Sogno liquido oro
          
            
              di
Vandal
            
            
              genere
poesie
            
          
        
        
          SOGNO. LIQUIDO. ORO.
Sogno. Liquido. Oro.
Una visione. Una sirena immersa nel sole.
Canta dalle acque del mare.
Sogno.
In balia di un legno
Alla deriva sul mare.
Gabbiani stridono.
Liquido. Come oro.
Il sole si immerge. Come re Mida.
Sogno. Liquido. Oro
Mani mi afferrano e mi trascinano giù.
Sono troppo stanco per lottare
Giù di una profonda gola
Scaglie mi nuotano attorno.
Sogno liquido.
Una città sommersa. Dimenticata
Il corpo nudo di una donna
Il volto di un’Entità che ha visto millenni.
Sogno liquido.
In una bolla.
La donna nuda fa l’amore con me.
La lascio fare. Quanto tempo è passato?
Liquido.
Affondo dentro di lei
Unghie scavano la mia pelle
Muovo i fianchi, penetro. Lei apprezza.
M’insegna a nuotare mentre facciamo l’amore.
Sogno liquido.
Oro.
Le luci di una nave. Salvo sulla tolda
Sogno o realtà.
Non ricordo come sono arrivato qui
Un colossale leviatano dalla pelle bianca.
Urla e grida. E poi..
E poi quel sogno fatto di oro liquido
Nelle profondità del mare e del sole
Quella sirena nuda
E il sesso che abbiamo consumato
“Qual è il tuo nome?” mi chiede il capitano
Sogno o realtà?
“Chiamatemi Ismaele”
        
        
        Sogno. Liquido. Oro.
Una visione. Una sirena immersa nel sole.
Canta dalle acque del mare.
Sogno.
In balia di un legno
Alla deriva sul mare.
Gabbiani stridono.
Liquido. Come oro.
Il sole si immerge. Come re Mida.
Sogno. Liquido. Oro
Mani mi afferrano e mi trascinano giù.
Sono troppo stanco per lottare
Giù di una profonda gola
Scaglie mi nuotano attorno.
Sogno liquido.
Una città sommersa. Dimenticata
Il corpo nudo di una donna
Il volto di un’Entità che ha visto millenni.
Sogno liquido.
In una bolla.
La donna nuda fa l’amore con me.
La lascio fare. Quanto tempo è passato?
Liquido.
Affondo dentro di lei
Unghie scavano la mia pelle
Muovo i fianchi, penetro. Lei apprezza.
M’insegna a nuotare mentre facciamo l’amore.
Sogno liquido.
Oro.
Le luci di una nave. Salvo sulla tolda
Sogno o realtà.
Non ricordo come sono arrivato qui
Un colossale leviatano dalla pelle bianca.
Urla e grida. E poi..
E poi quel sogno fatto di oro liquido
Nelle profondità del mare e del sole
Quella sirena nuda
E il sesso che abbiamo consumato
“Qual è il tuo nome?” mi chiede il capitano
Sogno o realtà?
“Chiamatemi Ismaele”
            
            
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