La vita di Lorenzo Capitolo 2

di
genere
bisex

Capitolo 2

Dopo quella sera, mille pensieri mi avvolgevano.
Ero gay? Mi era piaciuto succhiare il cazzo.
Dovevo capire.
Per qualche giorno, nonostante la stanchezza, decisi di approfittare delle poche ore libere, per andare al mare, dove cercavo di riposare sotto l'ombrellone.
La sera, con una scusa o l'altra evitavo di rientrare in casa con lui, cercando di farlo prima addormentare.
In una di queste giornate al mare, conobbi Laura, una ragazza romana, che era in vacanza con i genitori. Laura oltre ad essere molto carina, era gentile e molto vivace. Non ci volle molto prima che ci chiudessimo nella sua cabina a scopare come ossessi. Nonostante la sua giovane età, tirava dei pompini spettacolari, con grande soddisfazione del mio cazzo.
Così per 3/4 pomeriggio nonostante il caldo torrido, scopai con la bella Laura ed i pensieri che mi invadevano dopo la sera con il cuoco, scomparvero.
Una domenica sera, dopo lavoro, ero stanchissimo e decisi di non tardare il rientro, poiché avevo in mente di vedere Laura il giorno dopo, anche perché da li a qualche giorno sarebbe partita e me la volevo godere fino alla fine.
Rientrati in casa praticamente insieme, il cuoco senza dire mezza parola si chiuse in bagno ed io attesi che uscisse per fare una doccia e buttarmi a letto.
Mi sdraiai sul divano e probabilmente mi assopii leggermente, perché fui risvegliato bruscamente da dei colpi sul viso.
Non feci a tempo a mettere a fuoco, ma lui era li in piedi davanti a me con il cazzo in tiro e nudo.
"Lore, ti sei svegliato?"
"Ma che cazz fai?"
"Calma tranquillo, apri la boccuccia tesò"
Quelle parole calme e decisi mi lasciarono interdetto. Avevo quel cazzo a pochi centimetri dalla mia bocca e stranamente mi resi conto di desiderarlo.
Lo presi in mano e iniziai a segarlo
"Brava puttana"
Lo guardai dal basso e vidi la lussuria nei suoi occhi. Credo di avergli dato la stessa impressione, ma non saprei dire come lo guardai.
"Apri la bocca che se lo bagni scivola meglio"
Aprii la bocca e lo feci entrare.
"Ahhh brav. In questi giorni mi sei mancato. Mo ho le palle piene"
Allungai una mano a tastare le palle che erano gonfie.
Iniziai ad andare su e giù con la bocca, ascoltando i suoi gemiti. Non potevo negare che mi piaceva troppo quel cazzo.
"Brav Lore, accussi . Mmm "
Lo accoglievo dentro fin dove potevo e poi lo leccavo "
"Mo fermati."
Lo feci
"Spogliati che devo guardare il tuo culo"
Così mi alzai ed iniziai a togliere la camicia e poi i pantaloni e le mutande. Rimasi in piedi accarezzandogli il cazzo e fu in quel momento che lui si avvicinò e mi iniziò a baciare.
Non pensavo di poterlo fare ma lo feci. Aprii la bocca unendo la mia lingua alla sua in un bacio focoso. Le sue mani iniziarono a toccarmi il petto, strizzando i capezzoli. Mi sfuggì un gemito e lui continuò imperterrito a torturarmi il seno. Poi con la bocca scese sul mio collo e ancora sul petto. Mi sentivo imbambolato tra le sue mani, ma stavo provando un piacere enorme.
Dopo avermi lavorato a lungo il petto, mi fece girare, facendomi appoggiare con le mani e le ginocchia sul divano, affondando la sua bocca sul mio culetto.
Una nuova sensazione si impossessò di me. Stavo desiderando di essere chiavato.
Il piacere di quella stimolazione analisi, mi fece indurire il cazzo violentemente e dovetti toccarmi.
"Ti piace Lore?"
"Mmmm"
"E dici, ti piace?"
"Sii"
"Lo sapevo. Si na zoccola"
"Mmm"
"Mo ti chiavo o ssai?"
"Mmm"
Ero in trance rispondevo solo con gemiti.
Fui svegliato da quella sensazione quando mise un dito sul mio culo e inizio a lavorare il mio buchetto.
"Che fai?"
"Tranquilla zoccola, tra poco sentirai solo piacere"
"No stai fermo, non..."
"Shhh zitt"
Mi mise una mano sulla schiena e con forza mi sxhiacciò verso il basso.
Temevo ciò che stava per succedere ma allo stesso desideravo che accadesse.
Dopo avermi lubrificato a dovere per qualche minuto, forzando il mio ano con le sue dita, sentii chiaramente la punta del suo cazzo sul mio culo.
Ero terrorizzato, ma ero bloccato
"Lore, tranquill, vedrai che sarà bello"
"Ti prego, fammi alzare, te lo succhio"
Non feci in tempo a finire la frase, mi mise le mani fermamente sulle spalle e puntando la sua punta sul mio ano. Mi teneva con forza giù e iniziava a spingere sullo sfintere.  Non credevo a quello che stavo facendo, ma dentro di me sentivo la voglia.
"Mo entro, piano piano Lore"
Sentivo dilatarmi lentamente e lui spingeva prima avanti, poi usciva piano ma non del tutto, dandomi modo di adeguarmi gradualmente.
"Che cul che tieni Lore, mi fai arrapà"
Sentivo il suo cazzo duro entrare deciso e fermarsi, fin lì nulla di tremendo"
"Mmm come sei bell. Ti piace?"
"Si, ma fa pianoo"
"Mmm sono quasi dentro, tranquil zoccola"
"Ook"
Mi sentivo già pieno ma il percorso non era finito. Pensavo che a breve avrebbe sborrato, ma mi sbagliavo.
"Ecco mo ci siamo"
Disse queste parole trattenendomi forte le spalle e lo sentivi dare una spinta forte e decisa. Si fece tutto buio
"Aaaaaaaaaw " urla.
Lui tranquillamente mi tenne ancora più forte piegandosi su di me e muovendosi lentamente
Sentivo un bruciore fortissimo e cercai di togliermi, ma il suo peso mi schiacciava.
"Statte zitt che ormai sono dentro. Mo ti passa, calmati "
Effettivamente il bruciore stava passando, ma mi sentivo oscenamente pieno.
"Ti prego toglilo"
"Perché non ti piace? Hai il cazzo duro"
Era vero, avevo la cappella viola.
Si sollevò appena e mi prese per i fianchi.
Inizio a muoversi lentamente, mi bruciava ma sentivo il piacere salire
"Mo siii, mmmm che bell cul che tieni"
"Ahh".
"Mmm zoccola"
Mi diede il ritmo ed iniziò a scoparmi, senza correre ma dopo 5 minuti iniziò ad aumentare il ritmo.
"Mmm si xhe bellezz, mo ti sborro dentro, ti mett incinta"
Godevo oscenamente e il mio cazzo gocciolava.
"Ahhh siii, mmm siii eccolooo"
"Ahhh ".
Venne violentemente allagando il mio sfintere e mentre dava gli ultimi colpi me ne venni anche io senza toccarmi.
Rimase dentro di me fin quando lo sentii scivolare fuori.
Mi alzai, lui mi prese il viso tra le mani e mi diede un lungo bacio, che ricambiai.
"Mo sei la mia"
Lo guardai e sentii dentro di me xhe stava dicendo il vero. Gli diedi un altro bacio ed andai a lavarmi.
Sul water feci uscire il suo seme e mi resi conto che mi bruciava molto il culo, ma pensai al piacere che avevo appena provato e mi feci una sera. Sborrai subito.
Quando uscii, lui era li che mi aspettava.
"Ti è piaciuto?"
"Si"
"Lo sapevo. Mi fai arrapare Lore. Ho voglia di farti mia"
"Perché mi parli al femminile"
"Perché non tieni solo il culo da femmina, ma con me fai sesso come una femmina anche se non te ne accorgi?"
"Davvero?'"
"Si. Non vedi che non vuoi che ti tocco? Sei tu a voler il cazzo"
La cosa mi fece pensare, andai fuori a fumare senza rispondergli.
Lui mi raggiunse alle spalle.
"Sono il tuo primo uomo, sono il primo con cui hai tirato fuori la tua donna"
Ero in silenzio.
"Lo sarai per sempre magari con altri, ma ho l'onore di avertelo fatto scoprire"
"Si"
"Scoprirai altro vedrai. Vorrai essere sempre più femmina"
"Dici?"
"Sono certo. Questo corpo è fatto apposta "
Così mi accarezzo ancora il petto ed il culo e mi diede un bacio sul collo.
Mi girai verso di lui e gli misi le braccia al collo.
"Ho paura"
"Di  cosa tesò "
"Di essere gay"
"Non lo sei, la figa ti piace no?"
"Si"
"E ti piace anche il cazzo, non solo il cazzo. Sei come me, siamo fortunati"
Sorrisi e lo baciai, con passione.
Mi prese per mano e mi portò nel suo letto.
Facemmo di nuovo sesso, nella posizione a cucchiaio e mi addormentai con il suo seme dentro.
Fu la prima notte che passavo dormendo con lui.
Solo la prima...
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scritto il
2022-06-23
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