Una moderna coppia "Aperta" 5 - In treno

Scritto da , il 2023-01-07, genere incesti

Mentre ero china, impegnata a fare un pompino al giovane militare seduto di fronte a me, da dietro un'uomo più avanti con l'età (Forse suo padre o suo zio) tenendomi ben stretta per i fianchi, mi pompava la fica da dietro.

Di fianco a me, mio marito con gli occhi chiusi e la testa appoggiata sul lato del finestrino dormiva mentre accanto a me, mio fratello seguiva tutta la scena con apparente distacco.

Stavamo tornando da Bari verso Milano in uno di quei treni notturni che tante piacevoli occasioni aveva offerto a me e mio marito.

Eravamo andati in Puglia un paio di giorni prima proprio per festeggiare il 30mo compleanno di mio fratello.

Io avevo un paio di anni meno di lui ed ero già sposata da 8 anni mentre lui aveva preso moglie solo 2 anni prima con una donna tutta casa e famiglia come da tradizione e questo l'aveva spinto a trasferirsi nel paese d'origine dei nostri genitori dove appunto, viveva la moglie figlia di una famiglia arricchita grazie al successo delle coltivazioni di ulivi e carciofi.

Nei due giorni di permanenza nella loro masseria, avevo avuto l'occasione di appartarmi con mio fratello una prima volta quando mio marito aiutava la moglie in cucine ( La cucina è un altro dei suoi interessi oltre al sesso) ed io e lui ci eravamo appartati in bagno per una veloce sveltina terminata con una stupenda sborrata nella mia bocca ed una seconda "Meravigliosa" possibilità offerta da mio marito che aveva chiesto alla moglie di accompagnarlo a fare acquisti di prodotti locali lasciandoci la possibilità di fare l'amore e scopare per più di due ore: "Un incredibile e godurioso revival dei nostri momenti più belli e felici!"

La sera del giorno successivo poi, io mio marito e mio fratello avevamo preso quello stesso "antiquato" treno per Milano con lo stupore della moglie che non capiva perché prendessimo quello scomodissimo mezzo anziché l'aereo (che ci avrebbe permesso di passare li un'altra notte) con un volo di poco più di un'ora.. Boh!

Il marito (mio fratello) veniva con noi per via di certi affari con alcuni clienti di Milano mentre per mio marito, quel tipo di viaggio, prometteva sempre, possibili e piacevoli sorprese.

Infatti, anche quel viaggio ci aveva riservato la sperata sorpresa.

Alla stazione di Bari il nostro scompartimento era stato occupato oltre che da noi, da quella giovane recluta ed il suo parente ed un altra persona silenziosa per tutto il viaggio ma che dai tratti somatici pareva di un paese dell'est.. forse rumeno o bulgaro.. chissà!?

Sin dal momento della partenza del treno, gli occhi dei nostri tre sconosciuti compagni di viaggio, erano puntati (Talvolta anche in modo imbarazzante) su di me, sui mie seni generosamente risaltati dalla mia blusa aderente e le mie gambe esposte grazie alla minigonna che mi aveva fatto indossare mio marito.

Quegli occhi indagatori che mi spogliavano davvero da ogni indumento lanciando vogliosi segnali di desiderio, non avevano lasciato indifferenti me e mio marito e come sempre in simili circostanze, erano bastati un smorfia ed uno sguardo d'intesa perché mio marito chinasse il capo verso il finestrino per chiudere gli occhi e "addormentarsi".

Mio fratello che aveva intuito ciò che stava avvenendo, era rimasto in silenzio mentre con le mani sui pantaloni, nascondeva la sua eccitazione.

A quel punto, nella penombra dello scompartimento illuminato a tratti dagli sprazzi di luci che provenivano dal finestrino del treno in corsa, avevo allargato le gambe e con un movimento misurato, mi ero sollevata dalla seduta e sotto lo sguardo ipnotizzato dei tre, mi ero sfilata il perizoma bianco e l'avevo messo nella tasca della giacca di mio marito.

Il ragazzo, dopo un sussulto simile ad una scossa, pareva mummificato nella sua immobile espressione di stupore.

Lo straniero al contrario, aveva gli occhi dilatati e la bocca dalle labbra dischiuse e umide di lascivia e desiderio.

Chi pareva invece non turbato dallo sviluppo degli eventi (Era chiaramente la persona più vissuta e porca del terzetto!) era il parente del militare che scivolando in ginocchio davanti a me, mi aveva allargato le cosce ed aveva cominciato a leccarmi la fica.

Io ero talmente eccitata dalla situazione che avevo avuto subito due orgasmi in successione. "Guarda come hai fatto arrapare mio figlio troia!"

Mi aveva poi bisbigliato in un orecchio dopo avermi baciata sulla bocca col sapore dei miei umori vaginali sulla lingua. "Rimani così a cosce aperte che ti faccio provare la sua giovane e dura verga!"

Aveva poi aggiunto.

Effettivamente dalla patta slacciata del ragazzo, spuntava un cazzo sottile, lungo e dall'aspetto ligneo che mi ricordava quello dei miei compagni di scuola.

Ne aveva davvero l'aspetto una volta dentro la mia bocca però, mi ero resa conto che era molto più lungo e duro al punto da provocarmi fitte di dolore ad ogni contatto con l'esofago accompagnato poi, da devastanti sensazioni di piacere che mi provenivano dalla fica riempita e pompata dal cazzo ben più consistente del padre che da dietro mi mordeva i fianchi con le mani devastandomi l'utero coi suoi micidiali affondi.

Mio fratello guardava muto mentre l'altro straniero si masturbava oscenamente col suo cazzo scuro e nodoso tra le dita e la sua espressione laida.

Dopo un tempo dettato solo dalle stazioni che scorrevano veloci (Avevamo passato Foggia, Termoli e Vasto)quando l'uomo con un grugnito soffocato in gola, mi aveva scaricato in pancia 5 o 6 fiotti di sperma bollente e densa.

Poi mi aveva fatta girare e mentre il figlio me lo aveva infilato nella fica resa scivolosa dalla sua sborra, me lo aveva messo in bocca per farselo ripulire.. il porco!

Così come mi faceva male in bocca, anche nella fica il cazzo del ragazzo, lungo, affilato e duro come un dardo, mi procurava violente fitte con le sue stilettate sulla cervice uterina.

Erano dolori lancinanti che esplodevano però in devastanti orgasmi ad ogni ritiro per poi provocare altre fitte e ancora e ancora sino a che, quasi in contemporanea sia lui che lo straniero che mi chiavava la bocca, si erano lasciati andare sborrando e grugnendo come animali.

Al passaggio del controllore dopo Pescara, ero ancora in ginocchio con la bocca piena e la fica gocciolante e lui, senza battere ciglia ne controllare i nostri biglietti, aveva estratto il cazzo e si era masturbato sino a sborrarmi in faccia e sui capelli.

Quando finalmente anche mio fratello si era ripreso dallo shock dello spettacolo e mi aveva chiavata anche lui, aveva provato per la prima volta l'esperienza che per mio marito era usuale: Trovarmi con la fica già piena aggiungendovi anche il suo carico.

Quando finalmente mi ero seduta a cavalcioni su mio marito per inserire anche il suo cazzo nella mia fica fradicia di umori e di sborra, lui aveva aperto gli occhi e congiungendosi a me in un bacio carico di passione mi aveva sussurrato: "Grazie amore!"

Il ricordo di quei momenti mi aveva eccitata al punto che mentre mio marito mi radeva per Alberto e dalla mia fica colavano umori a fiotti come fosse sborra, gli avevo chiesto: "Amore, non ho voglia di uscire da sola con Alberto, vorrei farlo venire qui e mentre tu ci prepari qualche leccornia delle tue, io e lui giochiamo un po' in camera da letto e poi.. poi voglio rimanere sola con te e fare l'amore sino all'alba.. amore mio!

segue



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