Quasi incesto

di
genere
incesti

La mia dolce mogliettina, Dolores, di origini spagnole, era ancora una bella gnocca nonostante i suoi cinquant’anni suonati: Era una bella Mora con i capelli ricci permanentati che le cadevano sulle spalle, aveva delle labbra spesse piene di promesse, aveva un fisico bello pienotto un leggero accenno di pancetta, il bacino largo, il culo bello alto e tondo che faceva ancora girare gli sguardi, i suoi grossi seni erano appena leggermente cadenti ma ancora molto belli. Insomma una bella signora matura ancora affascinante e devo dire, molto sensuale, aveva quel qualcosa di erotico che me lo faceva tirare spesso, e probabilmente non solo a me. Il problema era , che nonostante tanta grazia per gli occhi, era in realtà poco aperta sessualmente: Questo non si può…. in bocca no….. spegni la luce…..ecc.
Almeno le piaceva vestire abbastanza provocante e non disdegnava di mettere l’intimo trasgressivo che le regalavo, probabilmente una sorta di rivalsa o forse semplicemente mi accontentava.
Lavorava presso uno studio di un commercialista per quattro ore al giorno escluso il sabato, lo faceva più per un suo desiderio che per reale necessità, in quanto la mia paga di dirigente sarebbe stata più che sufficiente per vivere agevolmente.
Quel giorno vestiva con una maglia bianca attilata che metteva in evidenza il suo seno, le gambe erano coperte fino a mezza coscia da una minigonna plissettata di colore blu scuro, le scarpe nere erano delle semplici calzature a mezzo tacco.
In quel momento era seduta a tavola che stava finendo di mangiare, io e nostro figlio avevamo già terminato la cena e ci eravamo seduti nella zona relax del locale open space, per guardare un po di televisione. Luigi che aveva sedici anni allora, era un bel morettino, magro e leggermente basso per la sua età, era gentile ed educato, a scuola era bravo e ci dava delle belle soddisfazioni.
Io stando seduto sul divano, mi accorsi, che dalla mia posizione, girando leggermente la testa, potevo avere un’ottima visuale delle gambe scompostamente aperte di mia moglie infilate sotto al tavolo. Riuscivo a scorgere la sua figa pelosa appena velata da un paio di mutandine bianche trasparenti orlate di pizzo. Anche se ero suo marito, quella vista non mi era indifferente e mi attizzava parecchio. Nostro figlio, che era seduto sulla poltrona a fianco del divano, sembrava sua volta interessato alla vista delle grazie della madre: Sbirciava cercando di non farsi prendere in castagna, ma era difficile per quel piccolo guardone, in fibrillazione ormonale, distogliere lo sguardo, d’altronde aveva una visuale migliore della mia, visto che era in posizione frontale al tavolo. Mia moglie, che in in quel momento stava parlando con lui, sembrava non accorgersi di dare spettacolo.
io ero imbarazzato ma anche divertito dalla situazione. Quel maialino si strizzava l’uccello tenendosi la mano sulla patta dei pantaloncini che indossava.
Non volevo ferirlo e quindi non gli dissi niente per non offenderlo o turbarlo.
Sua madre finì di mangiare, si alzò dal tavolo allargando ulteriormente le gambe e nel movimento e ci regalò un ulteriore interessante spettacolino, mostrandoci buona parte della sua topina pelosa! Riassettò tutto prima di venire a sedersi vicino a me sul divano, si accorse del fatto che ero eccitato per la voluminosità che mi si scorgeva all’altezza dell’inguine, Mi guardo interrogativamente, le sorrisi e le misi un braccio attorno al bacino tirandomela vicino.
Dopo un po, mentre stavamo guardando la tv, sentimmo suonare al campanello. Era Filippo, un amico di nostro figlio, un ragazzino che andava scuola con Luigi che, mi disse mia moglie, si sarebbe fermato a dormire da noi a causa di un piccolo problema familiare. Dopo i saluti, si appartarono su un angolo del salone, alle spalle del divano, dove c’era una piccola scrivania per smanettare al computer. Io rimasto solo con mia moglie colsi l’occasione per informarla del panorama che aveva offerto a me e Luigi poco prima, lei imbarazzata, scoppiò a ridere:- Ma dai…… nostro figlio è ancora un ragazzino! “Non penso che si interessi alle tardone….. Sua mamma poi!!!!!…..” Rise di nuovo:- “Sei tu che sei un pervertito…..Maiale!!” E rise ancora di una bella risata argentina.
Io replicai che a quella età la figa è figa e non importa di chi è e che ci ero passato anch’io, e gli feci notare che neanch’io ero rimasto indifferente al siparietto che ci aveva offerto.
Con curiosità tipicamente femminile, condita da una buona dose di civetteria, volle sapere cosa si vedeva esattamente e che reazione aveva avuto nostro figlio. Le risposi, che la vista non lasciava spazio alla fantasia e che lo spettacolo lo aveva fatto eccitare parecchio, visto che cercava sollievo toccandosi tra le gambe.
Lei mi guardò stupita, inconsciamente si portò una mano al seno in una leggerissima carezza! Capii che quella involontaria esibizione non l’aveva lasciata indifferente e che l’eccitazione di suo figlio per la sua performance la intrigava. Per meglio rendersi conto di quello che aveva mostrato a Luigi, si girò prima verso la scrivania per verificare che i ragazzi fossero impegnati in altro, poi piegò la testa verso le proprie ginocchia, alzò leggermente la gonna e allargando le gambe, si guardò sotto tra le cosce:- “Ops…. Decisamente mi si vede tutto!! Divenne rossa come un peperone “Ti credo che si sia divertito quel maialino!!!” Rialzò la testa, mi guardò e scoppiò a ridere di nuovo. “beh…… prima o dopo doveva vedere com’era fatta no!? Sorrise maliziosa “E chi meglio della mamma”
Capii che quello che era successo l’aveva eccitata. Girai la testa a guardare i ragazzi, erano intenti a giocare sul pc, rassicurato, allungai la mano sotto alla corta gonna di Dolores, quanto toccai le mutande mi resi conto che era un lago, mia moglie cercò di scostarmi la mano, guardandomi con riprovazione e portandosi un dito alle labbra in segno di silenzio ed indicando verso i ragazzi, io insistetti e vinsi le sue resistenze, spostai le mutandine scostai i folti peli neri e infilai due dita nella sua figa, era tutta bagnata, mi spostai più in alto per cercare il suo bottoncino del piacere ingrossato dall’eccitazione, lei, vinta dalle mie manipolazioni, mi prese il polso e pressò la mia mano contro la sua passera ed inarcò la schiena buttando indietro la testa, la masturbai per qualche minuto, mentre lei apriva la bocca in un muto grido di piacere. Troia!!! Stava già godendo, Il mio cazzo mi stava scoppiando nei pantaloni dall’eccitazione, stava godendo perché l’avevo masturbata o era stato un orgasmo per procura, causato da suo figlio per quello che era successo poco prima? La guardai, lei sorrise e mi disse:- Sei un porco!!! Io tremendamente eccitato gli risposi:- E tu sei una troia che si è eccitata a mostrare la figa a suo figlio. Lei mi disse che ero pazzo e che lei era solo sudata dal caldo. Presi la mano con cui la avevo masturbata e gliela misi sotto al naso:- Annusa troia….. Ti sembra sudore? Lei annusò a lungo e poi mi prese la mano e mi leccò le dita sorridendomi e guardandomi sugli occhi con provocazione e disse: “Buono!!!” Portai a mia volta le dita al naso sapevano di piscio e di troia eccitata, quell’odore, così penetrante, mi faceva impazzire, amo molto l’odore naturale della donna non inquinato da profumi o detergenti profumati.
Mia moglie non si era mai comportata in quel modo: Non l’avevo mai vista così fuori controllo, era sempre così controllata e computa di solito. Il sesso tra di noi era molto “tradizionale”: Poco fantasioso, il massimo era quando se la faceva leccare o raramente quando me lo succhiava dopo mie varie insistenze e che fosse perfettamente pulito!!!.
Non era mai successo che avesse assaggiato i suoi stessi umori.
Gli presi la mano e me la portai sul cazzo che lei mi accarezzo da sopra i pantaloni, mi guardò con uno sguardo da porca e mi disse: “Lo voglio in bocca!” Non mi aveva mai detto una roba del genere!
La presi per mano e praticamente la trascinai verso la camera, mi girai verso i ragazzi che ci guardavano stupiti: “Noi andiamo a dormire……. fate i bravi e spegnete tutte le luci prima di coricarvi, buona notte”
Sbattei mia moglie sul letto, chiusi la porta della camera e mi fiondai su di lei che stupita e scioccata era rimasta immobile, gli alzai la gonna sulla pancia, le strappai le mutandine, estrassi il cazzo e glielo infilai d’impeto tra le gambe senza spogliarmi, iniziai a scoparla quasi con violenza, mentre spingevo mi sentii cingere il bacino dalle sue gambe, e le sue braccia mi cinsero la schiena, le sue unghie si conficcarono sulla pelle, mi affondò i suoi denti sul petto. Dopo le mutande le strappai anche la maglia, mi avventai sulle sue tette succhiandogli i grossi capezzoli che sormontavano delle larghe aureole scure.
Lei ansimava e mugugnava cercando di non gridare per non farsi sentire dai ragazzi.
Le infilai un dito nel buco del culo, lei invece di fermarmi, come avrebbe fatto prima di questa sera, si avvinse a me e spinse sul cazzo con tutta se stessa tremando tutta, venne con un lungo orgasmo squassato da una serie di sussulti che facevano contrarre la vagina procurandomi un piacere sconvolgente come non mai. L’orgasmo mi travolse, sentii la mia abbondante sborrata riempirle la figa, mentre lei tenendomi le mani nelle chiappe mi teneva spinto verso se stessa per gustarsi appieno il mio orgasmo mentre finiva di venire a sua volta.
Scivolai di lato e rimanemmo tutti e due distesi a sentirci scivolare via la tensione e rilassandoci, la guardai: Era bellissima!!! Aveva un’espressione appagata come rarissime volte la avevo vista. Cazzo se la amavo!!!
Si girò verso di me travolgendomi con un bellissimo sorriso, mi disse “e adesso ti faccio vedere quello che non hai mai visto!
Si mise inginocchiata sul letto con le cosce larghe, si infilò le dita nella figa inondata di sborra, le estrasse piene di liquido seminale mescolato ai suoi umori e se le portò alla bocca leccando avidamente, guardandomi negli occhi con uno sguardo da maiala infoiata. Aggiunse: “Adesso tocca a te!!!!
Mi passò sopra, allargando le gambe si sistemò con le cosce ai lati della mia testa e con la figa in corrispondenza della bocca e mi ordinò:- Lecca maiale, non me lo feci ripetere affondai dapprima il naso, aspirando il suo odore di femmina in calore e di figa dopo una lunga giornata di lavoro, leccai il mio stesso sperma, che, assieme ai suoi abbondanti umori colavano dalla passera e scivolavano all’interno della mia bocca. Era qualcosa che non avevamo mai fatto ma era estremamente lussurioso ed osceno, mentre continuavo la mia opera di pulizie, mi presi in mano il cazzo, diventato di nuovo duro all’istante e me lo smanettai per bene eccitato da tanta porcaggine. Ma a lei non bastava:- Bastardo non lasciare indietro il culo, pulisci che ho bisogno di un bel bidè, pulisci bene… E’ da stamattina che non mi lavo !!!!: Mi ci fiondai immediatamente allargandogli le chiappe, l’odore era effettivamente molto forte ma per questo non mi fermò, anzi era ancora più arrappante, sembrava un sogno, pulii tutto a fondo, con suo sommo piacere a giudicare dai suoi sommessi gemiti: Mia moglie che si faceva leccare il culo e per di più non troppo pulito!!!!. Cazzo Era impazzita. La girai su se stessa e gli portai il cazzo davanti al naso, lo annusò a lungo, dal glande alle palle , come se lo vedesse per la prima volta e che non ne avesse mai sentito l’afrore e poi lo ingoiò pulendolo dai miei e suoi umori, Leccava e succhiava come non mai prima: Sentivo il rumore del risucchio, ogni tanto commentava:- Che buon sapore……..Avevo voglia di averlo in bocca!!!
Non la avevo mai sentita parlare così!!! Nel giro di pochi minuti la sua avida bocca mi portò nuovamente all’orgasmo le riempii la bocca. Lei si alzò e mi disse, con la bocca piena:- Guarda!!!! Mi fece vedere la sborra in bocca, roteò la lingua, sporca della mia crema, si umettò le labbra e poi ingoiò tutto. Mio Dio che vacca!!!
Era stata una scopata memorabile. Ci stendemmo sul letto a riprendere fiato, lei girò la testa verso di me e sorridendo mi disse che le dovevo un paio di mutande ed una maglietta, guardai la gonna che ormai era ridotta ad un cencio, lei seguì il mio sguardo:- Ah…Già…. Anche una gonna. Rise di gusto, la abbracciai e la baciai con trasporto, si abbassò riempire di piccoli baci affettuosi il cazzo, sul glande e sull’asta, come a volerlo ringraziare per averle dato così tanto piacere. Le dissi:- Sei una troia. Lei si rialzò e sorridendomi civettuola mi rispose;- “E’ il sogno di ogni marito quello di avere la moglie troia, e tu ora ce l’hai……Devo ancora rendermene conto ma mi piace la mia nuova me!!
Si riabasso per continuare quello che stava facendo prima.Mi sembrava irreale tutto questo: Era come se ad una gara a tappe fossimo partiti ed arrivati al traguardo saltando tutta la parte intermedia, mia moglie da santarellina inibita era diventata una troiona nel giro di qualche ora, probabilmente la scintilla era scattata per il fatto di essersi esibita davanti a nostro figlio, sicuramente era stato quello il fattore scatenante.
Ci addormentammo così: Nudi, sopra le coperte, l’uno tra le braccia dell’altra.
Al mattino, il suono della sveglia ci ricordò che la vita non era fatta solo di piaceri.
Ancora sdraiati a letto ci guardammo negli occhi con uno sguardo diverso dal solito, sapevamo entrambi che le cose non sarebbero mai più state come prima. Lei mi prese in mano il cazzo moscio, lasciò scivolare le mani fino alle palle, superandole e passando il taglio della mano tra le mie chiappe sfiorandomi il buco del culo. Mi disse:- Ho voglia!!!! Non mi aveva mai detto o fatto cose del genere. Controvoglia gli ricordai che era tardi e dovevamo andare a lavorare, anche se lei ci andava più tardi, ma che avremmo ripreso il discorso il più presto possibile.
Mi vestii per prepararmi a fare il mio dovere di direttore delle vendite di una piccola azienda alimentare di prodotti biologici a pochi chilometri da casa.
Mi stuppii di vedere mia moglie dirigersi in cucina con una vestaglietta che le arrivava appena sotto al culo senza indossare niente altro, di solito usava un pigiamone, volevo quasi dirle qualcosa ma desistii: Volevo vedere dove sarebbe arrivata.
Passai in nel mio ufficio adiacente la camera, per controllare la mia posta elettronica e per stampare alcune fotocopie.
Mi recai in cucina per la colazione, Dolores stava preparando delle omlette da farcire con della marmellata. Il tavolo era occupato da due piccoli guardoni che seguivano il culo della signora, intenta a volteggiare per la stanza, cercando di rubare qualche eccitante scorcio che rivelasse un po di più. Mio figlio non era abituato a vedere sua madre vestita in una maniera così……diciamo….. frù frù, per non dire altro. Filippo era tutto rosso ed anche quel maialino stava facendo i raggi a mia moglie.
Mi sedetti e tossii per fargli notare che c’ero anch’io. di colpo si destarono dalla loro estasi ed imbarazzati cominciarono a sfamarsi con quello che già avevano davanti. La mia dolce metà si sedette vicino a me, di fronte ai due ragazzi, sedendosi l’indumento con cui vestiva si aprì sulle cosce lasciandomi alla vista la sua bella peluria pubica, mi sorrise complice, allungando la mano sulla patta dei miei pantaloni per sincerarsi dell’effetto che tale vista aveva su di mè, Più che altro, che mi eccitava era il pensiero che fosse quasi nuda davanti ai due ragazzini, uno dei quali era suo figlio: Stava diventando una troia esibizionista incestuosa!!!! Non capivo ancora bene quale era il mio ruolo ma, tutto questo mi eccitava terribilmente.
Finita la colazione, mentre i ragazzi si preparavano per la scuola, la mia signora mi accompagnò alla porta e nascosti alla vista dei due maialini, lei mi infilò in bocca la sua lingua in un delizioso e travolgente bacio, allungandosi per baciarmi, la vestaglietta si alzò oltre il lecito scoprendo tutte le sue meraviglie, Le infilai le dita nella figa, naturalmente abbondantemente bagnata e quando ci sciogliemmo dall’abbraccio me le portai al naso: Odoravano di piscio ed umori di donna arrapata. Le dissi:- Oggi ogni tanto il loro odore mi ricorderà di te e di quanto sei porca. Mi sorrise maliziosa e dopo un altro bacino ci salutammo.
Le ore della giornata passavano lente, Verso le 15,00 telefonai a casa per sentire se era tutto a posto, Dolores mi disse che era tutto ok, a parte il fatto che si sentiva continuamente spiata da Luigi che continuava a seguirla in tutti i suoi lavori domestici con le scuse più banali. Le chiesi come era vestita:- “Che domande sono!…Come vuoi che sia vestita?…..ho il grembiule da casa…… ma cosa c’entra!?….. Va beh….. forse è un po sbottonato perché sono salita sulla scala per togliere le tende per lavarle.”
Mi fu tutto chiaro:- “Chi è che ti ha tenuto la scala?”
“Mi sembra ovvio: Ligi e mi ha aiutato anche Filippo, é stato gentilissimo. Perché?”
“Niente……Era solo per chiedere. Ciao ci vediamo tra poco.”
Lei si mise a ridere e mi fece il verso:- “Era solo per chiedere! A cosa pensavi maiale? Chiuse la comunicazione.”
Ripensai alle sue parole: -Filippo era stato gentilissimo-. E ti credo!!! Chissà con che cazzo spettacolo era stata pagata la sua gentilezza!
Finii di lavorare con il cuore in gola per l’aspettativa di rientrare a casa e capire quello che effettivamente era successo.
Con una scusa riuscii ad accorciare la giornata lavorativa di circa un’ora. Mi precipitai a casa, venne ad aprirmi mia moglie, rimasi di stucco: Indossava uno scamiciato da casa appena sopra al ginocchio, niente di chè se non fosse stato per il fatto che era sbottonato fino all’inguine e che rimaneva leggermente aperto!!!! Di solito quell’abbigliamento lo indossava completamente abbottonato!
La mia faccia stupita le fece fare una bella risata:- Ti piaccio…..Maritino?
-Sei una troia!!!…… E ti sei fatta tenere la scala vestita così?
-No!…. Veramente avevo qualche bottone in meno allacciato, altrimenti come facevo a salire la scala?.
Le aprii i lembi del grembiule: Aveva un paio di striminzite mutandine rosa infilate nella fessura della figa!
Sono sicuro che si sono divertiti! Le dissi ironicamente.
-Dici?
Mi sorrise maliziosa, guardai alle sue spalle che non ci fosse nessuno, la presi tra le bracci, le misi le mani tra le gambe, sotto alle minuscole mutande, la baciai giocando con la sua lingua. Lei si divincolò e con uno sguardo fintamente scandalizzato, mi disse:- Porco!
Già!….. La troia che mi diceva porco!!!
Portai le dita con cui la avevo palpata al naso, amavo l’odore della figa, sopratutto se non propriamente pulita. Odorava di pesce e si distingueva un vago odore di urina. Le dissi:- Ma non ti sei lavata!!!!
Mi guardò tra l’offeso ed il divertito:- Non ne ho avuto il tempo e poi so che a te piace così!!!
Non avevo parole.
Lei si recò in cucina per approntare la cena.
Entrai nell’open space, i ragazzi erano sempre alla loro postazione di studio ma stavano guardando il telefonino, non si erano accorti di me,
li vidi ridacchiare sommessamente mentre si accarezzavano la patta bella gonfia. Cazzo! vivevo in una casa di pervertiti!!!
Mi avvicinai piano alle loro spalle e sbirciai lo schermo dello smartphone, stavano visualizzando la galleria fotografica e naturalmente c’erano le foto che avevano scattato di nascosto a Dolores quel pomeriggio: Lo scamiciato, sbottonato fino a metà pancia, mostrava abbondanti scorci della sua figa visibilmente bagnata, visto che le mutandine erano più scure dove erano impregnate di liquido.
In una foto in particolare, dove lei aveva le gambe ben aperte e le mutandine erano spostate tutte da una parte, si vedeva tutto lo spettacolo della sua figa, aperta dall’eccitazione di esibirsi in quella maniera ai due giovani spettatori!
Mi allontanai piano, detti il solito colpo di tosse per distrarli dal loro belvedere: Ebbero un sussulto, a momenti buttavano per aria il telefono! -Ciao papà - Buon giorno signor Giorgio.
-Cosa fate?……- Ehm…… Stavamo visionando delle foto per una ricerca. Chiesi se era interessante, si guardarono e trattenendosi dal ridere, i due giovani porci mi risposero che era molto istruttiva.
Istruttiva!!! E ti credo che fosse molto istruttiva!
Filippo avrebbe cenato con noi e sarebbe rimasto ancora a dormire a casa nostra visto che i suoi avevano dei problemi con la malattia di un loro parente stretto che aveva bisogno di assistenza.
La cena era pronta, ai sedemmo a tavola a mangiare, occupando i nostri soliti posti, evidentemente i due birboni non ne avevano ancora avuto abbastanza visto che le posate caddero un paio di volte sotto al tavolo. La mia adorata mogliettina troia, quando succedeva, si girava verso di me sorridendomi. Dalla mia posizione non potevo vedere le mutande ma vedevo che aveva le gambe aperte, la vacca! Sicuramente loro le vedevano!
Avevo il cazzo che scoppiava all’interno dei pantaloni e mi chiesi dove ci avrebbe portato tutto questo.
Finito di mangiare io mi sedetti sul divano mentre i ragazzi aiutarono, gentilmente, la mia signora a rassettare tutto e mi accorsi che Filippo ,più intrapprendente, ogni tanto sfiorava con le mani il sedere di mia moglie che faceva finta di non accorgersi di niente. Me la palpavano pure sti maiali!!!
Dopo poco eravamo tutti davanti alla tv, Per un po seguimmo i programmi. Poi i ragazzi dissero che sarebbero andati a seguire la tv in camera da letto.
Non mi sembrava vero!!! Mi lasciavano campo libero, allungai le mani tra le sue cosce, senza che stavolta mi fermasse, Salii verso l’alto ed incontrai il suo pelo e le sue labbra ormai perennemente allagate: Quella troia si era tolta le mutande, ti credo che a tavola cadevano le posate!!! - Sbottai:- Sei una vacca…. Ti sei tolta le mutande!!!
E lei sorridendomi come se fosse la cosa più normale del mondo:- Per forza…. ho dovuto farlo….. Erano tutte bagnate!
Non ci vidi più: Le strappai lo scamiciato facendogli saltare i bottoni. Sotto era nuda! Mi fiondai con la faccia tra le sue cosce e leccai tutta la sbroda di cui era impregnata. Gli dissi:- Ti faccio il bidè visto che oggi non ne hai avuto il tempo! Lei si stese sul divano ed inarcò la schiena portando i piedi sulle mie spalle ed allargando le cosce al massimo -Non aspettavo altro maiale bastardo… E’ tutto il giorno che faccio la troia ed avevo bisogno di una bella rinfrescata.
In effetti l’odore era forte ma era proprio questo che mi faceva andare fuori di testa per l’eccitazione. Lei venne praticamente subito da tanto era eccitata. Mi prese per i capelli tenendomi fermo in posizione mentre i sussulti dell’orgasmo si diradavano, si rilassò, scivolò sotto di me , verso il basso, portandosi alla mia altezza e mi baciò slinguandomi, gustando così i sapori ed odori del suo stesso sesso. Mi sbottono frettolosamente i pantaloni, me lo estrasse, allargò le cosce, cingendomi la schiena con le gambe e se lo introdusse nella figa con una foga senza precedenti: - Bastardo è tutto il giorno che mi eccito mostrando la figa a quei due maiali porci. - Cazzo, quelle parole mi fecero andare il sangue alla testa. La stavo spaccando in due da tanto forte spingevo. Lei dimenava la testa destra e sinistra, era persa, non capiva più niente, dovevo continuare a slinguarla in bocca per impedire che urlasse e comunque i suoi gemiti erano ugualmente piuttosto intensi. Nell’impeto del momento mi disse:- Scopami……. Scopa la tua mamma troia!
Che vacca!!! Stava pensando a suo figlio!!!! Invece di offendermi mi eccitai ancora di più!! Sentivo il cazzo che, nonostante a dimensioni se la cavasse bene, stava praticamente nuotando nei suoi umori, era dilatata al massimo. Non riuscii a trattenermi oltre e le venni in fica allagandola abbondantemente. Lei si inalberò:- No…. Cazzo….No……..Bastardo dovevi farmi venire…… Cazzo cosa faccio adesso?……Non dovevi venire subito! Mi spostai di lato spossato dall’orgasmo. Lei inveendomi ancora contro, si buttò a capofitto sul cazzo facendoselo entrate tutto in bocca fino in gola:- Siii…… Buono……..Sei tutto pieno del mio sugo….. Maledizione volevo venire ……. ma adesso ci penso io!!… Te lo faccio venire duro di nuovo e devi montarmi ancora!!! Mentre me lo succhiava aveva incrociato le sue cosce sulle mie e si stava strofinando la figa sulla mia gamba, ovviamente, suo malgrado, venne nel giro qualche secondo, mentre stava ancora venendo comincio a biascicare:- “No… no… cazzo……non è così che volevo venire….. Ho ancora voglia…… devi scoparmi di nuovo……Dai mettimelo!!!” Non me lo feci ripetere!! La invasi di nuovo con l’uccello che era di nuovo in tiro! La pompavo con foga, lei volle cambiare posizione e si mise sopra di me, tenendosi sollevata, in quella maniera avevo accesso ai suoi capezzoli visto che le sue lettone mi sfioravano la bocca, succhiavo avidamente un capezzolo mentre le strizzavo l’altro seno, Lei si muoveva in maniera forsennata sopra di mè, Sentivo la sborrata di prima che mi colava lungo le palle. Venimmo assieme, lei si lasciò cadere su di me per rilassarsi e riprendersi dall’orgasmo ma si riprese subito. Si spostò verso l’alto portandosi con la figa sopra alla mia bocca:- “Lecca bastardo!!!” Le piccole labbra erano completamente spalancate, vedevo distintamente l’entrata della vagina imbrattata dello sperma che cominciava colare verso il basso, Lentamente con la lingua percorsi tutto l’interno della figa riempiendomi la bocca del mio stesso seme:- Cosi!…. Bravo….. Entra in profondità!
Dopo aver ripulito tutto per bene, iniziai a giocare con la clitoride:- Oooh….. Così……si…… dai! Iniziò a strofinare la sua figa sulla mia bocca muovendosi di bacino, si stava masturbando con le mie labbra schiacciate su l suo bottoncino. In pochi minuti venne di nuovo. Quella leccata oscena mi aveva ritemprato, ero nuovamente pronto con il cazzo eretto. Le sliguai il buco del culo, insalivandolo bene.
Quasi con violenza la girai pancia al divano, le puntai il cazzo sul buco del culo che era abbondantemente lubrificato dalla mia saliva e dai suoi liquidi vaginali che gli erano scivolati copiosi tra le chiappe: -Si!….. Trattami da troia…… inculami….. spaccami il culo! Forzai l’ano e vincendo la sua resistenza, ci spinsi dentro il cazzo fino in fondo. Si contorse per il dolore e si prese la testa tra le mani, mi fermai un attimo e poi piano piano cominciai a stantuffarla. Lei cominciava a godere e a venirmi incontro nelle spinte:- Si….. Dai….. Trattami da troia…. Sbattimi per bene il culo….. dai…. Fammi un clistere di sborra.
La inculai con rabbia, come si meritava quella bagascia incestuosa. In breve le riempii il culo. lasciai che il cazzo mi si amosciasse dentro il suo intestino, lo estrassi e, penzolante, glielo misi davanti alla bocca:- Adesso tocca te pulire baldracca. E lei:- Mi sembra giusto!
Me lo pulì tutto perfettamente.
Riposatici un attimo, le chiesi:- Non credi che adesso, quando sapranno da Filippo quanto sei troia, tutti avranno un’opinione ben diversa di te?
Mi rispose che della opinione degli altri non gliene fregava niente e che , adesso che si era svegliata, aveva intenzione di rifarsi di tutto il tempo perso.
Mi baciò con passione e nudi ci avviammo verso la camera da letto, passando davanti alla camera di nostro figlio sentii che c’era ancora la televisione accesa, aprii piano la porta: Non si accorsero di niente visto che tutti due sullo stesso letto nudi stavano giocando tra di loro, Filippo stringeva in mano il cazzo di mio figlio e lo segava! Metre Giulio glielo stava succhiando. Porci! Quei maialini si stavano dando un po di sollievo a vicenda. Uscii piano dalla stanza senza che si accorgessero di me.
Al mattino mi svegliai con mia moglie che mi stava succhiando il cazzo che era già in tiro, mentre mi spompinava, giocava slinguandomi il glande con la lingua e mi guardava maliziosamente: Fantastico!…. Avevo sempre sognato un risveglio del genere e qualche volta gli avevo anche chiesto di essere destato in quella maniera ma sempre con esito negativo.
Si staccò un attimo dal suo fare e sorridendomi mi disse:- Oh finalmente il mio bimbo si è svegliato…..Bel risveglio vero Amore? Pensi che la tua mogliettina sia diventata abbastanza troia per i tuoi gusti?
:- Stai zitta e succhia maiala!…..Fai la colazione con la mia sborra!
Dopo qualche minuto di quel trattamento le venni copiosamente in bocca, naturalmente lei ingoiò tutto! Si leccò le labbra, si alzò nuda e mi disse vado a farmi la doccia. Prima che arrivasse alla porta la fermai:- “Un attimo!……… prima di lavarti fammela annusare, che poi gli togli tutto il buono!”
Lei divaricò le gambe e mi disse:- Prego!………Certo che sei proprio un maialino.
Mi inginocchiai davanti a lei ed infilai il naso nella sua fessura. L’odore era intenso ed estasiante: Un mix di urina, sudore, umori vaginali, rimasugli di sborra. Semplicemente fantastico: Passai più volte la lingua all’interno della figa, lentamente, per gustare appieno i suoi sapori.
Mi alzai, la baciai in bocca e giocai con la sua lingua. Lei invece di essere schifata mi disse:- Mmmm…….Buono pero!……Dovrei provare anch’io a leccare una bella figa sozza!!!
Mi lasciò di stucco!
Prese un accappatoio dall’armadio, se lo mise sulla spalla e uscì dalla camera nuda com’era per andare in bagno a farsi la doccia.
Ormai non c’era più limite alla nostra perversione.
Io misi i pantaloni del pigiama e usufruii del secondo bagno.
Dop essermi rivestito andai in cucina per fare colazione, non mi stupii più di tanto che Dolores indossasse un accappatoio cortissimo e che non chiudeva bene davanti perché era troppo stretto: Si trattava di un suo vecchio accappatoio che le andava quando era decisamente più magra. Ma ormai niente mi stupiva più. Era girata di lato e quando si girò verso di me vidi distintamente la sua figa mal celata dal cespuglio di peli neri ed una tetta scoperta fino al capezzolo. Le chiesi:- Scusa non è troppo piccolo quell’accappatoio?
Mi rispose che aveva preso la prima cosa che le era capitato tra le mani e che adesso doveva preparare la colazione e non aveva tempo di cambiarsi!
Altro che cambiarsi!… Era semplicemente una troia esibizionista!!!!
Ma in fondo quella nuova lei mi piaceva!
Sentii delle voci venire dalla zona notte, I due ragazzini fecero apparizione davanti alla porta, naturalmente rimasero ammutoliti davanti allo spettacolo offerto dalla mia vaccona. Sia io che lei facemmo finta di niente, anche se avevamo notato che i pantaloni dei pigiami, che ancora indossavano, avevano una sorta di tenda indiana all’altezza della patta. Si avvicinarono piano al tavolo e si sedettero per mangiare.
Finita la colazione e lo spettacolo, Filippo si preparò per fare ritorno alla propria abitazione accompagnato da mio figlio. Io e Dolores ci preparammo per andare a fare la spesa.
Scesi nel garage a prendere l’auto e aspettai mia moglie, che stava finendo di vestirsi, davanti l’androne del palazzo. Uscì dal portone vestita di una corta gonna azzurra ed una camicetta abbondantemente aperta sui seni e senza reggiseno, in trasparenza si notava il colore scuro delle aureole!
Sicuramente aveva sbalordito il portiere, che la aveva sempre vista vestita in maniera mai così provocante.
Andammo al Coriandolo: Un centro commerciale sito a pochi kilometri di distanza da Firenze. Entrammo nel supermercato del centro, passammo davanti ad un negozio interno di scarpe, dove lei vide un paio di calzature che le piacevano ed insistette per entrare a provarle. Subito un commesso fu a nostra disposizione, un bel ragazzo giovane ed abbronzato, avrà avuto tra i venti e i venticinque anni, un bel ricciolino. Fece accomodare la mia signora su uno sgabello e prese le scarpe che lei gli aveva indicato e la aiutò ad indossarle, Le prese il piede e e le fece alzare la gamba per indossargli la scarpa, così facendo poteva vedere le striminzite mutandine azzurre, che mia moglie indossava, che praticamente sparivano infilate tra le labbra della figa.
Secondo me la troia aveva premeditato tutto.
Il ragazzo, seppur abituato alla vista di qualche mutandina, divenne tutto rosso davanti a tanta spregiudicatezza. Gli infilò anche la seconda scarpa alzando un po di più la gamba mentre la mia dolce metà teneva le due cosce ben scostate l’una dall’altra facendo così salire la gonna fino alle inesistenti mutandine!
Lei, senza che lui se ne accorgesse, mi fece segno di allontanarmi.
Mi allontanai ma in maniera di poter vedere senza essere visto.
Lui si guardò attorno e non vedendomi, dopo aver appoggiato il piede nudo di mia moglie sulla sua patta per farle sentire il cazzo duro,
cominciò a far salire le mani lungo le sue cosce fino a raggiungere la figa sicuramente bagnata, Lei gli fece posto spostando le mutande da un lato. Non potevo credere quanto fosse troia la mia donna!!!
Lei gli accarezzava il cazzo con il piede, strofinandolo sulla patta dei pantaloni. Lui la stantuffava infilandogli due o tre dita nella figa, con sommo piacere di entrambi…. Beh….Anche mio: In effetti mi eccitavo come un maiale a vedere mia moglie mostrarsi e farsi palpare da un altro.
Lo spettacolo durò poco purtroppo perché si avvicinarono altri clienti.
Si riassettarono in tutta fretta.
Naturalmente alla mia porca, non interessavano più le scarpe, disse al commesso che sarebbe ripassata, lui si portò le dita al naso annusandole e le disse:- Quando vuole signora… Sempre a sua completa disposizione!! Lei gli sorrise maliziosamente ed uscimmo dal negozio.
Ci incamminammo verso il reparto alimentari tenendoci per mano, mentre camminavamo le dissi che non avevo mai conosciuto una troia come lei e che mi stava facendo morire. Lei mi spinse verso un angolo, mi prese la mano e se la infilò sotto alla gonna, mi baciò in bocca e mi disse che questo era solo l’inizio Tutto questo sotto gli occhi di quanti passavano.
Vedremo dove ci porterà tutto questo!!!!
























































































































scritto il
2023-10-24
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