Fremiti di mamma - 6 - Il figlio e una coppia per la mamma
di
Incest 2021
genere
incesti
Il godimento per tutti aveva raggiunto vette sino a quel momento inimmaginabili.
Prima di trasferirsi in camera da letto erano già tutti eccitati da quello che era successo in cucina.
Marco che pure aveva goduto nella bocca di Carmela pochi istanti prima che anche Mimmo godesse tra le labbra della mamma, era rimasto talmente impressionato da quella scena da non aver mai perso l'erezione nonostante il dolore all'inguine ed ai testicoli che gli procurava quell'esagerata eccitazione.
Quella notte aveva sborrato quattro volte riempiendo ogni buco di Carmela e nonostante questo, a colazione era riuscito ancora a scaricarle in bocca 5/6 fiotti di sperma denso e bollente.
In treno la mamma gli aveva fatto il primo pompino con ingoio della sua vita alla quale avevano fatto seguito tre meravigliose scopate l'ultima delle quali, era stata la sveltina poco prima che il treno giungesse alla stazione di Palermo.
Il ragazzo era giovane, piuttosto aitante e con una sessualità prorompente (anche se sconosciuta sino a poche ore prima) che non spiegava tuttavia, quella incredibile carica e resistenza erotica che debordava prepotente da ogni poro della sua pelle, da ogni muscolo e nervo del suo corpo oltre che dall'apparato genitale dalle forme e dalle prestazioni inimmaginabili persino per lui sino a quel momento.
Davvero incredibile al punto che lui stesso ne era stupito.
Tutto era cominciato proprio mentre col fiato corto dovuto all'orgasmo appena esploso, aveva visto la mamma che, in ginocchio davanti al cugino, riceveva in bocca i suoi schizzi di sborra.
Era una scena alla quale mai avrebbe potuto immaginare di assistere.
Il ragazzo era assai potente ed al tempo stesso, al pari dello zio deceduto, aveva uno spiccato senso da vojeur che gli stimolava sensi di cui ignorava l'esistenza.
-Dio mio che cazzo che ha tuo figlio e quanta sborra riesce a sparare!-
Aveva esclamato Carmela dopo aver ingoiato a fatica il carico che il ragazzo le aveva sparato in gola aggiungendo poi rivolgendosi direttamente alla mamma:
-Guarda anche tu, guarda come ce l'ha ancora duro nonostante mi abbia scaricato un fiume di sperma in bocca.. incredibile.. davvero incredibile!-
A quel punto la mamma, dopo quei commenti seguiti da risate, aveva voluto verificare personalmente ed inginocchiatasi davanti al figlio, gli aveva stretto la verga tra le dita riuscendo a fatica ad avvolgere con le labbra il glande carminio, gonfio come una cipolla di Tropea: "Minghia Marco, ma e ligno é?" In siciliano aveva esclamato (Cazzo Marco ma è di legno!?) tanto era duro.
A quel punto l'ambiente era talmente surriscaldato, che avevano deciso in tutta fretta di trasferirsi in camera da letto.
All'interno della stanza, tale era la lussuria che si era impossessata dei quattro, che senza prestare tanta attenzione agli spazi occupati, si erano scambiati partner e ruoli sul letto, sul divano e persino per terra sui tappeti intrecciando i loro corpi in coppia, a tre o composizioni plastiche a 4 scambiandosi i ruoli in modo promiscuo.
Tutti baciavano e leccavano tutti ad eccezione del ragazzo il quale non avvezzo alle pratiche bisex, si limitava a baciare e leccare la bocca ed i genitali della mamma e di Carmela riuscendo persino a spingersi oltre il perineo sino ai loro sfinteri anali.
Al contrario Mimmo, già ben addestrato da Saro, leccava volentieri il buco del culo ed il cazzo di Marco mentre si occupava delle due donne.
Lui lo leccava anche mentre era impegnato a stantuffare la moglie o la sua mamma in una orgia in perfetta regola.
Il ragazzo aveva sborrato ancora nella fica di sua moglie dopo aver fatto godere sia lei che la mamma col suo instancabile ariete.
In quell'intreccio godurioso di corpi, Mimmo partecipava solo con le mani e la bocca cosciente del fatto che mai avrebbe potuto competere col ragazzo.
Dilettandosi con le mani e la bocca era dunque rimasto in attesa del momento clou che aveva in animo di fare sin dal loro primo incontro.
Finalmente, quando le due donne esauste ma appagate dai continui orgasmi ed il ragazzo si era ripreso dalla fatica della sua ennesima sborrata, Mimmo aveva avanzato la proposta della doppia in cui il ragazzo avrebbe inculato per la prima volta la mamma mentre lui la infilava nella fica e la moglie le offriva (alla mamma) il suo bigné aperto e gocciolante di crema con la bocca attaccata a quella del marito in un bacio umido e carico di lussuria.
Quella combinazione di corpi non era nuova per Rosa che l'aveva sperimentata già diverse volte col fratello ed il suo amico.
Naturalmente i personaggi erano diversi e la presenza di un'altra donna era una novità anche per lei.
In quel momento lei era impalata col buco del culo sul cazzo del figlio che le faceva male a causa dello spropositato spessore e l'incredibile durezza.
Nel contempo il cugino le riempiva la fica col suo vibrante cazzo.
A completare il gioco, vi era la variabile assai eccitante e gustosa della moglie del cugino che a gambe larghe, sovrastava la sua testa per offrire la sua fica ben aperta alla sua vorace lingua.
Il godimento per tutti aveva raggiunto vertici sino a quel momento inimmaginabili.
Il lucido del sudore sulla loro pelle ed il fremito delle loro membra, conferiva al gruppo l'aspetto vivo e carnale di una scultura marmorea del Canova.
Gli ansimi, i gemiti, i rantoli e lo sciacquio degli umori, erano stati spezzati dalle urla della donna e dai grugniti dei due maschi che a poca distanza l'uno dall'altro, avevano goduto spruzzandole l'utero ed il retto coi loro fiotti di sperma.
segue
-
9
voti
voti
valutazione
4.2
4.2
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Fremiti di mamma - Cap. 5°- Pompini con ingoio in coppia.racconto sucessivo
Fremiti di mamma - 7 - La luna di miele col figlio.
Commenti dei lettori al racconto erotico