Fremiti di mamma - Cap. 5°- Pompini con ingoio in coppia.

Scritto da , il 2022-09-18, genere incesti

Al mattino in cucina a preparare la colazione per tutti vi era Carmela (la moglie di Mimmo cugino di Rosa.)la quale, nonostante l'intensa notte d'amore trascorsa tra le braccia del giovane Marco, pareva perfettamente in forma.

Scattante nei movimenti, rilassata in viso ed con le pupille dilatate segnale tipico per una donna che ha fatto l'amore traendone il massimo godimento.

Indosso aveva uno di quei camicioni stretti in vita da una cintura, adatto ai lavori domestici con la differenza che il tessuto leggero e flessuoso evidenziava ad ogni suo movimento una parte del suo corpo sodo e con le curve al punto giusto.

La lunghezza poi decisamente sopra le ginocchia ne esaltava le gambe ben tornite e slanciate mentre la generosa scollatura contribuiva ad accentuare la sensualità delle sue forme procaci.

La tavola era già imbandita in modo delizioso ed invitante per 4 persone con al centro un vassoio di frutta assortita e profumata ed un vaso di ceramica dipinta e con dentro un piccolo bouquet di fiori colorati quando, anche Rosa, aveva fatto il suo ingresso:

-Ciao Rosa, ben alzata, passata bene la notte?-

-Magnificamente grazie!-

Le aveva risposto con decisione esibendo uno smagliante sorriso accompagnato dal bagliore delle sue pupille dilatate.

Carmela preparava il caffè e Rosa aiutava ad imbandire la tavola con i tipici dolci siciliani, la panna per la granita da preparare, un contenitore trasparente di miele d'acacia ed una brocca con del latte fresco quando era entrato anche Marco con l'aria ancora assonnata tipica di un giovane che ha tirato tardi:

-Buon giorno!-

Aveva detto con voce roca avvicinandosi a sfiorare con un bacio le labbra la mamma e poi la guancia Carmela.

-Buon giorno amore!-

Aveva risposto la mamma.

-Buon giorno maschione!-

Aveva ripreso Carmela stringendolo a se per stampargli un deciso bacio sulla bocca in attesa che lui dischiudesse le labbra per infilarci la lingua in un voluttuoso ed umido intreccio.

Dopo essersi staccata ed incurante del fatto che sulla porta era apparsa la figura del marito, aveva guardato negli occhi la mamma del ragazzo e le aveva detto:

-Sai Rosa, hai un figlio stupendo che sa baciare in modo divino e.. non solo la bocca ti assicuro!-

Aveva aggiunto mentre con una mano gli tastava il "pacco" e con l'altra guidava quella del ragazzo sotto la sua gonna sulla farfalla umida senza mutande.

A quel punto mentre il ragazzo sorpreso dall'evolvere dei fatti osservava muto le due donne, era subentrato il marito che ponendosi dietro Rosa con le mani strette sui suoi seni aveva detto:

-Il ragazzo è come la mamma e suo zio Saro e buon sangue non mente!-

Gli inattesi sviluppi di quella mattinata avevano sorpreso Rosa e suo figlio mentre parevano aver messo a loro completo agio Carmela e suo marito.

Seduti a tavola, mentre consumavano le leccornie di quella sostanziosa colazione, Mimmo aveva cominciato a rispondere alle domande che nessuno aveva fatto ma che si libravano nell'aria misteriosa che avvolgeva quella tavola colorata foriera di inaspettati sviluppi:

-Sai Rosa, anche io e mia moglie siamo stati "svezzati" da tuo fratello quando da Milano era tornato in Sicilia con la sua meritata laurea in ingegneria.

I rapporti tra me e mia moglie si erano raffreddati alquanto a causa della cultura del nostro paese e della nostra assoluta ignoranza in fatto di sesso.

Per farla breve, dopo lunghi discorsi in cui ci aveva spiegato i vantaggi di aprire la coppia ad esperienze diverse con l'introduzione di altri maschi, avevamo cominciato a fare l'amore in tre risvegliando in me e mia moglie una passione che pareva sopita per sempre.

Poi ci aveva parlato di voi e del vostro rapporto incestuoso nato proprio per sopperire all'incapacità di tuo marito di farti vivere un soddisfacente rapporto sessuale.

Ci ha anche spiegato che, nonostante tuo marito fosse riuscito ad ingravidarti, non ti aveva mai fatta godere al punto che era stato proprio tuo fratello a sverginarti la prima volta.

Ecco!

Con lui ci siamo liberati da ogni pregiudizio superando anche il tabù dell'incesto inserendo nei nostri giochi anche il padre di Carmela prima che morisse e riservandoci di coinvolgere anche nostro figlio al compimento della sua maggiore età.

In questo avrebbe dovuto aiutarci proprio Saro che malauguratamente ci ha lasciati proprio adesso che Turi sta per compiere i suoi fatidici 18 anni.

Saro era riuscito a convincerci a fare quest'ultimo e più trasgressivo atto d'amore e di sesso dopo averci assicurati che era certo che anche tu e tuo figlio avreste finito di fare l'amore insieme a causa di tuo marito e del fatto che oramai eri totalmente emancipata sessualmente e pronta ad ogni esperienza inclusa quella più bella e definitiva di concederti un amore incestuoso con tuo figlio.

Naturalmente, noi non sapevamo se la sua premonizione si fosse davvero avverata ma ieri mattina osservando il vostro comportamento ne avevamo la quasi certezza.

Più tardi poi, vedendovi abbracciati ed uniti in quel bacio voluttuoso mentre in camera stavate mettendo a posto il bagaglio, ne avevamo avuto la conferma e così, con mia moglie, abbiamo deciso di provare ad inserire anche voi nei nostri giochi e la fortuna ci ha assistiti se è vero come è vero che noi quattro stanotte abbiamo vissuto momenti irripetibili di sesso e di amore.

Mentre parlava quasi bisbigliando nell'orecchio di Rosa stringendole forte il seno e facendole sentire tra le natiche la durezza della sua verga, la moglie si era avvicinata al ragazzo ancora seduto ed inginocchiandosi davanti a lui, gli aveva aperto la patta del jeans e facendogli scivolare verso il basso i pantaloni e le mutande, aveva cominciato a leccargli lo scroto mentre con una mano gli masturbava l'asta già eretta ed incredibilmente dura.

-Che meraviglia tuo figlio, ha il cazzo che per tutta la notte è rimasto duro come fosse di ferro e poi, scarica i suoi gustosi fiotti di miele come se avesse una pompa a ricarica rapida.-

Aveva farfugliato come tra se e se Carmela, alternando colpi di lingua alle parole.

-E' mio figlio Carmela, non dimenticartelo!

E' come mio fratello e forse è proprio un dono di famiglia quella potenza virile!

Comunque, ti assicuro che anche tuo marito è uno stallone instancabile che mi ha fatta godere per tutta la notte sparandomi in ogni buco i suoi bollenti fiotti di sborra e risucchiandomi come una ventosa tutti gli umori che mi faceva colare e schizzare ad ogni orgasmo.-

Per un momento nella stanza sino ad allora dominata da una specie di ronzio di voci, era caduto uno strano silenzio dominato solo dallo sciacquio di saliva che fuorusciva durante il pompino e dai crescenti gemiti del ragazzo esploso improvvisamente in un rantolo strozzato accompagnato poi da un grido.. vengo.. vengo.. sborro.. sborrooooooo!-

La donna aveva serrato le labbra per evitare che gocce di quel gustoso nettare andassero perdute ed infine con l'avidità di chi non ne ha mai abbastanza, gli aveva ripulito il glande con la lingua e lo aveva strizzato per estrargli le ultime gocce contenute nel canale uretrale.

Alle grida di piacere del ragazzo la mamma, che sino a quel momento si godeva in silenzio i toccamenti del cugino che le strizzava i capezzoli e le leccava il collo e l'orecchio mentre lei se lo teneva tra le cosce masturbandolo con lievi movimenti del bacino, si era girata di scatto ed inginocchiandosi davanti a lui, glielo aveva preso in bocca giusto in tempo per ingoiare il frutto del suo godimento: "Mmmm.. buona.. anche la cremina di tuo marito è niente male col suo afrore pungente ed il suo sapore agro-dolce!"

Avevano riso tutti insieme a quella battuta.

segue

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