Dopo un lungo volo, il Principe di Persia

Scritto da , il 2022-09-16, genere tradimenti

Mi sveglio durante la notte con la gola asciutta, vedo voi due distese sul divano addormentate, accoccolate l'una nelle braccia dell´altra.
Vi osservo mentre cerco le mutandine ed il reggiseno, volati chissà dove durante la nostra serata di passione. Una serata totalmente inaspettata, mai avrei pensato di finire in un trio così coinvolgente, mai avrei pensato nell ́essere presa con fermezza da una principessa persiana, di avere un bel pene dentro di me che mi ha fatto godere senza vergogna.
Ho l'immagine impressa della mia mente mentre ho le mie caviglie sulle spalle di Sherazade mentre entra dentro di me , te che mi lecchi e succhi le dita dei piedi, e accompagni il suo movimento.Sento ancora l´odore dei nostri corpi sudati.
Ma ecco che sullo schienale della poltrona trovo i miei slip, me li infilo, poco distante sul pavimento trovo il reggiseno e lo indosso, una delle bretelline é rotta, pazienza.
Cerco la cucina per trovare qualcosa da bere, la casa e´ abbastanza grande e lussuosa, forse troppo per una ragazza che lavora come receptionist in un hotel, probabilmente vive con altre persone, o magari la famiglia la aiuta con le spese.
Trovo finalmente la cucina, apro una delle due porte del frigo americano, frigo è pieno di cibo, barattolo caffé Illy, trovo una bottiglia di Perrier, tutti brand abbastanza costosi,definitivamente Sherezade non vive solo con il suo stipendio da dipendente di un hotel.
L'acqua fresca scorre giù nella mia gola che e´un piacere, adesso ci vorrebbe una bella doccia.
Un po’ sfacciatamente giro per questa casa sconosciuta, non so chi ci vive, cercando il bagno, apro una porta e trovo una grande camera da letto, che sia la stanza della nostra amica? le pareti sono blu marina, c’é un grande tappeto in stile persiano, un grande letto in mezzo alla stanza, con la testata in ferro battuto nero.
Le luci sono accese ma soffuse, sulle pareti ci sono diversi dipinti che ritraggono paesaggi Iraniani, vedo un bel dipinto di un paesaggio montano, dietro di me sento una voce profonda “ti piace?”
Mi giro un po' sorpresa, un ragazzo sui 40, capelli neri lunghi all'altezza del collo, barba corta ben tenuta, due occhi marroni molto profondi, un viso squadrato armonico, ma con la mascella pronunciata, sembra il protagonista del videogioco della PlayStation Prince of Persia con cui giocavo con mio fratello quando ero ragazzina di cui avevo una cotta.
“Si, mi e´ familiare, e´ per caso il Damavand?”
“Conosci il Damavand?”
“Venivo spesso a Teheran con la compagnia per cui volavo prima, e a volte con l'equipaggio organizzavamo passare uno o due giorni in montagna a Dizin a sciare, e sul tragitto si vedeva questa montagna altissima, dominante, ricordo che uno dei piloti con cui andammo una volta era proprio Iraniano, Yasin, e ci spiegava un po´ tutto sulla sua terra che aveva lasciato anni prima”
“Mi affascinavano i suoi racconti della vostra terra”
“Si vede che sono Persiano?”
“Si, difficile non notare”
“Sei un’amica di Sherazade?"
“Ah si, scusami, sono entrata nella tua stanza? Vado via, non voglio disturbare ulteriormente”
“Non ti preoccupare, le amiche di Sherezade sono sempre benvenute, cercavi qualcosa?”
"Veramente si, cercavo per farmi una doccia”
“Puoi usare le en-suite, aspetta che ti do degli asciugamani”
Mi porge un paio di asciugamani color porpora, morbidissimi.
Entro nel bagno, anche questo molto grande, tutto in marmo, con grandi specchi sui tre lati.
Vedo attraverso lo specchio che lui mi osserva, é un bell'uomo, affascinante, questa situazione comincia a stuzzicare l’appetito.
Questi viaggio sta prendendo una piega di lussuria e trasgressione che non avevo assolutamente in programma, prima le dolci effusioni con Vale, poi la sorpresa di Sherezade, adesso sto qui, scrutata da un affascinante sconosciuto.
Lasciando la porta aperta mi slaccio il reggiseno, mi sfilo gli slip, vedo che non distoglie lo sguardo da me, poi mi infilo sotto la doccia.
Sento già una certa eccitazione cominciare a farsi avanti, il getto d’acqua calda che cade del soffione doccia a pioggia tropicale mi abbraccia, mi insapono, le mani scivolano sul mio corpo, sul seno, sento i capezzoli in uno stato di eccitazione, e non solo, scendo con la mano verso il basso ventre, mi accarezzo, sento il mio stato d’eccitazione.
Passano 10 minuti ed esco. Mi metto l’asciugamano intorno a me, allacciandolo sopra il seno. Gli specchi sono tutti appannati, cerco di non guardare attraverso la porta per vedere se é ancora li. Con la mano cerco di togliere la condensa che si era formata sul vetro dello specchio, cosi’ che lo vedo ancora li, a scrutarmi.
Che fare? Mi lascio andare?
Giro il capo verso la porta e lo guardo, i nostri sguardi si incontrano e lui comincia ad avvicinarsi verso di me a passi leggeri.
Faccio scivolare l’asciugamano al suolo, offrendogli la visuale della mia schiena, e del mio fondoschiena ancora bagnati.
Arriva dietro di me, sento il suo respiro sul mio collo, le sue mani sui miei fianchi, che risalgono lentamente all’altezza del seno, poi la mano scivola sotto, me lo accarezza proprio all’altezza dell'attaccatura, quasi lo soppesa, lo stesso fa con l’altra mano.
Inizia un piacevolissimo massaggio, piacere che inizia ad aumentare appena le sue dita sfiorano i miei capezzoli, ed inizia a giocarci, strizzandoli piano con il pollice e l’indice. Di riflesso butto indietro la testa ed inarco un po’ la schiena.
La sua mano destra abbandona il seno e scende sul fianco, per accarezzarmi il gluteo, lentamente arriva nel solco che separa le natiche, mi sfiora il fiorellino, e si avvicina sempre più verso la meta designata.
Allargo un po’ le gambe per rendere il percorso della mano più accessibile, senza bisogno di dirlo ma è già grondante di rugiada.
Le sue dita si soffermano sulle labbra, le sfiorano, l’accarezzano, il suo dito medio comincia a farsi largo, mentre indice ed anulare fanno una leggera pressione sui lati, sulle labbra.
Il dito continua con movimenti rotatori, prima lenti e poi più rapidi, la mia respirazione si fa più profonda, allargo un po’ di più le gambe. É l’invito alle altre due dita di raggiungere il loro amico nell'esplorazione.
Comincio a gemere sottovoce, mi sta facendo godere, le dita cercano di andare piu’ in profondita’ “ahh..no pares, non ti fermare..oh si..cosi”.
Metto la mano dietro di me cercando il contatto con lui, sento che il suo membro è bello eretto, lo massaggio da sopra i pantaloncini, lui se li abbassa lasciandolo libero da ogni restrizione, lo afferro con la mano, sento la sua durezza, riesco a massaggiarlo, sembra di dimensioni decenti, forse piu’ largo dello standard.
Sfila la mano da dentro di me, e la passa sulla bocca, si lecca le dita con soddisfazione, poi le passa sulle mie labbra, sento il profumo della mia eccitazione.
Sempre con in pugno il suo pene lo avvicino verso la mia micina, sempre piu’ vogliosa.
Dopo aver provato quello di Sherezade la fame di sesso era aumentata decisamente, non resisto, la lussuria si è impossessata di me, non si torna indietro.
Eccolo che sta davanti alle porte del paradiso, lo accompagno con la mano. Sento il glande entrare dentro di me, un centimetro alla volta, allo specchio vedo la mia espressione, che si sta godendo ogni momento di questo incontro improvviso.
Ferma la penetrazione, esce, poi rientra, ma solo il glande che accarezza il clitoride.
Mi vedo allo specchio mordermi il labbro inferiore, lui mi fulmina con il suo sguardo.
Un suo colpo di bacino ed è tutto dentro di me, "hhhaamm…" e vedo il mio riflesso con la bocca aperta per la goduria che sto provando.
Inizia a spingere ritmicamente, si sente il rumore del suo bacino che impatta con le mie natiche, un chaff chaff quasi ipnotico, il seno balzella su e giu..
Mi afferra per le spalle ed il ritmo si fa più intenso, mi appoggio sul lavandino, i chaffs si fanno più rapidi, comincio a gemere come una gattina, sento anche lui lanciare dei soffocati grugniti di piacere, ripete qualcosa in Farsi che suona come “ashellefti azatabar” , mentre spinge sempre con più veemenza.
Sento l’orgasmo avvicinarsi, sempre più vicino, afferro i lati del lavandino, vedo il mio viso contorcersi per il piacere che sta per arrivare…ed eccolo, puntuale, intenso, un grido di estremo godimento esce dalla mia bocca, le gambe sono deboli, mi tengo stretta al lavandino per non cadere.
Lui non perde il ritmo, continua la sua monta, ma sento che anche lui sta all’apice, cosi che rallenta la cadenza dei suoi colpi. Lo sento uscire lentamente da dentro di me, poi sento il suo nettare caldo sulla mia schiena, che lentamente cola verso le natiche. Mi da una sculacciata di soddisfazione.
Sento il battito a mille, sono ancora super eccitata per questa scopata improvvisa.
Mi giro verso di lui, avvicina la mano al collo poi mi alza il mento verso di lui, ci baciamo, vedo le prime luci dell’alba che entrano dalla finestra della stanza da lett, cosicché prendo l’asciugamano da terra, mi do una ripulita, mentre lui va nella doccia, so saluto e faccio ritorno nel salone dove Veleria e Sherezade ancora stanno dormendo e mi corico al loro lato.
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Dopo un paio d’ore sento un "Good Morning sunshine!” apro gli occhi ancora assopita, era Sherezade che ci stava svegliando.
“Ragazze, io devo andare a lavorare, voi prendetevela con tempo, tanto non c’e’ nessuno in casa, fatevi una doccia. Queste sono le chiavi di casa, me le portate dopo in hotel”. “Il caffe’ e’ ancora caldo in cucina”.
Ci dà un bacio sulla fronte a tutte e due e sculettando esce di casa.
Mi guardi con i tuoi occhioni marroni e d’istinto ti abbraccio, ti tengo stretta, “a cosa viene questo abbraccio” mi chiedi.
“Niente cara, solo per dirti grazie, senza di te non avrei mai fatto questa serie di esperienze indimenticabili”.
“E abbiamo ancora circa 24h per divertirci” dandomi un bacio sul naso.what
“Potremmo andare a Simon’s town a vedere i pinguini, potremmo fare un safari per i big 5, oppure rilassarci a Hout bay beach, ma prima voglio un po’ di te Vale, andiamo a farci una doccia”.
Ti prendo per mano e ci dirigiamo verso il corridoio, osservi curiosa i vari dipinti e tutto l’arredamento del salone, tappeti con il classico disegno "Lechek Torūnj", ti fermi ad ammirare un tappeto con il disegno dell’Albero della Vita, facendo attenzione a non calpestarlo, poi osservi una serie di vasi blue dipinti a mano.
Nel corridoio troviamo un grande bagno con vasca e doccia, anche questo era tutto in marmo beige.
Dopo pochi istanti gia’ stiamo entrambe nude sotto la doccia calda, non riusciamo a staccare le mani dai rispettivi corpi, così come le nostre lingue.
In testa mi passano mille pensieri, siamo venute qui insieme per godere di noi, le ultime 12 ore sono state travolgenti, te, Sherazade, il principe di Persia, travolta dal piacere e dalla trasgressione, ho goduto tantissimo e fatto godere, ma dopo tutta questa rapida successione di stati emotivi,finalmente siamo te ed io, sole, sotto l'acqua.
Finalmente, perché dopo tutto sei te l’unica cosa che voglio.






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