In cerca di ispirazione

Scritto da , il 2022-09-06, genere etero

IN CERCA DI ISPIRAZIONE

Le viene sulle tette. Lei mugugna,si tocca,se le spalma sui capezzoli,mentre il liquido scivola lento sul ventre piatto,fino ad impigliarsi sui peli pubici. Con le dita disegna i contorni delle areole
Ardore quasi animalesco,lei si avventa sul pene umido e floscio e lo ingoia,suggendo ogni goccia. Muove la bocca,muove quel piccolo culetto come se stesse subendo un amplesso. Lui,estasiato, asseconda quella foga. Lei non smette fino a che non lo sente ancora rigido dentro.
Lui,colto da frenesia animalesca,la scosta e la gira,penetrandola con furia animalesca,rinnovata di vigore animalesco.
Sente che sta per venire ancora. Allora lui esce e il getto si sparge sulla schiena di lei,fino sulle spalle. Con le mani spalma il liquido bianco,fino alle tette,mescolandolo all'altro..

"È una zozzeria" Franca alza lo sguardo dal foglio,di abbassa gli occhiali sul naso e mi fissa quasi con rimprovero "E poi,è uguale all'altro"
"Beh,ma l'altro era ambientato nella jungla,tra rapide e cacciatori di teste"
"Assomigliava alla trama di un film con The Rock" si rimette su gli occhiali e poggia i fogli sulla scrivania "Diciamola tutta: il divorzio con tua moglie ti ha destabilizzato un po' nella fase creativa"
"Ma no,non c'entra nulla,e' accaduto sei mesi fa. È una fase"
"Questa roba potrebbe andare bene per quel sito dove vai a pubblicare ogni tanto ma qui,come ben sai, scriviamo di erotismo e sensualità"
Franca,donna in carriera,strizzata in un tailleur color lavanda,la mia manager letteraria da tre anni a questa parte. Una donna energica, esigente,dal fisico statuario. Potrebbe essere l'eroina di uno dei miei romanzi,un sogno erotico represso. Ha le tette grosse,mini gonna,gambe da slancio,culo da urlo. Il personaggio perfetto per uno dei miei hentai.
Quante volte me la sono immaginata con le tette che rimbalzavano nell'aria come palloncini? E I capelli lunghi, dal momento che, sarebbe stato un manga, li avrei colorati di blu. Ai nipponici piace dare colori improbabili alle capigliature dei personaggi: Verdi, blu, arancioni.. E piaceva loro raffigurare le procaci fanciulle con tette grandi e rimbalzanti
Roba da maniaci depravati. "Stai avendo un'erezione" dice lei,distraendomi
"Ehm" faccio un po' in imbarazzo
"Credo che faresti bene a prenderti una giornata libera"

Liquidato. In mutande,a casa,quando cerco ispirazione. Davanti al pc a guardare porno. Tutti uguali,sempre la solita solfa. Lei tettona,lui superdotato. Pompino,scopata,inculata. Beh,che mi aspetto da un porno? Mica è Shakespeare..
Mi vesto, esco. Fuori, sul lungo mare. Un po’ di gente in movimento. Coppiette mano nella mano, qualcuno che si bacia castamente. Me li immagino una volta a casa, la pudicizia che si trasforma in depravazione.
Mi fermo su una panchina, tiro fuori il block notes, incomincio a scarabocchiare qualcosa. La gente che mi passa davanti: uomini donne, vecchi e giovani, brune, bionde, rosse; formose, piatte, normali; grasse, secche; teen, milf.
Come sono sotto?
Piccione in planate, mi manca di poco. Brutto bastardo. Plana verso una coppia di vecchietti che tira loro briciole di pane. Davanti a loro, scritto a lettere cubitali, la scritta VIETATO GETTARE CIBO A PICCIONI E GABBIANI. O sono stranieri, o analfabeti
“Carini” una voce da ragazzina che mi fa sussultare
Sposto lo sguardo alla mia destra e vedo una ragazzina che sembra uscita da un manga. Non tanto alta, capelli neri a caschetto, occhi grandi e luminosi. Indossa una T shirt arancione e una minigonna che le arriva sopra le ginocchia. Audace per una ragazza della sua età “Grazie”
“Anche io disegno” dice lei. Vuole attaccare bottone. Mi preoccupo a non darle troppa confidenza prima di attirare l’attenzione. Manca solo che venga denunciato per adescamento a minore “I manga li adoro”
“Lo faccio per lavoro” dico
“Lo so, ti ho riconosciuto. Sei Gordon Tyler, alias Franco Bertinoli. Disegni hentai per la Red Sunrise” tutta sorrisi. Mi tende la mano “Piacere, Rebecca Wang”
Gliela stringo e, non so come, il nome mi suona famigliare. Wang. “Wang come la linea dei mercantile?”
“mio padre” ride “Ti ho mandato qualcosa di mio non molto tempo fa. Immagino che, il troppo lavoro..”
“Non sei un po’ troppo giovane per gli hentai?”
“Ho 19 anni. E sì, ho iniziato che andavo alle medie a leggerli”
Mi faccio due conti. Probabile giovane autrice, diciannovenne, figlia di armatori mercantile. Io, autore hentai made in Italy in cerca di ispirazione, di anni trenta. Ok, con la rete anti pedofili sono a posto. Quindi.. “Hai detto che disegni hentai e mi hai spedito qualcosa?”
“Un mese fa”
Afferro il cellulare controllo la mia e mail. Non la guardo quasi mai. Tremila avvisi di sollecitudine da parte di Franca. Rebecca Wang è in fondo alla lista. Apro “Uh” faccio “Bel tratto” veramente belli, stile hentai, particolareggiati in ogni volto, corpo, parti intime. Audace la ragazza “Hai un bel talento”
“Potrebbe interessarti?”
Per un secondo penso di fare la carogna e dirle che non sono così interessanti, accaparrarmi la proprietà e sfondare con il successo. Ma non sono una merda e, non lo farei mai ad una ragazza così carina “Sì dà il caso che stia cercando nuove storie e mi piacerebbe avere una collaboratrice”
“Accetto” fa con entusiasmo
“Ti andrebbe un gelato?”
“Stai cercando di adescarmi?”
“Con un gelato?”
“Ti propongo una cena. Ti porto qualche mio disegno e poi, mi dirai”
“Affare fatto” annuisco stringendole ancora la mano

Quella notte la sogno. La sua lingua che lecca lentamente il gelato. E la immagino attorno al mio cazzo. Lingua umida che si muove sinuosa e vogliosa. Gelato con panna, la sento dire nel sogno. E, nel sogno, lo sperma che esce sembra panna montata prontamente leccata da lei.
Mi sveglio con l’alza bandiera. Corro in bagno a farmi un segone. Poi in cucina con matita e fogli a disegnare freneticamente. Disegno lei, poco più che bozze, nelle fasi che lecca il gelato. Poi la immagino disegnando il cazzo sormontato da panna e la sua lingua che lo lecca via
Colazione veloce con cappuccino e brioche nel bar sotto casa. La sera stessa l’avrei incontrata e lei, mi avrebbe mostrato i suoi disegni. Non vedo l’ora di vederla.
Tiro a lungo, bighellono tutto il giorno, mi faccio tre volte il giro lungo mare. Cerco una storia attorno ai disegni. Poi arriva alla sera. Mi metto in tiro, che per me sono jeans, camicia bianca slacciata di due bottoni, scarpe da tennis chiare e una giacca leggera color tabacco.
La passo a prendere in auto che sono le otto. Lei mi aspetta sul marciapiede davanti ad una casa con un cancello monumentale che mi ricorda quello di Rockerduck, il rivale ricco di Paperon De Paperoni.
Lei indossa un vestito lungo stretto in vita da una cintura sottile in cuoio. La gonna del vestito le arriva fino alle ginocchia. Ai piedi dei sandali neri. Si è truccata solo gli occhi. In mano una borsetta color lavanda da cui spuntano fogli di carta ripiegati “Ciao” inaspettatamente, si sporge verso di me e mi bacia sulla guancia. Subito, Lui, si gonfia nei pantaloni. “Ciao” sorrido, forse un po’ da ebete
“Dove si va?”
“Fuori città. Trattorie pizzeria “Lo scoglio Verde”. Conosci?”
“Non ci sono mai stata”
“E’ sia pizzeria che ristorante. Pesce ottimo”
Bella vista,terrazza sul mare. Ci prendiamo un fritto misto per due. Lei è impaziente, vuole parlare dei suoi disegni ma, si trattiene e attende la fine cena. Io sono impaziente, voglio vedere i suoi disegni e penso alla sua fichetta. Ma mi trattengo e si pilucca il cibo parlando di banalità
Fine cena, faccio per pagare io "Non fare l'idiota" mi previene lei sfoderando una carta di credito. Già che mi viene in mente? Offrire la cena alla figlia di un multimiliardario. Avra' una platinum card o qualcosa del genere. Una card che avrà il tetto minimo per comprarsi una petroliera
Da buon cavaliere, la lascio pagare il conto "Adesso, ce lo facciamo quel gelato?" chiedo una volta fuori dal ristorante pizzeria
"Sì, ma solo se il gelato è il tuo"
Due secondi per afferrare l'antifona. Boccheggio e la guardo "Spudorata e diretta. Prima o dopo avermi mostrato i disegni?"
"Dopo, così non si può dire che hai usato il sesso per avere i miei lavori" fa maliziosa. Si allontana sculettando. Ma che bella faccia che hai "E poi, confessalo, non pensavi solo ai disegni mentre mangiavamo"
Strega.

Lo fa’ apposta. Lecca il gelato al cioccolato e cocco con incredibile lentezza, con la lingua che spennella abilmente la cappella..ehm, il cono, umettendosi poi le labbra come una pin up navigata. Seduta su una colonnina che delimitata una balconata,le gambe leggermente aperte, giusto quel po’ da far vedere che, più su, non indossava nulla “Sai qual è il mio pudore?”
“Ne hai uno?”
Lei mi fa una smorfia. Si indica le tette “Loro”
“Hai vergogna a fartele vedere?”
“Già. Non ho problemi a mostrare la fichetta ma, con le tette, non so, mi blocco”
“E’ strano”
“Il mio primo moroso diceva che io non ero normale. Mi ha levato la verginità e poi, più visto”
Ragazza navigata. Chissà a letto che furia.
“Il secondo mi ha mollato dopo un paio di uscite, perché gli ho rigato il cazzo coi denti mentre gli facevo un pompino”
“Ahi” faccio
“Ho tranquillo. Lo stronzo usciva anche con la regina delle cheerleader. Per questo lo morsicato”
“Ragazza vendicativa”
“Poi c’è stato il terzo” ma quanti ne ha avuti? “Lo stavo cavalcando e, nell’attimo massimo, ho afferrato block notes e matita e mi sono messa a disegnare”
“Beh, stano ma non da scrollarti via”
“Lo schizzo è venuto bene” annuisce arrivando a morsicare la cialda del cono “Lo schizzo del disegno intendo, non quello del tipo. Quello è stato deludente” smorfia da bambina delusa.
Valuto i pro e i contro. Sono sicuro di andare fino in fondo? Vale la pena rischiare uno schizzo veloce, ho il cazzo rigato?
“Tranquillo, non ho intenzione di rigarti il cazzo” e scoppia a ridere
“La storia del notes è interessante. Tranquilla, se lo fai, non eiaculatia precozia”
Scoppiamo a ridere..
“Andiamo, si scopa a casa mia” salta giù dalla colonna e mi afferra la mano
Diretta la ragazza

Abbiamo varcato la soglia dei grande cancelli alla Rockerduck e abbiamo deviato verso destra, verso una casetta in mattoni scuri e molteplici tetti a punta come sono di moda in alcuni castelli della Baviera. Per arrivarci ci si arriva per un fraticello fiorito in multicolor. Qua e là spuntano gnomi ridenti armati di rastrelli, zappe e badili “Dov’è Biancaneve?” chiedo
“Ce l’hai davanti” ride toccandosi le tette
Diavolo, ce l’ho in tiro da un’ora e devo farlo brillare da qualche parte.
Apre la porta e mi ritrovo in uno stretto vestibolo con una scala a chiocciola incassata nella parete che sale verso l’alto in maniera vertiginosa “Vertigo” mormoro “Chi diavolo ci abita qui?”
La porta si spalanca su una stanza circolare dominata da un letto.. anzi no, da un insieme di cuscini che compongono un cuore. Due grossi cuscini a testiera del letto appoggiati alla parete. Cuscini con fronzoli scarlatti e nastri natalizi. Luci al neon nelle aplique, soffici tappeti, una libreria, un tavolo, un pc “Guarda i disegni” dice lei scomparendo dietro una tenda
E guardiamo sti disegni, ignoriamo la spranga nei pantaloni.
Belli questi disegni. Non posso che rimanere incantato da quella perfezione e nel tratto. Puro stile japan. Credo che le vendite andranno alla grande. Come fare con Franca? Come approcciare l’idea? “Ho conosciuto una ragazza e..” lei avrebbe concluso con un “Te la sei scopata” Mmmm,
“Allora, che ne pensi?” dice lei alle mie spalle
Non mi giro, fermo ancora con la faccia pensierosa, un foglio in ogni mano “Sono stupefacenti. Mi ricordi il tratto di Nagasura Ecchi”
“Wow!”
“Direi che potrei proporti alla mia boss” mi giro e.. Lei indossa una camicia lunga, aperta sul davanti. Sopra, un reggiseno in pizzo nero e bordato di rosso. Sotto, un tenero batuffolo riccio in nero che copre appena la sua fichetta “Oh”
Lei si toglie la camicia ed ancheggia verso di me. Le tette, si intuiscono, sono almeno una terza abbondante. Mi aggredisce la camicia, me la strappa. Toglie la cintura, mi abbassa i pantaloni. Resto in mutande con l’evidente protuberanza
Si abbassa, tira fuori la lingua e comincia a leccare il ventre, lentamente, fino a risalire al centro del petto. Sento una scossa nei testicoli e la minaccia di esploderle addosso.
Lei intuisce e si mette carponi sul letto, sporgendo il culo verso di me “Sfondami il culo”
Abbasso le mutande, l’afferro per i fianchi e la penetro. Una cagna in calore che comincia a guaire. Entro con facilità. Intuisco che anche lì, la verginità è stata sfrattata con la stessa velocità in cui un ex vegano addenta una salsiccia
“Sto per esplodere” rantolo
E lei che si sfila veloce e mi afferra il cazzo, ingoiandolo come una professionista. Come quel fottuto gelato preso poco tempo prima. Ed esplodo. La vedo strabuzzare gli occhi e, per un attimo, credo che soffochi. Sbuffi di sperma colano dalla bocca e schizzano ovunque. Mugugna, mi afferra una chiappa e, prende a ciucciare come un agnello dalla tetta della mamma.
Alla fine, si lascia cadere sul tappeto, felice. Io scelgo un cuscino e mi appoggio al bordo del letto “Uh” faccio
“Cazzo che buono” fa lei succhiandosi le dita “Quanto ti ci vuole a riprenderti?”
“Di solito, dieci, massimo quindici”
“Così tanto?”
“Oh i miei tempi”
“Ok, allora, nell’attesa” si alza a fatica e va a vedersi al PC. Incredibile, il reggiseno è ancora su “Dopo una bella scopata, una bella storia. Che ne dici?”



=Un uomo rude, dalla pelle bruciata dal sole e i muscoli scolpiti, le si parò davanti. Vestito solo con un perizoma di pelliccia che gli copriva a malapena i genitali, brandiva un'ascia di pietra e grugniva nella sua direzione.
Lolly, la bella ereditiera precipitata con il suo jet, ora si trovava in una brutta posizione=

“Lolly?”
“Lolly Silver” picchietta con l’indice un cassetto alla sua destra “Scrivo qualche riga poi butto giu’ qualche schizzo”
“Hai creato un’eroina sexy e avventurosa?”
“Ti ricordi Goldie Gold & Action Jackson?”
“Wow, pensavo che non l’avesse visto nessuno al di fuori di me. Poi, tu sei giovane, dove l’hai vista Goldie Gold?”
“Mai sentito parlare di Internet?” già, che pirla “So parlare correttamente Inglese, francese e spagnolo. Ho recuperato qualche puntata un po’ qui e un po’ là e poi, ho inventato la mia storia”
“goldie Gold, Lolly Silver. Hai trasformato l’oro in argento. E il tuo Action Jackson chi è?”
“Un figo muscoloso, affascinante e superdotato di nome Larry Fast”
“E qui, che succede?”
“Lolly precipita con il suo jet su un’isola selvaggia nel pacifico. Un selvaggio la cattura e la porta nel villaggio, esibendola come un trofeo e dice che lui avrà la donna per il suo piacere. Ma il grande sacerdote del villaggio interviene e fa condurre Lolly nella sua capanna. E’ così che Lolly conosce Larry Fast”
“E, immagino, sesso a manetta”
“Mi serve un continuo ma, vedi, io riesco a creare meglio quando scopo”
“beh, di idee dovresti averle”
“Sì ma manca quel non so che” si lecca le labbra “Ho voglia di scoparti”
Mi viene in mente che lei ha detto che, disegna meglio quando scopa con un maschio.

Lui mantiene le aspettative. Dieci minuti ed è già in forma. Rebecca mi fa sdraiare sul suo letto a forma di cuore, mi cavalca e si impala sul mio sesso. Prende a menare i fianchi, ad ondeggiare in maniera sensuale. Se potesse, Lui, si espanderebbe ancora di più dentro di lei.
Afferra il notes e comincia a disegnare. Da come si dimena coi fianchi e con le mani, si direbbe che ha avuto una buttata buona
Nell’orgasmo, lei lascia cadere i fogli e, portate le mani dietro la schiena, si slaccia il reggiseno, liberando, finalmente, le sue belle bocce “Ti piacciono?”
In tutta risposta afferro entrambe con le mani, come un naufrago alla deriva si aggrappa ad una zattera di fortuna “Fosse per me, ti assumerei subito”


“Inizio buono” ammette Madighan osservando le righe che ho scritto “Non originale ma, promettente. Il tratto mi ricorda più un Crepax che un Nagasura Ecchi” mi guarda dubbiosa “Dove hai scovato questo giovane talento?”
“E’ stato un caso fortuito”
“Te la sei scopata, vero?”
“Ha fatto lei il primo passo” mi difendo “Non toglie però che, quella ragazza ha talento”
“Sì, indubbiamente” si lascia andare contro lo schienale della sua sedia girevole e mi soppesa a lungo “Le do’ il beneficio del dubbio. Pubblicherò la storia con il tuo e il suo nome. E poi vediamo la reazione del pubblico”
“Grazie, non te ne pentirai”
“Spero che la scopata ne sia valsa la pena” commenta lei

E, i giorni successivi all’uscita di Lolly tra i selvaggi, il pubblico ha dimostrato di apprezzare.


(( Nagasuke Ecchi non esiste, al contrario di Crepax, autore ben noto))

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