Vienimi dentro papà 4° episodio - Incubi sogni e meraviglie
di
Incest 2021
genere
incesti
La visione di mia madre prona come una cagna mentre due sconosciuti se la montavano in bocca e nella fica (oppure era il culo?) mi tornava spesso nella mente come incubo o sogno che aveva aperto la strada alla realizzazione di miei desideri inconsci e inconfessabili persino a me stessa.
Nei giorni successivi a quella visione che aveva sconvolto la vita della nostra famiglia, mio padre (Essendo impegnato col suo lavoro mentre io ero libera da quelli di scuola avendo già superato la maturità) mi aveva dato l'incarico di seguire i lavori degli operai che smantellavano la sua camera da letto per darle una veste nuova del tutto differente da quella nella quale aveva trascorso venti anni di vita con la moglie fedifraga: "La troia!" che oramai neanch'io consideravo più mia madre.
Di giorno svolgevo l'incarico di assistente dell'arredatore ed in sua assenza, di direttore dei lavori.
Al termine della giornata in "cantiere", preparavo la cena gratificata dai complimenti di mio padre sempre più rilassato e soddisfatto dai mutamenti della sua camera da letto.
Di notte mi trasformavo nella donna che aveva preso il posto di sua moglie anche se in modo assolutamente casto.
Prima di addormentarci un bacio sulla guancia ed uno sulla fronte e poi : "Buona notte papà!" "Buona notte cucciola!"
Ci addormentavamo stretti stretti uniti nel tepore dei nostri corpi e della mia mente che navigava mentre i miei sogni mi accompagnavano verso il giardino delle delizie.
Capitava talvolta che mi sentissi sulla pancia la sua erezione (Istintiva e involontaria che percepivo soprattutto al mattino in uno stato di reciproco dormiveglia) che lo costringeva nel momento in cui se ne rendeva conto, a chiedermi scusa e girarsi interrompendo quel magico momento che vivevo come fosse la continuazione del mio sogno.
In quella nuova postura, ero io a stringermi a lui sperando che percepisse sui glutei il fuoco che avevo tra le cosce e nel contempo lo avvinghiavo con la stretta delle mie braccia e con le mani appoggiate sul suo petto villoso attraverso il quale, percepivo i battiti accelerati del suo cuore.
Era eccitato? O agitato dalla situazione che diveniva via via più imbarazzante?!
Io lo ero eccitata ed i sogni che oramai erano puntuali ogni volta che mi addormentavo ne erano la conferma.
Lo volevo sentire!
Non accettavo più il fatto che nel momento in cui percepivo la sua verga dura spingere su di me (Eccitata?!) lui si scostasse cambiando posizione.
Una notte avevo deciso di osare il tutto per tutto e nel momento in cui me lo ero sentito crescere sulla pancia, mi ero girata spingendogli contro il mio fondo schiena nudo (Mi ero abbassata il pigiama sino a sentirmelo nel solco tra le natiche) e nell'attesa della sua reazione, il mio cuore pulsava impazzito nel mio petto.
La sua reazione era stata incredibile.
Senza parlare e col respiro sempre più pesante, mi aveva passato un braccio sotto il corpo e con l'altro sopra mi aveva avvinghiata in una stretta in cui la sua mazza (Che aveva liberato dall'ingombro del pigiama) si era fatta largo tra lo spacco delle mie chiappe.
In quella posizione, stringendomi in un abbraccio quasi doloroso, aveva cominciato a muovere il bacino come se mi stesse possedendo e farfugliando frasi incomprensibili e gutturali, si era bloccato in una specie di lamento nel preciso istante in cui mi ero sentita scaldare le natiche e la schiena da qualcosa di fluido e scivoloso mentre la sua verga si contraeva come fosse una serpe: Mi aveva sborrato tra le natiche! Dio! Dio! Dio mio, avevo fatto godere mio padre col mio corpo.. mi sembrava impossibile ed in uno slancio di gratitudine, mi ero girata di scatto e lo avevo baciato in bocca!
Un bacio profondo e appassionato in cui le nostre lingue si erano intrecciata in una danza pazzesca, vogliosa, umida e insaziabile e mentre le mie lacrime rigavano il mio viso bagnando le labbra voluttuosamente incollate, il suo pene ancora turgido, bagnava il cespuglio della mia micina coi residui del suo sperma.
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Nei giorni successivi a quella visione che aveva sconvolto la vita della nostra famiglia, mio padre (Essendo impegnato col suo lavoro mentre io ero libera da quelli di scuola avendo già superato la maturità) mi aveva dato l'incarico di seguire i lavori degli operai che smantellavano la sua camera da letto per darle una veste nuova del tutto differente da quella nella quale aveva trascorso venti anni di vita con la moglie fedifraga: "La troia!" che oramai neanch'io consideravo più mia madre.
Di giorno svolgevo l'incarico di assistente dell'arredatore ed in sua assenza, di direttore dei lavori.
Al termine della giornata in "cantiere", preparavo la cena gratificata dai complimenti di mio padre sempre più rilassato e soddisfatto dai mutamenti della sua camera da letto.
Di notte mi trasformavo nella donna che aveva preso il posto di sua moglie anche se in modo assolutamente casto.
Prima di addormentarci un bacio sulla guancia ed uno sulla fronte e poi : "Buona notte papà!" "Buona notte cucciola!"
Ci addormentavamo stretti stretti uniti nel tepore dei nostri corpi e della mia mente che navigava mentre i miei sogni mi accompagnavano verso il giardino delle delizie.
Capitava talvolta che mi sentissi sulla pancia la sua erezione (Istintiva e involontaria che percepivo soprattutto al mattino in uno stato di reciproco dormiveglia) che lo costringeva nel momento in cui se ne rendeva conto, a chiedermi scusa e girarsi interrompendo quel magico momento che vivevo come fosse la continuazione del mio sogno.
In quella nuova postura, ero io a stringermi a lui sperando che percepisse sui glutei il fuoco che avevo tra le cosce e nel contempo lo avvinghiavo con la stretta delle mie braccia e con le mani appoggiate sul suo petto villoso attraverso il quale, percepivo i battiti accelerati del suo cuore.
Era eccitato? O agitato dalla situazione che diveniva via via più imbarazzante?!
Io lo ero eccitata ed i sogni che oramai erano puntuali ogni volta che mi addormentavo ne erano la conferma.
Lo volevo sentire!
Non accettavo più il fatto che nel momento in cui percepivo la sua verga dura spingere su di me (Eccitata?!) lui si scostasse cambiando posizione.
Una notte avevo deciso di osare il tutto per tutto e nel momento in cui me lo ero sentito crescere sulla pancia, mi ero girata spingendogli contro il mio fondo schiena nudo (Mi ero abbassata il pigiama sino a sentirmelo nel solco tra le natiche) e nell'attesa della sua reazione, il mio cuore pulsava impazzito nel mio petto.
La sua reazione era stata incredibile.
Senza parlare e col respiro sempre più pesante, mi aveva passato un braccio sotto il corpo e con l'altro sopra mi aveva avvinghiata in una stretta in cui la sua mazza (Che aveva liberato dall'ingombro del pigiama) si era fatta largo tra lo spacco delle mie chiappe.
In quella posizione, stringendomi in un abbraccio quasi doloroso, aveva cominciato a muovere il bacino come se mi stesse possedendo e farfugliando frasi incomprensibili e gutturali, si era bloccato in una specie di lamento nel preciso istante in cui mi ero sentita scaldare le natiche e la schiena da qualcosa di fluido e scivoloso mentre la sua verga si contraeva come fosse una serpe: Mi aveva sborrato tra le natiche! Dio! Dio! Dio mio, avevo fatto godere mio padre col mio corpo.. mi sembrava impossibile ed in uno slancio di gratitudine, mi ero girata di scatto e lo avevo baciato in bocca!
Un bacio profondo e appassionato in cui le nostre lingue si erano intrecciata in una danza pazzesca, vogliosa, umida e insaziabile e mentre le mie lacrime rigavano il mio viso bagnando le labbra voluttuosamente incollate, il suo pene ancora turgido, bagnava il cespuglio della mia micina coi residui del suo sperma.
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