Tradimenti
di
Margie
genere
tradimenti
È il vestito adatto per far capire che ho bisogno di uno che mi sbatta. Uno a caso, che mi sbatta senza alcuno scrupolo; il più carino, il più brutto, il più imbranato, il più palestrato, il più elegante, il più nerd, il più bastardo, il più grezzo, il più qualcosa... O l'esatto contrario. Uno a caso, appunto. Quello che capita o quello che scelgo. Oppure quello che mi sceglie. Non serve convincermi, lo sono già da prima. Ancor prima di uscire sono già pronta per farmi scopare, per farmi sbattere: scopare lascia troppo spazio alla dolcezza. La mia figa è come una bottiglia di spumante un attimo prima dello scoccare della mezzanotte a capodanno. So già come andrà a finire: godrò. E quando indosserò di nuovo il vestito per tornarmene a casa sarò triste e pronta ad affrontare mio marito, la sua indifferenza. Quell'indifferenza con cui mi rende feroce il bisogno. Non gliene fregherà nulla di ciò che gli racconterò. Tirerà fuori il cazzo, dopo che gli avrò raccontato la mia avventura. Magari anche mentre gliela racconto. Già mi vedo la scena, una scena vissuta già tante volte, di lui che mi apre le cosce e mi riempie di cazzo. Duro, soprattutto grosso. Il suo. Il mio padrone. Io, incapace d'altro che d'attenderlo, bramarlo. Lui, che mi forza senza forzarmi, deciso e preciso. Mi farà capire la differenza fra sogno e realtà; mi spiegherà come si sbatte una troia come me: senza pietà. Me l'ha spiegato già tantissime volte. Tutte le volte ho capito benissimo la lezione, molte volte mi sono trovata a risvegliarmi la mattina col vestito ancora arrotolato addosso, dopo essermi addormentata sfinita, sul letto o sul divano, incapace di una mossa o un pensiero. Una fotografia della piacevole devastazione subita. No, desiderata, o, con maggior precisione, bramata. Indispensabile come l'acqua nel deserto.
Lui è un altro pianeta. Ogni tanto devo scendere sulla Terra. Forse parto così, ogni tanto, per ritrovare ogni volta ciò che ho ogni giorno, il quotidiano travolgerci di passione. No, non cerco un confronto in questo mio deviare: sarebbe come cercare un lombrico con la spina dorsale, come vagare fino alle lande più desolate per trovare l'elitropia boccaccesca.
Ma in fondo: perché tradimento? È soltanto un preliminare infame ed estremo l'attesa di una penetrazione feroce, la preparazione alla caduta di un asteroide sulla Terra, l'attesa di questa devastazione, della distruzione dei dinosauri. L'annichilimento dei fantasmi. Arabe fenici che ricompaiono, riemergono dalle proprie ceneri, con nuova rabbia e rinnovato fetore.
Lui è un altro pianeta. Ogni tanto devo scendere sulla Terra. Forse parto così, ogni tanto, per ritrovare ogni volta ciò che ho ogni giorno, il quotidiano travolgerci di passione. No, non cerco un confronto in questo mio deviare: sarebbe come cercare un lombrico con la spina dorsale, come vagare fino alle lande più desolate per trovare l'elitropia boccaccesca.
Ma in fondo: perché tradimento? È soltanto un preliminare infame ed estremo l'attesa di una penetrazione feroce, la preparazione alla caduta di un asteroide sulla Terra, l'attesa di questa devastazione, della distruzione dei dinosauri. L'annichilimento dei fantasmi. Arabe fenici che ricompaiono, riemergono dalle proprie ceneri, con nuova rabbia e rinnovato fetore.
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