Una moderna coppia aperta 4 - Mio marito mi prepara per un altro e i miei ricordi volano lontano.

Scritto da , il 2023-01-06, genere incesti

Succedeva sempre, una specie di sogno ad occhi aperti, una magia!

Succedeva (Succede ancora nonostante che non siamo più giovanissimi) ogni volta che mio marito mi aiutava a prepararmi per qualche altro maschio.

Quel giorno erano in due ad aspettarmi.

Due tizi che avevamo incontrato casualmente nei bagni di un autogrill ed io non avevo saputo resistere ai loro sguardi ed ai loro ammiccamenti alquanto lubrici e inequivocabili, di quelli che mi fanno bagnare subito.

Il tempo era poco, la circostanza alquanto delicata visto che eravamo in un luogo pubblico.

Mi era bastato però uno sguardo d'intesa con mio marito per approfittare di un attimo di tregua del via vai di persone per intrufolarmi nei bagni dei maschi e prenderli entrambi per le mani e trascinarli in un box col water.

Chiusi in quello spazio angusto, ci muovevamo come animali in gabbia agitati solo dalla lussuria e voglia di godere.

Certo, le sveltine non erano la mia passione ma in quella circostanza, col poco tempo a disposizione, la fica che mi aveva imbrattato tra le cosce, le gambe e le calze con gli umori che colavano come una sorgente ed i due cazzi di quegli sconosciuti che oramai svettavano come rostri, non rimaneva che andare subito al sodo.

Quello biondo più giovane e col corpo tonico, si era seduto sull'asse del cesso con l'asta issata alta verso il cielo.

Mentre io, china su di lui lo lavoravo con la bocca strizzandogli con le dita lo scroto gonfio e peloso, l'amico un po' panciuto ma col cazzo duro e tozzo come un cotechino, mi aveva strappato le mutande e me lo aveva infilato senza fatica dentro.

Nel giro di pochi minuti io avevo avuto tre orgasmi ed al giungere del quarto, mentre quello da dietro mi riempiva la fica di sborra, io avevo accelerato il pompino e subito dopo, anche il tonico con l'alzabandiera, mi aveva dato il suo bollente carico da ingoiare.

Dopo esserci rassettati e nell'attesa dell'attimo propizio per sgattaiolare fuori senza destare scandalo, il tizio col cazzo a cotechino mi aveva detto: "Hai una fica strepitosa.. chissà com'è il culo?!" "Se vuoi controllare, fatti trovare domani davanti al motel.....a.....) gli avevo subito risposto!

Ed era proprio per quei due che mio marito mi aveva preparato facendomi un clistere ed infilandomi un plug anale di quelli col gioiello Swarovski mentre la mia mente correva a quando anche mio fratello mi aveva fatta inculare da un suo amico.

Mio fratello!

Mio fratello appunto!

In fondo lo devo proprio a lui quello che sono nel bene e nel male.

Se guardo alla mia vita sociale, affettiva e sessuale però, prevale senza dubbio la parte del bene che ha portato nella mia vita l'inizio di quel rapporto fraterno, complice e incestuoso che avevo confidato al mio futuro marito prima ancora che ci fidanzassimo ed io mi trasferissi a casa sua.

La mia non era certo una famiglia benestante e nella modesta casa in cui abitavamo, vi era disponibile solo una piccola cameretta attigua a quella dei nostri genitori, con letto a castello per me e mio fratello.

Siamo dunque cresciuti a strettissimo contatto immersi nei suoni e rumori di papà e mamma che facevano l'amore quasi ogni notte.

Siamo cresciuti e maturati insieme scoprendo insieme i mutamenti dei nostri corpi e delle nostre reazioni ai suoni che ci giungevano dalla stanza dei nostri genitori.

La nostra evoluzione non era quindi passata attraverso il gioco del "Dottore" ma piuttosto da quello dei cambiamenti fisiologici dei nostri corpi e relative reazioni sessuali e pulsioni sconosciute.

Già da piccoli, dopo che la mamma aveva spento la luce, mio fratello si calava dal suo letto in alto per venire a dormire accanto a me.

Col crescere, osservando i cambiamenti dei nostri corpi ne ridevamo divertendoci moltissimo.

Il suo minuscolo pisellino mi faceva davvero scompisciare quando me lo sentivo spingere sul culetto o quando io stessa glielo accarezzavo per sentirmelo indurire tra le dita.

E poi, essendo le femmine più precoci nel loro sviluppo, i miei primi peletti pubici oggetto di studi approfonditi e risa sguaiate quando i nostri genitori erano assenti.

lo spuntare delle mie prime tettine, dopo i primi momenti di ilarità, aveva segnato una svolta nelle nostre reazioni a quei cambiamenti oramai evidenti dei nostri corpi e delle sensazioni che provavamo toccandoci.

Oramai i nostri toccamenti non erano più curiose esplorazioni ma occasioni di provocare reciproche piacevoli scoperte.

Oramai ci accarezzavamo e ci baciavamo imitando anche i comportamenti dei nostri genitori che avevamo cominciato a spiare quando facevano l'amore.

Lui mi leccava la micina e mi succhiava i capezzolini ancora acerbi mentre io mi divertivo a stimolarlo con le dita sino ad estrarne la cremina bianca che mi faceva ridere mentre spruzzava e mi piaceva leccare ed ingoiare come avevo visto fare alla mamma.

Avevamo cominciato con le carezze, i toccamenti, i baci sulla bocca ed anche più intimi sino a che, ci eravamo accoppiati lasciando, la prima volta, una macchiolina di sangue sul lenzuolo del quale nostra madre pareva non essersi accorta.

Al primo apparire delle mestruazioni, mia madre mi aveva portata dal suo ginecologo "per un controllo" aveva detto.

Il medico aveva subito constatato che non ero più vergine e data la mia età, era nato il problema legale di capire come potesse essere successo.

A quel punto mia madre, scoprendo le carte, aveva rivelato del rapporto incestuoso tra me e mio fratello che lei, pur senza dirlo, aveva scoperto da tempo.

Non sto a dilungarmi sulle implicazioni che quella scoperta aveva provocato.

In definitiva: Il medico mi aveva prescritto l'uso della pillola - Aveva sottoposto me e mio fratello ad una serie di sedute per suggerirci di smettere e trovarci dei fidanzatini coi quali giocare ed in alternativa, stare attenti tra noi per evitare drastiche prese di posizione dalle imprevedibili conseguenze.

Naturalmente, il silenzio del ginecologo non era gratis e da quel giorno mia madre era costretta a sottostare alle sue più spinte perversioni sino a chiederle di scopare anche me al compimento dei miei 18 anni: Porco!

Da quel momento comunque, il rapporto con mio fratello non era più clandestino in famiglia e talmente accettato che mio padre aveva fatto cambiare il letto a castello con uno alla francese nel quale io e mio fratello dormivamo e facevamo l'amore come marito e moglie.

Anche mio fratello aveva un non so che di pervertito nelle sue pulsioni sessuali ed il fatto che anch'io manifestassi già spiccate tendenze da troia ninfomane, lo spingeva a farmi partecipare anche a giochini erotici insieme ai suoi amici.

Non che mi dispiacesse ma già allora, preferivo avere rapporti con ragazzi più grandi non escluso i professori a scuola e qualche altro parente come lo zio Marco, fratello di mia madre, un porco libidinoso con un cazzo davvero mostruoso.

Queste cose mi tornavano alla mente ogni volta che mio marito mi preparava per qualche altro maschio.

In questo momento però, mi sta depilando la fica per Alberto e non mi ha ancora detto se preferisce che vada in albergo con lui o se vuole che me lo porti a casa per scopare davanti a lui.

P.S. Dio che chiavata quella prima notte di nozze dopo che mi aveva riportata a casa dal glory hole completamente ricoperta di sperma che ripuliva con la lingua mentre mi chiavava in modo selvaggio o mi faceva l'amore come solo lui è capace di fare.

segue








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