L'ossessione per gli anziani: la prima sveltina
di
Enriquez
genere
prime esperienze
Se avete letto i miei racconti precedenti "come ho potuto tradire il mio fidanzato con un pensionato" significa che mi conoscete. Sono Laura e sono un ragazza di 26 anni. Le mie prime storie, o meglio confessioni, sono servite a spiegare come ho scoperto la mia passione per il sesso con uomini anziani. Gli esperti la chiamano gerontofilia, una parola secondo me molto fredda che non chiarisce bene il mio stato quando sono davanti ad un "vecchio". Questa mia passione non deriva da un'attrazione fisica ma mentale: l'idea di trasgressione, di fare qualcosa di proibito, di sentirmi il biglietto della lotteria di un anziano ormai verso la strada del tramonto. Sicuramente anche il sapere di avere potere assoluto sulla persona che ho davanti, che basterebbe uno schiocco di dita che bacerebbe la terra su cui cammino. Ed infine, ma non ultimo, la passione che ci mettono nel farmi godere... si preoccupano piu del mio piacere che del loro. Capite perchè non sopporto quel termine... lo trovo riduttivo.
E cosi grazie a Pino e Franco ho scoperto questa mia passione e perversione.
Ma continuiamo la mia storia che per qualcuno potrà sembrare assurda o pura fantascienza, ma è reale al 100%.
Una volta raggiunta la mia consapevolezza sui miei desideri sessuali, cercavo di capire come metterli in atto. Avevo bisogno di sentire quei brividi che avevo provato con loro. Era strano, ero e mi ritengo ancora una bella ragazza, anzi so che non passo inosservata, però il fatto di entrare in un mondo che ancora non conoscevo mi dava tante paranoie e insicurezze: e se ci provo ma poi mi rifiutano?
Cosi fra mille paure, stavo cercando di capire come fare. Per prima cosa decisi di risolvere il primo dilemma: ci provo spudoratamente o mando dei segnali? Feci dei test. Iniziò tutto un giorno qualunque, cosi tutta eccitata come una scimmia andai in un bar a fare colazione. Avevo un vestito corto (forse troppo, e volevo provare il mio primo abbordaggjo di un vecchio sconosciuto. Volevo regalare ad un pensionato anziano la giornata della sua vita. E questo mi portò ad essere talmente bagnata da sentirmi male, avevo i crampi allo stomaco. Una volta preso cappuccino e cornetto cercai il mio posto, ma fu molto facile. Mi misi in un tavolino davanti a quello di un signore anziano con il carrello della spesa che si gustava un caffè. Già sognavo il suo attrezzo dentro di me e fantasticavo sulle sue mani rugose sopra il mio cirpo, e senza pensarci troppo mi sedetti al tavolo di fronte nella sua direzione. Feci un po di rumore per richiamare la sua attenzione. Quando iniziò finalmente a guardami, nel modo piu sensuale possibile accavallai le gambe, facendo molta attenzione che durante il movimento si potessero vedere le mie mutandine, allargando "il giusto" le gambe. Gli andò di traverso il caffè. Avrei riso se non fossi stata cosi eccitata. Sentivo il suo sguardo verso le mi gambe e lo vedevo come allungava il collo per cercare di rivedere la mia intimità. Nom volevo deluderlo e Rifeci il movimento almeno altre 3 volte. Non potete immaginare quanta voglia avevo. Purtroppo rimasi delusa io... ricevette una chiamata e sbuffando andò via di corsa. Quel primo tentativo mi convinse che la strada migliore era la provocazione ed un sano esibizionismo. Prima o poi avrei trovato il porco che ci avrebbe provato spudoratamente... e mi sarei fatta sbattere senza fare troppo la preziosa.
Andando con ordine, ricordo che dopo essere uscita dal bar la mia voglia di sesso era aumentata a livelli insostenibili, ne avevo bisogno. Cosi come un lupo affamato andai in cerca della mia preda. Vi giuro mi sarei fatta scopare (o violentato) da qualunque vecchio. Ne vidi tanti per strada che mi guardavano (avevo una vestito molto corto bianco con scollatura e sandali col tacco ... ero proprio un bocconcino). Ogni volta che mi guardavano io contraccambiavo con un sorriso. Ma niente nessuno si faceva avanti. In effetti quale vecchio avrebbe mai avuto il coraggio di provarci... come potevano pensare di avere speranze con una una come me.
Ma non mollavo... quel giorno era il mio giorno libero, il mio fidanzato era a lavoro. Volevo avere un vecchio sconosciuto fra le gambe. Punto.
Cosi mi venne una grande idea. Decisi di andare verso il paese piu vicino dove nella piazza centrale c'è una chiesa in genere piena di anziani. Però non mi andava di prendere la macchina, cosi mi avviai a piedi verso la stazione del treno. In 20 minuti mi avrebbe portato alla mia destinazione. Ma il fato fortunatamente mi giocò un bellissimo scherzo.
Salì sul treno. E cercai un posto dove sedermi. Cosi senza troppe pretese stavo per sedermi in un posto a caso quando vidi nel vagone vuoto in fondo un signore piuttosto anziano (ultra settantenne forse quasi 80) seduto solo che guardava fuori dalla finestra. La situazione, il luogo, l'odore di vecchi mobili che emanava il treno mi diede una scossa. Come d'istinto guidata solo dalla voglia che aveva la mia passera, andai decisa e veloce verso di lui. Lui grazie al rumore dei miei tacchi si accorse subito di me. Io lo guardai strana e gli sorrisi e mi sedetti davanti. Il vagone era vuoto. Avevo uno sguardo ed era evidente che aveva bisogno di spiegazioni: Perche con tutti i posti a sedere mi sono messa davanti a lui? Guardando il suo viso attraverso il riflesso nel finestrino iniziai il mio lento movimento per accavallare le gambe. Lo vidi che senza troppe preoccupazioni e senza nascondersi guardava fisso il movimento delle mie splendide gambe abbronzate. Finito questo primo spettacolo. Con una mano accarezzavo il mio collo sfiorando con le dita l'inizio del mio seno. Avevo il cuore a mille dall'eccitazione volevo che si facesse avanti, non volevo perdere tempo ed essere scopata subito.
Lui era eccitato e non poteva credere ai suoi occhi di cosa stava succedendo. Stavo pensando alla prossima mossa ma fu lui a farsi coraggio. Senza dire nulla e tutto tremante mi posò entrambi le mani sulle ginocchia: lo guardai sorpresa non me l'aspettavo ma d'istinto scavallai le gambe e mi distesi verso la sua parte. Lui non capi piu niente. Come una piovra impazzita iniziò a toccarmi ovunque. mi sollevò il vestito, mi toccava in modo rude le tette e le mie parti intime, mi mise due dita in bocca. Furono istanti, e ho come dai flash in testa. Mi senti sfilare le mutandine con forza e rapidità, le vidi volare sul sedile a fianco e senza preoccuparsi troppo su dove stavamo mi apri le gambe.
Iniziò a posizionarmi in mezzo alle mi cosce. Con una mano mi toccava dappertutto con l'altra cercava di liberare il suo arnese. Ero partita e non mi interessava piu nulla, ed il fatto che qualcuno poteva scoprirci aumentava la mia voglia. Improvvisamente lo sentti entrare, tutto quanto con un solo colpo, secco e profondo. Mi tolse il fiato.
Non potevo crederci mi stavo facendo scopare sui sedili di un treno vuoto, e il mio corpo reagi immediatamente con un orgasmo e i miei spasmi di piacere lo invogliarono a prendermi con forza e senza darmi il tempo di riprendermi. Cercavo di trattenere le urla mordendo la sua spalla.ma fu veramente difficile e continuavo ad agitarmi e ad ansimare sotto i suoi colpi: mi afferravo ai sedili, al vetro del finestrino ogni colpo mi sollevava in alto. Lui spingeva con decisione.... sembrava volesse entrare dentro con tutto il corpo. Venivo e continuavo a venire senza sosta... mai successo una cosa del genere, poi si irrigidii e mi disse all'orecchio "ci sono ci sono"... "si si dai dai dai dai svuotati svuotati". Cadde di peso sopra di me e sentivo il suo bacino dare spinte lunghe che mi sollevarono cosi tanto che la mia testa non poggiava piu sui sedili e tirai la testa all'indietro mentre afferravo con forza i suoi capelli bianchi con una mano e il suo culo con l'altra . Adesso ero io che spingevo... non volevo perdermi nemmeno una goccia del suo nettare. "Dai dai cosi cosi, non trattenerti, svuotati svuotati, devi riempirmi" lo ripetevo in continuazione. L'effetto fu devastante. Sembrava non finire mai... credo che il suo amplesso sia stato piu lungo del rapporto stesso. Questo mi fece molto piacere, chi legge non credo possa capire. Eravamo fermi ad un fermata e vedere passare due persone ignare mentre mi facevo sborrare dentro da questo vecchio sconosciuto mi diede una scossa cosi forte che spinsi il bacino afferrandolo per le chiappae contro di me, lui alzò lo sguardo come in trans e girò gli occhi all'indietro e diede una schizzata lunghissima con un colpo secco. Vedere tutto quel liquido uscire dai bordi della mia passera con il suo cazzo dentro mi fece venire un'ultima volta... lo feci guardando i due sconosciuti che parlavano fuori e non si erano accorti di nulla.
Fu incredibile ma stupendo... i nostri orgasmi furono piu lunghi della scopata stessa. Fu la prima sveltina della mia vita e mi era piaciuto da morire.
Quando finimmo lui si buttò esausto sul suo sedile ed io ero scivolata lungo il mio, tutta ansimante e rossa in viso, mentre vedevo uscire da sotto tanto di quel liquido che sembrava avessero stappato una bottiglietta di bagno schiuma. Lui mi guardava stravolto e incredulo ed io gli sorrisi. Entrambi ci mettemmo a ridere come due scemi mentre ci sistemavamo. Una volta a posto, Lui in modo molto dolce e ingenuo mi dise "sei venuta anche tu?"... io ancora con con il respiro affannato "si si... mi hai devastata". Ne era orgoglioso.
Giunta la mia fermata lo salutai e non lo rividi piu. Ero felice e soddisfatta e mi domandavo già chi sarebbe stato il prossimo.
Ovviamente avvenne pochi giorni dopo... ma questa sarà la prossima storia.
E cosi grazie a Pino e Franco ho scoperto questa mia passione e perversione.
Ma continuiamo la mia storia che per qualcuno potrà sembrare assurda o pura fantascienza, ma è reale al 100%.
Una volta raggiunta la mia consapevolezza sui miei desideri sessuali, cercavo di capire come metterli in atto. Avevo bisogno di sentire quei brividi che avevo provato con loro. Era strano, ero e mi ritengo ancora una bella ragazza, anzi so che non passo inosservata, però il fatto di entrare in un mondo che ancora non conoscevo mi dava tante paranoie e insicurezze: e se ci provo ma poi mi rifiutano?
Cosi fra mille paure, stavo cercando di capire come fare. Per prima cosa decisi di risolvere il primo dilemma: ci provo spudoratamente o mando dei segnali? Feci dei test. Iniziò tutto un giorno qualunque, cosi tutta eccitata come una scimmia andai in un bar a fare colazione. Avevo un vestito corto (forse troppo, e volevo provare il mio primo abbordaggjo di un vecchio sconosciuto. Volevo regalare ad un pensionato anziano la giornata della sua vita. E questo mi portò ad essere talmente bagnata da sentirmi male, avevo i crampi allo stomaco. Una volta preso cappuccino e cornetto cercai il mio posto, ma fu molto facile. Mi misi in un tavolino davanti a quello di un signore anziano con il carrello della spesa che si gustava un caffè. Già sognavo il suo attrezzo dentro di me e fantasticavo sulle sue mani rugose sopra il mio cirpo, e senza pensarci troppo mi sedetti al tavolo di fronte nella sua direzione. Feci un po di rumore per richiamare la sua attenzione. Quando iniziò finalmente a guardami, nel modo piu sensuale possibile accavallai le gambe, facendo molta attenzione che durante il movimento si potessero vedere le mie mutandine, allargando "il giusto" le gambe. Gli andò di traverso il caffè. Avrei riso se non fossi stata cosi eccitata. Sentivo il suo sguardo verso le mi gambe e lo vedevo come allungava il collo per cercare di rivedere la mia intimità. Nom volevo deluderlo e Rifeci il movimento almeno altre 3 volte. Non potete immaginare quanta voglia avevo. Purtroppo rimasi delusa io... ricevette una chiamata e sbuffando andò via di corsa. Quel primo tentativo mi convinse che la strada migliore era la provocazione ed un sano esibizionismo. Prima o poi avrei trovato il porco che ci avrebbe provato spudoratamente... e mi sarei fatta sbattere senza fare troppo la preziosa.
Andando con ordine, ricordo che dopo essere uscita dal bar la mia voglia di sesso era aumentata a livelli insostenibili, ne avevo bisogno. Cosi come un lupo affamato andai in cerca della mia preda. Vi giuro mi sarei fatta scopare (o violentato) da qualunque vecchio. Ne vidi tanti per strada che mi guardavano (avevo una vestito molto corto bianco con scollatura e sandali col tacco ... ero proprio un bocconcino). Ogni volta che mi guardavano io contraccambiavo con un sorriso. Ma niente nessuno si faceva avanti. In effetti quale vecchio avrebbe mai avuto il coraggio di provarci... come potevano pensare di avere speranze con una una come me.
Ma non mollavo... quel giorno era il mio giorno libero, il mio fidanzato era a lavoro. Volevo avere un vecchio sconosciuto fra le gambe. Punto.
Cosi mi venne una grande idea. Decisi di andare verso il paese piu vicino dove nella piazza centrale c'è una chiesa in genere piena di anziani. Però non mi andava di prendere la macchina, cosi mi avviai a piedi verso la stazione del treno. In 20 minuti mi avrebbe portato alla mia destinazione. Ma il fato fortunatamente mi giocò un bellissimo scherzo.
Salì sul treno. E cercai un posto dove sedermi. Cosi senza troppe pretese stavo per sedermi in un posto a caso quando vidi nel vagone vuoto in fondo un signore piuttosto anziano (ultra settantenne forse quasi 80) seduto solo che guardava fuori dalla finestra. La situazione, il luogo, l'odore di vecchi mobili che emanava il treno mi diede una scossa. Come d'istinto guidata solo dalla voglia che aveva la mia passera, andai decisa e veloce verso di lui. Lui grazie al rumore dei miei tacchi si accorse subito di me. Io lo guardai strana e gli sorrisi e mi sedetti davanti. Il vagone era vuoto. Avevo uno sguardo ed era evidente che aveva bisogno di spiegazioni: Perche con tutti i posti a sedere mi sono messa davanti a lui? Guardando il suo viso attraverso il riflesso nel finestrino iniziai il mio lento movimento per accavallare le gambe. Lo vidi che senza troppe preoccupazioni e senza nascondersi guardava fisso il movimento delle mie splendide gambe abbronzate. Finito questo primo spettacolo. Con una mano accarezzavo il mio collo sfiorando con le dita l'inizio del mio seno. Avevo il cuore a mille dall'eccitazione volevo che si facesse avanti, non volevo perdere tempo ed essere scopata subito.
Lui era eccitato e non poteva credere ai suoi occhi di cosa stava succedendo. Stavo pensando alla prossima mossa ma fu lui a farsi coraggio. Senza dire nulla e tutto tremante mi posò entrambi le mani sulle ginocchia: lo guardai sorpresa non me l'aspettavo ma d'istinto scavallai le gambe e mi distesi verso la sua parte. Lui non capi piu niente. Come una piovra impazzita iniziò a toccarmi ovunque. mi sollevò il vestito, mi toccava in modo rude le tette e le mie parti intime, mi mise due dita in bocca. Furono istanti, e ho come dai flash in testa. Mi senti sfilare le mutandine con forza e rapidità, le vidi volare sul sedile a fianco e senza preoccuparsi troppo su dove stavamo mi apri le gambe.
Iniziò a posizionarmi in mezzo alle mi cosce. Con una mano mi toccava dappertutto con l'altra cercava di liberare il suo arnese. Ero partita e non mi interessava piu nulla, ed il fatto che qualcuno poteva scoprirci aumentava la mia voglia. Improvvisamente lo sentti entrare, tutto quanto con un solo colpo, secco e profondo. Mi tolse il fiato.
Non potevo crederci mi stavo facendo scopare sui sedili di un treno vuoto, e il mio corpo reagi immediatamente con un orgasmo e i miei spasmi di piacere lo invogliarono a prendermi con forza e senza darmi il tempo di riprendermi. Cercavo di trattenere le urla mordendo la sua spalla.ma fu veramente difficile e continuavo ad agitarmi e ad ansimare sotto i suoi colpi: mi afferravo ai sedili, al vetro del finestrino ogni colpo mi sollevava in alto. Lui spingeva con decisione.... sembrava volesse entrare dentro con tutto il corpo. Venivo e continuavo a venire senza sosta... mai successo una cosa del genere, poi si irrigidii e mi disse all'orecchio "ci sono ci sono"... "si si dai dai dai dai svuotati svuotati". Cadde di peso sopra di me e sentivo il suo bacino dare spinte lunghe che mi sollevarono cosi tanto che la mia testa non poggiava piu sui sedili e tirai la testa all'indietro mentre afferravo con forza i suoi capelli bianchi con una mano e il suo culo con l'altra . Adesso ero io che spingevo... non volevo perdermi nemmeno una goccia del suo nettare. "Dai dai cosi cosi, non trattenerti, svuotati svuotati, devi riempirmi" lo ripetevo in continuazione. L'effetto fu devastante. Sembrava non finire mai... credo che il suo amplesso sia stato piu lungo del rapporto stesso. Questo mi fece molto piacere, chi legge non credo possa capire. Eravamo fermi ad un fermata e vedere passare due persone ignare mentre mi facevo sborrare dentro da questo vecchio sconosciuto mi diede una scossa cosi forte che spinsi il bacino afferrandolo per le chiappae contro di me, lui alzò lo sguardo come in trans e girò gli occhi all'indietro e diede una schizzata lunghissima con un colpo secco. Vedere tutto quel liquido uscire dai bordi della mia passera con il suo cazzo dentro mi fece venire un'ultima volta... lo feci guardando i due sconosciuti che parlavano fuori e non si erano accorti di nulla.
Fu incredibile ma stupendo... i nostri orgasmi furono piu lunghi della scopata stessa. Fu la prima sveltina della mia vita e mi era piaciuto da morire.
Quando finimmo lui si buttò esausto sul suo sedile ed io ero scivolata lungo il mio, tutta ansimante e rossa in viso, mentre vedevo uscire da sotto tanto di quel liquido che sembrava avessero stappato una bottiglietta di bagno schiuma. Lui mi guardava stravolto e incredulo ed io gli sorrisi. Entrambi ci mettemmo a ridere come due scemi mentre ci sistemavamo. Una volta a posto, Lui in modo molto dolce e ingenuo mi dise "sei venuta anche tu?"... io ancora con con il respiro affannato "si si... mi hai devastata". Ne era orgoglioso.
Giunta la mia fermata lo salutai e non lo rividi piu. Ero felice e soddisfatta e mi domandavo già chi sarebbe stato il prossimo.
Ovviamente avvenne pochi giorni dopo... ma questa sarà la prossima storia.
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