussuria le nostre già compromesse menti e l’eccitazione che ci pervase fisicamente salì alle stelle.
Rientrammo, correndo velocemente, verso le 11.30 e, ancora ansimanti, ci infilammo di filata nella doccia, dove l’acqua fresca riusciva a stento a calmare i bollori di quella super eccitazione.
Delicatamente e minuziosamente lavammo l’una il corpo dell’altra.
Non mancammo di soffermarci su capezzoli e clitoridi e questo non fece altro che aumentare l’ansia bonaria per l’incontro che di li a poco avrebbe cambiato le nostre vite.
Prima di uscire dalla doccia ci abbracciammo a lungo e ci abbandonammo ad un profondo bacio di innamorate.
Iniziammo minuziosamente la vestizione:
completino intimo con perizoma in pizzo trasparente coordinato con un altrettanto velato reggiseno che non lasciava nulla alla fantasia, il tutto rigorosamente mai indossato ed acquistato il giorno prima da Victoria Secret, appositamente per l’occasione.
Entrambe infilammo poi una minigonna super attillata che lasciava scoperte le sode natiche e due striminzite magliette traforate che coprivano a stento i reggiseni.
Completammo il tutto con scarpe da ginnastica comode, visto che ci saremo dovute districare in ambienti poco pratici e sicuramente molto scivolosi.
Una bella spruzzata di Dolce & Gabbana terminò i preparativi e, nella spasmodica attesa, consumammo allegramente una fresca bottiglia di Corona a testa, giusto per alzare un’altro po’ la barra dell’euforia.
- Allora, amore mio, sei pronta per questa nuova avventura? – le domandai
- Stai scherzando, vero, al solo pensiero di quello che subiremo oggi sento fremere il mio corpo come non mai
- mi sento allo stesso modo e credo che il profumo delle nostre fighette si senta forte nell’aria, però dobbiamo restare tranquille perché prima abbiamo il pranzo con l’amica di Patty, che tra l’altro nemmeno conosciamo per nome
- e pensi che non lo sappia tesoro? – rispose un po’ stizzita Sam e, alzandosi velocemente, si diresse di filata nel bagno.
Probabilmente la birra ghiacciata aveva già stimolato la sua vescica e voleva liberarsi di quell’incombenza prima dell’arrivo di Patty.
- Amore - mi affrettai a ricoradarle - non sarebbe meglio risparmiarla per i giochetti che ci aspettano tra poco?
- Non ti preoccupare, questa sarà solo la prima di una lunga serie, amore mio, ho intenzione di non risparmiarmi con il bere, oggi!
Alle 12 spaccate arrivò la nostra partner; ci abbracciò con una foga mai vista prima (si percepiva che anche lei non stava più nella pelle) e finalmente ci mettemmo in viaggio.
Alle 13 eravamo attese al maneggio quindi non c’era altro tempo da perdere.
Nessuna delle tre osò pronunciare mezza parola, durante il tragitto, ma l’eccitazione che si percepiva nella macchina si poteva tagliare con un coltello.
Patty sembrava ancora più bella del solito:
una terza abbondante con capezzoli ben eretti facevano sfoggio di se sotto un attillatissimo top bianco, splendide e affusolate gambe quasi completamente scoperte, lasciavano intravedere il candore di un pizzo rosa sotto il volante.
Ai piedi anche lei scarpette rigorosamente comode, sapeva benissimo che qualsiasi altro tipo di calzatura avrebbe interferito con i giochi erotici che ci aspettavano al ranch.
Arrivammo da Antonella con 15 minuti di anticipo, Patty non aveva certo lesinato, in quanto a velocità, quel giorno!
Parcheggiamo davanti casa e immediatamente ci venne incontro una rossa mozzafiato con un meraviglioso sorriso ben stampato sul viso.
I capelli lunghi, ben acconciati, brillavano rigogliosi sotto il sole e un corpo minuto, con un fondoschiena pazzesco, faceva grande sfoggio di se davanti a noi.
- Ciao ragazze, sono Antonella e scommetto che voi due siete Sam e Kate. Patty non ha fatto altro che parlarmi di voi, nei giorni scorsi, e adesso capisco il perché. Siete veramente carinissime, cavolo!
Si lasciò andare in una risata che lasciò intravedere una dentatura perfetta e ben curata, di un bianco brillante.
Si avvicinò poi a Patty e le infilò, senza badare minimamente a noi, la lingua in bocca.
Senza nessuna remora baciò poi me e Kate sulla labbra e senza il minimo pudore allungò una mano sulla mia soda natica destra, per testarne la consistenza, mi disse poi.
Avevo fatto colpo al primo istante, era chiaro!
Mi affrettai a guardare Kate negli occhi che rispose al mio ammiccamento facendo un cenno con il capo.
Sapevo che non vedeva l’ora di vedermi montare da quella splendida rossa e ricambiai il suo cenno con un bacio volante.
- Grazie Anto per l’invito a pranzo, si capisce che sei una magnifica padrona di casa, e ci spiace che invece nessuna di noi due era a conoscenza della tua esistenza e questo Patty lo pagherà caro, te lo assicuro - e scoppiai in una risata che immediatamente contagiò tutte quante
- che sorpresa sarebbe stata se vi avessi rivelato prima che questa splendida puledrina rossa è la mia fidanzata già da qualche settimana?
Sapevo che appena l’avreste vista sareste rimaste abbagliate dal suo fascino e non volevo rovinarvi la sorpresa
- non stento a credere a questa patetica scusa - si affrettò a rispondere Sam - ammetto che mi sono eccitata appena l’ho vista, ma almeno il nome avresti anche potuto confidarcelo.
Devi aver fatto una fatica immane a non farti sfuggire nulla su di lei, in queste settimane
- puoi ben dirlo ma vedrete che alla fine della giornata mi ringrazierete per questo, ragazze.
Anto bloccò sul nascere qualsiasi altro commento e ci invitò ad accomodarci nella sala da pranzo. Lo stile era quello classico di un ranch delle pianure americane. Consumammo un pranzo leggero e ci scolammo una bottiglia di un‘ ottimo rosso che proveniva da un’azienda vinicola del posto.
Concludemmo il tutto con un buon caffè e una fettina di torta alle nocciole e non tralasciammo di assaporare un paio di bicchierini di grappa fatta rigorosamente in casa.
Eravamo carichissime e Anto iniziò a testare le nostre intenzioni:
- allora ragazze, avete sicuramente capito che oggi sarà, per voi, un punto di non ritorno. Siete sicure di voler proseguire? Non mi stupirei se i ripensamenti affiorassero già ora, ho visto altre donne andarsene ancora prima di approcciare questo tipo di pratiche, non mi stupirei se anche per voi fosse così.
Mi voltai verso Kate e attesi la sua approvazione per parlare a nome di entrambe:
- stai tranquilla, rossa, siamo più che pronte e te ne accorgerai appena ci porterai nel luogo del divertimento
- mmmm, mi piace la vostra sfrontatezza. Non perdiamo altro tempo allora e spostiamoci nel cortile qui fuori.
Uscimmo da una porta sul retro della cucina e ci incamminammo verso un grande portone scorrevole di un vecchio fienile adiacente alle stalle.
Antonella prese Patty per una mano e si affrettò verso il portone:
- voi due aspettate qui fuori ed entrate tra 10 minuti spaccati
- ok - rispose Sam senza esitazione
- amore non vedo l’ora di mettere la lingua nella figa di Antonella. Mi fa salire il sangue alla testa quella puledrina....
- a chi lo dici, ma anche Patty oggi la vedo carichissima e più porca che mai quindi speriamo di iniziare il prima possibile. Oggi mi sento in vena di ogni porcata possibile, esattamente come te - e mi baciò teneramente.
Neanche il tempo di concludere la frase che Patty ci chiamò a gran voce. Scostammo leggermente il portone ed entrammo. Fummo investite immediatamente da un fortissimo odore di fieno e di animali.
L’accentuata penombra non ci permetteva di vedere in lontananza quindi affrettammo il passo verso un piccolo recinto poco distante. Le due troiette si erano già sfilate i vestiti e nei loro magnifici e sexy completini erano già pronte per un pomeriggio di sesso sfrenato.
Anto era magnifica, ve lo assicuro: due tettine costrette dentro uno striminzito reggiseno giallo tenue che lasciava intravedere splendidi e paffuti capezzoli di un rosa tendente al bianco e un mini perizoma coordinato che non lasciava certo qualcosa alla fantasia.
Patty confermò la nostra precedente sensazione ed era perfetta in un completino rosa carico veramente sexy, probabilmente acquistato in un ben identificato sexy shop.
- Spogliatevi ragazze e avvicinatevi a noi.
Non ce lo facemmo ripetere due volte e in men che non si dica eravamo già di fronte a loro mezze nude.
- Dammi la lingua, Kate - esordì Antonella - e tu datti da fare con Patty, Sam
Si aprirono le danze.
Nell’aria si sentiva meraviglioso il suono di lingue intrecciate fino a che Patty non lo interruppe:
- amore. Vieni subito qui e leccami la figa, sono in fiamme!
Antonella si gettò ai suoi piedi, le sfilò il perizoma, e infilò la lingua nella fighetta ben rasata di Patty che si lasciò scappare un sensuale urletto di piacere
- Si così, spingila bene in profondità! La tua lingua è inimitabile, puttanella!
Non stavo più nella pelle e mi gettai tra le gambe di Antonella. Quella leggera peluria rossastra mi mandava in estasi e il sapore dei suoi umori era inebriante.
- Così, Kate, bravissima. Sam, vieni qui vicino ed occupati dell’ano della mia troietta, forza!
Sam iniziò a leccare con avidità l’ano di Patty mentre io continuavo a spingere sempre più in profondità la lingua nella perfetta vagina di Antonella.
- Me lo aveva detto che siete una coppia di troie affiatate ma devo dire che state superando le mie aspettative, ragazze....
- E non hai ancora visto nulla.... - mi affrettai a risponderle
- Sam sono pronta: vieni qui e apri la bocca.
Nel momento in cui percepii la lingua roteare sulla mia vagina lasciai schizzare un lunghissimo fiotto di piscia. Bevve avida tutto quello che si infilò nella sua bocca e deglutì il tutto lentamente, con gusto.
- Aspetta ne voglio anch’io - si affrettò ad esclamare Patty gettandosi ai miei piedi.
Entrambe si riempirono ben bene la bocca e poi si avvicinarono a me e alla rossa. Afferrarono le nostre bocche con la mano e ci dissetarono, lasciando fluire lentamente quel nettare meraviglioso dalle loro bocche alle nostre.
Dopo essermi dissetata non persi tempo e mi avvicinai ad Antonella; la baciai appassionatamente e lasciai fluire il nettare intriso di saliva da me a lei.
Ai nostri piedi le due troiette si impegnavano a darci piacere, leccando le fighe ancora grondanti di umori e di piscio, mentre noi due continuavamo imperterrite ed eccitate a scambiarci le ultime gocce di rugiada non ancora deglutite.
- Patty, voglio sentire la tua piscia cadere dalla bocca della tua ragazza sulla mia fighetta, non farmi aspettare.
Ben carica e in fremente attesa, Patty in pochi secondi fu sopra di me, attese giusto il tempo che Antonella avvicinasse la sua bocca alla mia figa già ben spalancata, e si lasciò andare.
- Eccola, amore, bevi tutto!
Il getto fu talmente improvviso e potente che schizzò dritto negli occhi di Antonella che però, incurante di tutto, cercò di raccoglie quanta più pipì possibile.
Sam, nel frattempo, aveva trovato un rastrello appoggiato poco distante e si stava scopando intensamente con il manico.
- Sei veramente una troia, amore mio. Cosa aspetti a condividere con me quella meraviglia?
- Non aspettavo, troietta.... - e si affettò a sbattermi il lungo manico nel culo dopo avermi ben lubrificato l’ano con la sua saliva
- Siete meravigliose, ragazze, mi state facendo impazzire. Patty prendi quella frusta e vieni da me.
Una lunga frusta di cuoio era appesa al muro alle sue spalle, la afferrò e si avvicinò velocemente ad Antonella.
Le intimò di aprire il più possibile le gambe e subito dopo le schioccò un colpo secco e preciso sulla figa umida, il suono riecheggiò forte nell’aria così come la smorfia di dolore di Anto.
- Ancora, amore mio, ancora. Fammi male!
Io e Sam restammo allibite nell’osservare quella scena, ma appena constatammo che la figa della rossa grondava di piacere ricominciammo a sodomizzarci con più intensità.
Un secondo schiocco echeggiò nell’aria ma stavolta Anto scoppiò in lacrime e iniziò a singhiozzare. Patty la girò senza un minimo di compassione, con forza, sotto sopra, le baciò e le schiaffeggiò le natiche, poi prese a frustarla nuovamente trasformando quello splendido culo color bianco latte in un rosso rubino intenso con striature di sangue vivo.
- Amore ora preparati perché ti inculo con il manico della frusta. Ti farò godere come una vacca!
Appena udite quelle parole, mollai Sam con il manico ben infilato nel culo e mi gettai sull’ano di Antonella, sputai più saliva che potevo su quel perfetto e stretto buchetto e agevolai la penetrazione che Patty si accingeva a compiere.
Anto urlò così forte che per un momento credemmoi che le avesse lacerato l’ano.
Ma subito dopo la rossa iniziò a gemere così forte che mi venne una grande voglia e mi gettai sotto il suo ventre iniziando a mordicchiarle con forza i ritti capezzoli che facevano bella vista sul suo petto.
Sam non perse tempo ed infilò nella figa di Patty il manico del rastrello mentre lei, ben posizionata sopra la rastrelliera, iniziò a procurarsi piacere con gli affusolati denti metallici. Iniziò con lo strofinarsi delicatamente le grandi labbra per poi proseguire pungendosi con alcuni dentini della stessa, con meravigliosa precisione, il gonfio clitoride che faceva capolino sotto il ciuffetto di peli del suo pube.
Le piaceva strofinarsi, ovunque, era uno dei giochetti che mi aveva fatto innamorare di lei, tre anni fa.
Ricordo come fosse ieri quando, dopo il nostro primo appuntamento, mi disse di spogliarmi nuda e di mettermi comoda sul letto per guardarla godere con lo schienale di una sedia.
Venni come non mai, quella notte, e lì iniziò la nostra meravigliosa e perversa storia d’amore che oggi sta trovando nuova vita, grazie a questa meravigliosa esperienza.
In pochi istanti un rossore intenso fece capolino sulle sue labbra vaginali e, presa dalla foga di quell’eccitante momento, mi affrettai a succhiarla e a lubrificarla con abbondante saliva.
La gettai poi a terra e rivolgendomi ad Antonella con un tono autoriario, esclamai:
- Zoccola rossa vieni qui e placa il bruciore di questa troia con la tua piscia dorata!
La rossa non aspettava altro: si mise a cavalcioni sopra il ventre in fiamme di Sam e si lasciò andare in un’abbondante pisciata.
Il mio grande amore godeva come una vacca, si infilò tre dita nella figa mentre grondava di piscio, voleva far salire la mia eccitazione alle stelle e poi mi impartì un’ordine preciso:
- puttanella vieni qui e riempimi la bocca con il tuo succo, sono assetata!
Spalancai le gambe sopra di lei e prima innondai il suo il viso e poi riempii la sua bocca.
Patty, che nel frattempo non aveva mai smesso di scoparsi con il manico passatole da Sam, si alzò di scatto ed iniziò, a sua volta, a pisciare nella bocca della mia troietta che bevve tutto con gusto, leccandosi le labbra per non farsi scappare nulla.
Mi lasciai cadere su Sam e le infilai la lingua in bocca, lasciando fluire, nella mia cavità orale, tutto il prezioso miele che Sam riusciva a passarmi. Un’orgasmo intenso mi pervase e un meraviglioso rivolo di liquido biancastro iniziò a colare dalla mia vagina. Riuscivo a percepirlo benissimo.
Antonella, con l’occhio esperto di una vera affamata di figa, iniziò a leccare il tutto e mi regalò un’altra sensazione magnifica, intensa!
Venni per la seconda volta nel giro di pochi istanti, non era mai successo!
Sentii Sam lasciarsi sfuggire un grido di piacere, i miei godimenti l’avevano accompagnata ad un intenso orgasmo.
Patty le aveva infilato l’affusolata manina destra nella figa e le aveva procurato quell’orgasmo con pochissimi e precisi movimenti.
L’ennesimo schizzo di piscia, stavolta trasparentissima come l’acqua di un rubinetto, fuoriuscì dalla sua fighetta ed inondò i piedini di Antonella, che nel frattempo, con la bocca piena dei miei umori, si stava masturbando con il rastrello godendosi lo spettacolo di Sam.
Ora toccava a Patty, però.
- ragazze, questa moretta in fiamme ancora non è venuta che ne dite di unire le nostre forze per farla godere come non mai? - esclamai
A Patty brillarono gli occhi e si lasciò afferrare dalle altre due troiette, ancora fradice di umori, senza porre alcuna resistenza.
- Mettetela a pecorina e tenetela ferma - intimai loro
Afferrai la frusta e le schioccai un colpo secco direttamente sul suo culo. Urlò di dolore!
- Ancora, spaccamelo Kate!
Non me lo feci ripetere e le schioccai una seconda frustata diritta tra le cosce, sulla vagina. Era la prima volte che facevo questo tipo di pratica e mi stupii nel constatare quanto fossi brava con la frusta.
Sussultò e si accovacciò a terra, singhiozzando.
Le mie due complici iniziarono a pisciare copiosamente su tutto il suo corpo mentre io, con un colpo preciso, le infilai il manico della frusta dritto nella figa ben lubrificata dalla pioggia dorata.
Poche spinte in profondità la fecero godere come una vacca; Antonella, che la conosceva assai bene, si affrettò a posizionare la bocca sulla sua fighetta e bevve ogni rivolo che ne fuoriuscì.
Io e Sam, ora in disparte, ci godemmo quella scena abbracciate strtette.
- Amore mio oggi sei stata insuperabile. Ho goduto come non mai e non vedo l’ora di riprendere le forze per passare al secondo step
- Ti amo, Kate, e non vedo l’ora di vederti nuovamente sfondata. Queste due troiette sono fantastiche e credo che oggi sia l’inizio di una nuova relazione a quattro, non credi?
- Puoi ben dirlo, amore - e le infilai la lingua in bocca abbandonandomi in un bacio appassionato.
Anto e Patty erano visibilmente stremate.
L’una al fianco dell’altra si lasciarono andare ad una serie di tenerissime coccole, si percepiva il loro amore. Si baciarono e poi Anto ci chiese di avvicinarci a loro.
- Ragazze, siete state meravigliose. Non avevamo mai goduto così tanto come oggi. Vero Patty?
- Siete fantastiche, ragazze, ma vi assicuro che avevo già messo in guardia la mia troietta, su questo....
- Ora dobbiamo solo riposarci un pochino – disse Antonella - e poi riprenderemo i giochetti passando ad una nuova esperienza. So che il video che vi ha girato Patty, fatto da me, vi ha fatto impazzire non poco. Sono certa che dopo questa giornata diverremmo un quartetto affiatatissimo e inseparabile.
Felici ed appagate ci scambiammo tenere effusioni per qualche altro minuto e poi ci sedemmo, nude, su una panchetta posizionata contro una parete di cemento, sul fondo del fienile. Per la prima volta sentimmo dei rumori provenire da dentro quel locale. Era il primo passo verso un nuovo punto di non ritorno.
Ma questa è un’altra storia!
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