Gita In Barca

di
genere
prime esperienze

Mi chiamo Chris, e sono un ragazzo Transgender, nato con conntati diversi dai miei, fattore su cui ho sempre giocato e che mi ha portato molte esperienze, specialmente con uomini di una certa eta'. Non mi son mai definito ne gay, ne etero ne bisessuale, ne altro, per me le etichette contano fino un certo punto, il sesso uno e libero di viverlo come gli pare, e con chi gli pare. Ci son stati periodi della mia adolescenza in cui ho voluto diciamo, sprimentare piu' la mia parte femminile che quella maschile, e cosi' grazie anche al mio aspetto decisamente bello, ho avuto molte storie a volte finite anche male, altre decisamente migliori.

Sono figlio unico, di genitori ormai defunti entrambi, mi hanno avuto in tarda eta', mio padre era un operaio della vecchia Alfa Romeo, azienda di automobili con filiale a Arese in provincia di Milano, mia madre era un'operaia tessile che ha lavorato duramente finche' ha potuto, e mi ha mantenuto fin dopo il decesso di mio padre. Dicevo, non ho mai fatto una bella vita, essendo figlio di gente modesta e povera, ho sempre vissuto nella normalita', nonostante il mio aspetto femminile, mi abbia portato molte offerte anche vantaggiose che ho sempre puntualmente rifiutato per dignita'.

Un bel visetto da cerbiatta allungato, nasino alla francese, due belle labbra carnose a cuore, occhi azzurro verdastro, lunghi capelli biondi lisci, gambe e braccia filiformi, un vitino stretto a vespa, e un culo a panettone bello sodo e tonico, facevano di me una ragazzina piu che un ragazzo, tradito solo dalla voce tipicamente maschile e da un bel cazzo di modeste dimensioni. Fisionomie che sono un po cambiate nel corso degli anni dello sviluppo, ma qui si parla del periodo post adolescenziale dai diciott'anni in avanti.

Mia madre povera donna, una signora di cinquantadue anni, con un'educazione cattolica, e idee non propriamente aperte, cercava sempre di mettermi sulla retta via, ma cercava anche di starmi dietro perche' iper protettiva nei miei confronti. La facevo ammattire come tutti i ragazzi di quell'eta'. Mamma era al corrente dele mie tendenze amorose sessuali, e sebbene come ogni genitore, ella sperava che trovassi una brava ragazza e mi facessi una famiglia, accettava, diciamo cosi' le mie attuali condizioni da 'femminuccia'.

Avevo iniziato una relazione da poco piu di qualche mese, con un'uomo sui sessanta, mamma aveva protestato gia' dall'inizio di quella storia, dicendomi di almeno trovarmeli adatti alla mia eta', avevo poco piu' che diciott'anni, ero ancora giovanissimo, e mettermi con un'uomo che poteva dall'eta' essere mio pdre, a mamma non piaceva molto. Ma come detto, 'accetava' le situazioni, sperando fossero passeggere.

L'uomo si chiamava Davide, ed era ancora un bell'uomo nonostante l'eta' avanzata, un viso sempre ben rasato, capelli brizzolati corti, un po radi sulla fronte, un fisico normale non magro ne eccessivamente robusto, un leggero accenno di pancetta. Aveva anche un cazzo bello tosto che a me faceva impazzire, avevamo gia' avuto qualche rapporto, e nonostante non fosse un giovanotto, l'uomo aveva resistenza e sapeva farmi impazzire di piacere. Era stato un'imprenditore, ora in pensione, e non se la passava male con i soldi, non era diciamo ricco, ma benestante.

Davide, possedeva un'imbarcazione sua, con cui si dilettava trascorrere del tempo in estate al largo in mare, e mi ci aveva anche portata qualche volta, la barca era un bello scafo, con sottocoperta, e possibilita' di uno spiazzo dietro per prendere il sole comodamente sdraiati su delle brandine da mare e un mini tavolino rettangolare dove vi erano bibite e birre fresche. La barca era ben attrezzata e ben tenuta, non era certo uno Yatch, ma come imbarcazione, non era certo una carretta del mare. Era estate inoltrata, e Davide, cercando sempre di far breccia su mia madre, che le era ostile, ci invito' a passare un sabato in barca a largo lontani da occhi indiscreti, avremmo preso il sole, mangiato a bordo, e al tramonto saremmo rincasati, dopo esserci fatti magari anche un bel bagno rinfrescante.

L'idea mi eccito' all'istante, e mi ci volle molta costanza per convincere a venire anche a mia madre, che all'inizio fu irremovibile. La convincemmo entrambi, e cosi' partimmo per la volta della barca, che era attraccata su un molo nel garda. Non proprio vicinissimo lo so, ma il viaggio ne valeva la pena, e difatti al nostro arrivo, la barca si mostro' in tutto il suo splendore, e anche una musona come mia madre, dovette ammettere che era davvero bella e comoda, facendo i complimenti all'uomo, per la scelta. Fu la prima volta che mamma parlava liberamente e confidenzialmente con Davide, fino ad allora, lo aveva trattato con distacco e freddezza, ma quel pomeriggio, mamma fu davvero fantastica, conversando con il mio uomo come fosse di famiglia.

Io che gia' conoscevo il mezzo mi precipitai giu' in cabina per cambiarmi, e tornai sul ponte, con un bel bikini nero che faceva risaltare la mia carnagione bianco latte e metteva in risalto le mie forme. Inforcati un paio di occhiali da sole neri, capelli sciolti sulla schiena, trucata leggermente e ai piedi delle comode ciabattine da spiaggia rosa, mi presentai a mamma e al mio uomo, che mi fecero entrambi i complimenti. Era la prima volta che mamma mi faceva dei complimenti da femmina, e devo dire, li apprezzai piu' di quelli del mio uomo.

Anche mamma aprofitto' della cabina, e torno' sul ponte della barca con il suo costumino intero azzurro chiaro,e gli immancabili occhiali da vista sul naso, glieli feci togliere, senza occhiali ringiovaniva, anche se magari la vista diminuiva. Mentre l'uomo staccati gli ormeggi e avviato il motore, dirottava verso il largo, io e mama, ci mettemmo comode sui lettini nel retro del ponte, c'erano delle riviste e mamma ne scelse qualcuna per leggerle e passare il tempo rimettendosi ovviamente gli occhiali da vista, mentre io svacata a pancia sotto, mi stendevo sul lettino ad abbronzarmi.

Nemmeno mi accorsi che eravamo gia' arrivati abbastanza distanti dalla terra ferma, Davide spense i motori, gettando in mare l'ancora, ci saremmo fermati in quel punto. Messosi piu' comodo anche lui, indossato solo un paio di slip da mare e delle ciabatte, l'uomo venne a farci compagnia sul retro dell'imbarcazione. Chiesi se mi spalmasse un po d'olio solare, e anche mamma concordo' che avevo la pelle delicata, era meglio proteggersi, l'uomo prese dunque la boccetta di platica spremendo la crema sulle sue manone e massaggiandomo tutta, dalle spalle scendendo sempre piu giu', e indugiando sulle mie belle natiche, che il porco massaggiava dentro e fuori, scostandomi il lembo del costume e facendomi sospirare di piacere.

Al tocco delle sue mani, il mio corpo inizio' a fremere e dei brividi mi pervasero da ogni parte, mentre mamma si stava appisolando sul lettino accanto. La tenemmo d'occhio per stare attenti a non infastidirla, e quando finalmente ella cedette al sonno e al silenzio del posto, l'uomo ne aprofitto' per stendersi sopra di me, e baciarmi scostandomi i lugnhi capelli dal visetto, con una mano infilava due dita nel mio culo, facendole scivolare dentro e fuori unte di olio solare, facendomi impazzire.

Volevamo fare l'amore entrambi, ma rischiare di farlo li accanto a mia madre e che lei si svegliasse era troppo. Aveva appena ritrovato un minimo di buon umore, non volevamo rovinargli la giornata. Decidemmo quindi di comune accordo, di andare sottocoperta dove c'era un comodo lettone e li saremmo stati senz'altro piu comodi e non avremmo disturbato mamma. Scendemmo quindi giu in cambina, ed entrammo nella comoda cameretta ben arredata e molto spaziosa, dove ci abbandonammo sul letto abbracciati baciandoci con passione.

Completamente unta d'olio solare io, scivolavo tra le mani dell'uomo che mi toccava ovunque e mi baciava con la foga di un toro. Davide era di origine calabrese e si notava la sua passionalita' che mi aveva conquistato dal primo istante. Gli tolsi gli slip lasciandolo nudo del tutto, con il cazzo gia' duro in bella vista, mi sedetti sulla sponda del leto, mentre lui in piedi difronte a me, gli presi il cazzo tra le mani, e aperte le labbra me lo feci sparire tutto in bocca serrando la bocca su quel cazzo e iniziando a succhiarlo a dovere. il mio amore non duro' a lungo, dopo un paio di pompate, venne copiosamente, affogandomi di sperma caldo la gola, scostandomi i lunghi capelli per vedermi ingoiare tutto il suo seme e leccarmi pure le labbra carnose.

Dissetata dal suo nettare, iniziammo a fare sul serio. mi alzai io stavolta e si sedette lui sulla sponda del letto con il movimento ondulatorio della barca che subiva le onde del mare come a cullarci. mi sedetti sulle sue gambe dandogli la schiena, a gambe allargate, lasciai che il suo bel cazzo grosso e lungo, mi penetrasse senza problemi, scivolando tra le mie chiappe oliate poco prima. Lui mi tenne per i fianchi, aiutandomi a sedermi del tutto, facendomelo sentire fino in pancia. Dovetti mordermi le labbra per non urlare dal piacere.

Aiutata dall'uomo, iniziai a saltellare su e giu' dalle sue gambe facendomi sfondare il culo a dovere, era un ritmo dolce non frettoloso, avevamo tutto il tempo che volevamo, tutta una giornata per fare cio' che ci piaceva lontani da occhi indiscreti. Gemetti e sospirai a lungo insieme al mio amore che mi stava dando tutto se stesso. In quei momenti, mi sentivo tutta donna dalla punta dei capelli alla punta dei piedi, non pensavo piu' alla mia condizione di maschio, ma ero femmina in ogni parte.

Lasciai che il mio uomo facesse il suo dovere fino a riempirmi una seconda volta, ingravidandomi il culo di sperma caldo con spruzzi regolari. Venne il mio amore, si svuoto' tutto dentro la sua troia, e una volta venuta anch'io, restammo li fermi immobili senza muoverci, abbracciati ad accarezzarci e sussurrarci parole d'amore. Ci amavamo davvero, non si trattava solo di puro sesso, no, era vero amore, un'amore che purtroppo mia madre non concepiva, e questo rovinava un po l'atmosfera.

Ripuliti e sistemati, tornammo di sopra in tempo per svegliare mamma, e preparare il pranzo. Cerano delle provviste a bordo, e mamma ci preparo' dei panini e dei sandwich che mangiammo sul pontile alla brezza del mare con il sole che bruciava in alto su di noi. Mamma non si era accorta della nostra fuga sottocoperta, e la vidi felice serena e mi rallegrai nel vedere che parlava volentieri di vari argomenti con il mio uomo senza astio ne freddezza.

Finito di pranzare, mamma si ridistese sulla branda ad appisolarsi nuovamente, e noi ne aprofittammo per fare il bis. Era troppo presto per fare un bagno, avevamo appena mangiato, ma a Davide venne un'dea niente male, disse a mia madre di approfittare della cuccetta sottocoperta, li avrebbe dormito meglio e al riparo dal sole. Mamma accolse in pieno quell'idea, e Davide la accompagno' sotto, quando si fu accertato che stesse bene, chiuse la porticina della cameretta e ritorno' sul pontile da me, che lo aspettavo senza slip del bikini, con il cazzo in liberta'.

Tolti gli slip pure lui, ci abbandonammo lui nudo, io solo con il reggiseno addosso e gli occhiali da sole, a fare lamore sul pontile alla piena luce del sole di mezzogiorno. L'uomo quel giorno era un vero toro scatenato, ala faccia dei suoi sessant'anni, aveva una voglia e una resistenza di un giovane di quaranta, anche se poi sborrava un po troppo presto, ricominciava a cazzo duro, una cosa non da tutti. Mi mise in piedi a gambe aperte e braccia distese in lungo sul corrimano della barca, mentre dietro di me il porco mise le sue manone grandi sui miei fianchi stretti, e mi penetro' con un sol colpo, facendomi sobbalzare in avanti e lanciare un urletto di piacere e di dolore. Che uomo.

Ci voltammo per essere sicuri che mia madre non ci avesse sentiti, e riprendemmo subito dopo. Fu fantastico sentire il suo cazzo duro stantuffarmi dentro e fuori cullati dalle onde del mare li alla luce del sole sentendo l'odore tipico dell'acqua e la brezza che mi smuoveva i lunghi capelli, era la scena di un film perfetto mi dissi tra me. Gemevo e sospiravo a ritmo con il mio uomo che mi inculava. Non mi trattenni e venni come una fontana un bel po di volte senza nemmeno bisogno di masturbarmi, schizzavo sborra in mare, il rumore di un'imbarcazione che si avvicinava mi fece preoccupare, ma Davide continuava, lo fermai un'istante, chiedendogli se non fosse stato meglio coprirsi fino al passaggio del mezzo.

L'umo non se ne preoccupo' per nulla, dicendo che era piu' eccitante continuare e poi eravamo a largo che male c'era, eravamo una coppia regolare che fa l'amore. Mi lasciai convincere e continuammo, mentre l'imbarcazione a motore ci passo' quasi accanto, anche se a qualche metro di distanza. Dall'altra parte suonarono la famosa sirena che le barche hanno in dotazione, e io alzai un braccio per salutarli, non li vidi bene, ma credo fossero stati uomini. Continuammo senza problemi a scopare dandoci dentro come maiali, mentre l'imbarcazione ci sorpassava allontanandosi da noi. Nessun problema e tanta eccitazione a quell'imprevisto.

Davide con un sospirone si aggrappo' forte a me, ingravidandomi e sborrandomi nuovamente in culo come aveva fatto qualche ora prima giu' in cuccetta. Stavolta li in piedi attaccata al corrimano della barca a gambe aperte. Fu fantastico, meraviglioso, divino, non ho piu' aggettivi. Mi scosto' i lunghi capelli dal collo da un lato, e mi bacio' sul lobo dell'orecchio mordicchiandomelo. Che uomo quel Davide. Fossi stata femmina, da lui avrei avuto non so quanti figli, tutto sommato, un figlio da lui lo avrei anche voluto.

Avevamo gia' scopato due volte in poche ore, e tutto sotto il naso di mamma che nemmeno si era accorta di nulla, mentre faceva la bella addormentata. Era gia' passato pomeriggio e si avvicinava l'ora di rientrare, decidemmo pero' di farci un bel tuffo in mare per rinfrescarci, scendemmo dalla scaletta e ci buttammo in acqua, prima io, poi l'uomo mi raggiunse, nel frattempo anche mia madre si era destata dal sonnellino. Lei non ha mai saputo nuotare, e quindi si limito' a guardarci e di dirci di non allontanarci dalla barca.

A Davide ancora non bastava, e cerco' pure di aprirmi il culetto in acqua, ovviamente era difficile tenendosi a galla e cercando di fare l'amore, quindi ci limitammo a giocare in apnea a succhiarci il cazzo a vicenda, prima andavo sotto io, poi lui. Non fu facile succhiargli il cazzo in apnea, sbrodolammo in pochi minuti mentre mamma guardava ma non credo avesse compreso cosa facessimo. Fu davvero divertente ed eccitante anche quello. Rientrammo che si era quasi fatta sera, salutammo e ringraziammo l'uomo per la bella giornata e salimmo al nostro appartamento, mentre lui ci lasciava con la sua bella auto.

Una volta in casa e preparate per la notte, chiesi a mia madre se si era divertita, dato l'avevo vista davvero contenta, ma la risposta che lei mi diede, mi lascio' senza parole. "Credo vi siate divertiti molto di piu voi due, prima sotto coperta, poi sul ponte poi in acqua---" rimasi un'attimo in silenzio, guardandola dritta in faccia, mamma togliendosi gli occhiali con fare distaccato continuo': "Cosa credi che tua madre sia scema? saro' vecchia ma non rimbambita.. vi ho visti tutte e tre le volte".

A quel punto trovata la voce le chiesi quasi intimorita: "E... non hai deto niente?" lei rispose sempre con fare distaccato: "Che avrei dovuto fare, una scenata napoletana? urlarvi maiali e rovinare la giornata?, fece una pausa poi riprese.. Ti ho vista cosi' felice, e quel Davide poi mi sembra un brav'uomo, anche se un po maiale..." Le sorrisi, mi aveva parlato al femminile, e aveva trovato il mio uomo un brav'uomo, non potevo essere piu' contenta. la abbracciai stretta la baciai sulla guancia e le chiesi... :" Potevi farti vedere, sarebbe stato piu eccitante" lei mi scosto'ì con un braccio: "Ma vala' cammina, gia' ne avete fatte di porcate, non vi bastava? avrei dovuto piure assistervi?" Era la solita, aveva rovinato un bel momento, non capiva o faceva apposta a non capire le mie esigenze e i miei sentimenti per gli uomini di cui mi innamoravo. Ma era pur sempre mia madre, e le volevo bene a prescindere.
Per contatti chrisbabyface@libero.it non cerco incontri.
scritto il
2022-08-19
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