Mai fidarsi degli amici...

di
genere
voyeur

Mai fidarsi degli amici... questa semplice frase l'ho imparata a mie spese. Devo essere sincero la storia che sto per raccontare ha dell'incredibile, sia per cosa è successo sia perché anche se non ero io purtroppo il protagonista è fino ad ora una delle situazioni più eccitanti che abbia mai visto.
Partiamo dall'inizio. Facevo le superiori e durante il lockdown come tutti sapete noi ragazzi siamo finiti per in dad. Sinceramente a me non dispiaceva ma a lungo andare lo stare lontano dai miei amici iniziava a pesarmi. E così fra una chiacchierata e l'altra per messaggio, decisi di invitare il mio amico compagno di banco a casa. Ovviamente per evitare rischi sarebbe rimasto per una settimana da me, così per non rischiare controlli ecc. Lui era felice perché non vedeva l'ora di uscire un po dalla routine, così si presento a casa mia il giorno dopo.
Il mio amico è il classico ragazzo non bello o palestrato ma che ci sa fare con le ragazze, molto probabilmente per la sua faccia tosta 3 la sua parlantina. Si è sempre fatto delle ragazze stupende e noi tutti lo invidiavamo, ed io ero felice si essere suo amico perché volevo imparare da lui l'arte della seduzione. Quando si presento a casa ero solo i miei erano andati a lavoro, appena in camera mia subito il discorso cadde sulle donne. Io subito chiesi il suo segreto come faceva uno come lui, non certamente un adone, a farsi le ragazze più belle dell'istituto.
Lui rideva e si pavoneggiava e mi disse che poteva darmi qualche consiglio, ma che in realtà il modo migliore per imparare era vederlo in azione.
Pensavo come fare visto che col lockdown ormai la vita sociale era zero per tutti, ed anche per lui, abituato ad andare a caccia questa cosa gli dispiaceva. Così fra una battuta e l'altra dissi scherzando:
- provaci con mia madre, tanto non devi farci nulla solo farmi vedere come si fa e basta...
Lui sorrise e disse:
- guarda che se ci provo con tua madre me la trombo!
- impossibile Leo! (Così si chiama il mio amico). C'è anche mio padre in casa... adesso non fare il presuntuoso! E poi mia madre figurati se la da ad un ragazzino come!
- scommetti??? Vuoi scommettere che me la scopo???
- va bene, però facciamo cosi. Ci provo, fai quello che devi fare ma promettimi che non te la scopi... ricordati che è mia madre!!!
- ok dai promesso... alla fine non me la scopero ma ti farò vedere come ci sarebbe stata a del sano sesso con il sottoscritto
E mentre lo diceva aveva un sorrisetto poco rassicurante, ma decisi di fidarmi come uno scemo.
Così si fecero le 18.30, prima arrivò mio padre e dopo 15 minuti arrivò mia madre. Laura, mia madre, è sempre stata una donna piacente. Non una monica bellocci, ma sapeva il fatto suo soprattutto quando si tirava, quando si metteva gonnelline e vestiti con tacchi è sempre stata molto arrapante. Le sue gambe ed il suo culo erano sempre un inno al sesso.
Quando entro in casa aveva un classico vestito da ufficio con calze nere e tacchi, il mio amico già la conosceva ma stavolta aveva uno sguardo diverso. Sembrava un lupo che ha avvistato la sua preda. Si salutarono con affetto e mia madre si diresse in camera dove c'era mio padre che si sistemava anche lui per stare in casa. Mentre andava via il suo sguardo rimase piantato sul suo culo.
La serata passò tranquilla, i miei preparavano la cena ed noi cazzeggiavamo in salotto con la xbox. Ma non potei notare che lui cercava spesso lo sguardo di mia madre e sono convinto che lei l'aveva notato, infatti ogni tanto si giarava verso di lui per capire se stava ancora guardando, e lui ovviamente si faceva beccare sempre mentre le guarda il culo, le gambe o le tette.
Come mi spiego dopo, fu la prima lezione: attira la sua attenzione e falle capire subito il tuo interesse. Che bastarda aveva già iniziato il suo gioco.
Ma ero abbastanza tranquillo ero convinto xhe mai mia madre avrebbe ceduto, figuriamoci con tutti noi in casa.
Cenammo e fra una risata e l'altra il mio amico ogni volta che mio padre si distraeva guardava la scollatura di mia madre, lei all'inizio si sistemava ma poi forse lusingata lascio perdere.
Dopo cena guardando un film, il gioco di sguardi continuo, non capivo se mia madre era più imbarazzata o compiaciuta, ma sta di fatto che bob faceva nulla per sistemare il suo vestito mentre era sul divano, lasciando in bella vista le sue cosce allo sguardo eccitato di Leo.
La serata fini, ed i miei andarono a dormire. Noi continuiamo a cazzeggiare per un po, ma prima di dormire il discorso cadde sulla nostra sfida.
-tua madre è un bel bocconcino, sono sicuro che massimo un paio di giorni e cadrà fra le mie braccia
- ma dai su non fare il coglione! Hai preso mia madre per quelle sceme che ti fai
- fidati... è molto incuriosita da cosa voglio, e se una donna è curiosa è tuo ormai!
- ma piantala... sarà divertente vederti andare in bianco
Ci addormentammo.
Il giorno dopo mio padre andò in ufficio mentre mia madre iniziò lo start working, quindi rimase a casa a lavorare. In salotto sistemo il suo portatile ed inizio già di prima mattina.
Quando mi svegliai vidi che Leo non c'era. Andai in salotto piano piano, furtivo volevo vedere cosa stava succedendo dato che c'era silenzio e nemmeno la TV era accesa.
Furtivo sbirciai nascondendosi dietro al muro del corridoio e vidi mia madre tranquilla a lavorare, mi tranquillizai. Pensai che scemo come ho potuto credere che potesse succedere qualcosa.
Però una cosa mi turbo subito. Mia madre si era messo un gonna a pieghe e non aveva le calze. Ed era anche scalza. E vedevo che muoveva troppo spesso le gambe, anzi tendeva a divaricarle, ogni tanto lentamente ogni tanto veloce... e quando faceva veloce le divaricava in modo esagerato. Così mi sono esposto un po di più e vidi che Leo era seduto sul divano di fronte a lei e che aveva tutta la visuale libera. Aveva lo sguardo fisso in mezzo alle cosce di mia madre che sbavava e dato che stava ancora in pigiama si vedeva che aveva l'uccello durissimo. Mi madre muoveva il mouse ma capii che lo faceva in modo insensato. Stavano giocando ed erano entrambi eccitati.
Si sentiva odore di sesso, ma il mio amico si limito a fissarle le gambe, finché anche se ero molto eccitato pure io, feci sentire i miei passi per far notare a tutti che ero sveglio. Come due bambini che temevano di essere colti con le mani nella marmellata si sistemarono velocemente, Leo si era sistemato al volo il cazzo per nascondere l'erezione mentre mia madre accavallo le gambe tirando la gonna giù il più possibile. Quando entrai in salotto erano un po rossi in viso.
La mattina passo tranquilla, ovviamente non li lasciai mai soli ma lui non smetteva di guardare mia madre... era assillante.
Mi spiego che era importante questo passaggio... se te la vuoi scopare falle capire giocando e senza essere volgare quanto ti eccita una donna. A loro piace mi diceva, loro amano essere al centro dell'attenzione delle tue fantasie sessuali.
Quando pranzammo come al solito Leo passo tutto il tempo a guardare le tette di mia madre, quando le parlava guardava il suo senso senza vergogna nei suoi confronti. Lei era un po imbarazzata e cercava di capire che non me ne accorgessi.
Poi arrivò il pomeriggio, io avevo iniziato a lavare i piatti, e come al solito approfittando della mia distrazione (ma facevo finta) il mio amico si sedette sul divano ad ammirare le cosce di mia madre che non perse tempo ad aprirle in modo distratto.
Poi iniziarono a conversare, e mia madre lamento che il collo fa male quando non si lavora in ufficio, e Leo si propose subito in un massaggio, si alzo senza aspettare risposta e si piazzo dietro di lei.
Io osservavo tutto grazie ad un mobile in cucina che fa quasi da specchio e mi permetteva di tenerlo d'occhio.
Lui iniziò a massaggiare le spalle di mia madre prima da sopra la camicia che indossava, ma in un attimo vidi che le sue mani si posatori sulla sua pelle nuda. Mia madre divenne rossa in viso, e sembrava paralizzata. Lui continuava comunque massaggio lento sulla sua pelle, e ogni tanto scendeva con due dita, in direzione del suo seno. Lei aveva smesso di lavorare ed era rossissima. Io guardavo tutto e si vedeva che Leo aveva appoggiato la sua erezione sulla schiena di mia madre. Era una situazione eccitante, e lì capi che se fossero stato soli avrebbero sicuramente scopato alla grande.
Avevo un erezione assurda, ma decisi che dovevo fermare tutto questo. Chiusi il rubinetto sistemai velocemente i piatti ed anche loro si ricomposero. Lui con sorriso guardandola negli occhi disse:
- allora signora Teresa come si sente dopo il massaggio... dicono che sono un mago!
E lei quasi balbettando
- si si... meglio. Sei bravo ora posso riprendere a lavorare
Aveva uno sguardo stralunato mia madre. Non credevo potesse farsi eccitare da un ragazzino.
Arrivò la sera e torno mio padre, mia madre iniziò a dare una sistemata alla casa. Il mio amico Leo fu molto premuroso con mia madre. L'aiutava in ogni faccenda... forse era solo una scusa per starle appresso. Faceva battutine e lei rideva do gusto. Mi spiego che è la fase cruciale dopo aver fatto capire ad una donna quanto ti eccita... la fase del rilassamento. Cioè devi farla sentire al sicuro tranquilla, perché dopo averla provocata lei potrebbe alzare le barriere, certo potrebbe anche starci senza troppi preamboli, ma il rischio che si chiuda per autodifesa c'è. Quindi falle capire che sei porco ma un bravo ragazzo, così penserà che sei porco perché ti eccita veramente troppo.
La serata prosegui allegramente cenammo e guardammo la tv. Leo come sempre era più interessato alle cosce e tette di mia madre.
Quando i miei andarono a dormire, inziiammo a parlare della scommessa,e dissi provando a difendere l'orgoglio di famiglia:
- va bene Leo dai finiamo il gioco che tanto non riesci a scoparti mia madre... si magari potresti provocare ma addirittura farci sesso! Su via finiamola e facciamo che non ci siamo detti nulla.
- cosaaa?? Pensi davvero che non me la potrei scopare??? Guarda che lei è già calda... facciamo cosi. Domani dopo pranzo devi dire che hai sonno e vai sopra a dormire... poi ovviamente ti nascondi dietro al muro del corridoio così puoi vedere cosa succede. Che ne dici.
Ero titubante, non sapevo che dire, aveva lo sguardo eccitato.
-ok promettimi però che non andrai oltre ti fermerei con una scusa nel caso la situazione degenerasse
- ma tanto ci sei tu... ci fermi quando vuoi facendoti sentire che sei di nuovo sveglio. Tranquillo vedrai andrà bene
Me lo diceva con lo sguardo fra allupato e da vero bastardo.
Così andammo a letto.
La mattina seguente mi alzai. E come al solito lui era già sul divano a guardare le cosce si mia madre mentre lavorava. Ma c'era una novità. Lei indossava un vestito lungo ma a bottoni, ed aveva slacciato tutto i bottoni fino a metà coscia e... porca misera indossava le autoreggenti nere e si vede l'inizio del bordo. Ho pensato subito che zoccola! La scena di Leo che poteva vedere finalmente le mutande di mia madre mi mandava su di giri. Li lascia lì a giocare un altro po... io mi stavo toccando il cazzo da sopra il pigiama mentre Lui piegava la testa per vedere meglio in mezzo alle gambe e lei le teneva divaricate per mostrare la mercanzia.
Stavo per venire ma decisi di interrompere il tutto facendo sentire che stavo arrivando. Come al solito si sistemarono. Lei accavallo le gambe coprendo le gbe per far non far notare a me le autoreggenti.
La mattina passava lentamente, credo perché c'era una certa eccitazione nell'aria. Leo c'è l'aveva in Tiro tutto il tempo, non vedeva l'ora che arrivasse il dopo pranzo. Mia madre continuava quando lo guardava a mostrare le sue grazie.
Arrivò l'ora di pranzo e mia madre cominciò a cucinare. Leo era su di giri eccitsto dalle calze di mia madre. E così stava sempre intorno a lei. Laiutava a cucinare ad apparecchiare. Un paio di volte si struscio sul suo culo facendo sentire per bene il suo cazzo.
Lei non si sposto mai.
Iniziammo a mangiare ma il mio amico stavolta si sedette accanto a mia madre. Io ero di fronte a loro. Mangiavano in silenzio. Vidi un paio di volte che Leo portò le mani sotto il tavolo per pochi secondi ma mi sembro strano. Presi il cellulare e di nascosto filmai sotto al tavolo. Non sapevo cosa aspettarmi. Mia madre rossa in viso dopo aver mangiato si alzo ed inizio a sparecchiare. Leo continuo questo suo girarle intorno. Io ne approfittai e mi sedetti sul divano. Così da controllarli ma soprattutto per vedere il video senza farmi notare.
Quello che vidi mi fece rizzare il cazzo in modo assurdo.
Vidi che lui prima poggio la sua mano sul suo ginocchio, ma lentamente avvicinava la sua gamba a quella di mia madre. Poi vidi che con il mignolo sfioro il ginocchio di mia madre, lei si allontanò d'istinto. Ma poi si riavvicino e questo volta il mignolo del mio amico si poggio in modo permanente sul ginocchio. Iniziò a muovere lentamente il dito gustando la pelle di mia madre avvolta dalle autoreggenti. Ad un certo punto allungo un secondo e poi un terzo dito, ormai mezza mano stava sul ginocchio di mia madre. Lei avvicinò in modo osceno la sua già poggiando tutta su quella di Leo, e lui non si fece pregare e poggio tutta la mano sopra il suo ginocchio. Cazzo era meglio di un film porno.
Vedevo la mano del mio amico accarezzare il ginocchio di mia madre, e piano piano risaliva lungo la sua coscia. Poi la mano si sposto verso l'interno, e risalire fino all'inizio delle autoreggenti. Quando sali ancora e senti finalmente la pelle nuda di mia madre, fecero un sospiro e continuo a salire finché non vidi che il suo mignolo sbatte contro la mutande di mia madre. Lì lei prese la mano la tolse e si alzo.
Avevo l'uccello a mille.
Li vedevo che sistemavano la cucina ma Leo la mangiava con gli occhi. E lei era lì che aspettava indifesa l'inevitabile.
Quando finirono di sistemare tutto, lui mi guardo come a ricordarmi che dovevo lasciali soli. Non ne ero convinto ma l'eccitazione che provavo mi impediva di ragionare, e come un ragazzino segaiolo volevo vedere la fine di questo fantastico film porno.
Lei si sedette al tavolo ma era rossa ed ogni tanto guardava il mio amico che non staccava di dosso lo sguardo dal suo corpo. Anche il mio amico si sedette sul divano, e mi fulmino con lo sguardo.
Dovetti fare la mia parte.
-senti ma' ho sonno se non vi dispiace mi vado a fare una pennichella, fra un paio d'ore ritornerò come nuovo...
Leo mi guardo e disse guardando mia madre
- io resto qua non mi va di dormire... troverò qualcosa da fare
Lo disse sorridendo e guardando le tette e le cosce di mia madre. Che di risposta divento rossa e chiuse le gambe di scatto... come se avesse preso una scossa.
Me ne andai ma non volevo perdermi un istante, quindi salii in camera facendo passi pesanti e mi buttai sul letto in modo rumoroso così fa far capire loro che ero in camera mia e poi come un ninja mi buttai di corsa verso il corridoio.
Mi posizionai non come mi aveva detto Leo, ma molto furtivamente entrai in salotto e mi misi dietro ad un mobile fra cucina e salotto così da poterli vedere bene... soprattutto mia madre.
Non si accorsero di me quanto erano eccitati.
Dalla posizione in cui stavo vedevo il mio amico con l'uccello in Tiro, ma finalmente vedevo anch'io fra le gambe di mia madre. Cazzo aveva le mutandine di pizzo... che voglia di leccarla ho pensato. Ormai ero partito anch'io.
Passarono minuti infiniti ma non succedeva nulla se non che mia madre allargata El gambe ed il mio amico le mangiava.
Poi finalmente Leo decise che era ora di fare sul serio. Facendo finta di niente butto una specie di giochetto antistress che stava sul comodino accanto al divano fu molto attento a farlo rotolare il più vicino possibile a sotto al tavolo dove mia madre lavorava.
- scusa mi è caduto questo coso lo prendo io..
Lo disse emozionato e soprattutto quando si alzo in piedi si vedeva la sua erezione ed anche mia madre lo notò.
Lui si avvicinò al tavolo e si inginocchiò. Ovviamente il suo unico interesse erano le cosce di mia madre, ed infatti rimase estasiato a guardarle da così vicino.
Mi madre divenne rossa, come un pomodoro iniziò a mangiarsi una penna, e respirava profondamente. Poi socchiudeva gli occhi, la eccitazione la stava travolgendo.
Apri leggermente le gambe quanto bastava per mostrare al mio amico di nuovo le sue mutande, e poi allungo una gamba. Quasi a sperare di avvicinarsi a lui. Lui colse il messaggio. Quando vide il piede di mia madre così vicino a lui, e soprattutto l'odore di sesso misto nylon, gli fecero perdere ogni controllo. Così poggio le sue mani sul suo piede. Lei si paralizzo, iniziò a guardare il vuoto. Il mio amico iniziò a toccare il piede di mia madre, lentamente sali fino alla caviglia. Le sollevò la gamba ed entro sotto il tavolo ancora di più. Poi porto le sue mani sul polpaccio e nel frattempo aveva portato i piedi sul suo naso. Le odorava. Mentre le mani ormai erano quasi arrivate a dietro al ginocchio.
Poi inizio a passare la lingua sulle dita del piede, mentre con le mani faceva su e giù partendo dalla caviglia ed arrivando al ginocchio.
Mi madre sempre guardando fisso il vuoto si mordeva le labbra.
Poi inizio finalmente a salire. Poggio la gamba per terra. E con una mano per gamba iniziò a risalire partendo dai polpacci, arrivò al ginocchio. Poi passo le mani sopra le cosce e risalendo iniziò anche q sollevare il vestito. Arrivò dove le autoreggenti finivano. Le dovarico le gambe e finalmente passo le mani sulla sua pelle nuda e così liscia. Faceva avanti e indietro con le mani mentre con il volto si avvicinava pericolosamente alla sua figa.
Lei iniziò a guardare la testa di Leo che si avvicinava alla sua intimità, e lui finalmente passo con la lingua la fessura di mia madre da sopra le mutande.
- odddioooooo!
Sussurro mia madre mentre tiro la testa all'indietro.
Lui passava la lingua sue e giù da sopra le mutande. Mia madre animava. Lui leccavw sempre più veloce finché lei non le prese la testa e lo spinse in mezzo alle sue cosce. Lui si fermo. E guardandola negli occhi, le prese l'elastico delle mutande ed inizio a filare. Lei sollevò il bacino per facilitare il compito. Una volta liberata da quell'indumento si fiondo nella sua figa. Iniziò così una scopata intensa con la sua lingua. La torturava. Dal silenzio del salotto sentivo la sua lingua leccare con avidità. La scena che vedevo era di un'eccezione incredibile. Vedevo lui sotto il tavolo con le mani che accarezzava o di continuo le cosce di mi madre, la sua testa che faceva sui e giù a seguire I colpi che dava con la lingua, e mia madre con una mano sulla sua testa e l'altra che usava per tappare la sua bocca, mentre inarvaca la schiena per assecondare i suoi colpi ed il suo sguardo fisso verso il tetto. Mi sono tirato fuori l'uccello ed inizia a segarmi. Sentivo mia madre che cercava di trattenere le urla come poteva mentre Leo che non le dava tregua.
Ad un certo punto sentiii mia madre che parlava sospirando
- oddio oddio oddio continua sto sto venendo... ti prego continua... così così così così... ah ah ah
E poi una un lungo
- cazzzzzzooooooo aaaaaah aaaaaah
La vedevo tremare sulla sedia. Era presa da mille spasmi. Aveva avuto un orgasmo violento. Ed io schizzai per terra credo il mondo intero. Mentre io sborravo e mia madre sborrava con me, vedevoil mio amico che non si fermava. Poi dopo minuti interminabili si fermo e si distacco dalle cosce di mia madre.
Lei era distesa ancora presa dagli spasmi. E gli diceva
- cosa mi hai fatto... cazzo che venuta... o mio dio guarda non smetto... ah ah ah oddio non finisce... cazzzooo un altro...
Lei ancora elettrizzante per l'orgasmo, non si accorse che il mio amico non aveva finito.
Sposto la sedia, uscì dal tavolo e si mise in ginocchio. Si slaccio come una furia i pantaloni, se li abbasso di colpo con le mutande. Fece svettare il suo cazzo durissimo e pronto per ricevere la sua parte di godimento. E senza nemmeno aspettare che mia madre si riprendesse, le allargo le gambe sali sopra di lei che era seduta, fece volare due bottoni del vestito, si avvento con la bocca su una tetta. Lei non stava capendo nulla, ansimava e basta. E mentre si godeva le tette di mia madre si vedeva che stava sistemando il suo cazzo e lo puntava contro la sua figa. Ma non riusciva a entrare. Quindi la sollevò di peso dalla sedia e mia madre si avvinghio a lui. E lui la porto di corsa sul divano, erano a meno di due metri da me, potevo vedere tutto nei minimi dettagli ed in più sentire ogni loro godimento.
Lui ormai fuori controllo e sempre sopra di lei finalmente poté puntare il cazzo diritto verso il paradiso e lei sotto abbracciato a lui non aspettava altro.
Ad un certo punto entro tutto d'un colpo. E tutti e due fecero.. aaaaaaaaaaaaah
Il cazzo mi ritorno duro come la roccia ed inizia a segarmi come un pazzo.
Il mio amico sopra mia madre iniziò a scoparla come una furia, le dava colpi profondi e forti tanto che le sue palle si sentivano sbattete.
Lui diceva:
- mi sono ammazzato di seghe per te ma ora finalmente ti sborro dentro teresa... ti scopo... ti scopo... finalmente ti scopo... senti... ti scopo... ah ah... ti scopo
E lei
- ah ah ah oddioooo oddiooo aaaah aaaah aaaaah... cazzo cazzo... che cazzo che hai.... mi stai facendo morire... non ci sto capendo un cazzo... ah ah ah ah ah ah
Io ero ormai perso... mi menavo di brutto senza pensare più a nulla. Il film porno dal vivo era sublime. Vedevo chiaramente come il cazzo del mio amico entrava e usciva adalla figa di mia madre. Lo vedevo pompare con foga. E vedevo lo sguardo di mia madre che stava sotto il mio amico. La vedevo si dimenava, guarda giù come a cercare di vedere il suo cazzo la riempisse. Vedevo il suo sguardo perso dal piacere, come si mordeva le labbra, come piantava le unghie sul culo del mio amico ad incitarlo a non fermarsi. Sentivo chiaramente da vicino come se fossi io sopra di lei i suoi:
- si si si si... mio dioooo si si si. Cazzo cazzo cazzo. Ah ah ah ah
Leo non parlava più scopava ed aveva la bocca piena delle tette di mia madre. Vedevo lo sguardo fisso verso le sue palle sbattere contro la fregna di mia madre e la faccia di mia madre che godeva come una vera troia.
Io ormai ero al limite, stavo per sborrare ancora ma sentivo je sarei venuto anche peggio di prima.
Anche loro ormai erano arrivati, stavano scopando da mezz'ora ormai... non saprei dirlo ma mi sembro un tempo lunghissimo. Stavano cedendo anche loro all'orgasmo, sentivo il mio amico che accelerava le pompate ed aveva iniziato ad ansimare di brutto, mi madre si avvinghiava, iniziò ad urlare
- Dai dai dai dai vengo vengo vengo dai dai
Poi senti il mio amico contorcersi e lanciare un urlo
- aaaaaaaaaaaah aaaaaaah sborrrooooo sborroooooo
Vedevo lo sperma che usciva dalla figa di mia madre, aveva sborrato talmente tanto che usciva dappertutto. Mia madre sentendosi riempire venne finalmente anche lei in un orgasmo intenso che dallo sguardo che aveva si capiva che non stava capendo nulla, infatti lancio delle urla pazzesche... urlava aaaaaah aaaaah aaaaaah siiiiiiii aaahaaaah sborraaaaaa
Io a quella scena non potei più trattenermi e per il piacere ho sborrato l'anima... feci degli schizzi mai fatti prima. Uno due il terzo fu così violento che una goccia grossa colpi il ginocchio di mia madre. Così ci trovammo tutti e tre a venire... io in silenzio per terra che cercavo di trattenermi cone meglio potevo e loro che urlavo senza ritegno il loro piacere.
Quando finalmente il tutto passo, il mio amico esausto uscì da dentro mia madre, è vidi colare una quantità spropositata di sborra dalla sua figa. Mia madre guardava fisso il tetto e respirava affannosamente.
Leo si distese sul divano accanto a mia madre e le accarezzava le tette. Lei gli sorrideva e poi disse
- Santo cielo che scopata... chi l'avrebbe mai detto che un ragazzino come te scopava così...
Mia madre di alzo di colpo mi venne il panico, si sedette era nuda ed io la potevo ammirare in tutta la sua bellezza. Prese fiato si alzo e si diresse in bagno mezza nuda. Con il vestito tenuto su solo da un bottone e le autoreggenti.
Quando senti chiudere la porta il mio amico disse
- dai esci di lì... allora dal casino che hai fatto vedo che ti è piaciuto la scena... quanto ti è piaciuto vedere tua madre godere...
Sorrideva e moi guardava negli occhi
- è stato assurdo... promettimi che mi permetterai di vedervi scopare sempre...
E lui ridendo
- ovvio... me la voglio scopare in questi 3 giorni che mi rimangono qui. Ma senti invece di guardare e basta non ti andrebbe di sborrarr dentro di lei anche tu??
Questa però è un'altra storia...
di
scritto il
2021-09-26
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