Follia di un amore.

di
genere
bisex

Non so quanti uomini, dopo una confessione della propria moglie, avrebbero avuto la mia stessa reazione. Nostro figlio Eller era in gita scolastica per cinque giorni, erano andati in Polonia, abbiamo approfittato per rivivere qualche giorno d'amore io e Delia, mia moglie appunto, senza impegni, addirittura ho preso cinque giorni di ferie per stare con lei.
Volevamo trasgredire forse? Non volevamo farlo nella nostra città, abbiamo messo alcuni abiti casual, qualche ricambio in valigia, siamo andati in stazione senza una meta. La prima città che ci è apparsa sul tabellone degli orari, è stata la nostra meta. trecento km da casa, non eravamo poi così lontani. Siamo andati in albergo in prossimità della stazione di arrivo, ci siamo cambiati, era il sedici maggio, faceva caldo, molto caldo,
lei ha indossato un paio di short molto ridotti, senza perizoma ed un top che copriva
appena il seno, senza nulla sotto, la forma della figa, così come i capezzoli erano più che evidenti, gli short erano molto piccoli, ed erano quasi trasparenti, avrei voluto
scoparla subito, si è opposta, mi voleva tenere sulla corda. Io con maglietta, calzoncini corti e scarpe da tennis. abbiamo girato per la città, bellissima, in un parcheggio era
fermo un furgoncino attrezzato con delle poltroncine, ci ha portato su una collina dove si ammirava un panorama stupendo, c'era un ristorante all'interno di un parco, non c'era nessuno. Il furgone navetta faceva viaggi ogni ora. Siamo rimasti in quel magnifico posto, lei seminuda, faceva di tutto per eccitarmi ma non si faceva toccare. Abbiamo trovato una panchina ci siamo seduti, un silenzio per noi sconosciuto, si è appoggiata
con la testa sulla mia spalla -Ti devo confessare un segreto che non riesco più a tenere
dentro- -Parla pure amore, dimmi quello che vuoi- -Eller non è tuo figlio- La prima
reazione? Silenzio assoluto, la notizia andava mentalmente elaborata, cercavo di unire
qualcosa di positivo per addolcire la pillola. -Sei stata con altri prima di me?- -Si
un ragazzo di nome Franco, vive nella stessa nostra città, abbiamo fatto l'amore su
una panchina in piena notte, eravamo soli, siamo stati travolti dall'eccitazione, subito
dopo ho visto te, ed ora eccoci qua- -Ma lui ha saputo?- -Assolutamente no, con te è stato facile, ricordi? Mi sono concessa facilmente, mi hai farcito la figa di sborra,
ricordi?- -Ricordo perfettamente, com'era lui sessualmente?- -Ragazzo normale, cazzo
abbastanza godibile, nulla di straordinario, il momento è stato bello- Forse eccitato
per aver saputo che la figa l'aveva data ad un altro, l'ho baciata sulla bocca
-Apprezzo la tua sincerità, ti amo più di prima- -Ora ho tanta voglia di scopare, torniamo in albergo- -Dobbiamo aspettare la navetta- Programma stravolto, siamo tornati
in albergo, eravamo senza mangiare dalla mattina e non avevamo fame, abbiamo scopato
come mai era successo. La settimana l'abbiamo trascorsa quasi tutta in albergo a scopare.
Siamo rientrati poco prima del ritorno di Eller, lei era cambiata, forse quel segreto l'aveva liberata da rimorsi, il problema è sorto quasi subito. Siamo andati a riprendere
Eller al parcheggio dei pullman, è sceso, ha baciato prima Delia poi me, quel bacio mi
ha provocato una scossa nel corpo che non avevo mai avvertito, ho taciuto, Eller mi ha
chiesto -Che ti succede papà?- -Nulla il tuo ritorno, cinque giorni senza te, averti
tra noi è bellissimo-. Da quel giorno la mia vita è cambiata totalmente, non vedevo più
Eller come figlio, mi eccitava la sua presenza, cercavo il suo contatto, splendido ragazzo, mi sembrava desiderabile in ogni momento, scopavo con Delia immaginando di farlo
con lui, non sapevo come fare. Ho pensato di riavvicinare Franco a Delia non immaginando
l'esito di una mossa così pericolosa. Ho usato la stessa tattica che lei ha usato con me.
-Amore vorrei confidarti un segreto- Mi guardava stralunata -Quale segreto?- -Vorrei
che ti rivedessi con Franco- -Non capisco- -Ti vorrei vedere mentre fai l'amore con Franco, non devi parlare di Eller- -Non capisco cosa succede, vuoi lasciarmi?- -Non
potrei vivere senza te, mi sta succedendo qualcosa che non riesco a gestire, mi sento
di amare Eller, amare nel senso di possederlo sessualmente, vorrei vedere te che scopi
con Franco, ti prego aiutami, non ci capisco più nulla- E' rimasta senza parole, dopo
qualche minuto di riflessione -Amore farò tutto quello che vuoi, con Franco non credo
ci siano problemi, con Eller è diverso, non riesco ad immaginare mio figlio e mio
marito in un amore forse malato?- -Non riesco a valutare nulla, gestisci tu la
situazione- In un mese è cambiato tutto, Delia si è trasferita a casa di Franco, io ed
Eller siamo rimasti nella nostra casa, ha saputo la verità, viviamo insieme, ci amiamo
da morire.
scritto il
2023-10-30
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